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Spiegazione INTERAZIONISTA (Bruner)

Anche il linguaggio ha un'origine sociale, è influenzato dalla cultura attraverso convenzioni.

Language Acquisition Support System ruolo nell'acquisizione del linguaggio da parte dei bambini svolto da:

- Adulti attenzione e azione condivisa ricerche sul baby talk

- contesto sociale

Approccio EMERGENTISTA (Mill) linguaggio come sistema e processo interattivo

 Connessionismo struttura supera la somma delle singole parti

 ci sono predisposizioni ma non dominio specifiche per il linguaggio. Prospettiva adattazionista

 Statistical learning abilità dominio-generale di individuare le caratteristiche ridistribuzionali dell'input linguistico e usarle

per fare previsioni. Linguaggio nasce dall'incontro tra:

- struttura cervello

- struttura linguaggio

 Modello competitivo (Bates e Mc Whinney) spiega la variabilità del processing linguistico tra persone e lingue diverse:

La lingua emerge dall'uso (usage-based) e la sua acquisizione è basata sul processo statistico di apprendimento

 Collaborazione/competizione tra indizi linguistici (Es: flessione , ordine parole...) presenti nell'input. Tempi e modalità di

acquisizione del linguaggio sono influenzati da:

- cue validity: frequenza, regolarità (availability) e affidabilità (reliability) degli indizi

- cue cost: limiti imposti dai processi cognitivi coinvolti (Es: memoria)

Approccio SOCIOCOSTRUTTIVISTA (Lieven, Pine e Tomasello): linguaggio come prododtto socio-culturale

- Modello della cognizione sociale: processo dialettico tra i processi evoluzionistici e quelli storico culturali (natura+cultura)

- Modello collaborativo linguaggio ha alla base intenzionalità comunicativa e ha funzione prosociale

 Critica all'astrattezza del modello di Chomsky vs meccanismo innato e grammatica universale

- i bambini hanno a disposizione molte modalità d'apprendimento

- competenza linguistica degli adulti e dei bambini sono concrete, basata sull'uso

 Le competenze sono

- Intention reading: lettura intenzioni e apprendimento culturale

- Pattern-finding: schematizzazione e analogia, ricerca di regolarità

- Entrechmnt e pre-emption: consolidamento delle asssociaizoni forma-funzione

- Analisi della distribuzione delle funzioni delle parole nei contesti d'uso

 bambini estrapolano regole e si sintonizzano

SVILUPPO LINGUISTICO

 Caratteristiche del bambino

- Precoce e consapevole contatto con un interlocutore significativo, dotato di mente propria

- Precoce conoscenza del repertorio di possibili elementi fonetici

- Sensibilità alla sequenza e tendenza a generalizzare le regole dell'ordine

- Tratta le espressioni complesse come interi non analizzati

- filtra l'input

 Caratteristiche adulti

- Ripetere le espressioni linguistche dei bambini

- Espandere frasi incomplete

- Riformulare frasi scorrette

- Fornire suggerimenti

- Chiedere chiarimenti

 Caratteristiche linguaggio

- Sillaba accentata, contorno intonazionale marcano sintagmi e distinguono parole a classe aperta (accentate) e classe chiusa (non

accentate)

- preposizioni e articoli forniscono informazioni lessico-grammaticali

RAPPORTO PENSIERO-LINGUAGGIO

 Chomsky

: linguaggio è autonomo. La competenza linguistica precede l'esecuzione (perchè è un apprendimento veloce di

sistema complesso e per popolazioni atipici)

 Piaget : linguaggio è uno degli aspetti dell'attività simbolica; l'esecuzione precede la competenza.

 Vigotskij iniziale relativa indipendenza; dai 2 anni interazione reciproca (significato si forma gradualmente). Il pensiero è

mediato dal linguaggio che regola l'azione e guida il pensiero (funzioni mentali superiori); inizialmente il linguaggio è

egocentrico e poi interiorizzato.

COMUNICAZIONE

- Intenzionalità

- Codice che mette in relazione espressione-contenuto

Secondo alcuni autori (scuola Palo Alto) che qualsiasi comportamento in presenza di altri è comunicazione

Transizioni evolutive:

Dalla comunicazione non intenzionale intenzionale

Dalla comunicazione gestuale verbale

FASI sviluppo comunicativo

- Preferenza volti

- Riconoscimento volto, voce

- Espressioni e imitazione delle espressioni facciali

- Protoconversazioni interazioni faccia a faccia madre-bambino sincronia, contingenza, coordinazione, alternanza dei turni.

 Comunicazione preintenzionale (0-6 mesi): Il bambino produce comportamenti che possono assumere il valore di segnali di

emozioni e bisogni e l'adulto agisce come se le comunicazioni fossero intenzionali anche se non hanno ancora questo valore per il

bambino

• Comunicazione espressiva e affettiva (non c'è argomento esterno)

• Intersoggettività primaria (Trevarthen) interazioni diadiche in assenza di oggetto; interazioni con oggetto in assenza di

adulto

 Comunicazione intenzionale (Dai 6 mesi) bambino sa di produrre comportamenti che hanno valore di segnale e li produce per

raggiungere scopi

• Intersoggettività secondaria: interazione triadica, attenzione condivisa, monitoraggio visivo

• Dfferenza mezzi-scopi, uso di strumenti sociali con funzione:

- richiestiva: cambiamento ambiente esterno attribuzione nozione di agente, aspettative

- dichiarativa: cambiamento stato interno del destinatario attribuzione di stati interni, intenzione comunicativa

GESTI comunicativi: intenzione comunicativa, convenzionali, riferiti a oggetto o evento esterno

 Performativi o deittici : (dai 9 mesi) in relazione al contesto o a un oggetto (es: indicare)

Sono distali e accompagnati dallo sguardo

Hanno intenzione richiestiva, dichiarativa e informativa

 Referenziali o rappresentativi : (dai 12 mesi) in relazione al contesto linguistico (es: ciao)

Il significato non varia a seconda del contesto, hanno un referente specfico condiviso, nascono all'interno di routine sociali e

progressivamente diminuiscono.

Studi indicano una correlazione tra uso dei gesti e sviluppo linguistico (all'interno della competenza comunicativa).

IL RUOLO DELL'ADULTO

Motherese: linguaggio madri

baby talk/child directed speech: linguaggio adulti

- Sintassi semplicità formale, ripetizioni

- Prosodia uso esagerato dell'intonazione (funzione analitica e affettiva)

- Lessico semplicità semantica e ridondanza, minore varietà lessicale, concretezza, idiosincrasie

- Pragmatica tendenza a riferirsi al qui e ora, aderenza al contesto (funzione di controllo o conversazionale, contingenza semantica.)

Funzioni

- tutoriale (riprendere ciò che dice il bimbo)

- didattica

- di conversazione

- di controllo

- asincronica (non c'è aderenza al contesto)

Finalità

- superata l'idea di finalità didattica

- ipotesi del feedback: semplificazione è adattata alle abilità linguistiche del bimbo

- ipotesi conversazionale: modificazioni servirebbero a garantire al bimbo la possibilità di essere un partner comunicativo

- spiegazione multifattoriale

Oltre il matherese

- Ipotesi del ruolo del padre di ponte (Gleason): intermediari tra bimbo e mondo esterno

- Shaltz e Gellman: anche i bambini prescolari parlano diverso con coetanei o bimbi di 2 anni. Il linguaggio dei fratelli maggiori

adattato ma piu direttivo di quello materno

̀

- ruolo del contesto interattivo e della cultura di appartenenza

Ipotesi sugli effetti del motherese

• Ipotesi ruolo causale del motherse, soprattutto della semplicità sintattico, sullo sviluppo linguistico del bimbo (Furrow,

Nelson, Benedict)

• ipotesi ruolo marginale (Newport, Gleitman)--> sfruttamento selettivo da parte del bambino

 conclusioni:

- input ottimale: nè troppo semplice nè complesso

- meglio stile tutoriale e didattico; peggio di controllo o asincronico

- rapporto tra caratteristiche dell'input materno e stile di acquisizione dei bimbi referenziale/espressivo

Stile referenziale (nominale-analitico) Stile espressivo (pronominale o olistico)

COMPRENSIONE Precede la produzione

Metodi di studio

 sguardo preferenziale per la prima infanzia

- box di fagan

- procedure computerizzate

 Tecniche off-line (in differita) per bambini più grandi

- drammatizzazione

- scelta fra immagini (indicare)

- comprensione di frasi

 Tecniche online (immediate) per bambini più grandi

- misura dei tempi di reazione in risposta a

Risultati

-12 mesi capiscono in media 10 parole

- 14 mesi circa 55 parole

- 17 mesi capiscono frasi diverse x ordine delle parole o verbo transitivo/intransitivo

- 18 mesi circa 100

SVILUPPO FONOLOGICO

 Suoni di natura vegetativa

 Suoni vocalici (2-6 mesi)

 Lallazione canonica o reduplicata (dai 6 mesi circa)

 Lallazione variata, protoparole (dai10 mesi circa)

Le prime parole tipicamente sono composte da vocali,

semiconsonanti e dalle consonanti occlusive e nasali

pronunciate più anteriormente, come p, b, t, d, m.

Fattori di predisposizione e competenze precoci

- Piacere nel sentir parlare, e discriminazioni fra parlanti,

- preferenza per il motherese, per la propria lingua madre, per la voce della madre

- Sensibilità alle piccole differenze fonologiche, ossia a quasi tutti i contrasti fonetici (ad esempio tra pa e ba; ta e da)

- Riconoscimento delle caratteristiche prosodiche (intonazione, ritmo, accenti), di grande utilità per individuare le unità del

discorso

- Intorno ai 10 mesi declina la sensibilità ai contrasti linguistici

Processi di strutturazione sillabica

• Duplicazione

• Cancellazione di sillaba non accentata

• Cancellazione di consonante/vocale

• Processi di armonia

• Riduzione di dittonghi

• Riduzione di gruppi

Processi di sostituzione

• Stopping: tole per sole

• Anteriorizzazione: ota per oca

• Gliding: aejo per aereo

• Sonorizzazione/desonorizzazione: catto per gatto

• Fricazione/affricazione: pallonsino per palloncino

• Sostituzione di /r/ con /l/

SVILUPPO SEMANTICO-LESSICALE

Come si definisce una parola?

- Forma e contenuto (De Saussure);

- Informazioni fonologiche, morfologiche, semantiche

Sviluppo semantico significato delle parole si sviluppa (Vygotskij):

- Da uso non referenziale a un uso referenziale delle parole

- Errori di sovraestensione, sottoestensione, sovrapposizione

- Da vocaboli con un livello base di generalità a parole più generali o più specifiche

Sviluppo lessicale Fasi di acquisizione delle parole

• Fast mapping rappresentazione iniziale schematica e

generica

• Slow mapping completamento della rappresentazione

iniziale per avvicinarsi al significato adulto

Vincoli che guidano l’apprendimento

- Vincoli lessicali: limitano il numero delle pos

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marta.postit di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Zanobini Mirella.