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ESACORALLI
PHYLUM: CNIDARI, CLASSE: ANTOZOI: OTTOCORALLI
ESACORALLI (4300 specie)
Possiedono, e sono per questo così chiamati, un numero di tentacoli o setti pari a 6 o multipli di 6.
In genere sono tutti fissi. Alcuni sono molli e hanno tantissimi tentacoli e setti e se ne stanno
infossati nella sabbia.
La larva è planctonica ed è piena di tuorlo necessario per la sua alimentazione e per consentire la
metamorfosi.
Alcuni esacoralli depongono sali di calcio quali CaCO (calcare). Questi coralli vivono in colonie;
3
questo comporta la presenza di tanti polipi di pochi mm che depongono sali di calcio secondo le
seguenti reazioni:
•
H CO H O + CO
2 3 2 2
(la CO si scioglie in H O e forma ac. carbonico (è 1 ac. debole))
2 2
•
Ca(H CO ) CaCO + H CO (il bicarbonato di calcio può scomporsi dando origine al
2 3 2 3 2 3
carbonato di calcio il quale non essendo solubile si deposita.
È necessario che si formi il CaCO La reazione n°2 deve proseguire perciò verso destra e affinché
3.
ciò avvenga occorre eliminare H CO . A tal fine la 1° reazione deve avvenire maggiormente e
2 3
quindi è necessario che la CO venga eliminata velocemente. Le due reazioni avvengono
2
contemporaneamente nei polipi.
In particolare la CO viene utilizzata da cellule algali che abitano nel polipo e realizzano la
2
fotosintesi. Queste alghe, dette zooxantelle, assorbendo CO favoriscono la sua eliminazione dai
2
tessuti del polipo spingendo così le due reazioni verso destra.
La presenza delle zooxantelle comporta un duplice vantaggio per i polipi in quanto esse non solo
favoriscono la deposizione del CaCO ma, svolgendo la fotosintesi, fabbricano anche zuccheri.
3
Ovviamente anche le alghe traggono dei benefici; esse infatti dispongono in questo modo di un
ambiente riparato, con CO disponibile e abbondanza di N, presente in gran quantità negli animali.
2
2
300 000 Km nel mondo sono costituiti da atolli fatti da polipi e da barriere e scogliere coralline.
I coralli possono vivere a profondità non troppo basse perchè necessitano della collaborazione delle
alghe; esse però hanno bisogno di luce per svolgere i loro processi e di conseguenza non possono
vivere in acque troppo profonde dove la disponibilità di luce è limitata. I coralli crescono a una
velocità di qualche mm l’anno.
Scavando in profondità al centro degli atolli si trova prima il calcare corallino e più in profondità il
magma. Questo perché essi rappresentano dei vulcani che si erano formati in passato e che sono
sprofondati.
OTTOCORALLI (3000 specie)
Gli ottocoralli possiedono 8 tentacoli. Sono dei polipi molto piccoli che poggiano su una base
calcarea. Ne sono alcuni esempi:
- Tubipora musica: hanno una struttura calcarea rossa a causa della presenza di pigmenti e di
ferro. Sono formati da tantissimi tubicini collegati tra loro;
- Gorgonie: Vivono a 5-10 m di profondità. Sono disposte in colonie parallele le une alle altre
l’acqua le attraversi perpendicolarmente.
in modo tale che
Gli antozoi pertanto sono: - cnidari per lo più coloniali, marini, - possiedono solo lo stadio di polipo
(niente medusa), un disco boccale con una o più corone di tentacoli cavi, introflessione boccale
rivestita da ectoderma, cavità divisa da 6 o più setti verticali detti mesenteri, gonadi endodermiche.
I radiolari sono polipi di antozoi con simmetria radiale o raggiata tipica degli organismi sessili. Se si
è fissi è infatti vantaggioso avere una simmetria raggiata perché si può catturare da tutti i lati il cibo
che si avvicina.
SIMMETRIA
SIMMETRIA BILATERALE
In questo tipo di simmetria, lato destro e sinistro sono simmetrici e si ha un solo piano di simmetria
che crea per la prima volta tra gli esseri viventi visti fin ora una parte anteriore e una posteriore. Si
ha inoltre un processo di encefalizzazione molto accentuato in quanto la testa è ben distinguibile dal
resto del corpo. Questa simmetria è caratteristica degli animali che si muovono. È vero che anche le
meduse sono mobili ma esse hanno simmetria raggiale perché si muovono poco, sono più che altro
spinte dalle correnti.
PIANI DI SEZIONE
Piano sagittale: può essere mediale o spostato verso destra o verso sinistra;
Piano frontale o coronale
Piano trasversale
PHYLUM: CTENOFORI (portatori di pettine, 100 specie)
Un secolo fa venivano confusi con gli cnidari perché sembrano delle meduse. In realtà gli ctenofori
non hanno cellule urticanti e possiedono una simmetria unica nel mondo animale. Hanno infatti 2
piani di simmetria bilaterali ovvero una simmetria bilaterale doppia. Parallelamente ai canali ci sono
dei pettini formati da ciglia agglutinate, incollate insieme e visibili anche a occhio nudo. Alcuni
ctenofori hanno 2 lunghi tentacoli che non sono urticanti ma servono ad incollare la preda.
Il diametro di questi organismi è compreso tra i 3-6 cm. Gli ctenofori sono i più grandi animali che
spingere l’acqua se non
si muovono grazie a ciglia, le quali non sarebbero abbastanza forti da
fossero agglutinate insieme. In cima allo ctenoforo è invece presente lo statolite il quale è contenuto
all’interno di una cupola. Gli ctenofori sono animali trasparenti, dalla minima consistenza. Più che
l’animale è infatti possibile vedere delle linee colorate. Possono inoltre avere un corpo molto
appiattito. mesenchima (cellule che stanno in mezzo) cellulare che sta nell’embrione
Si tratta di metazoi con
tra l’ectoderma e l’endoderma e nell’adulto tra l’epiderma e il gastroderma.
hanno un’unica cavità gastrale dotata di una sola
Sono marini, con simmetria bilaterale doppia, -
apertura (+ 2 pori anali), una rete nervosa con cordoni simili a nervi, 8 file di pettini (cteni) cigliati
controllati da un organo apicale, - esemplari spesso giovani ma anche adulti con 2 lunghi tentacoli
retrattili, - hanno colloblasti cioè adesivi sui tentacoli, - sono ermafroditi dotati di gonadi
endodermiche, ciclo olopelagico, - dimensioni: pochi cm.
PHYLUM: PLATELMINTI ( plat: piatto, elminti: vermi; verme piatto, 14 000 specie)
Questi vermi sono molto importanti sia per quanto riguarda la nostra saluta sia per quanto riguarda
quella degli animali. Si pensa che essi siano degli antichi ctenofori che anziché sviluppare pettini
hanno acquisito una simmetria bilaterale e si sono evoluti in platelminti.
Essi sono metazoi vermiformi a simmetria bilaterale, triblastici (cioè hanno tessuti di origine sia
endo, ecto che mesodermica; presentano quindi i tre foglietti embrionali durante il loro sviluppo) e
appiattiti.
Per quanto riguarda i più primitivi hanno vita libera mentre gli altri sono per lo più parassiti.
Risultano inoltre privi di cavità, con un blastocele occupato da parenchima mesodermico o
L’intestino,
mesenchima (tessuto riempitivo di origine mesodermica). quando presente, è dotato di
un'unica apertura e risulta più o meno ramificato.
Sono cefalizzati e presentano un ganglio celebrale dotato di cordoni nervosi, muniti di protonefridi
osmoregolatori, ed ermafroditi con fecondazione interna e complessi organi riproduttori.
I platelminti costituiscono un phylum molto numeroso.
Quando gli animali cominciano ad assumere dimensioni maggiori si presenta un problema in quanto
le cellule più interne hanno maggiore difficoltà nel ricevere l’ossigeno. Nei vermi ad esempio data
l’assenza dell’apparato respiratorio le cellule dovranno trovarsi più vicine alla superficie per
sopperire a tale difficoltà. Per questo aumentando le dimensioni corporee l’animale non può essere
sferico ma deve risultare di forma appiattita.
PHYLUM: PLATELMINTI, CLASSE: TURBELLARI (4500 specie)
Comprendono:
- Planarie: presentano 2 macchie oculari, o ocelli, le quali consentono loro di capire a
malapena dov’è la luce che per altro temono, per questo le troviamo per lo più sotto i sassi;
sono in grado di vedere solamente ombre. In compenso sono dotate di chemiocettori posti ai
lati della “testa”. Si tratta di organi olfattivi sensibili ad alcune molecole che viaggiano
nell’acqua. La bocca si trova invece a metà corpo e possiedono una faringe muscolare.
L’apparato digerente forma un canale anteriore e due canali posteriori entrambi molto
per portare le sostanze nutritizie direttamente dall’intestino ai tessuti. Per tale
ramificati
motivo questo tipo di platelminti sono anche definiti tricladi in quanto presentano tre piani.
Sulla base di quanto suddetto si parla pertanto di apparato gastrovascolare poiché non solo
digerisce le sostanze alimentari ma le distribuisce anche.
dimensioni molto grosse, dell’ordine
- I policladi sono invece dotati di molti rami, di cm o
L’apparato riproduttore è costituto da
addirittura dm di lunghezza, e cordoni nervosi. ovaie e
testicoli in quanto organismi ermafroditi.
Presenza di vitellogeno, ghiandole generatrici di tuorlo (vitellium).
Apparato escretore:
(attenzione a non confondere escrezione con defecazione! La prima riguarda materiale che è già
stato digerito e assimilato, la seconda invece riguarda la digestione parziale degli alimenti e
l’eliminazione delle parti non digerite).
Dalla demolizione di carboidrati e lipidi si hanno due prodotti di scarto quali acqua e CO . Questi
2
vengono eliminati tramite sudorazione e respirazione ma la demolizione delle proteine invece porta
alla presenza di un ulteriore sostanza nell’organismo, l’N, il quale risulta tossico. Esso viene
pertanto eliminato con l’escrezione.
Gli alimenti che mangiamo possono essere a grandi linee divisi in energetici e plastici (plastici
perché non vengono usati per ricavarne energia ma per costruire). Quelli energetici sono composti
da CHO e sono ad es. glucidi e lipidi. Essi reagiscono con l’ossigeno a dare CO + H O.
2 2
ad es. le proteine e reagiscono con l’ossigeno
Quelli plastici invece sono composti da CHON e sono
a dare non solo i prodotti citati per gli energetici ma anche N. Attraverso la respirazione possiamo
ossidare le proteine ottenendo così
chetoacidi e ammoniaca.
Quest’ultima deve essere smaltita al
più presto e ciò avviene nella
maniera più semplice negli animali
di tipo acquatico in quanto la
diluiscono e la riversano
nell’ acqua.
direttamente
Nel caso di un animale terrestre invece, questo deve compattare la molecola di ammoniaca
formando urea che verrà poi eliminata attraverso le urine. Alcuni animali poi compattano
ulteriormente l’urea in acido urico, una molecola più in