Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 54
Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 1 Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 54.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua Spagnola, prof. Gomez, libro consigliato Nessuno scrive al colonnello, Gabriel Garcà­a Marquez Pag. 51
1 su 54
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Scrisse assumendo il portamento composto, con la mano che reggeva la penna sul foglio di carta asciugante, con la colonna vertebrale diritta per favorire la respirazione, che gli avevano insegnato a scuola. Il caldo si fece insopportabile nella stanza chiusa. Una goccia di sudore cadde sulla carta. Il colonnello la asciugò con la carta assorbente. Poi cercò di cancellare le parole offuscate, ma fece una macchia. Non si disperò. Scrisse un richiamo e annotò in margine: "diritti acquisiti." Poi lesse tutto il paragrafo. "In che giorno mi hanno incluso nei ruoli?" La donna non interruppe la preghiera per pensare. "Il 12 agosto 1949." Un momento dopo cominciò a piovere. Il colonnello riempì il foglio di scarabocchi grandi, un po' infantili, gli stessi che gli avevano insegnato nelle scuole pubbliche di Manaure. Poi riempì per metà un secondo foglio, e firmò. Lesse la lettera a sua moglie. La donna

approvò ogni frase con la testa. Quando finì la lettura il colonnello chiuse la busta e spense la lampada. "Puoi chiedere a qualcuno che te la scriva a macchina." "No," rispose il colonnello. "Sono stanco di chiedere favori in giro." Per mezz'ora ascoltò la pioggia battere contro le foglie di palma deltetto. Il paese s'immerse nel diluvio. Dopo il coprifuoco la goccia cominciò a cadere da qualche parte nella casa. "È una cosa che si doveva fare da molto tempo," disse la donna. "È sempre meglio intendersi direttamente." "Non è mai troppo tardi," disse il colonnello, attento alla goccia. "Può darsi che tutto sia già risolto quando scadrà l'ipoteca della casa." "Mancano due anni," disse la donna. Il colonnello accese la lampada per individuare la goccia in salotto. La mise sotto la bacinella del gallo e tornò nella stanza.

incalzato dal rumore metallico dell'acqua nella latta vuota. "È possibile che con la speranza di guadagnarsi i soldi risolvano la cosa prima di gennaio," disse, e si autoconvinse. "Allora sarà già passato l'anno di lutto e potremo andare al cinema." La donna rise a bassa voce. "Non mi ricordo neanche più di come è fatto," disse. Il colonnello cercò di vederla attraverso la zanzariera. "Quando sei stata al cinema l'ultima volta?" "Nel 1931," disse la donna. "Davano La volontà del morto." "C'erano botte?" "Non si è mai saputo. È cominciato a piovere quando il fantasma cercava di rubare la collana alla ragazza." Il rumore della pioggia li fece assopire. Il colonnello sentì un leggero malessere al ventre. Ma non si allarmò. Stava per sopravvivere a un altro ottobre. Si avvolse nella coperta di lana e per un attimo

sentì la rauca respirazione della donna — lontana — navigante in un altro sonno. Allora parlò, perfettamente cosciente. La donna si svegliò.

"Con chi stai parlando."

"Con nessuno," disse il colonnello. "Stavo pensando che nella riunione di Macondo avevamo ragione quando abbiamo detto al colonnello Aureliano Buendía di non arrendersi. È stato quello a mandarci a rotoli."

Piovve per tutta la settimana. Il due di novembre — contro il parere del colonnello — la donna portò i fiori alla tomba di Agustín. Tornò dal cimitero con una nuova crisi. Fu una settimana dura. Più dura delle quattro settimane di ottobre alle quali il colonnello non aveva creduto di sopravvivere. Il medico andò a visitare la paziente e uscì dalla stanza gridando: "Con un'asma come quella io sarei pronto a seppellire tutto il paese." Ma parlò in disparte col colonnello e prescrisse

un regime speciale. Anche il colonnello ebbe una ricaduta. Agonizzò per parecchie ore nel gabinetto, sudando ghiacciò, sentendo che la flora delle sue viscere imputridiva e cadeva a pezzi. "È l'inverno," si disse senza disperarsi. "Tutto sarà diverso quando smetterà di piovere." E lo credette realmente, sicuro di essere vivo nel momento in cui sarebbe arrivata la lettera. Questa volta toccò a lui rammendare l'economia domestica. Dovette stringere i denti parecchie volte per ottenere credito nei negozi vicini. "Fino alla prossima settimana," diceva, senza convinzione. "È qualche soldo che doveva arrivarmi venerdì scorso." Quando ebbe superato la crisi, la donna lo scrutò con stupore. "Sei tutto pelle e ossa," disse. "Sto facendo una cura per vendermi," disse il colonnello. "Mi ha già prenotato una fabbrica di clarinetti." Ma in realtà resisteva

soltanto per la speranza della lettera. Sfinito, con le ossa peste per la veglia, non riuscì a occuparsi nello stesso tempo delle sue necessità e di quelle del gallo. Nella seconda quindicina di novembre credette che l'animale sarebbe morto dopo due giorni di digiuno. Allora si ricordò di un pugno di fagioli che aveva messo in giugno sopra il fornello. Aprì i baccelli e porse al gallo una bacinella di grani secchi. "Vieni qui," disse. "Un momento," rispose il colonnello, notando la reazione del gallo. "Quando si ha fame non si guarda tanto per il sottile." Trovò sua moglie che stava cercando di alzarsi a sedere sul letto. Il corpo distrutto esalava un alito di erbe medicinali. Pronunciò le parole a una a una, con una precisione calcolata: "Sbarazzati immediatamente di quel gallo." Il colonnello aveva previsto quel momento. Lo stava aspettando fin dal pomeriggio in cui avevano crivellato suo figlio e lui avevadeciso di conservare il gallo. Aveva avuto tempo per pensare. "Non vale più la pena," disse. "Tra tre mesi ci sarà il combattimento e allora potremo venderlo a un prezzo migliore." "Non è questione di soldi," disse la donna. "Quando verranno i ragazzi di loro che se lo portino via e ne facciano quello che vogliono." "È per Agustín," disse il colonnello afferrandosi a un argomento previsto. "Immaginati la faccia con la quale sarebbe venuto a comunicarci la vittoria del gallo." La donna pensò a suo figlio. "Quei maledetti galli sono stati la sua rovina," gridò. "Se il tre gennaio fosse rimasto a casa non lo avrebbe sorpreso la mala ora." Puntò verso la porta un indice scheletrito e esclamò: "Mi pare ancora di vederlo quando è uscito col gallo sotto il braccio. L'ho avvertito che non andasse in cerca di una mala ora nell'arena e lui"

mi ha mostrato i denti e mi ha detto: 'Taci, che questa sera saremo così pieni di soldi da marcirci dentro.'

"Cadde estenuata. Il colonnello la spinse dolcemente sul cuscino. I suoi occhi incontrarono altri occhi esattamente uguali ai suoi. 'Cerca di non agitarti,' disse, sentendo i sibili dentro i suoi stessi polmoni. La donna cadde in un sopore momentaneo. Chiuse gli occhi. Quando li riaprì il suo respiro sembrava più calmo.

'Io dico per la situazione in cui ci troviamo,' disse. 'È peccato toglierci il pane di bocca per buttarlo a un gallo.'

Il colonnello le asciugò la fronte col lenzuolo.

'Nessuno muore in tre mesi.'

'E intanto che cosa mangiamo?' chiese la donna.

'Non lo so,' disse il colonnello. 'Ma se dovevamo morire di fame saremmo già morti.'

Il gallo era perfettamente vivo davanti alla bacinella vuota. Quando vide il colonnello emise un monologo gutturale, quasi umano,

e spinse la testa indietro. Il colonnello gli rivolse un sorriso di complicità: "La vita è dura, camerata." Uscì. Vagò per il paese in siesta, senza pensare a nulla, non cercando neppure di convincersi che il suo problema non aveva alcuna soluzione. Girò per strade dimenticate finché non si sentì esaurito. Allora tornò a casa. La donna lo sentì entrare e lo chiamò dalla stanza. "Cosa?" La donna rispose senza guardarlo. "Potremmo vendere l'orologio." Il colonnello ci aveva già pensato. "Sono sicura che Alvaro ti dà quaranta pesos subito," disse la donna. "Ricorda come ha comprato la macchina per cucire senza starci a pensare sopra." Si riferiva al sarto dove aveva lavorato Agustín. "Gli si può parlare domani mattina," ammise il colonnello. "Niente parlare domani mattina," precisò la donna. "Gli porti subito subito l'orologio.glielo metti sul tavolo e gli dici: 'Alvaro, le porto questo orologio perché me lo compri.' Lui capirà subito." Il colonnello si sentì avvilito. "È come camminare col santo sepolcro sulla schiena," protestò. "Se mi vedono in strada con un cassone simile mi fanno il ritornello in una canzone di Rafael Escalona." Ma anche quella volta sua moglie lo convinse. Lei staccò l'orologio dal muro, lo avvolse in fogli di giornale e glielo mise tra le braccia. "Non tornare senza i quaranta pesos," disse. Il colonnello si avviò verso la sartoria col pacco sotto il braccio. Trovò i compagni di Agustín seduti sulla soglia. Uno di loro gli offrì da sedere. Il colonnello aveva le idee confuse. "Grazie," disse. "Stavo passando." Alvaro uscì dalla sartoria. Appese una pezza di panno umido su un filo di ferro teso su due pali nel patio. Era un ragazzo ossuto.Il testo formattato con tag html sarebbe il seguente:

angoloso e con lo sguardo allucinato. Anche lui lo invitò a sedersi. Il colonnello si sentì rinfrancato. Accostò lo sgabello contro lo stipite della porta e si sedette ad aspettare che Alvaro rimanesse solo per proporgli l'affare. Improvvisamente si rese conto che era circondato da visi ermetici.

"Non voglio interrompere," disse.

I ragazzi protestarono. Uno si curvò per dirgli, con voce appena percettibile: "Ha scritto Agustín."

Il colonnello scrutò la strada deserta. "Cosa dice?"

"Le cose di sempre."

Gli diedero il foglio clandestino. Il colonnello lo mise nella tasca dei pantaloni. Poi rimase in silenzio, tamburellando sul pacco finché si rese conto che qualcuno se n'era accorto. Gli mancò il respiro.

"Cosa c'è in quel pacco, colonnello?"

Il colonnello eluse gli occhi verdi e penetranti di Ger

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
54 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/07 Lingua e traduzione - lingua spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua spagnola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Hernán-Gómez Prieto Beatriz.