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Il potere del web e la rivoluzione del digitale

Oggi abbiamo a disposizione lo spazio infinito del web per pubblicare noi stessi. L'impatto psicologico è forte tanto che ognuno di noi si inebria dal potere della tastiera. Pagina 7 di 25.

L'approccio di marketing push si è ormai estinto, vi è anche l'addio definito alla tecnica pull: il cliente non va più tirato attraverso sconti, promozioni ecc. Il branding sostituisce il marketing, questa è una rivoluzione copernicana del digitale.

Ognuno di noi vuole vivere soltanto due tipi di esperienza a contatto con le aziende:

  1. Autentica - esige il massimo livello di personalizzazione, di emozionalità, di unicità, di ricordo piacevole nel tempo dell'esperienza di acquisto o di relazione.
  2. Comoda - basta un comodo divano per attendere l'arrivo dei prodotti acquistati su internet.

Siamo passati dal vecchio concetto economico di vantaggio competitivo a quello attuale psicologico di vantaggio comunicativo.

L'obbiettivo delle aziende oggi è saper conquistare quote di attenzione delle persone e capire come allearsi con la realtà. Per ottenere i risultati l'azienda deve creare un lifetelling e non più uno storytelling.

Le emoticon hanno lasciato spazio alle emoji, anche stare su un gruppo whatsapp vuol dire fare comunicazione. Anche la scrittura digitale come il DNA ha due eliche di testo e multisensorialità. Bisogna essere anche buoni videomaker per essere scrittori digitali completi.

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L'italiano nasce con Bembo, nel 500 basandosi sul fiorentino parlato dalle classi colte nel 300, nel momento dell'unificazione politica solo il 2,5% della popolazione era italofona, parlavano solo dialetto. Nel medioevo la parola "Virtualis" significava -> Quel che esiste in potenza e non in atto. Ora ha preso tutt'altra accezione. Se un tempo la scrittura aveva la garanzia eterna della sua incisione su pietra oggi la sfida.

è sopravvivere alle 24 ore.

La nascita dell’italiano si deve all’indovinello veronese e al placito capuano.

La questione della lingua parte da tre scritti:

  1. De volgari eloquentia1. di Dante Alighieri (1303)
  2. Prose della volgar lingua2. di Pietro Bembo dove va a codificare la lingua Italiana (1525)
  3. Dell’unità della lingua3. di Alessandro Manzoni che vuole diffondere la lingua nelle scuole, diffondere il fiorentino dei comuni (viva) ma non il dialetto

L’italiano diventa una lingua parlata nel 1954 con la nascita della televisione italiana (EIAR) e con “non è mai troppo tardi” nel 1960-68 l’italiano veniva insegnato nelle case degli italiani con questa trasmissione condotta da Alberto Manzi. In questi anni l’italiano diviene una lingua parlata da tutti ma scritta da pochi. Inizia ad essere scritta da tutti con l’avvento delle email e degli SMS, da qui nasce l’italiano digitale.

La diffusione della scrittura

Nel 1463

(rinascimento) nasce la stampa con Gutenberg a Magonza. I primi testi però erano costosissimi e di grande dimensioni, fu Aldo Manuzio a creare un piccolo formato e un prezzo più accessibile. Successivamente nasce la gazzetta (dal nome della moneta) 1563 e poi il quotidiano. La stampa rimase molto controllata fino alla rivoluzione francese (la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino), la libertà di scrittura ci sarà solo nei primi anni 90 del 1700. Nel neoclassico nasce un nuovo carattere tutt'oggi molto utilizzato "Bodoni", Ravizza brevetto il cembalo scrivano che darà vita alla macchina da scrivere e sono con Turing si arriverà al computer con la scrittura digitale. La scrittura sul corpo come quella del tatuaggio è sempre stata consuetudine sociale solo con Lombroso prende l'accezione negativa che la collega ai profili dei criminali. Come mai dalla comunicazione per disegni geroglifici, passando per gli alfabeti,

siamo tornati alle immagini? Per la dimensione "tempo" che rappresenta quanto. Di più prezioso in una società come la nostra: l'immagine comunica immediatamente con sua forza dell'impatto visivo. Le opportunità e rischi dei social (Valentina Marini) L'identità digitale è infatti, l'insieme delle informazioni su una persona a cui si accede con una semplice ricerca in rete. Pagina 9 di 25 Il confine tra mondo reale e digitale, quindi sarà sempre più sfumato e quello che scriviamo sul web è una componente ormai rilevante della nostra vita e quindi della nostra identità digitale. La somma dei comportamenti online va a definire una persona arrivando a costruire una vera e propria identità che si introduce al mondo intero. La nostra presentazione viene a comporsi con ciò che scriviamo e pubblichiamo in rete, come può derivare dalla nostra assenza. Ciò facomprender l'importanza del controllo e del presidio delle informazioni che circondano. Prestare attenzione alla propria Web Reputation: Bisogna controllare costantemente i risultati su "google", evitare status troppo personali e banali o grammaticalmente non corretti. Rendersi attraenti sui social e valorizzare la propria presentazione: Attivando dei profili social autentici che corrispondono all'idea che si vuole trasmettere agli interessi e alle competenze, scegliendo i canali più in linea con i propri obiettivi. "verba volant, screenshot manent" quello che viene scritto in rete rimane per sempre e non si cancella mai, è fondamentale preoccuparsi allora della nostra presentazione passata, attuale e futura per avere una propria "digital inheritance". Vanno attivate relazioni di valore e non massificate sapendo cogliere le opportunità che i vecchi media tradizionali non potrebbero fare, significa presentarsi e costruire.

Una rete non casuale, mantenendo la qualità del proprio network. Con consapevolezza e strategia ragionata, il digitale oggi ci permette di presentarci e conoscere chiunque. La conversazione online è molto complessa, perché ci dona una sola esperienza sensoriale. La realtà online è esattamente la medesima della vita reale. Pagina 10 di 25. Le emozioni sono cambiate, sono brevi perché non sappiamo ancora definire quale sia il tempo giusto per una persona di essere sempre pubblica non nota a tanti, ma pubblica, nel suo quotidiano e primari usciremo a quantificare questo dato, prima ci troveremo ad avere messaggi anche carini all'indomani di un match su Tinder.

Discussioni online (Bruno Mastroianni). Discutere online è di gran lunga più impegnativa rispetto a una discussione normale, sostenere il proprio punto di vista di fronte a un altro è sempre un momento di forte messa alla prova: le idee e le convinzioni che abitualmente

riteniamo più convincenti entrano in sofferenza non appena si scontrano con il dissenso. Il piano del contenuto è sempre intrecciato con quello della relazione, le parole che siano scritte o in forma orale non rimangono mai su un livello puramente ideale, hanno un effetto reale sulla vita di chi le pronuncia, di chi le ascolta, di chi le legge. La scrittura online infatti aumenta l'intensità e la portata dei nostri atti di comunicazione. Gli effetti "potenzianti" sono molteplici, possiamo dunque ricondurli a 3 dimensioni: 1. L'aumento dell'incontro con la differenza. 2. L'aumento della pressione valutativa altrui. 3. L'aumento del peso delle parole nelle interazioni. Nella dimensione fisica tutto ciò che diciamo è vincolato dai limiti della presenza e quindi sostanzialmente legato alla vicinanza tra gli interlocutori, dai contesti oltre che vincolato al tempo in cui avviene l'interazione. Si tratta di scambi che.

avvengono in ambienti omogenei, online questi vincoli saltano: ciò che scriviamo sarà letto non sappiamo esattamente quando, come e da chi non è vincolato al tempo di scrittura, non ha alcun limite di vicinanza. Al potenziamento della capacità di raggiungere gli altri con la nostra parola scritta corrisponde un aumento smisurato della permeabilità delle cerchie in cui quella parola circola. All'aumento dell'incontro con le differenze corrisponde insomma un aumento della valutazione a cui si è sottoposti. Il corpo è fondamentale per una comunicazione efficace (gesti, il volto, la postura). Quando interagiamo per iscritto online invece abbiamo solo le parole che scegliamo e su di esse ricade il peso del "come" coloro che leggono possono dedurre il nostro atteggiamento solo dai tra le righe. Il livello del confronto insomma è sbilanciato verso l'ambito mentale e simbolico, il che rende tutto

più complicato.

Le espressioni belligeranti

Si possono individuare 4 generi di modalità espressive:

  1. Dissociazioni sintetiche —> “non è come dici tu”, “macchè”, “falso” siusano con persone con cui si ha confidenza, con una comunicazionefaccia a faccia
  2. Indignazione —> espressioni che dichiarano sdegno
  3. Argomenti ad hominem —> in questo tipo di formule ci si concentrasu una caratteristica personale dell’altro per insinuare che tale trattocomprometta la validità del suo discorso
  4. Generalizzazioni20. —> “tipico di voi di destra” generalizzare con il voiCompromettono i confronti perché incidono sulla relazione e quindiintaccano il contenuto, suonano come argomenti ma sono espedienti.

Accanto a queste modalità espressive che compromettono la possibilitàdel confronto. Sono le cosiddette pseudo-argomentazioni: modi discrivere che apparentemente

contengono ragioni valide, ma che in realtà servono a schivare il merito della questione di cui si sta discutendo. Manovre evasive:
  1. Il richiamo al ruolo
  2. Il rifugio nell'autorità
  3. L'importanza delle procedure
  4. La barriera delle emozioni
Il problema è quando vengono usate non per alimentare il confronto, ma come espediente per evitare di argomentare. In altre parole lo scontro e il litigioso sono un frutto delle discussioni ma la loro negazione. Come si può allora dissentire senza litigare in un ambiente come quello online. È proprio in rete in sé che rende quasi impossibile un controllo e una selezione all'ingresso su chi può intervenire e come. Non rimane che lavorare su se stessi e sulla possibilità di trovarsi comodi in ogni discussione, anche quelle più vi
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
25 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gattoco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica e galateo digitale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università Maria SS.Assunta - (LUMSA) di Roma o del prof Bellafiore Edoardo.