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BREVE STORIA LINGUE ARCAICHE LINGUA NOSTRA
Scrittura egiziana antica: (attesta a partire dal 3000ac) basata su un sistema misto con segni ideografici e fonografici.
Scritture di creta: quella più antica, a partire dal 1800ac circa, detta lineare A, combina sillabogrammi e ideogrammi e corrisponde ad una lingua non decifrata. La lineare B di tipo sillabico, decifrata intorno alla metà del '900 trascriveva una forma di greco arcaico.
Scrittura fenicia: (dal II millennio ac) appartiene ai sistemi di tipo fonologico, nei quali cioè ogni segno rappresenta un suono. Le iscrizioni più arcaiche rappresentano i più antichi esempi di alfabeto come nel caso delle iscrizioni di Byblos risalenti al XVII ac. L'alfabeto fenicio si irradiò in tutto il Mediterraneo anche grazie alle colonie fenicie, i greci lo acquisirono intorno al VIII ac (lo dimostra il fatto che le prime iscrizioni greche sono scritte da destra a sinistra, direzione usata per la scrittura fenicia).
Scrittura fenicia prima del 1000 a.C., poi sono passati da sinistra a destra. I coloni greci presenti in Italia lo trasmisero alle popolazioni italiche, in particolare agli etruschi tramite il contatto con le colonie greche in Campania. Poi venne trasmesso ad altre popolazioni italiche tra cui i latini. (Le prime attestazioni etrusche e romane risalgono al VII a.C.)
È sicuramente significativo che la scrittura sia comparsa per la prima volta in Mesopotamia durante l'età di bronzo, che vide lo sviluppo dell'aratro e della ruota. Fu il sviluppo dell'agricoltura nella Mesopotamia e nell'Egitto intorno al 3000 a.C. a creare le condizioni sociali adeguate per la scrittura, a determinare quelle che noi chiamiamo le prime civiltà. I nuovi prodotti e le nuove tecniche significarono una maggiore divisione del lavoro e portarono inoltre alla nascita e allo sviluppo di numerose attività specializzate e all'invenzione del linguaggio. L'esistenza di
Una corte, di centri religiosi e di un'amministrazione che richiedevano la registrazione degli approvvigionamenti, crearono le premesse per l'uso di sistemi di scrittura. Ma la padronanza di scrittura era limitata a piccoli gruppi privilegiati: essa richiedeva un complesso processo di memorizzazione di repertori di centinaia di segni diversi e rendeva necessaria la formazione di insegnanti e di esperti sottratti ad altre attività produttive e allievi sottratti alla loro vita di famiglia.
SLIDES
ORIGINE E CREAZIONE DEL LINGUAGGIO
La società linguistica di Parigi (una delle più note dell'800) l'8 marzo del 1866 mise al bando qualunque "tipo di ricerca" che avesse come tema l'origine del linguaggio. Lo stesso fece la Società Filologica di Londra, altra importante società di studi linguistici, nel 1872.
I linguisti nel 19° secolo si erano resi conto di quanto la linguistica fosse una disciplina basata sull'osservazione dei fatti.
Infatti erano intenzionati ad evitare discussioni ediatribe irrisolvibili che le speculazioni sull'origine del linguaggio, basate su evidenzeempiriche nella migliore delle ipotesi molto fragili, avrebbero potuto generare. Oggi l'origine del linguaggio non è più un tabù come nel 1800 ma è possibile affrontare l'argomento in modo scientifico e sistematico perché abbiamo dati che possono parlarci dell'origine del linguaggio da più punti diversi. Lo studio dell'origine del linguaggio è un'impresa multidisciplinare che vede coinvolti linguisti, antropologi, neuro scienziati, scienziati cognitivi, biologi evoluzionisti, paleonatropologi, psicologo comparati, primatologi. Noam Chomsky: la comparsa del linguaggio introduce una discontinuità nel mondo della natura e "il linguaggio umano si basa su un principio interamente differente da qualsiasi altro sistema di comunicazione animale". Esiste unadifferenza di ordine qualitativo tra esseri umani e altri animali che rende l'Homo Sapiens un'entità speciale nel mondo animale. Secondo Chomsky esiste una Grammatica Universale (quella che abbiamo definito come facoltà di linguaggio in senso stretto: faculty of language in narrow sense: FLN). La Grammatica Universale (o FLN) si è sviluppata grazie a un'evoluzione più o meno unica e casuale. In quest'ottica si può dire che il cervello umano non contiene solo generiche capacità di elaborazione logica, di memoria e di "problem solving", ma ha sviluppato anche capacità che sono proprie del linguaggio. Il linguaggio non è nato per permetterci di comunicare ma abbiamo sfruttato questa facoltà, questo è indipendente dalle nostre necessità di comunicare. Per giustificare questo modo di ragionare, Chomsky parte dall'idea della POVERTÀ DELLO STIMOL: l'input linguistico, lo
"stimolo"(ovvero le produzioni linguistiche) alquale il bambino è esposto durante l'acquisizione del linguaggio è molto povero, disordinato, in parte contraddittorio e fortemente incompleto. Soltanto una minima parte della lingua del bambino saranno ascoltati, per questo, per sviluppare una piena conoscenza della lingua, lui necessita di una base linguistica biologicamente innata, specie specifica perché altrimenti non sarebbe possibile acquisire in un lasso di tempo molto breve una competenza linguista nativa di una lingua. Perciò si fa fatica nello sviluppare una competenza quasi nativa di una lingua che impariamo da adulti o adolescenti, questo perché tutto ciò è determinato dalla nostra biologia. Chomsky si basa profondamente sulle evidenze di tipo scientifico, documentate, empiriche. Le capacità linguistico-cognitive degli animali vengono identificate come momenti di un continuum semiotico, differenti da quelle.
Dell'uomo solo secondo un grado diminore o maggiore complessità. Il linguista Derek Bickerton, negli anni '70 avanzò l'ipotesi che il linguaggio moderno sia piuttosto recente e che, in tempi lontani, l'essere umano impiegasse un protolinguaggio, ovvero un linguaggio rudimentale semplificato che si è evoluto in modo graduale (senza salti o discontinuità). Lui crede che esista un continuum legato alla nostra necessità di comunicare, sviluppato piano AL CONTRARIO DI CHOMSKY piano.
Le prospettive a riguardo sono numerose, ad esempio per Tomasello, la capacità di condividere intenzioni è l'aspetto centrale e primario del linguaggio umano. Tomasello, autore e scienziato cognitivo, estremamente attivo sul dibattito sull'origine del linguaggio.
Per Deacon (1997) l'elemento essenziale è la facoltà simbolica, mentre piuttosto controversa è la teoria di Liebermann (2000) secondo la quale il
Il controllo motorio è alla base della produzione vocale. Molto importante è stato inoltre il dibattito sull'origine orale o gestuale del linguaggio. Ci sono buone evidenze che in realtà il linguaggio si sia generato in modalità gestuale, ossia attraverso quelli che oggi sono utilizzate dalla lingua dei sordi. Derek Bickerton osserva che ci sono due modi in cui delle nuove lingue possono nascere:
- Gradualmente: la nascita graduale comporta il divergere progressivo di dialetti apparentati, un processo che nella maggior parte dei casi ha luogo quando due o più popolazioni di parlanti vengono isolate l'una dall'altra. Una tale situazione si verificò ad esempio con i dialetti del latino dopo la caduta dell'impero romano.
- A causa di una catastrofe.
L'unico modo per vedere come è nata una lingua è lo studio dei pidgin e creoli.
NASCITA GRADUALE DI UNA LINGUA: dopo alcuni secoli, alcuni processi di cambiamento e