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Il tramonto della polis(III secolo): filosofie etiche, alla ricerca di una nuova collocazione dell'uomo nel mondo.
Epicureismo
- Stoicismo: uguaglianza universale degli uomini e legge di natura.
- Scetticismo
- Cristianesimo e medioevo
"Remota itaque iustitia, quid sunt regna nisi magna latrocinia?"
Agostino, Civitas Dei, IV, 4
La rivoluzione cristiana conduce a collocare anche i problemi politici in una prospettiva escatologica esoteriologica - prospettiva che si cerca di conciliare col naturalismo intellettualistico della filosofia greca.
Agostino (IV-V secolo d.C.): la prima grande filosofia della storia che annuncia, alla fine del tempo, la realizzazione della giustizia della citta' di Dio - il quale soltanto puo' por rimedio al peccato originale che infetta l'uomo.
Tommaso d'Aquino (XIII secolo): il conciliatore fra l'aristotelismo, riscoperto colla mediazione araba, e il cristianesimo: Nonostante il peccato originale, e'
Possibile realizzare una giustizia naturale, perché l'intera creazione è strutturata secondo il progetto razionale di Dio. Marsilio da Padova e William of Ockham (XIV secolo): dopo la conciliazione tomistica, un progressivo allontanamento fra ragione e fede prelude alla moderna autonomia della politica. La modernità... essendo l'intento mio scrivere cosa utile a chi la intende, mi è parso più conveniente andare dietro alla verità effettuale della cosa, che all'immaginazione di essa. Machiavelli, Il Principe, XV La rottura dell'unità politica e religiosa della respublica Christiana medioevale induce ad affrontare la politica mettendo fra parentesi la teologia. La razionalità della politica è una razionalità terrena e consensuale. Niccolò Machiavelli (XVI secolo): la rottura della gerarchia medioevale a favore di una autonoma scienza della politica. Thomas More: il padre della moderna letteratura utopica,
secolo): critica al razionalismo e al contrattualismo, sottolineando l'importanza delle passioni e delle emozioni nella vita sociale. In sintesi, il testo parla di diverse correnti di pensiero che hanno cercato di legittimare la comunità politica e la società civile. Queste correnti includono il giusnaturalismo e il contrattualismo del XVII secolo, che hanno cercato di basare lo Stato moderno su principi razionali e consensuali. Alcuni esponenti di queste correnti sono Thomas Hobbes, John Locke, Ugo Grozio e Giambattista Vico. Inoltre, il testo menziona gli empiristi britannici, che hanno criticato il razionalismo e il contrattualismo, sottolineando l'importanza delle esperienze e delle emozioni nella vita sociale. David Hume è uno degli esponenti di questa corrente di pensiero. Utilizzando i tag html, il testo formattato sarebbe il seguente:Fra critica sociale ed ironia. Giusnaturalismo e contrattualismo (XVII secolo): si tenta di legittimare la comunità politica, che assume la forma dello Stato moderno, su basi razionali e consensuali:
- Thomas Hobbes: il contrattualismo assolutistico
- John Locke: il contrattualismo liberale
- Ugo Grozio: il padre del giusnaturalismo
- Giambattista Vico (XVIII secolo): verum et factum convertuntur. L'esistenza politica umana è radicata nella storia.
Empiristi britannici:
"It is evident, that suppose Mankind, in some primitive unconnected State, should be some Means come to the Knowledge of the Nature of those Things which we call Contracts and Promises; that this Knowledge would have laid them under no such actual Obligation, if not placed in such Circumstances as give rise to these Contracts." - Hume, A Letter From a Gentleman to his Friend in Edinburgh
Contro il contrattualismo, una fondazione non stipulativa della società civile.
David Hume (XVIII secolo): critica al razionalismo e al contrattualismo, sottolineando l'importanza delle passioni e delle emozioni nella vita sociale.
secolo)
- La scuola scozzese
- Adam Smith: il padre dell'economia politica.
- Intorno alle rivoluzioni
L'illuminismo e l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso.
Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklaerung?, A 481
Le grandi rivoluzioni del '700 hanno uno sfondo giusnaturalistico e illuministico. Il dibattito sulla legittimità della rivoluzione francese è anche un dibattito sulla legittimità dell'Illuminismo.
Jean-Jacques Rousseau: democrazia e contratto sociale non come uscita dallo stato di natura, bensì come istituzione di una seconda natura che recuperi la libertà della prima.
Immanuel Kant: la legge come fondamento e garanzia della libertà, in una prospettiva cosmopolitica e tendenzialmente democratica.
Paine, Jefferson, Madison: lo sfondo giusnaturalistico della rivoluzione americana.
Benjamin Constant: fra democrazia e liberalismo.
Edmund Burke: la sedimentazione storica e non la ragione astratta della rivoluzione è il fondamento della legittimità delle istituzioni.
Il pensiero reazionario francese: Dopo le rivoluzioni...la filosofia, poiché è lo scandaglio del razionale, appunto perciò è l'apprendimento di ciò che è presente e reale, non la costruzione di un al di là, che sa Dio dove dovrebbe essere.
Hegel, Grundlinien der Philosophie des Rechts: G.W.F. Hegel (XIX secolo): lo stato come realtà dell'idea etica entro la prima grande filosofia della storia dell'Ottocento.
Søren Kierkegaard: il singolo contro il sistema.
La sinistra hegeliana: interpretazioni progressive della razionalità del reale.
Karl Marx: la dialettica rimessa sui piedi. Dalle contraddizioni delle condizioni materiali della società civile, regno dell'alienazione, alla società senza classi.
Utilitarismo e positivismoProtection.
Therefore, against the tyranny of the magistrate is not enough; there needs protection also against the tyranny of the prevailing opinion and feeling.
J.S. Mill, On Liberty
Mentre la cultura britannica prosegue la tradizione empiristica, sul continente si assolutizza il metodo delle scienze naturali come via per raggiungere la perfezione della vita sociale.