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La distribuzione del libro avveniva tramite la vendita al dettaglio di botteghe specializzate,
ambulanti, venditori di santini, stampe e libretti popolari.
3) lo spazio visivo
Secondo l’ISBD il frontespizio è una pagina, che presenta l’informazione circa pubblicazione
stessa e l’opera contenuta. È la carta d’identità del libro. La sua fortuna è da attribuire ad una serie
di fattori: affermazione nel 500 dell’appartenenza dell’opere, funzione pubblicitaria che gli viene
affidata. Raccoglie vari elementi che prima erano sparsi nel libro. Nel 700 tornano i canoni del
frontespizio. Importante è anche la marca che è l’etichetta del prodotto e che testimonia il pregio
del libro.. importante è il colophon ossia una dichiarazione alla fine del libro che reca info su
edizione stampa, cade in disuso nel XVII, prende il nome dalla sua forma triangolare.
Per quanto riguarda la struttura, il libro è un insieme di fascicoli che si ottengono piegando o
cucendo + fogli. Il foglio è una componente minima . le dimensioni del libro variano a seconda del
foglio utilizzato. Caratteristico dei libri antichi è il richiamo aggiunto a fine pagina, con le lettere
della prima parola. L’illustrazione compare subito come un elemento dei libri stampati, si trovano 3
tipi di immagini: a mano, silografia, e calcografia.
Il libro è caratterizzato dalla sua legatura, che è composta da : legatura piena, mezza legatura,
dorso, nervature e rialzi, spigoli, capitelli, taglio piede-testa, segnalibro.
4)la descrizione
Descrivere un libro antico è un’operazione non
molto diversa di quella di descriverne uno
moderno. Vi è stata x tanto tempo una
confusione tra descrizione catalografica(che
interessa alla biblioteca)e bibliografica.
Importante è definire quello che viene chiamato
copia ideale, ossia il perfetto stato di una
pubblicazione quale fu intesa originariamente da
chi la stampò o pubblicò comprese le modifiche
avvenute durante la lavorazione. Compito della
catalogazione è quello di dare info riguardo i libri
appartenenti ad una biblioteca.
La confusione viene alimentata dal significato
che attribuiamo al libro, inteso come oggetto
fisico e come opera contenuta. Tornando alla
descrizione del libro, Esdaile propose 4 livelli di descrizione:
1)Titolo e autore
2) luogo e data di pubblicazione
3)formato e segnatura
4) descrizione del frontespizio
Ogni descrizione comprende:
1)opere
2)espressioni
3)manifestazioni
4)copie
L’edizione è l’insieme delle copie che appartengono alla stessa famiglia, che comprendono tutte le
varie emissioni e stati. L’impressione è invece costituita dalle copie di un’edizione stampate in una
volta. L’emissione è invece la copia di una parte dell’edizione, può essere caratterizzata da
un’aggiunta o soppressione delle pagine preliminari o finali come dediche.
Lo stato è invece il termine usato per indicare tutte le differenziazioni della forma base della copia
ideale come:
1)alterazioni
2)aggiunta di materiale
3)errori di imposizione
La descrizione è quindi un modo per capire che legame il libro abbia con libri simili. Esistono 2
modi per trascrivere un frontespizio: quasi facsimile e semplificato. Per quanto riguarda le note
tipografiche vanno trascritti allo stesso modo.
Elemento importantissimo della descrizione è il formato che dipende dall’altezza dei fogli
,piegature, e numero di carte di cui sono composti i fascicoli.
Il modo per comprendere il formato è osservare la posizione di filoni e filigrana.
Esistono vari formati:
1) Atlantico: utilizzato x manifesti
2) Folio: composto da uno o + fogli piegati
3) Quarto: fogli piegati 2 volte
4) Ottavo: foglio piegato 3 volte
5) Dodicesimo: ne esistono 2 tipi a seconda del taglio del foglio
6) Sedicesimo: piegato 4 volte
7) Ventiquattresimo : piegato 5 volte