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I LINGUAGGI

Tutti i linguaggi hanno un elemento in comune: sono sistemi di comunicazione , servono cioè a

trasmettere informazioni da un individuo, che possiamo chiamare emittente, ad un altro, che

possiamo chiamare ricevente.

Anche se tutti i linguaggi sono identici nella loro funzione, non è detto che essi siano identici anche

nella loro strutture; per questo affermiamo che la linguistica è lo studio scientifico del linguaggio

umano.

Per studio scientifico si intende una metodologia di studio basata su due punti fondamentali:

1- Formulazione di ipotesi generali che rendano ragione di una molteplicità di fatti particolari.

2- Formulazione di tali ipotesi in modo chiaro e controllabile.

Il compito della linguistica è quindi quello di formulare ipotesi generali sulla struttura del

linguaggio.

Questo modo di procedere chiarisce anche perché la linguistica non sia disciplina normativa, ma

descrittiva: il suo scopo non è quello di indicare “ciò che si deve dire e ciò che non si deve dire”

(come fanno le grammatiche normative) ma spiegare (cioè ricondurre a leggi generali) ciò che

effettivamente si dice.

CARATTERISTICHE PROPRIE DEL LINGUAGGIO UMANO

Una caratteristica che distingue tipicamente il linguaggio umano dal linguaggio di molte specie

animali è la discretezza. Il linguaggio umano è discreto, mentre gli altri sono continui.

Per discreto si intende che i suoi elementi si distinguono gli uni dagli altri per l' esistenza di limiti

ben definiti.

Un' altra differenza tra il linguaggio umano e i “linguaggi animali” è data dall' inventario dei segni a

disposizione in questi diversi sistemi; in generale, i sistemi di comunicazione animale sono

caratterizzati da un numero finito di segni, le parole di ogni lingua umana, invece, non costituiscono

un insieme finito perché si creano continuamente parole nuove e nel nostro parlare quotidiano

facciamo uso, nella larga maggioranza dei casi, di frasi nuove, create sul momento. A questa

creazione continua di frasi contribuisce in modo decisivo il meccanismo della ricorsività: esso

permette di costruire frasi sempre nuove inserendo, in una frase data, un' altra frase, poi in quest'

ultima un' altra frase ancora e così via. Il numero di frasi possibili di qualsiasi lingua naturale è

infinito perchè, data una certa frase, si può sempre costruire una frase nuova, aggiungendo un' altra

frase semplice alla frase data. La ricorsività è presente nel linguaggio umano, mentre è assente nei

sistemi di comunicazione delle altre specie animali.

Il linguaggio umano è una struttura altamente specifica, nel duplice senso che contiene delle

caratteristiche proprie, diverse da quelle di altri sistemi di comunicazione, e che è una proprietà

unica della specie umana.

IL LINGUAGGIO E LE LINGUE

E' molto importante mantenere distinta la nozione di “linguaggio” da quella di “lingua”.

_ Con linguaggio intendiamo la capacità comune a tutti gli esseri umani di sviluppare un sistema di

comunicazione dotato di quelle caratteristiche proprie che lo distinguono di altri sistemi di

comunicazione.

_ Con lingua intendiamo la forma specifica che questo sistema di comunicazione assume nelle varie

comunità.

Gli elementi comuni a tutte le lingue (detti universali linguistici) sono la ricorsività e la dipendenza

dalla struttura. Una caratteristica che invece differenzia le varie lingue è l' ordine delle parole

(ordine degli elementi principali della frase). In italiano l' ordine più comune in una frase

dichiarativa è quello SOGGETTO – VERBO – OGGETTO.

L' ipotesi più diffusa è, quindi, che le lingue siano diverse l' una dall' altra ma che questa variazione

non sia illimitata, bensì sia confinata in un ambito limitato di scelte possibili. Esistono quindi degli

universali linguistici, da un lato, e delle proprietà che caratterizzano soltanto alcuni gruppi di lingue.

CHE COS' E' UNA LINGUA?

Una lingua è un sistema articolato su più livelli e dunque un “sistema di sistemi”. I livelli linguistici

sono quello dei suoni (fonologia), quello delle parole (morfologia), quello delle frasi (sintassi) e

quello dei significati (semantica). Ognuno di questi livelli ha un carattere sistematico; nel senso che

le unità di ogni livello sono interdipendenti.

PARLATO E SCRITTO

Una lingua, nelle società a noi più vicine, è sia scritta che parlata. La linguistica tuttavia preferisce

la lingua come espressione parlata rispetto a quella scritta e questo per diversi motivi:

1- Esistono (e sono esistite) lingue che sono (o sono state) solo parlate e non scritte mentre non

esistono lingue naturali che sono state solo scritte e mai parlate.

2- Un bambino, quando impara una lingua, impara prima a parlare che a scrivere. Non solo, il

bambino impara a parlare in modo del tutto naturale, anche senza insegnamento specifico, mentre

per imparare a scrivere ha bisogno di addestramento specifico.

3- Le lingue cambiano nel corso del tempo ma ciò che cambia è la lingua parlata e solo in ritardo la

scrittura registra questi cambiamenti.

Tra scritto e parlato vi è sicuramente un “appoggio” e scambio reciproco: la lingua scritta “fissa” la

lingua, la lingua parlata offre innovazione e novità.

ASTRATTO – CONCRETO

“Langue” e “parole”

Quando due individui comunicano si verifica il seguente scambio: il parlante A associa al

significato “mano” dei suoni [mano] (producendo quello che si chiama un atto di fonazione), i suoni

giungono all' ascoltatore B che associa i suoni [mao] ad un significato (arto degli esseri umani). B a

questo punto può a sua volta diventare “parlante” ad associare significati a suoni, produrre un atto

di fonazione che giungerà ad A e così di seguito.

La “parole” è un' esecuzione linguistica realizzata da un individuo, è un atto individuale. Ma un

individuo non possiede tutta la “lingua”,per esempio tutta la lingua italiana. L' Italiano sta al di fuori

degli individui, preesiste agli individui e sopravviverà ad essi. Vi è una lingua che è della

collettività, è sociale ed astratta, questa è la “langue”. L' individuo può realizzare atti di parole

diversi ma non può da solo modificare la langue.

LANGUE: sociale, astratta

PAROLE: individuale, concreta

La lingua esiste nella collettività ed è necessaria perchè gli atti di parole siano intelligibili, ma anche

gli atti di parole sono necessari perchè la lingua si stabilisca e perchè funzioni. Gli esseri umani

comunicano attraverso atti di parole, ma il fondamenti di questi atti è nella langue perchè è la

langue il sistema di riferimento collettivo: è collettivamente che si è stabilito che “mano” significa

quel che significa. La parole è attuazione, realizzazione; la langue è potenzialità, è sistema astratto.

Competenza ed esecuzione

La competenza è tutto ciò che l' individuo sa della propria lingua per poter parlare come parla e per

poter capire come capisce; è individuale ed ha sede nella mente dell' individuo (astratta), l'

esecuzione è tutto ciò che l' individuo fa (linguisticamente). L' esecuzione è un atto di realizzazione

ed è dunque concreto.

CONOSCENZE LINGUISTICHE DI UN PARLANTE

Competenza non significa bravura: competenza è semplicemente l' insieme delle conoscenza

linguistiche che un parlante ha. Esse sono molto numerose e per lo più inconsapevoli.

1- Competenza fonologica: un parlante sa quali suoni appartengono alla sua lingua e quali no.

2- Competenza morfologica: competenza relativa alle parole della propria lingua. Es. un italiano

sa che in italiano le parole finiscono di norma in vocale e sa che due parole uguali se non per l'

accento hanno significato diverso. Un parlante sa formulare parole nuove e utilizza questa

possibilità non di rado.

3- Competenza sintattica: i parlanti conoscono le regole della sintassi e sanno che possono

formulare diversi tipi di frase (interrogativa, dichiarativa ecc.)

4- Competenza semantica: i parlanti di una lingua sanno riconoscere il significato delle parole e

delle frasi, ed oltre a questo sanno istituire molti tipi di relazioni semantiche tra le parole, come le

relazioni di sinonima.

Tutte le conoscenze fin qui elencate fanno parte della grammatica dei parlanti, intesa come un

insieme di conoscenze che sono immagazzinate nella mente. Questa grammatica viene costruita

attraverso un complicato equilibrio di fattori innati biologicamente e di esperienze acquisite all'

interno della comunità linguistica di origine.

SINTAGMATICO E PARADIGMATICO

In un atto linguistico i suoni vengono disposti in una sequenza lineare: uno dopo l' altro. In questo

modo i suoni perdono la loro individualità e diventano una “catena parlata”. Questi rapporti

vengono definiti rapporti sintagmatici; in questa operazione succede che i suoni si influenzano l'

un l' altro, per esempio la “n” di “canto” è diversa dalla “n” di “anfora” perchè nel primo caso è

seguita da una dentale (t) e nel secondo da una labiodentale (f).

Se, per esempio, consideriamo l' imperfetto indicativo dell' italiano:

amavo

amavi

amava

amavamo

amavate

amavano

queste forme hanno una parte comune (amav-) e delle desinenze (o,i,a,mo,te,no). Queste desinenze

intrattengono tra loro rapporti paradigmatici: se ne realizzo una escludo tutte le altre. Tutte queste

desinenze formano un paradigma: forme che si possono aggiungere ad una stessa base.

SINCRONIA E DIACRONIA

Le lingue possono cambiare nel corso del tempo. Lo studio del cambiamento linguistico è detto

diacronico; è quindi lo studio di un fenomeno attraverso il tempo. Se per esempio studiamo come

funziona l' accordo tra nome ed aggettivo senza ricorrere alla variabile “tempo” facciamo uno

studio sincronico. Un fenomeno sincronico è un rapporto tra elementi simultanei, un fenomeno

diacronico è la sostituzione di un elemento con un altro nel corso del tempo.

IL SEGNO LINGUISTICO

Una parola è un segno. Un segno è l' unione di un significato e di un significante. Se diciamo libro

questa unità è formata di un significante che è la forma sonora che noi realizziamo dicendo “libro” e

di un significato, che è la rappresentazione mentale che abbiamo di “libro”. Si noti che il significato

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Dettagli
A.A. 2018-2019
4 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ferraristaccanito di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Cocchi Gloria.