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Le lingue e la loro variazione
Le lingue per poter funzionare devono essere in relazione e perdono significato se non sono in risposta a un enunciato intrinsecamente limitato, come ad esempio "io no".
Quasi qualunque enunciato può essere trasferito in un'altra lingua, grazie alla trasferibilità dell'espressione. Pur rimanendo un enunciato verbale, le lingue possono essere trasferite in scrittura, cioè in una sostanza non più fonica ma grafica.
Le lingue variano nel tempo, nello spazio, secondo la situazione comunicativa e a seconda del mezzo. La diacronia delle lingue è dovuta al fatto che sono arbitrarie in senso forte, non è intenzionale ed è causata dalla massa degli utenti. La diatopia delle lingue si manifesta nella loro variazione nello spazio, infatti esistono moltissime lingue diverse (tra 3.000 e 10.000 lingue al mondo).
Le lingue possono essere ridotte a famiglie e a tipi.
Lingue sono riconducibili a classi di 2 specie particolari chiamate famiglie e tipi. Una famiglia linguistica è composta da lingue che hanno la stessa lingua madre (es. lingue romanze <- latino). I tipi linguistici il modo in cui si propagano nell'aria la fonetica acustica studia e
CAPITOLO 4: FONETICA
Il modo in cui sono percepiti dall'apparato uditivo. La fonetica uditiva La produzione di suono (fonazione) si è installata come funzione secondaria e "parassita". La fonazione ha numerosi vantaggi:
- Può essere esercitata simultaneamente ad altri comportamenti Vocali
- Può essere eseguita e ricevuta in condizioni ambientali difficili (è quindi facilmente trasmissibile)
Si classificano sulla base di 3 dimensioni:
- Può essere percepito da più riceventi nello stesso momento
- Permette una larga modulabilità
- Apertura/chiusura: esistono vocali aperte = lingua a massima distanza dal
Può essere prodotta in modo
continuo palato, chiuse = lingua più vicina possibile al palato e semichiuse = lingua è "portatile" perché- per essere esercitata non ha bisogno di nulla di in posiz. Intermedia.esterno al corpo - Anteriorità/posteriorità: vocali anteriori = lingua protesa nella parte anteriore del palato, vocali posteriori = lingua protesa nella parte
Il sistema fonatorio è divisibile in 3 parti: polmoni e trachea, la laringe, le vie posteriore, e medie.
Per poter comunicare attraverso la fonazione l'uomo ha subito una eree superiori. - Arrotondamento/non arrotondamento: vocali arrotondate = labbra abbassamento della laringe (a scapito della respirazione), delle modificazioni arrotondate e protese in avanti, vocali non arrotondate = labbra distese. respiratorie e un aumento drastico dell'encefalo. Le vocali i,u .a sono dette cardinali perché sono più stabili, i suoni che passano
Ci sono suoni favorevoli alla percezione come a,i,
,Apparato Fonatorio Consonanti:
L’apparato fonatorio è come una pompa (polmoni) a cui attraverso una valvola Passaggio d’aria:TIPO(laringe, composta da 2 pieghe di tessuto muscolare chiamate corde vocali, la cui DI CHIUSURAparte interna è chiamata glottide)è collegato un tubo incurvato (trachea).Il tratto Chiusura totale = occlusive (p, t , k ecc…)sopralaringeo da cui esce l’aria è formato da bocca denti e lingua chevocalepossono modificare il flusso d’aria.Se le corde vocali sono accostate, l’aria vibra e fricative ( f, v x ecc…)Chiusura parziale =produce suoni SONORI, se sono aperte, l’aria produce un fruscio dando luogo aisuoni SORDI.Le vocali sono tutti suoni sonori, le consonanti sono prodotte da un
Vibrazione = vibranti (r, R) e Laterali (l) = Liquidediaframma quasi o completamente chiuso.
Affricate = composte da un momento occlusivo e da uno aspirante (ts, t , dz)
Nasali = prodotte dalle cavità nasali (m, n)
Fonetica = studia i suoni linguistici prodotti dalla voce.
La fonetica articolatoria studia il modo in cui sono prodotti,
Punto di articolazione Tratti distintivi
Labiali = chiusura momentanea delle labbra ( p, b, m )
Le coppie che si distinguono soltanto per la prima parola si chiamano coppieminime.
Labiodentali = chiusura dei denti superiori con il labbro inferiore (f, v)
Ciascuno degli elementi articolatori del fonema (es occlusivo, velare, sordo) si dice Dentali = chiusura della punta della lingua sul retro dei denti superiori (t, d) tratto.
Ogni tratto è binario perché può presentarsi solo in 2 forme, o il tratto c’è (+T) oppure non c’è (-T).
= articolate dall’uvula Uvulari Suoni ostruenti = occlusive, affricative,
fricativeGlottidali = La chiusura è determinata dalla glottide, colpo di glottide (?)
Suoni sonoranti = vocali, laterali, libranti, nasali
Semivocali = uovo e iato
Consonanti coronali = occlusive, affricative, liquide
Un tratto + sonoro è marcato
Lunghezza = determinata dal contesto fonetico in cui un determinato suono si trovaad apparire( es la a di fato è più lunga di quella di fatto) –
Un tratto sonoro è non marcato
Alfabeto fonetico = spesso a uguale suono non corrisponde la stessa grafia, perciò i = un'opposizione tra fonemi che vale in talune posizioni in altre si
Neutralizzazione linguisti si avvalgono di alfabeti fonetici composti da lettere e segni diacritici per neutralizzare esprimere aspetti particolari della pronuncia.
Fenomeni fonologici: modificazioni che i suoni linguistici subiscono quando si La presenza di vocali e consonanti in una lingua è considerato un universale accostano e si concatenano tra loro in un ambiente sintagmatico.
Tra questi fenomeni linguistici, le consonanti sono quasi sempre più numerose e si sono presumibilmente sviluppate prima.
Assimilazione = quando un suono assume uno o più tratti del suono che gli è contiguo, è dovuto all'inerzia degli organi articolatori che evitano così di cambiare configurazione. Esistono 3 tipi di assimilazione: progressiva, regressiva e totale.
Fonologia = ambito della linguistica che si occupa della distinzione dei suoni.
Fonema = entità astratta, una classe di suoni commutabili tra loro (es. /a/ = [a], quando prende tratti dal suono che segue, regressiva quando li prende da [a:], [æ], [æ:], ...). I suoni compresi si chiamano varianti o allofoni del fonema.
Quando gli allofoni sono interscambiabili si dicono "in variazione libera".
Quando l'assimilazione si attua tra entità distanti si parla di armonia come un prefisso fatto.
E un suffisso. Le lingue differiscono l'una dall'altra per le prerogative di posizione (o restrizioni tattiche) dei diversi fonemi. - Cancellazione = fenomeno per cui un suono, in determinati contesti, viene soppresso. Il Troncamento si ha a fine di parola (es. vuol fare).
Ogni lingua ha da un lato parole fonologiche effettive dall'altro parole virtuali o potenziali, sequenze che potrebbero appartenere alla lingua ma che non sono sfruttate.
Inserzione: processo che inserisce segmenti aggiuntivi in corrispondenza di determinati confini (es. caffè + iera = caffettiera)
Riduzione: suono che si indebolisce fino a sparire (es. speculum speclum - specchio)
Rafforzamento: suono che si rafforza talora raddoppiandosi, tipico è la dittongazione (es. bonus - buono).
I processi fonologici si attuano in posizione intervocalica, tonica, atona e ai confini di morfo o di parola.
CAPITOLO 5: MORFOLOGIA nessun altro elemento si possa inserire all'interno =
condizione di non interrompibilità morfologia La morfologia si occupa delle modificazioni delle parole e della varietà di forme - dati più elementi il loro ordine possa essere invertito = condizione di mobilità. - morfologia della flessione (es. fare, faccio, facciamo) - morfologia della derivazione (fare, contraffare) Morfema libero = può costituire da solo una parola (ieri, sopra, infatti) - morfologia della composizione (quando 2 parole si saldano e ne formano una terza, es. porta-finestra) Morfema legato = deve essere combinato con un altro morfema (-ini di uomini o di dogs) Il morfema viene identificato tramite la segmentazione, che si serve di una procedura di comparazione a coppie. I morfemi = in dotor, do è la radice che dà il significato e tor è l'affisso. Radici e affissi sono ricorrenti e fonologicamente stabili. Gli affissi che stanno asinistra della radice sono prefissi, quelli che stanno a sinistra Morfemi lessicali = esprimono un significato pieno (es. buon- ; -able) ed è suffissi, quelli che stanno in mezzo infissi. illimitatamente arricchibile (= classe aperta) + #I confini di morfo sono indicati da , i confini di parola da .= esprimono un significato "grammaticale" (es. s-Morfemi grammaticali , -e, -o)ed è limitata (= classe chiusa). ( #in+adatt+abil+mente#) I 2 tipi di morfemi si concatenano occupando posizioni ben distinte e successive. Le I fenomeni morfologici sono le modificazioni che le parole possono subire quando lingue semitiche non sono concatenative ma a pettine. sono sottoposte a derivazione, composizione e flessione. Morfo = entità costituita da materiale fonologico (es. è) Aggiunta = addiziona mento di materiale morfologico a quello della radice è ngeles= anxel+es Morfema = unità di significato rappresentata fonologicamente da morfi (es. essere,pres ind,3° pers.sing.) = ripetizione completa o parziale dell'unità da modificare (es. Raddoppiamento passeggiavo calmo calmo) I diversi morfi che rappresentano uno stesso morfema si dicono allomorfi di quel morfema. (es. il morfema negazione si esprime con i morfi /in/, /im/, /ir/) Alternanza = regolata modificazione su una parte del materiale vocalico o consonantico di cui essa è composta (es. buono- bontà). Suppletivismo = caso estremo di alternanza (andare- vado, sono-stato). Le parole composte di più parole (es. mettere in moto, fare fagotto) sono chiamate parole complesse o polirematiche. – Modulazione = modificazione di accento o di tono (càpitano capitàno) parola Definiamo un elemento che: processo di assimilazione (es. a'mik+o a'mits+i Sandhi = fusione, è un -- presenti una pausa prima e dopo = condizione di pausabilità Confine di morfo = punti in cui il morfo ha inizio o termine = errori di segmentazione compiutidall'utente quando i confini sono chiari e ben definiti.