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ESERCITAZIONE
1. Voz desusada es una marca… diacrónica
2. Germania es una marca… diastratica
3. Ponga un ejemplo de diccionario monolingüe no académico: Moliner
4. Ponga un ejemplo de diccionario que presenta combinaciones entre palabras:
REDES, delle preposizioni
5. ¿Para que categorías escribe su Gramática Antonio de Nebrija? Egli propone la
sua grammatica come norma per la comunità: ( molto interessati ancora al
latino) ed in particolare, dedica la V parte a chi ha altre lingue come L1 e a chi si
voleva interessare allo spagnolo come L2, e il restante a chi ha lo spagnolo
come L1 e a chi, attraverso lo studio della grammatica vuole meglio
comprendere le strutture della lingua latina
6. Desarrolle el siguiente tema: los elementos microestructurales del diccionario
Inizia con il lemma, seguono poi l’etimologia (e dunque la trascrizione fonetica della
parola), la definizione della parola, gli aspetti grammaticali, le declinazioni verbali, le
marche, citazioni ed esempi (verbo nelle sue forme irregolari), sinonimi e contrari,
(voci affini e contesto)
7. ¿Analice el siguiente articulo lexicográfico, que elementos abe destacar?
Il lemma, Marca diafasica, diatopica, informazioni grammaticali sul genere, 5
definizioni, parole composte, definizioni di parole composte
TERZO MODULO
Elementos constitutivos de la lengua española: de las “unidades mínimas” a la
morfosintaxis
1. Introducción
Sintassi: norme che regola la coordinazione degli elementi di una frase per darle un
significato di senso compiuto
Morfologia: Parte della linguistica studia la forma delle parole (suffissi, prefissi)
Semantica: parte della linguistica che si occupa del significato 11
Fonetica (come i suoni sono articolati e prodotti, foni) e Fonologia (si occupa dei suoni
linguistici in quanto elementi di un sistema fonetico, fonemi): due branche della linguistica
che si occupano di studiare i suoni linguistici
Pragmatica: è una parte della linguistica che studia la lingua in uso, all’interno dei
contesti: di come il messaggio viene emesso ed interpretato (in modo negativo o positivo a
seconda del tono, della situazione, …), da chi viene emesso.
La pragmatica mostra come l’interpretazione linguistica dunque non è demandata solo ad
un piano grammaticale.
L’ORTOGRAFIA
2. El sistema fonético y el sistema gráfico: una introducción
El abecedario tradicional español
ch ll
Ortografia academica de 2010: e non si considerano più lettere (ora 27).
Questi due elementi però sono due suoni linguistici fondamentali della lingua spagnola.
3. Funciones del acento
Un aspetto che salta agli occhi è la massiccia presenza dell’accento grafico acuto.
Esso ci indica immancabilmente come la parola si pronuncia (parola piana con l’accento
tonico sulla penultima sillaba, tronca con l’accento tonico sull’ultima sillaba, sdrucciola
con l’accento tonico sulla terzultima, bisdrucciole) a seconda di dove cade l’accento.
Ogni parola ha il suo accento anche se non lo si vede (accento tonico)
Nel caso di due vocali accostate, l’accento grafico aiuta: due vocali forti (a, e, o) si
separano.
Se abbiamo due vocali, una forte ed una debole quest’ultima viene accentata.
Talvolta l’accento mi indica una differenza tra una parola ed un’altra che hanno due
significati ben diversi o che hanno utilizzi diversi, funzioni diverse (accento diacritico):
Esempi:
Carne/carné
Número/numero/numeró
Donde/dónde
Mas/más
Se/sé
Si/sí
Con i verbi al presente indicativo l’accento cade sempre sulla penultima sillaba.
Per gli avverbi inserisce l’accento solo se l’aggettivo che lo forma ce l’ha o meno.
Parole di origine greca sono tutte parole piane: -filia, -fobia, -algia, -gaia, -tecnia, -trofia, …
4. El sistema fonético-fonológico español. Rasgos principales.
L’articolazione dei suoni distingue chiaramente italofoni da ispanofoni.
Per quanto riguarda il sistema fonetico la lingua come è articolata non equivale
perfettamente alla sua forma scritta (ortografia):
Quanti sono i fonemi vocalici dello spagnolo? 5 /i, e, (palatali) a, (centrale) o, u
(velari)/, ereditate dal basco.
in italiano 7 (a, è, è, i, ó, ò, u). canne)
Scarso uso di geminate (consonanti con suono allungato, esempio:
12
In spagnolo i suoni b (labiale) e d (dentale) si pronunciano solo in certe occasioni,
altrimenti vi è un suono fricativo.
S vicina ad altre consonante, si aggiunge la e
Ps si pronuncia ‘s’ (qui l’ortografia si è adattata alla pronuncia)
La ‘t’ in spagnolo se si scrive si pronuncia ma in caso di francesismi carnet/carné,
parquet/parqué la ‘t’ si può omettere.
La lingua ha il suo sistema tramite cui adatta le lingue che vengono da fuori (Álex
Grijelmo, El genio del idioma)
Alcune lingue per quanto riguarda l’ortografia usano un livello più etimologico: per quanto
l’hace intercalada
riguarda lo spagnolo esso mantiene ex inherente dal lat. Inhaerens,-
entis.
Tutte le proposte di ortografia spagnola sono state di semplificazione: rendere l’ortografia
più vicina a come si pronuncia.
Andrés Bello aveva scritto anche un’ortrografia Indicaciones sobre la conveniencia de
simplificar ortografia en América: con la proposta di modificare l’ortografia in modo che ci
fosse una coincidenza 1:1, che il suono si rappresentasse in una maniera e corrispondente
a solo un segno grafico.
Rapporto suono linguistico con grafema
Il grafema è l’unita minima ed indivisibile sul piano della lingua scritta (non è una lettera,
poiché essa è un concetto alfabetico).
Un suono è rappresentato da un grafema, e un grafema rappresenta un suono.
Ci sono diversi tipi di grafema:
Semplici e complessi (questi ultimi sono scritti doppi, rappresentano un unico
suono, sono indivisibili)
Monovalenti e polivalenti (questi ultimi hanno più valori e a seconda dei casi
possono rappresentare suoni diversi)
Equivalenti (due grafemi che rappresentano un unico suono, che sono
equivalenti).
Non c’è sempre la coincidenza perfetta del rapporto 1:1, ci sono dei casi in cui non
combaciano: (ch ‘chico’, ll ‘llano’, rr ‘perro’, gu ‘guerra’, qu solo davanti alla
Grafemi complessi
‘e’ e alla ‘i’ ‘queso’)
Grafemi polivalenti
C /k/ casa, Cuba // tocino, cebolla (spagna centro-settentrionale
o /s/ tocino, cebolla (spagna meridionale ed ispanoamerica)
G /g/ gato, gorila /x/ general, Gibraltar
o R /r/ pero // romero
o Y /i/ y, hoy, rey /y/ yo, yedra
o X /ks/ exaltar (fine parola o tra due vocali) /s/ explosivo, xilofono
o /x/ México, Texas (questione culturale)
Grafemi equivalenti
I, Y rey, reina perché entrambi possono rappresentare la i vocalica.
o C, K, QU cambio, costa, culebra, kilómetro, queso, quitar perché entrambi
o possono rappresentare il suono ‘c’
G, GU gato, gota, guante, guepardo
o 13
G, J gesto, gigante, Jerez, jinete (davanti alla ‘e’ e alla ‘i’ tutte e due hanno
o lo stesso suono)
R, RR rana, Roma, perro, Honra
o B, V (dipende da etimologia) sabia/savia, bulto/vulto, grabar/gravar (due
o parole diverse che hanno la stessa pronuncia ma si differenziano solo dalla
forma scritta)
C/Z zueco, zócalo (za ce ci zo zu)
o C/S/Z tocino, sueco, zueco
o LL/Y yeísmo
o
I grafemi ñ (vinea vina, annus ano) e ün (cigüe ñ a, pingüi ñ o)
Il grafema H (muta)
Errar/herrar, uso/huso
o Hueso/óseo
o Inherente, inhóspito
o Búho, prohíbe
o
Il grafema K
“letra muerta” (A.D. Nebrija)
k (movimiento degli okupa)
1. Difficultades ortográficas
Roj-
Caball-
Hueso, huesero,huesoso / óseo, osificarse
Mudable, mudanza / inmutable, inmutabilidad (sinonimi e contrari)
Prerrogativa (geminato)
Fionomía
Abstemio
Porque por que (piane), ¿por qué? Porqué (tronche)
1. (Propuestas de) Reformas ortográficas
Sull’ortografia, che è la veste grafica che mantiene la conoscenza della lingua, oltre
all’accademia altri forniscono proposte di riforma (Gabriel Garcia Marquez, Andrés Bello,
Gonzalo Korreas).
Un’ortografia etimologica, che si è fissata per motivi sociali e culturali nel tempo
(hace intercalada) vs ortografia più fonetica (che più rappresenta il parlato) h’,
Gli elementi su cui si dibatte sono soprattutto le regole dell’accentuazione, l’ ‘
‘b/v’ dove la proposta sarebbe quella di non considerarle distintamente ma di
‘z/c’
tenerne una soltanto tra le due,
2. Los signos de puntuación y otros signos diacríticos
L’ortografia normativa dello spagnolo divide tre Segni (linette)
Guion: trattino più corto, unisce due parole
Menos: segno aritmetico
La raya: serve a formare incisi, attaccata all’inizio e alla fine della parola.
La coma (virgola): esto es, es decir (cioè, vale a dire) vanno tra due virgole. 14
Dos puntos: nei messaggi formali, il nome del destinatario è seguito dai due punti
nell’intestazione
Signos de interrogación y de exclamación
Le interrogative ed esclamative dirette si aprono e si chiudono con i relativi Segni
Apóstrofo: Raramente usato in spagnolo (pa’mi/ para mi), si metter per indicare che lì si ha
perso un elemento.
3. División de palabras: las sílabas
de.sa.bas.te.cer, des.a.bas.te.cer
Ma.rí.a, con.tra.es.pio.na.je
Ac.ción
Ra.ch.a, ca.lle, co.rro, .mar.qués
4. Abreviaturas
Comuni nella lingua scritta e molte rimandano ad elementi culturali
Per le persone: Hnos (Hermanos), Fco (Francisco), Fdez (Fernandez)
Trattamento di cortesia: Ud (Usted), Uds (Ustedes)
Per le direzioni: Dcha (derecha)
D.ª (don (accento) a), D. (don)
V°B°: visto bueno, dare l’assenso
C/ (calle), s/n (sin numero)
5. Grupos consonánticos
Siamo in grado, vedendo un testo scritto, di capire o immaginare a che lingua appartiene il
testo: questo perché ogni lingua ha una serie di u