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Ciò che si vede su Internet è un’espansione notevole delle opzioni espressive del linguaggio.
Usare il linguaggio in maniera chiara ed effettiva su internet non è sempre facile. Le interazioni tra
il mittente e il destinatario sono differenti dalle conversazioni tradizionali. L’anonimato dei
partecipanti altera le aspettative tradizionali di comunicazione. Il linguaggio scritto sullo schermo
non si comporta allo stesso modo del linguaggio scritto nella pagina tradizionale. Noi lo scriviamo
in modo diverso e lo leggiamo in modo diverso. È più facile essere ambigui, fuorvianti o offensivi.
Non c’è mai stata una raccolta di linguaggio ampia quanto quella di Internet. Contiene più
linguaggio scritto di tutte le librerie del mondo messe insieme e i suoi contenuti informativi
crescono rapidamente ogni volta che più parti del mondo entrano online, la memoria video cresce.
C’è una diversità del linguaggio incontrato su Internet. Le varietà stilistiche devono riconoscere non
solo le pagine web ma anche materiale che si trova nelle email, le chat, mondi virtuali, i blog, la
messaggeria istantanea e la comunicazione nei social network come Facebook, MySpace, Hi5,
Bebo, ecc. Ognuno di questi prodotti presentano prospettive comunicative, proprietà, strategie ed
aspettative differenti. È difficile trovare generalizzazioni linguistiche che si applichino
tranquillamente al linguaggio di Internet nel complesso.
Quando si sono diffuse le email, a metà degli anni ’90, l’età media degli utenti era sui venti anni.
Oggi è sui trent’anni. La conseguenza è che lo stile originale e colloquiale delle email è stato
soppiantano da uno stile più conservativo e formale, non appena le persone più grandi hanno
introdotto le loro norme.
È stato impossibile identificare il momento preciso in cui una nuova parola o un nuovo significato
arriva nel linguaggio. Ma la marcatura oraria delle pagine web, e l’abilità di tracciare i cambiamenti
apre nuove opportunità.
Alcuni tipi di linguaggio su Internet presentano alcune sfide come l’inaccessibilità e l’anonimato.
L’effetto dell’anonimato sul comportamento linguistico deve essere esplorato. Comunicare sotto
falso nome sembra rendere le persone meno inibite: possono sentirsi incoraggiati a parlare di più e
in modi differenti dal repertorio linguistico del mondo reale.
Internet offre opportunità linguistiche senza precedenti per ricerche originali. Poiché abbiamo a che
fare con un mezzo elettronico, dobbiamo investigare non solo i muovi tipi di linguaggio introdotti
dalla tecnologia (blog, Twitter), ma anche reinterpretare tutto ciò che sappiamo del linguaggio. Le
differenze tra vocabolario e grammatica parlata e scritta devono essere rivisitate, poiché il modo in
cui usiamo il linguaggio su Internet è differente.
Quando il mezzo elettronico semplicemente scannerizza i testi per lo schermo, li presenta in un
nuovo modo, permettendoci si fare nuove cose con questi.
Le caratteristiche delle radio online offrono nuove possibilità: il programma è lo stesso della radio
ma l’ascoltatore ora ha l’opportunità di fermarlo, riascoltarlo una seconda volta, di saltare delle
parti e di muoverlo avanti o indietro. La gestione dell’esperienza uditiva si è trasferita dal
produttore al ricevente.
Internet come mezzo
Il linguaggio di Internet è più vicino al parlato o allo scritto, o è qualcosa di totalmente differente?
Dopo mezzo secolo di ricerche nei vari domini linguistici, come grammatica, lessicografia, ecc,
sono state definite chiaramente le principali differenze tra lo scritto e il parlato.
Il parlato è legato al tempo, è dinamico e transitorio, è parte di un’interazione in cui entrambi i
partecipanti sono presenti, e il parlante ha un particolare destinatario in mente. Lo scritto è legato
allo spazio, statico e permanente; è il risultato di una situazione in cui lo scrittore è distante dal
lettore, e spesso non sa chi sarà il suo lettore.
Con il parlato non c’è un ritardo di tempo tra la produzione e la ricezione. La pressione di pensare
mente si parla promuove costruzioni più vaghe, ripetizioni, riformulazioni ma i confini della frase
sono spesso non chiari. Con la scrittura c’è sempre un ritardo di tempo tra la produzione e la
ricezione. La scrittura promuove lo sviluppo di un’organizzazione curata, spesso una struttura
complessa del discorso.
Con il parlato i partecipanti sono di solito faccia a faccia e possono contare su indizi extralinguistici
come le espressioni facciali e i gesti per sostenere il significato. Il lessico è spesso vago, e usa
parole che si riferiscono direttamente alla situazione. Con la scrittura, la mancanza di un contatto
visivo significa che i partecipanti non possono contare sul contesto per rendere chiaro il loro
significato.
Il parlato è molto adatto a funzioni sociali o “fatiche” o in qualsiasi situazione dove è desiderabile
un discorso casuale e non pianificato. La scrittura è molto adatta a registrare fatti e la
comunicazione di idee. I documenti scritti sono più facili da mantenere ed esaminare.
Tra le caratteristiche uniche del parlato c’è la prosodia. Le molte sfumature dell’intonazione, come i
contrasti di forza, tempo, ritmo, pause e altri toni di voce, non possono essere scritti con molta
efficacia. Tra le uniche caratteristiche dello scritto vi sono le pagine, le righe, l’uso delle lettere
maiuscole, l’organizzazione spaziale e molti aspetti della punteggiatura.
Sarebbe semplicistico trattarli come due entità omogenee e autonome. Le varietà del linguaggio
mostrano la combinazione di alcune caratteristiche precedenti in gradi diversi.
I prodotti del linguaggio di Internet variamo molto riguardo alle somiglianze con il parlato e lo
scritto. A un’estremità c’è il web, con molte funzioni che non differiscono dalle tradizionali situazioni
in cui si usa la scrittura. Al contrario, le email, le chat, la messaggeria istantanea, e i messaggini,
sebbene espressi attraverso il mezzo scritto, mostrano diverse proprietà principali del parlato.
Sono governati dal tempo, si aspettano una risposta immediata, sono transitori nel senso che
possono essere eliminati immediatamente.
L’interazione visuale di certi programmi come Skype e iChat, sono la forma più vicina
all’interazione faccia a faccia, anche se il continuo ritardo tra la trasmissione del messaggio e la
sua ricezione impedisce la simultaneità che incontriamo nelle conversazioni quotidiane. Quando la
dimensione visuale è assente, la messaggeria istantanea può approssimarsi alla dinamicità delle
conversazioni, nonostante manchi della simultaneità del responso. Nelle chat, la pressione di
rispondere è ancora presente, ma è meno forte perché la responsabilità è condivisa. Con i social
network e le conversazioni su Twitter, non c’è una dinamica legata al tempo. Con le email, c’è una
più grande flessibilità nel ritardare una risposta. Con i blog e la maggior parte delle pagine web le
risposte sono opzionali.
Da un’estremità c’è il web che mostra la stessa gamma di costruzioni dello scritto e opzioni
grafiche, dall’altra estremità, il carattere limitato dei messaggini riduce le opzioni grafiche e
grammaticali.
Nel mezzo troviamo i blog che variano molto nella loro complessità grafica e costruttiva. Le email
variano enormemente: alcune persone inviano messaggi senza revisionarli, non curanti degli
errori, altri si preoccupano invece di revisionarli.
Le chat e i social network sono altamente variabili: più sono accademici e professionali, più
saranno basati sui fatti nell’obiettivo. Anche la messaggeria istantanea è altamente variabile,
alcune volte contiene molte informazioni, altre volte è interamente devota alla chiacchiera.
In sintesi, il linguaggio di Internet mostra proprietà sia dello scritto che del parlato.
La differenza più importante con il parlato è la mancanza di reazioni simultanee. In una
conversazione, gli ascoltatori hanno un ruolo attivo, usano i movimenti facciali, vocalizzazioni e
gesti. I parlanti prendono nota inconsciamente di queste reazioni e modificano il loro discorso di
conseguenza. Le reazioni agiscono come un indice di “come stiamo andando”.
Nelle situazioni di Internet, le reazioni simultanee sono assenti. Arriveranno successivi responsi ma
non in maniera simultanea. Anche nelle situazioni apparentemente faccia a faccia o nei dialoghi
che fanno uso di Skype, c’è un ritardo che possono causare interferenze conversazionali. Le cose
miglioreranno quando la tecnologia maturerà, ma le conversazioni su Internet in questo momento
mancano le tipo di reazione immediata che troviamo nei dialoghi di ogni giorno.
Caratteristica importante delle conversazioni informali è l’uso di segnali di reazione. Alcuni scrittori
hanno suggerito che la mancanza di queste caratteristiche è una delle ragioni per cui molte
interazioni su Internet sono percepite come fredde o distanti. In assenza di tali reazioni il nostro
stesso linguaggio diventa più goffo di quanto potrebbe essere altrimenti.
È stata una consapevolezza dei pericoli dell’ambiguità che ha portato allo sviluppo delle
emoticons. A parte le interazioni video, gli scambi su Internet mancano delle espressioni facciali,
gesti, postura del corpo e distanza che sono fondamentali per esprimere le opinioni personali. I
nuovi simboli sono stati progettati per rimuovere le ambiguità attitudinali. Ad ogni modo,
nonostante la maestria creativa, il ruolo semantico delle emoticons si è dimostrato molto limitato.
Una singola emoticon permette molte letture. Senza cura, possono accrescere le incomprensioni.
L’utilizzo sta cambiando. Le emoticon non sono mai state frequentemente usate e sembrano
essere usate più dai giovani. alcuni linguisti lo hanno interpretato sulla base che gli adulti hanno
migliori abilità comunicative.
In un contesto parlato tradizionale, è impossibile mantenere una conversazione con più di una o
due persone allo stesso tempo. Non possiamo prestare attenzione a tutte loro. Ma in un contesto
multi-partitico su Internet, ciò è perfettamente normale. In una chat ci sono diverse conversazioni
che hanno luogo.
Persino in una interazione con la messaggeria istantanea, la solita organizzazione lineare delle
conversazioni faccia a faccia può essere interrotta da numerosi fattori. Un partecipante può
lasciare la conversazione, mentre l’altro continua a inviare messaggi, e il partecipante quando
ri