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Frase unità massima
Differire frase e sintagma è difficile, si parte dalla nozione di sintagma.
Sintagmi
Sono sostanzialmente gruppi di parole, ma non tutti i gruppi di parole sono sintagmi. In una frase del tipo:
Gli studenti bravi | superano gli esami di linguistica | al primo tentativo 74
È composta da tre sintagmi, ma "gli studenti bravi superano" non è un sintagma. Possiamo definire un gruppo di parole come sintagmi tramite un set di criteri che consentono di discriminare proprietà reali in base alle caratteristiche ricorrenti (come nelle parole). Questo è possibile osservandoli, manipolandoli per vedere quali gruppi di parole si comportano in un certo modo e quali no. Adottiamo un set di criteri che consentono di definire in maniera prototipica la nozione di sintagma.
I criteri sono molti:
- La mobilità: sono sintagmi quei gruppi di parole che si spostano in blocco
- I bambini piccoli prendono il latte
- Prendono il latte i bambini piccoli
Il latte
prendono i bambini piccolipiccoli prendono il latte i bambiniil prendono latte i bambini piccoli Un sintagma può contenere un altro sintagma, a differenza delle parole, in questo caso il latte b) Isolabilità: sono sintagmi quei gruppi di parole che possono formare da soli un enunciato I bambini piccoli prendono il latte Chi prende il latte? I bambini piccoli Cosa fanno i bambini piccoli? Prendono il latte Cosa prendono i bambini piccoli? Il latte I sintagmi possono quindi essere composti anche da una sola parola c) Sostituibilità: sono sintagmi quei gruppi di parole che possono essere sostituiti da un elemento anaforico. L'anafora è un elemento linguistico che ha come idealità il nome, in quanto dotato della coreferenzialità, proprietà tipica dei nomi. Es: i bambini piccoli prendono il latte Loro prendono il latte... d) Significato composizionale e bassa coesione interna Alcuni di questi criteri sono gli stessi che caratterizzano la parola,ma al posto di morfemi che avevamo usato per definirle, utilizziamo, per i sintagmi, parole. Non sono definizioni ad hoc per le parole, piuttosto una struttura organizzata su più livelli. Quello che differisce tra le parole e i sintagmi è che le prime sono opache e hanno alta coesione interna, mentre il sintagma ha la possibilità di contenere più materiale linguistico, è composito e massimamente trasparente. Il quadro tracciato dalla nozione di parola si completa con i criteri del sintagma. I sintagmi, come tutte le strutture sintattiche, hanno tutti una struttura gerarchica, c'è sempre un elemento sovraordinato che comanda e altri sotto-ordinati che obbediscono. L'elemento che comanda è detto testa, che dà nome al sintagma, è l'unico elemento veramente obbligatorio e innesca l'accordo. Gli altri elementi del sintagma sono detti modificatori o complementi della testa. Complementi se sono richiesti dalla testa.
I bambini (Testa. I non è modificatore, ma marca flessiva staccata obbligatoria) prendono (testa) il latte(complemento). La preposizione è testa del sintagma proposizionale. La testa del sintagma è l'elemento che condiziona la forma grammaticale degli altri elementi.
La classificazione delle lingue del mondo
Una classificazione frequente delle lingue del mondo è in base al numero di parlanti.
- 9 più di un miliardo di parlanti (es. cinese mandarino; inglese; ...)
- 8 più di cento milioni di parlanti (es. hindu e urdu; spagnolo; ...)
- 7 più di dieci milioni di parlanti (es. francese; italiano; ...)
- 6 più di un milione di parlanti (es. lettone; ewe; ...)
- 5 più di centomila parlanti (es. basco; maru; ...)
- 4 più di diecimila parlanti (es. tagdal; paiwan)
- 3 più di mille parlanti (es. oruma; lhomi; ...)
- 2 più di cento parlanti (es. utu; torah; ...)
- 1
meno di cento parlanti (es. dulbu; miwa; … )
0 lingue estinte (es. emok; pali; …)
Questa classificazione è sbagliata. Il numero di parlanti della lingua, come detto, non dipende da tratti interni alla lingua, anche perché contare i parlanti di una lingua è molto difficile. L’inglese, nella seconda categoria di parlante, comunica un’informazione molto approssimativa: gli oggetti linguistici presenti in tutto il mondo non sono definibili come lo stesso inglese, tutte le varietà di inglese sono varietà della stessa lingua o lingue diverse?. C’è un margine di discrezionalità che rende difficile fondare questa classifica su base linguistica. Poi, per contare i parlanti, non c’è un vero e proprio criterio. Si contano i nativi o anche i bilingui successiva? Una persone che parla italiano e francese vale per due o per uno? Sono questioni metdologiche sulle quali non c’è chiarezza. Ci sono tante
comunità o nazioni bilingui, come Malta, che hanno anche l'inglese come lingua ufficiale. In queste comunità, tutte le persone parlano entrambe le lingue o solo una delle due, non si possono contare il doppio o l'esatta metà. La classificazione delle lingue si basa su criteri che non sono linguistici e sono relativamente poco significativi. La classificazione genetico-genealogica (o famiglia linguistica) può essere definita anche solo genealogica, poiché il termine "genetico" può essere ambiguo e portare a correlazioni fuorvianti. Il concetto di genealogia linguistica implica un insieme di lingue che hanno una lingua progenitrice in comune, anche se alcune teorie indicano un'accezione più restrittiva. Le famiglie linguistiche fanno parte di famiglie più ampie. La famiglia linguistica è un concetto centrale nella classificazione delle lingue e adotta un approccio storico-ricostruttivo, risalendo a fasi precedenti che possono aver determinato variazioni rispetto a un'unitarietà di partenza. L'appartenenza di una lingua a una famiglia linguistica può essere determinata attraverso l'analisi delle somiglianze e delle differenze tra le lingue.Due o più lingue a una determinata famiglia non implica, però, un'identità strutturale. Ci sono diversità di superficie e talvolta strutturali, abbiamo lingue che appartengono a un'accezione molto stretta, possono presentare molte divergenze (come il francese, che pone l'accento sempre sull'ultima sillaba, mentre l'italiano è tendenzialmente una lingua piana. Hanno caratteristiche diverse pur essendo entrambe lingue neolatine). I fattori che diversificano le lingue sono molti, ma sta di fatto che la somiglianza di due lingue sorelle è più probabile rispetto a due lingue agli antipodi. Nel caso si presentino tratti in comune tra due lingue molto distanti, parliamo di convergenza indipendente: le somiglianze non sono determinate da carattere di tipo storico, bensì da un'evoluzione indipendente incidentale. Altro fattore che permette di tracciare una variazione linguistica, oltre alla genealogia, è il tempo.
tempo che differenzia le lingue inglesi è molto recente, le differenze sono relativamente poche. Ma le lingue tendono sempre a differenziarsi, tramille anni queste risulteranno molto più diverse, come è accaduto per le lingue neolatine. Nella classificazione genealogica, si parte da una serie di somiglianze superficiali, nel lessico, per poi procedere nella struttura della parola e nell'inventario dei suoni. Il lessico è il più impermeabile, cambia più comunemente ed in maniera imprevedibile, mentre gli altri sono meno soggetti al cambiamento. Le parole della lingua si organizzano all'interno del lessico in maniera stratificata, non con tutte le parole è possibile tracciare le differenti varietà linguistiche. Motivo per cui ci si rifa' al lessico di base, che non muta sulla base dei fattori esterni alla lingua, ovvero su come è parlata, dove, da chi e quanto è diffusa: rimane parzialmente invariabile.Il vocabolario di base include parole che sono comuni a tutte le lingue, è quello più conservatore, procede in maniera abbastanza costante nel corso della storia della lingua. Prendendo famiglia come bafaga e kannada, vepso e kareliano possiamo tracciare, tramite l'elenco dei numeri cardinali, gruppi di lingue omogenei sulla base di un'analisi del lessico. È un primo indizio utile, ma il lessico non è definitivo nella classificazione. Il lessico della lingua, al netto del vocabolario, può essere fuorviante.
Prendendo il testo "Gli europei uniti nella diversità", e vedendo la traduzione portoghese, vediamo che è leggibile anche per un parlante italofono. I due testi hanno grado di somiglianza molto alto, c'è alto grado di intellegibilità. Ma passando al nederlandese, lingua molto lontana dall'italiano, troviamo molte parole simili all'italiano, si conclude che o sono due lingue imparentate.
alla lontana oppure una ha preso in prestito unadecina di parole dell'altra. Invece facendo il confronto con un'altra lingua, tra il portoghese e il nederlandese,ovvero il maltese, questa è una lingua semitica priva di rapporto con qualsiasi lingua neolatina, è pervasa diterminologia di una qualsiasi lingua indoeuropea apparentemente superiore al nederlandese (25 paroleintellegibili contro 10). C'è un fattore, che è il contatto, che ha modificato l'immagine esteriore di questalingua, al punto di rendere difficile l'attribuzione di una lingua a una famiglia, almeno a una prima analisi. Ilcontatto è uno dei fenomeni che maggiormente giustificano l'assunto che un'appartenenza a una stessafamiglia non implica identità strutturale.
La classificazione tipologica (la nozione del tipo linguistico)
La tipologia linguistica è una classificazione delle lingue che ruota attorno al concetto di tipo linguistico.
È totalmente opposta alla classificazione genealogica, che mette assieme nella stessa famglia lingue imparentate, senza tenere conto dei caratteri strutturali. Invece la tipologia mette in comune le lingue per struttura, piuttosto che per famiglia, anche se possono risultare diverse dal punto di vista genealogico. La classificazione genealogica ha approccio diacronico, mentre la tipologia ha approccio sincronico.
La tipologia linguistica si occupa dello studio della variazione interlinguistica, mettendo assieme lingue simili nella loro struttura. Studia quanto variano le lingue nel mondo. Studiare scientificamente la variazione interlinguistica ha due presupposti:
- Le lingue del mondo sono diverse tra loro
- La variazione tra le lingue del mondo non è casuale, ma obbedisce a una serie di principi generali che la tipologia si propone di esplicitare.
La tipologia tende a escludere la componente tempo, considera le lingue a prescindere dalla famiglia di appartenenza e dalle