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Analisi sintattica
N V SNAux Pp Art SNNAgg
Gianni ha comprato un abito nuovo
Nell'esempio 1, abbiamo un SN composto solo da un N, che ci conduce direttamente alla stringa finale "Gianni"; SV sarà composto da un V e da un SN. V prevede una ramificazione in un Aux, che sta per ausiliare, e un Pp, participio passato: "ha comprato", appunto. SN ci conduce ad un Art, articolo, e ad un ulteriore SN: quest'ultimo sarà composto da un N e da un Agg. Questa analisi sintattica è stata fatta ex grado, ma spesso molti passaggi intermedi vengono trascurati e quindi la struttura finale risulta nel complesso semplificata.
2. Lucia ama Giovanni. - Giovanni ama Lucia. FSN SVN V SN
Lucia ama Giovanni
Giovanni ama Lucia
3. Tuona. SN SVNV Ø Tuona
Nell'esempio 3., si ha a che fare con un cosiddetto agente atmosferico. In francese, "tuona", come "piove", è previsto un soggetto obbligatorio: "il tonne" e "il"
pleut” ne sono la dimostrazione. Stesso discorso vale per iltedesco: “es donnert” traduce il nostro “tuona”, ma presenta anche la particella “es”. Nella frase dunque èpresente questo “es”, questo “il”, questo “esso”, per quanto riguarda l’italiano: il compito della nostra analisiè quello di esplicitarlo, delinearizzando la sequenza “tuona”, che diventerà “esso tuona”. Da qui abbiamo unaF che si ramifica in un SN, che porta ad un N che risulta essere Ø, e in un SV, che porta ad un V, “tuona”.Questo discorso non è limitato esclusivamente agli agenti atmosferici: volendo dire semplicemente“mangio”, “scrivo”, “canto”, la struttura nascosta a cui bisogna rifarsi è sempre la stessa, in quanto ilsoggetto in italiano è in fine di parola: <mangi-o>, <scriv-o>, sono tutte forme che
rimandano alla prima persona del presente singolare indicativo. Per il francese abbiamo inveceha comprato una macchinanuova
STUDIO DEL SINTAGMA PREPOSIZIONALE, collocato in vari punti dei rami:
Analizziamo ora le seguenti frasi:
- Gianni ha mangiato un panino con gran gusto
- Gianni ha mangiato un panino con il salamino piccante.
- Gianni ha mangiato un panino a merenda.
SVFSNN SV S.Prep.V SN
Gianni ha mangiato un panino con gran gusto“Con gran gusto” si riferisce all’azione di Gianni che “ha mangiato”: la struttura gerarchica prevede che SV e il sintagma preposizionale, che funziona come una preposizione avverbiale, saranno sullo stesso livello.
FSN SVV SN SN S.Prep.
Gianni ha mangiato un panino con il salamino piccante. In questo caso “con il salamino piccante” si riferisce a panino: per rendere formalmente questa situazione gerarchica, vengono “sistemati” su uno stesso livello.
FSN SV S.Prep.V SN
Gianni ha mangiato un panino a merenda“A merenda” sta con l’intera frase: viene dunque inserita allo stesso livello di
SN ed SV, in quanto daindicazione temporale che si riferisce all'intera preposizione.Tutto questo per sottolineare come i sintagmi preposizionali possono essere di vario tipo enecessitano di essere posizionati nel giusto livello.Andiamo ora ad analizzare la frase "un libro di fiabe di Gianni". In quanto non c'è verbo, nonabbiamo una frase, dovremo quindi partire direttamente da un SN:
a. SN₁Det SN₂N S.Prep. ₃Prep SN ₂N S.Prep.Prep NUn libro di fiabe di GianniNel caso appena descritto, si intende che le fiabe sono di Gianni, ovvero che sono state scritte daGianni, che è dunque l'autore/scrittore del libro di cui si parla. Infatti "di Gianni" è stato inserito alivello di "fiabe", che risultano dunque appartenere a Gianni. Esiste tuttavia una secondainterpretazione della frase, secondo la quale Gianni è il possessore del libro di fiabe, descritta daquesto identificatore sintagmatico:
b. SN₁ ₂SNDet
SN₃ ₁S.Prep.₂N S.Prep. Prep. N
Un libro di fiabe di Gianni
In questo caso “di Gianni” è posto sullo stesso livello di “libro”, che è dunque appartenente a Gianni.
Questo è un tipico caso di ambiguità: quando si ha a che fare con frasi ambigue, è necessario fornire un indicatore sintagmatico per ogni possibile interpretazione. Spesso, per ovviare a questioni di ambiguità, si ricorre alla ridondanza, l’uso di informazioni più o meno superflue che tentano di dissipare eventuali incertezze nelle interpretazioni del nostro messaggio.
Con la questione dell’ambiguità è connessa una nozione centrale in sintassi. Detto che un sintagma o una frase può essere ambigua, chiamiamo struttura di superficie quello ciò che è composto di materiale fono-morfologico che ha un ordine sintattico ben preciso. Nell’interpretare strutture superficiali ambigue, il parlante ricorre alla
struttura profonda, o soggiacente, ovvero un qualcosa che agisce non a livello fonologico o morfologico, ma a livello semantico. Lo schema che può esemplificare questo concetto è il seguente: SSSP₁ SP₂
Tale struttura di superficie SS viene disambiguata ricorrendo a due strutture profonde (SP₁ e SP₂).
Procediamo ora all'analisi di una ulteriore frase: "Ho abbattuto un elefante in pigiama", che rappresenta la nostra struttura di superficie da disambiguare.
SP₁. In questo primo caso, analizziamo il caso in cui sono "io" narrante ad essere in pigiama: FSN SVN S.Prep. V SNØ in pigiama ho abbattuto un elefante
SP₂. Nel secondo caso, è invece l'elefante ad essere in pigiama, dove l'S.Prep. che contiene "in pigiama" contiene anche "un elefante". FSN SV V SNN N S.Prep.Ø ho abbattuto un elefante in pigiama
L'esempio che Chomsky apportò per esemplificare l'ambiguità
di base della sintassi che indica che ogni sintagma ha un elemento principale che lo governa. Ad esempio, nella frase "una vecchia legge la regola", il sintagma "una vecchia" dipende dal sintagma "legge", che a sua volta dipende dal sintagma "la regola". • L'accordo è un meccanismo sintattico che indica la concordanza tra le diverse parti della frase. Ad esempio, nella frase "una vecchia legge la regola", l'aggettivo "vecchia" concorda in genere e numero con il sostantivo "legge". • La costituenza è un meccanismo sintattico che indica come gli elementi si combinano per formare una frase. Ad esempio, nella frase "una vecchia legge la regola", il sintagma "una vecchia legge" costituisce un gruppo di parole che funziona come soggetto della frase. La relazione, invece, indica i rapporti tra le diverse parti della frase. Ad esempio, nella frase "una vecchia legge la regola", la parola "la" indica la relazione tra il verbo "legge" e il sostantivo "regola". In conclusione, la sintassi è una disciplina che studia i rapporti tra gli elementi di una frase e i meccanismi di collegamento che li legano. Questi rapporti e meccanismi possono essere invisibili o non immediatamente percepibili, ma attraverso un processo di delinearizzazione è possibile farli emergere e comprenderli meglio.abbastanza semplice e intuitivo: tra i due elementi che compongono la frase “Luigi dorme”, che pure sono in chiara relazione sintattica per il parlante nativo, si viene a instaurare un elemento zero: sono cioè collegati dal nulla. Prende il nome di concatenazione ad elemento zero. Non c’è nulla che in questa proposizione indichi la dipendenza: non c’è nessun elemento manifesto, se non il semplice accostamento. “Luigi Ø dorme”
Nella frase “Luigi viene qui”, si nota invece la dipendenza tra “viene” e “qui”, ma anche tra questi due elementi abbiamo a che fare con una concatenazione ad elemento zero. “Luigi vieneØ qui”
Osservando una situazione tipica delle lingue sintetiche, esemplificandola sul latino, “optimus civis”, si nota che la questione cambia radicalmente. Tra questi due costituenti, che pure sono uno opposto all’altro, si vede che gli elementi
che indicano la confluenza di uno con l'altro, ovvero il meccanismo sintattico di relazione, sono addirittura due: us e is, entrambi che rimandano all'indicazione di nominativo singolare, e che trattengono tra di loro un rapporto di allomorfia (sono due allomorfi del morfo nominativo singolare).- La concatenazione determinata dall'accordo è ugualmente diffusa: si tratta di un rapporto, tipico delle lingue flessive, che si istituisce tra due elementi di un sintagma, di cui un elemento presenta un pacchetto morfologico che attiva nell'altro elemento uno o più tratti di questo pacchetto morfologico. Nel dire "una bella casa", è evidente che abbiamo a che fare con un sintagma accordato, in cui a determinare, o - in termini tecnici - a control