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J. L. AUSTIN- Empirismo oxionense \ filosofia analitica;ENUNCIATOPERFORMATIVO - per FARECONSTATATIVO - per DIRE Felicità \ infelicità dell’enunciato verità \ falsità dell’enunciato-PERFORMATIVO ESPLICITO1° persona singolare-indicativo presente “ti prometto che ci sarò”-PERFORMATIVO IMPLICITO primario Tempi e avverbi differenti “ci sarò” Superamento della dicotomia CONSTATATIVI integrabili nei PERFORMATIVI e nel criterio di felicità \ infelicità DIRE e FARE parti integranti dell’ ATTO DI DISCORSO GLOBALE1ATTO LOCUTORIO (DIRE) Enunciazione di una fraseATTO FONETICO Produrre suoni (indipendente dagli altri atti)ATTO FATICO Impostare tono, scegliere vocaboli(necessita a. fonetico)ATTO RHETICO Attribuire significato ai termini pronunciati (necessita a. fatico)2ATTO ILLOCUTORIO (FARE) Azione compiuta nell’enunciazione Promettere, ordinare…varia in base al contesto di enunciazione3ATTO
PERLOCUTORIO (EFFETTO)
Effetto prodotto dall'atto locutorio
Persuadere, ordinare, irritare...
J. S. SEARLE- rielaborazione delle tesi austiniane;
1 ATTO LINGUISTICO = ATTO ILLOCUTORIO
Contenuto preposizionale forza illocutoria dell'enunciato
BASE DELLA COMUNICAZIONE
ATTO FONETICO e ATTO FATICO = ATTO ENUNCIATIVO;
ATTO RHETICO = ATTO PREPOSIZIONALE
- RIFERIMENTO AL MONDO ESTERNO
- PREDICAZIONE
2 ENUNCIATI PERFORMATIVI
Nuova sistematizzazione - classificazione per gruppi:
- rappresentativi sostenere comunicare annunciare (presuppone conoscenze ante-discorso)
- direttivi pregare ordinare annunciare (far compiere delle azioni)
- commissivi promettere offrire minacciare (impegnarsi in una azione futura)
- espressivi ringraziare salutare augurare (esprimere stati psichici)
- dichiarativi nominare battezzare (chi parla ha un determinato potere)
3 ATTI LINGUISTICI INDIRETTI
- forza illocutoria non diretta;
- necessita CAPACITÀ INFERENZIALI del destinatario per la comprensione;
- presuppone
Una intenzionalità dell'emittente nel proferire un messaggio;
3 implicature conversazionali (P. Grice) - la comprensione di un enunciato necessita di competenze pragmatiche
- Intenzionalità nel messaggio
- Significato naturale
- Significato non naturale (NN)
- M1 - massima della quantità
- M2 - massima della qualità
- M3 - massima della relazione
- COESIONE testo
- COERENZA testo
- INTENZIONALITÀ partecipanti (principio di cooperazione)
- ACCETTABILITÀ partecipanti
- INFORMATIVITÀ contenuto
- SITUAZIONALITÀ contesto (esterno)
- INTERTESTUALITÀ contesto (repertorio)
- EFFICIENZA richiede minimo impegno dei partecipanti
- EFFETTIVITÀ crea condizioni favorevoli al fine di perseguire
- APPROPRIATEZZA armonia fra contenuti e aspetti testuali
- REFERENZA ENDOFORICA: rimanda a elementi presenti nel testo
- REFERENZA ESOFORICA: rimanda a elementi esterni citati nel testo e non citati nel testo
- ANAFORICA: rimanda al contesto situazionale
- Elementi citati prima (alto)
- Elementi citati dopo (basso)
- TENORE - ruolo e posizione sociale degli utenti
- CAMPO - ciò che accade, le azioni svolte
- MODO - ruolo e organizzazione simbolica della lingua
Capacità del locutore di trasmettere le proprie intenzioni
Distinzione dell'enunciato per ciò che dice e ciò che implica
Espressione che non richiede grandi sforzi per la comprensione diretta delle intenzioni del locutore
ma necessita di capacità inferenziali - implicature convenzionali
Derivate da convenzioni socio-culturali
Espressione che non esprime direttamente le intenzioni del locutore
ma necessita di capacità inferenziali - implicature conversazionali (di natura pragmatica, non semantica)
Principi della conversazione (collegamenti fra le frasi) regolati da uno generale: principio di cooperazione
Contribuire con informazioni al discorso
Sostenere fatti veri e provati
Essere pertinenti
M4 massima del modo
Essere perspicui (chiari)
2INFERENZA all'allocutore
Capacità del locutore di trasmettere le proprie intenzioni
L'allocutore inferisce le intenzioni (comunicative) del locutore
Condizione per l'interpretazione è la CONOSCENZA CONDIVISA degli elementi della situazione contestuale
T. GIVON
Nozione di CONTESTO ampliata;
Perché si possa avere una conoscenza condivisa si devono esaminare diverse FOCALIZZAZIONI:
GENERICO
Conoscenza del mondo reale
Capacità di inferenza logica
DEITTICO
Conoscenza del luogo, del tempo della Situazione discorsiva immediata
DEL DISCORSO
Conoscenza dello specifico discorso In atto e delle relative inferenze
LINGUISTICA DEL DISCORSO
ANALISI DEL TESTO E DEL DISCORSO
TESTO come OCCORRENZA COMUNICATIVA
interpretabilità produzione-ricerca delle condizioni generali per l'e la del discorso:
morfosintattiche
semantiche
pragmatiche
NO limitazione all'analisi interna - analisi della FRASE;
ricerca
TESTURA
Condizioni coesive che rendono il testo unità rispetto all'ambiente circostante (Halliday)
Regole interne che concorrono alla disposizione delle frasi in successione per renderlo unitario
TESTUALITÀ
Regole che governano la grammatica del testo
PRINCIPI COSTITUTIVI
PRINCIPI REGOLATIVI
COESIONE E REFERENZA
Categoria semantica costituita da un legame sintattico fra le parti del testo di superficie: elementi del testo che creano nesso logico e successione fra le
Esistono gradi diversi di coesione per gli elementi a cui rinviano:
COERENZA: connessione fra i contenuti delle parti superficiali del testo - causalità, scopo, successione temporale - principi di non contraddizione e relazione - isotopia
INTENZIONALITÀ: atteggiamento del produttore del testo che utilizza i metodi di coesione e coerenza per esprimere al meglio le sue intenzioni
ACCETTABILITÀ: atteggiamento del ricevente che si rende disponibile alla comunicazione e al perseguimento di un fine comune
INFORMATIVITÀ: concerne il contenuto informativo del testo che viene apportato alla comunicazione
SITUAZIONALITÀ: insieme dei fattori che rendono rilevante un
testo nella situazione reale e attuale INTERTESTUALITÀ Fa riferimento alle conoscenze di altri testi (repertorio) Da parte dei partecipanti – il testo non fa più MICRO-COSMO a sé LINGUISTICA DEI CORPORACORPUS - Raccolta elettronica di ingenti dati ricorrenti nell’uso di una lingua corrente; - ogni riga del corpus è una parte di enunciato esistente; - è una campionatura AUTENTICA e RAPPRESENTATIVA INPUT OUTPUT I dati sono stati osservati rispecchia la PERFORMANCE (uso diretto) Empiricamente nella loro di un’ampia varietà di casi reali Ricorrenza - ogni Paese che crea un corpus deve attenersi all’autenticità, ma meno omogeneamente alla rappresentatività, che non è rigorosa e standardizzata; - quantità e qualità non sono oggettivi nelle diverse formulazioni; - ex: le ANNOTAZIONI creano divergenze - rendono mirata la ricerca di un elemento; - costituiscono un filtro fra il dato e ilricercatore; (necessità di mantenerle separate dal testo originale)METODI DI ANALISI E PEDAGOGIA
- scelta la parola si considera un cospicuo campione di proposizioni contenetela; - l'elemento (parola N) viene visualizzato: - su un ASSE SINTAGMATICO come si coordina la parola con le altre - su un ASSE PARADIGMATICO scelte lessicali e sintattiche nell'enunciazione - si possono effettuare ricerche su un elemento (parola N): - per COLLOCATION elementi che seguono(DXT; +1) e precedono(SXT; -1) la parola - per COLLIGATION categorie sintattiche e grammaticali in cui è inserita la parola - per PREFERENZA SEMANTICA relazioni semantiche - per PROSODIA SEMANTICA relazioni pragmatiche - si rilevano le regolarità, le eccezioni, gli elementi lessicali tipicamente associati, si trovano cioè le RELAZIONI FRA STRUTTURA SINTATTICA E GLI ELEMENTI LESSICALI; - il soggetto apprende così l'operazione di GENERALIZZAZIONE: - inferisce la struttura della reale lingua in uso; - conosceil funzionamento lessico-sintattico empiricamente;- crea un apertura critica alle varie realtà propostegli;- possibile procedura integrativa ai metodi d'apprendimento tradizionali. VARIETA' E VARIAZIONI - i cambiamenti che avvengono nella lingua sono connessi e dovuti a: - spazio DIATOPICA fattori geografici, differenze regionali - tempo DIACRONICA - classe sociale DIASTRATICA variabili sociologiche (età, condiz. sociale) - situazione DIAFASICA situazione d'uso e situazione sociale dei partecipanti - mezzo DIAMESICA differenze di mezzi di comunicazione - J. TRUMPER USO SCRITTO italiano standard; It. Sub standard; It. Interferito sub standard; USO ORALE It. Regionale formale; It. Regionale informale; It. Regionale trascurato, fortemente interferito. - G. BERRUTO >>LINGUA come continuum fra SCRITTO e PARLATO, senza precisi confini, ma SUCCESSIONE di variazioni discrete. - M.A.K. HALLIDAY REGISTRO (varietà linguistica) varia in relazione al contesto sociale.definito da:
ORALITÀ, SCRITTURA E MULTIMEDIALITÀ
LINGUA PARLATA (P) | LINGUA SCRITTA (S) |
---|---|
nel '900 acquista priorità rispetto a (S) | nel '900 acquista priorità rispetto a (P) |
innaturalità di (S); ha il primato su (P): depositaria della tradiz. Classica | limitatività dell'<espressionismo> scritto; carattere di "permanenza" |
viene analizzata per livelli: FILOGENETICO (P) precede (S) | viene analizzata per livelli: ONTOGENETICO (P) precede (S) |
Nell'apprendimento espressionistico, la prassi e l'innaturalità sono elementi fondamentali da analizzare.
La prassi si riferisce alla pratica e all'esperienza concreta che un artista acquisisce nel suo percorso di apprendimento. È attraverso la prassi che l'artista sviluppa le sue abilità tecniche e la sua sensibilità artistica.
L'innaturalità è un concetto che si riferisce alla volontà dell'artista di rompere con le convenzioni e le regole tradizionali dell'arte. L'artista espressionista cerca di esprimere le sue emozioni e le sue visioni in modo non convenzionale, utilizzando colori vivaci, forme distorte e linee spezzate.
L'analisi del canale si concentra sul mezzo attraverso il quale l'artista esprime la sua creatività. Può essere la pittura, la scultura, la musica o qualsiasi altro mezzo artistico. L'analisi del canale aiuta a comprendere come l'artista utilizza il mezzo per trasmettere il suo messaggio e le sue emozioni.