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CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
Questione sociale dell'architettura in Germania e Belgio, ma più esclusiva in Inghilterra (all'avanguardia in industria tessile, siderurgica, mineraria e per produzione manufatti di uso comune). Idea economica liberista, teoria del capitalismo, industrializzazione e parcellizzazione (Stewart Mille e Mitte) e specializzazione (catena di montaggio) per produrre in grande economia e quindi produrre per più gente (valore etico). Produrre e scambiare senza limiti in libertà illuminista. Capacità di distinguere cosa è bene e cosa è male → non in assoluto ma almeno per sé. Intervento dello stato ma in funzione di garantire le regole che ognuno deve rispettare, ma non indirizzare a ciò che è utile o non utile = nuova teoria liberista. 1860 circa accademia francese bandì un concorso su tema "l'industria può fare prodotti d'arte?": vinsero quelli che dissero no.
(maggior parte). Nel 1870 l’accademia ripropone tema e l’esito è il contrario l’Inghilterra→aveva portato prodotti per la casa di uso comune in tutta Europa. L’arte e l’opinione pubblica sono condizionatedall’economia. Gli imprenditori investono nello sviluppo dell’industria: l’Inghilterra esporta in tutto il mondoe non ha un mercato interno. Gli inglesi esportano in tutto il mondo e non hanno un mercato interno. Entra incrisi l’agricoltura: si importano prodotti. Dalla sovrabbondanza di manodopera si sfruttano gli operai con salaribassi. Sovraffollamento delle grandi città industriali = le case destinate al popolo vengono affittate a prezziapparentemente modesti, ma altissimi rispetto al valore della casa enorme speculazione. Scho scrive contro→ogni tipo di speculazione. Commedie: le tre commedie sgradevoli alla società vittoriana. Mette in luce ipocrisiadella società (usura, prostituzione,
affitto case mantenute alle persone povere).Degrado, salari non bastano a mantenere la famiglia, le donne quindi vanno a fare lavori domestici in altre case. ciò determina un forte degrado sociale = alcolismo, criminalità, prostituzione.
L'Inghilterra dell'800 (democrazia più antica del mondo, parlamentarismo) è caratterizzata anche da lotte politiche: contrapposizione fra partito conservatore (mondo aristocratico, dei proprietari agrari e di chi vive di agricoltura) e partito liberale (illuminista favorevole al libero scambio che si definiva progressista).
Differenza da altri posti (es. Germania che era verso il marxismo): la classe operaia è con il partito liberale.
Dopo la crisi del partito liberale, dopo la guerra i laburisti (nascono dalla costola dei rappresentanti del partito del lavoro nel partito liberale) soppiantano i partiti maggioritari in Inghilterra.
Nascono società per la tutela e l'aiuto ai poveri di tutti i
tipi (impronta liberista, religiosa…).
JOHN RUSKIN (1819-1900)[18]
Nasce ricco, conservatore, con il padre commerciante di vini e molto assente, la madre legata alla società vittoriana autoritaria. Studioso, critico d’arte e politico, un esteta (letterato romantico).
Ha una concezione dell’arte di natura spiritualista o naturalista: ogni bellezza è nella natura che vede a volte come opera di dio, a volte in maniera panteistica (dio e natura cosa sola), a volte in maniera più atea.
ARTISTA = persona privilegiata che ha capacità di leggere il bello della natura, di rappresentarlo e farlo vedere agli altri uomini; rende gli altri partecipi della sua virtù: ha funzione sociale.
Concependo la NATURA come unica fonte di sapienza dell’uomo e di bellezza, la natura è unica fonte di verità.
Ruskin odia, infatti, la civiltà meccanica perché stravolge la natura e la rovina: la produzione meccanica rappresenta
un'innaturale accelerazione del tempo. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO L'idea di Carlyle che il lavoro meccanico sia di per sé alienante è il punto di partenza. Lavoro artigiano = chi produce realizza sé stesso Lavoro parcellizzato = fa una fase del lavoro, alienazione, ridotto a parte della macchina e il lavoratore non si realizza. Inoltre, per la Teoria liberista: faccio un prodotto a basso costo così sempre più persone ne possono fruire. JR dice che il basso costo favorisce il prodotto di rapida obsolescenza che poi viene buttato per accogliere una nuova produzione, non la qualità. JR propone un prodotto di lunghissima durata che soddisfi esigenze anche future. Ma la durata sopperiva ad un bisogno di carattere quantitativo. Il consumo per JR deve essere la fruizione non un consumo materiale e questo concetto andrebbe portato nell'uso di tutti i prodotti. Produrre in maniera che duri più a lungo possibile, rifiuto del consumo. JR haIn mente un modello di società in cui qualcuno stabilisce quali sono i consumi corretti e non. "Libertà (come Carlyle) è la parola più falsa mai creata. In natura esiste solo il concetto di bisogno" JR odia la società americana infatti. [18-19] JR è il primo a rendersi conto dello stretto legame tra ambiente naturale e patrimonio storico-artistico e a capire che l'insieme dei beni culturali e ambientali costituisce una risorsa, la più preziosa perché può essere utilizzata a vantaggio della collettività. Bisogna bloccare il processo di trasformazione delle città, la smania di novità, il disprezzo nei confronti del passato ed avviare invece una politica di tutela sia per arrestare il degrado sia per valorizzare quella risorsa, che è NON-RINNOVABILE (concetto molto moderno). Provenendo da un ambiente molto codificato e legato ai principi morali, è CONSAPEVOLE DEL.RAPPORTO INSCINDIBILE TRA ARTE E SOCIETÀ, perché entrambi legate all'uomo. Ogni opera secondo JR appartiene al suo creatore e non a noi, che di conseguenza non abbiamo il diritto di toccarla, distruggerla e modificarla. RISPETTO DELLE TESTIMONIANZE, DELL'AUTENTICITÀ. La società nei confronti dell'arte (architettura nuova e antica) ha il DOVERE ETICO E MORALE DI TRASMETTERLA AL FUTURO, anche per garantire la sua stessa vita. [21] Ammette l'esistenza dell'Architettura perché è indispensabile, ma dice che in architettura c'è una gerarchia che non vede al primo posto l'edificio religioso o il palazzo, ma la casa di campagna perché si immerge nel paesaggio ed è a contatto con la natura: diventa così anche funzionale. Come tutte le cose dell'uomo, l'architettura è destinata a perire, cadere, consumarsi, che è il sublime che JR vive con angoscia. Proprio nella
“rovina” l’architettura ritorna allo stato “naturale” e ciò aumenta la bellezza. Spiega la differenza tra “bellezza” e “sublime”: la BELLEZZA è la caratteristica dell’opera nel suo stato di perfezione nel momento in cui viene creata - e si rapporta con la natura. Il SUBLIME è l’azione del tempo, detta PATINA DORATA, che aumenta la bellezza. JR usa il CONCETTO DI PITTORESCO COME SUBLIMITA’ PARASSITARIA, ovvero una sublimità che dipende da fattori accidentali che entrano in gioco dopo che l’opera inizia a vivere. Per l’architettura, la condizione di sublimità parassitaria non si verifica finché sussiste il carattere originario, mentre è molto più probabile trovarla nelle “rovine” (non però nella “decadenza”). Prevale l’istanza storica su quella estetica.→[20] Vede un’architettura come qualcosa che si
ruderizza e si confonde con la natura il rudere come estremo estetico. Quindi l'intervento sull'architettura non può essere un intervento di restauro come rinnovamento, perché restauro significa togliere le pietre che ne rappresentano la natura; è un consumo, la distruggo più rapidamente del tempo se tolgo i segni del tempo. Restauro = accelerata distruzione per una falsa restituzione. È a favore della manutenzione ed intervento leggero per evitare il guaio peggiore del futuro. Piuttosto che restaurare bisogna ripristinare l'efficienza statica. JR è anche contrario ad ogni operazione di pulitura che raschi la superficie. L'opera è come una creatura vivente che nasce, cresce e muore, quindi è inevitabile la sua fine. Non è eterna. JR afferma che una manutenzione e prevenzione continua è l'unico rimedio alla "triste necessità" del restauro (può essere rallentato, ma non fermato).ma non evitato). Bisogna cercare il MINIMO INTERVENTO. Infatti, il restauro è una»doppia sconfitta:nei confronti dell’architettura antica- nei confronti dell’architettura nuova, perché tende a trasformarla in un simulacro del passato, senza» però avere una storicità. JR umanizza il monumento: anche il monumento ha bisogno di una morte dignitosa e il restauro spesso è unaccanimento terapeutico.“LE SETTE LAMPADE” (1848): 7 lampade = 7 capitoli.L’architettura è una sorta di entità che presenta 7 aspetti:
- SACRIFICIO: l’architettura influenza lo spirito umano
- VERITÀ: unica virtù di cui non si ammettono falsificazioni. Il materiale deve essere usato per le» sue caratteristiche senza modificarne l’aspetto
- POTENZA: l’architettura ha 2 facoltà: la venerazione e il dominio. l’uomo venera l’architettura, la» quale domina l’uomo creando un
sentimentoBELLEZZA: trovando il confronto con la natura, l'architettura aumenta la sua bellezza
VITA: l'architettura ha valore in quanto espressione della vitalità intellettuale
MEMORIA: l'architettura contrasta la tendenza dell'uomo a dimenticare
OBBEDIENZA: costruire un'architettura vuol dire obbedire a certi canoni, mantenendo però una sorta di
libertà (es. cattedrali gotiche).
All'interno di ogni capitolo ci sono degli AFORISMI (= breve proposizione che riassume un'idea, un principio o un'osservazione, che aspira a far riflettere):
AFORISMA 27: l'uomo ha due compiti nei confronti dell'architettura:
- conferire una dimensione storica all'architettura moderna (→ deve raccontare il momento storico), che si deve rapportare con l'esistente;
- conservare le architetture passate come l'eredità più preziosa. Bisogna usare il medesimo principio sia per le
costruzioni nuove sia per quelle antiche, affinché costituiscano insieme l'ambiente di vita della società umana. CONSERVAZIONE IN