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Partirò
Partirò può creare tante parole, è un morfema che indica il valore di verbo futuro, -IR ò indica la prima persona singolare del futuro), - - (da -ò è il lessema e posso creare arancia, aranceto, aranciata, -ò è un morfema di diminutivo, -> moderna che indica il maschile plurale), I, - , - - .
Quanti lessemi posso avere in una lingua? Tanti quanti sono le parole della nostra lingua, sono tutte le parole possibili inserite in un vocabolario, sono tutte le parole possibili conosciute da tutti, sono tutte le parole possibili con tutti i lessici speciali quindi un numero infinito e finito allo stesso tempo perché ad un certo punto finiranno. Questo numero è molto alto ed è continuamente modificato incrementabile ad esempio oppure anche depauperabile quando però si ragiona sui morfemi si ragiona su un numero molto più basso è vero.
Che i morfemi sono tanti però queste unità minime che comportano con delle informazioni di tipo grammaticale sono un numero molto inferiore a quello dei lessemi. Si tratta anche di classi chiuse è difficile riuscire a prendere per esempio un morfema ad esempio ragionando con l'inglese noi prendiamo ation di internationalization questo tipo di corrispondenze può variare, se sentiamo spesso ation in inglese possiamo rendere più frequenti il nostro uso di un di un suffisso come azione, però in realtà non prendiamo in prestito i morfemi. Il fatto che noi sentiamo spesso ad esempio il plurale in S nell'inglese non è mai stato preso come plurale in S in italiano, il plurale resta saldamente quello in I o quello in E, non cambia gli elementi del sistema che fanno parte delle regole e quindi che coinvolgono in buona parte i morfemi. Con la prima articolazione io ho un numero di elementi che possono essere alti non altissimi molto molto alti.
nel caso dei lessemi, limitati nel caso dei morfemi. Se io però vado a vedere molto molto da vicino tutti questi elementi grandi: le strade eccetera, io vedo che sono formati da mattoncini molto più piccoli: sono i suoni che io uso per parlare per dire le parole e sono i fonemi. La seconda articolazione sono i fonemi e hanno a che fare con la parte acustica dellalingua. Il fonema lo devo costruire, sono degli elementi che non hanno una forma definita, non li posso riconoscere, sono quelli che io uso però per costruire i miei edifici. In seconda articolazione io parlo di segmenti di unità minime di seconda articolazione quindi di segmenti in cui io posso suddividere in monemi.- P A R T I R Ò
- A R A N C I N I
- I N
- R O S S A
- D U B B I O S E
Per ogni lingua ci sono fra i 20 e i 40 suoni più o meno, quindi anche dal punto di vista mnemonico è semplice imparare questi suoni. Con un numero tutto sommato molto limitato di fonemi si possono creare tantissime parole formate da un numero limitato di morfemi e un numero potenzialmente aperto di lessemi e con questi elementi io posso formare frasi infinite. Pagina 27 di 66.
Con 2000 lessemi uno inizia già a cavarsela in una lingua, quindi un numero comunque tendenzialmente gestibile dalla nostra memoria di lessemi e già solo con questo io posso formare infinite frasi, non ho bisogno nella mia memoria di ricordarmi le frasi, immagazzino morfemi dell'italiano giusto per far vedere comportamento e per far vedere la sensibilità del madrelingua. Il perché si scelgano questi suffissi, questi morfemi e non altri è un meccanismo che viene messo appunto già durante i primi anni di vita, questi sono quegli errori che possono capitare ad.
Un bambino molto piccolo ossia unire il morfema sbagliato alla parola di partenza e quindi di costruire in modo strano una parola. Queste cose non avvengono più se non a volte magari su un lessico particolarmente specialistico, allora in quel caso si può sbagliare. Uno straniero può fare questo errore perché ha le regole grammaticali però non sempre trova quelli giusti la stessa. Queste sono quelle caratteristiche particolari in cui il parlante ha una competenza una sua interna grammatica della lingua che va oltre le semplici spiegazioni di regole grammaticali.
COPPIE MINIME FONEMI
I fonemi servono per formare le parole ed a distinguere le parole in una lingua: cane-pane, mari-cari, sani-pani, buono-tuono, tufo-tubo, melo-telo, melo-mela, frena-frana, telo-cielo, sciocco-cocco, giacca-tacca, sciame-fame, fascia-fata, mogio-moto, figlio-filo. Ho quindi due parole diverse, ma uguali per numero di fonemi e sono distinte da un solo fonema, cambiando un solo fonema si cambia il significato.
(Si dice che cambia unfonema e non un fono, perché il suono quando è visto da un puro punto di vistadescrittivo è detto "fono", ma quando io vado a vedere il suo valore nel sistema – il suonodiventa un fonema.)un concetto mentale, che fa riferimento al piano del significante, ed èIl fonema èun'unità minima in grado di distinguere i significati della lingua.Il valore della coppia minima: Riportiamo un esempio, di una trascrizione giudiziaria,collocata nel contesto di un caso, il quale coinvolgeva un calabrese accusato di omicidio,sulla base di un'intercettazione telefonica, in cui si era compreso che la persona diceva:"Tengo stu muert." (Ho questo morto) – Sulla base di ciò, il sospettato è stato incarcerato.Dopo uno svariato numero di anni, una revisione dell'intercettazione telefonica ha rilevatoNotiamo che muertche era stato detto: "Tengo stu muers." (Ho un
oggetto ingombrante)– muers, sono una coppia minima. (Perché l’unico suono che cambia è quello ingran valore della coppia minima,posizione finale). Ne emerge un per un solo suono laparola cambia totalmente.
METAFORA DEGLI SCACCHI
Se pensiamo ad un codice, un sistema, pensiamo al gioco degli scacchi dove gli elementisi possono muovere e che hanno forme diverse: Re, Regina, Torre, Cavallo e Alfiere,ognuno di questi elementi si muove in maniera peculiare, non si muovono tutti allo stessomodo. La Torre può solo andare in orizzontale e verticale, il Re può spostarsi dove vuole,ma solo un quadratino alla volta, l’Alfiere si può spostare solo in diagonale e il Cavallo faun percorso particolare a forma di “L” (fa due passi in avanti e uno di fianco).
Il sistema astratto della lingua va figurato con il gioco degli scacchi: scacchiera, pezzi chehanno un valore e che si muovono seguendo delle regole e muovendosi creano lo stato
1. Se prendo l'Alfiere di avorio e lo metto in scacchiera di legno non cambia assolutamente nulla se funziona come quello in legno -> il calco. Pagina 28 di 66
2. Se io al posto dell'Alfiere ci metto una biglia non cambia niente perché lo sostituisce -> il prestito.
3. Se io rendo la mia scacchiera più grande aggiungendo dei pezzi, io ho cambiato completamente le regole del gioco anche gli altri pezzi si dovranno adattare ad ulteriori elementi, questo è un vero cambiamento del codice. Finché io posso sostituire parti non cambia niente, ma se io faccio un cambiamento totale sia di aspetto che regole ho trasformato il gioco degli scacchi che probabilmente non si chiamerà neanche più così -> questo è ciò che è successo anche con il latino (le regole sono cambiate così tanto che la lingua è diventata completamente un'altra nonostante alcune caratteristiche sono rimaste.
uguali come per esempio gli articoli determinativi, pronomi, aggettivi erano deittici -> elementi pronominali che indicano le persone o anche quegli elementi che indicano il tempo e il luogo, mostrano la situazione contestuale)
Gli articoli determinativi dell'italiano non hanno delle regole precise per essere messi o non messi. Gli studiosi si sono adoperati per creare una regola per mettere gli articoli, ma non si trova una ratio per usare gli articoli determinativi e solo il madrelingua è veramente in grado di adoperarli.
Attualmente non si usano più gli articoli davanti agli Enti (IULM, regione Lombardia) mentre prima erano molto più usati ed era impensabile non usarli.
Le traduzioni fatte in maniera raffazzonata hanno fatto diminuire l'utilizzo degli articoli: questa è un'interferenza, è una sorta di calco sintattico dall'inglese, l'elemento questa volta è stato tolto. L'utilizzo di un prestito non ha incidenza.
ma questo tipo di imitazioni si riverbera sull'uso degli articoli determinativi e anche al nostro modo di pensare agli Enti. Ciò non crea un danno ingente però è un cambiamento importante e che agisce sulle regole, c'è un distanziamento da una situazione precedente e continuando di questo passo potrebbero esserci dei cambiamenti ancora più ingenti. EUGEN COȘERIU Eugen Coșeriu ha specificato, oltre al fatto che la lingua è un sistema, che la lingua è un sistema di sistemi quindi un sistema che ha vari sottosistemi che si intrecciano tra loro: sistema fonologico (legato ai fonemi), il sistema morfematico (legato ai morfemi), il sistema lessicale (legato ai lessemi) e il sistema sintattico (legato alla sintassi). Sistema all'interno della competenza personale del parlante: bilinguismo, repertorio, varietà di lingua parlate da un singolo individuo che mette in comunicazione vari sistemi. Anche nella società ci sono.Varie interazioni che creano variazione, scambiano di elementi fisico, ma anche culturale. Il sistema linguistico è una spugna porosa che assorbe e butta fuori elementi linguistici.
Italian sounding: all'estero producono imitazioni di prodotti italiani e mettono dei nomi ai prodotti che sembrano/suonano o sono italiani per ingannare i consumatori che credono di comprare un prodotto italiano. È un modo che fa parte di alcune strategie di marketing che sono diffuse, questo fenomeno ci costa in termini di fatturato perché in realtà l'Italia non guadagna. Nell'ambito della cosmetica/profumeria le case cosmetiche realmente francesi hanno aggiunto la dicitura "Paris" perché c'era un "French sounding".
In questi ultimi anni l'Italia ha scalzato la Francia che era importante per la nouvelle cuisine.
METAFORA DELLA CRAVATTA DEL DECANO DELLA LI