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CONCLUDENDO
Non bisogna pensare che queste discipline siano ausiliare della storia romana. Sono parti diverse utili in
modo diverso e quindi non c’è rivalità tra esse. Nessuna di queste discipline ha primati di tipo agonistico,
ma sono tutte unite dalla stessa disciplina. Gli apporti delle diverse scienze hanno ampliato il concetto di
storia e fornito diversi apporti alla stessa disciplina applicandosi a diversi ambiti.
Martedì 12 febbraio 2013 Le origini di Roma
Nel Lazio antico i vinti vennero presentati dalla storia romana come dei semplici ostacoli al progresso di
roma, dei popoli civilizzati dai romani. La storia di Roma appariva in questa prospettiva come la nascita
della civiltà. Però negli ultimi decenni una sere di prospettive archeologiche hanno cambiato le prospettive
delle popolazioni pre romane. Queste popolazioni avevano raggiunto un livello di sviluppo molto ampio
grazie anche al contatto tra diversi popoli (micenei e fenici). Quindi c’è un nuovo sguardo storiografico
molto meno romanocentrico. Mosaico di genti diverse: italici (lingue indeuropee-Italia appenninica dal Po
al meridione), etruschi (toscana Umbria e Etruria), colonie greche (coste tirreniche, celti Italia
settentrionale.) quando Roma divenne la potenza dominante vennero tutti romanizzati e assimilati al
potere romano: fenomeno di urbanizzazione: gli altri popoli persero il senso di nazione e dimenticarono la
loro lingua. La civiltà etrusca: risultato di apporti esterni su un sostrato autoctono identificata nella cultura
villanoviana. L’elemento greco era presente ben prima che si attuasse la colonizzazione greca a partire
dall’VIII sec a. C. infatti negli ultimi sec del II millennio numerosi ritrovamenti testimoniano grandi viaggi in
occidente. Micenei attratti dal commercio. Questa presenza greca influenzò molto i popoli vicini, ad
esempio a Comacchio è dimostrata la presenza di influssi greci evidenti nelle ceramiche ad esempio.
Slide:
Nel Lazio antico prevalgono insediamenti sulle alture a causa delle paludi nelle pianure. Nel X sec a.
C il più importante è ad Alba Longa. Secondo la leggenda Roma sarebbe stata fondata nel 753 dal
principe Albano Romolo. La documentazione dimostra che i colli erano già occupati nel II millennio
a.C.
L’area del Foro Boario, tra il Tevere e i colli più vicini al fiume (Campidoglio, Palatino e Aventino) è
uno dei luoghi di più antica frequentazione nell’area della città storica di Roma: qui sorgeva l’Ara
Maxima in onore di Ercole (il cui culto è stato collegato alle frequentazioni greche dal secondo
quarto dell’VIII sec a. C e fenice dall’VIII sec a.C) . Tutti i dati dimostrano che quest’area era la più
frequentata. Perché la collocazione di Roma è così impo? Perché si trova al centro di un sistema
viario e fluviale, che aveva nel Tevere il suo punto di riferimento
Dove c’è il Foro Boario convergono le vie Salaria e Campagna e il fiume Tevere è facilmente
guadabile. (la via salaria: trasporto del sale dalle saline della costa fino alla sabina, la via campagna:
prosecuzione della strada verso il Lazio meridionale e quindi della campagna).
Il Foro Boario è un santuario di connotazione emporica, già nel XIV sec a.C (età del bronzo)era già
frequentato perché all’estremità del foro gli scavi hanno portato alla luce numerosi cocci di
ceramiche appenniniche che rappresentano i primi frammenti romani in quell’area. Abitata da
pastori transumanti dall’area centrale che portavano il bestiame a svernare e ne approfittavano per
rifornirsi di sale. Si crea quindi già nel passato un’area di commercio.
Le prime frequentazioni risalgono al XV XIV sec a. C (“area sacra di sant’Obono”)
La fondazione di Roma
La natura del luogo non favorisce un insediamento unitario, ma frazionato. A questo frazionamento
si lega la festa del Septimontium (sette colli, ma anche monti cintati ad indicare l’autonomia di ogni
insediamento, festa celebrata l’11 dicembre a memoria della pluralità delle parti che costituivano la
città). Nell’elenco dei colli che partecipano, non tutti, sembra privilegiata la posizione del Palatino,
colle della tradizionale fondazione romana. Roma si trova quindi in una posizione geograficamente
privilegiata. Vantaggi della vicinanza del mare, ma in posizione elevata.
Le origini di Roma nella leggenda
Fonti storiografiche: Ab urbe condita di Tito Livio e Antichità romane di Dionigi di Alicarnasso. (!
Fonti annali dei pontefici, ma Incendio della città! Quindi ci si basa sulla tradizione orale: canti e
laudationes funebri). Questi storici si rendevano conto però che queste documentazioni non erano
attendibili, o erano state distrutte, o erano viste dal pdv dei romani.
Confluenza di due tradizioni indipendenti, una greca (Enea) e l’altra locale (Romolo), e necessità di
una loro conciliazione, anche a livello cronologico. Queste due tradizioni distinte hanno una
necessità di conciliazione. La più accettata è la teoria Varroniana (di Varone, che si basa sull’età dei
7 re), ma secondo Timeo è l’814 la fondazione di Roma e coincide con la fondazione della sua
nemica, Cartagine.il problema di 4 sec di differenza tra le leggende è coperta dall’introduzione di
Lavinio di Alba Longa. Lavinio sarebbe stata fondata da Enea che avrebbe, nel IV sec a.c, dato il
nome della sua nuova sposa Lavinia, figlia di latini. Il monumento più importante di questa città è il
tempio di Lavinio, con 13 colonne e una tomba monumentale (chiamata: eron) identificata come
sepolcro di Enea (conferma della tradizione letteraria che lo vede morire come combattente
proprio in quel luogo). Leggenda di Enea. Enea raggiunge le coste laziali ove sposa Lavinia, figlia del re dei latini, dando vita alla
stirpe troiana-latina. Suo figlio Ascanio fonda la città di Albalonga, nei pressi del Monte Albano, da cui discendono gli stessi gemelli
Romolo e Remo. In tal modo lo storico Livio ricollega l'origine di Roma ( leggenda di Romolo e Remo ) alla guerra di Troia, legittimando
così la successiva supremazia romana ( repubblicana/imperiale ) sul mondo greco. La storia di Roma viene scritta da Tito Livio nei primi
anni dell'età imperiale ricostruendo fatti avvenuti molti secoli prima e tramandate nel tempo con le leggende, i miti e le tradizioni.
Nell'opera di Tito Livio è evidente la volontà politica della Roma imperiale ( Caput Mundi ) di voler cancellare l'umile origine pastorizia
della città a favore della nobile origina greco-troiana. Le gesta eroiche di Enea sono narrate ed enfatizzate nel poema epico 'Eneide'
scritto dal poeta latino Virgilio per celebrare la gloria di Roma.
Alba Longa fu invece fondata dal figlio di Enea, Ascanio, 30 anni dopo lavinio, legata alla leggenda
della scrofa bianca che avrebbe dato vita a 30 mailalini, dopo un n di anni pari al n di maialini i
romani si sarebbero trasferiti da Lavinio a Alba Longa, qui sorgeva un santuario di Iuppiter molto
venerato. Dalla dinastia di Ascanio sarebbe nato Romolo, figlio di Rea Silvia. Leggenda da vedere
bene su internet. Leggenda di Romolo e Remo. I gemelli Romolo e Remo sono figli di Rea Silvia, figlia del re Numitore, e del dio
Marte. Dopo l'usurpazione del trono da parte di Amulio, fratello di Numitore, i due gemelli sono abbandonati e allevati prima da una lupa
e poi dal pastore Faustolo. Una volta adulti uccidono l'usurpatore Amulio. Al momento di tracciare il solco dei confini di una nuova città, il
21 aprile 753 a.C., tra Romolo e Remo scoppia una lite in cui lo stesso Remo viene ucciso da Romolo.
Introduzione di elementi locali (Lavinio e Alba Longa e i loro re)
Etimologia del nome Roma: da rumon voce onomatopeica, o da ruma “mammella” nel senso di
“collina”.
Quando nacque quindi Roma? Due ipotesi degli anni 50 del ‘900 basate sull’archeologia:
1) Einar Gjerstad: fondazione della città intorno al 575 a.C. Quasi due secoli dopo la tradizione,
quando si forma la fusione dei centri. Avvenimento epocale segnata archeologicamente dalla
gettata di ghiaia sul foro per renderlo praticabile come centro politico e religioso della nuova città.
Da li a poco sarebbero sorti altri luoghi di riunione.
2) Hermann Muller-Karpe: formazione della città intorno al centro naturale della valle del foro.
Secondo lui la nascita di Roma non sarebbe avvenuta attorno un evento epocale, ma in modo
graduale e a metà dell’VIII sec avrebbe raggiunto la sua realizzazione.
La prima ipotesi ha riconosciuto il favore dopo le scoperte di A. Carandini (trovati dei segni del solco
tracciato da Romola all’inizio della storia di Roma, creato poi un muro alle falde del palatino), che
riconosce veridicità al racconto tradizionale delle origini.
Ordinamento politico delle origini di Roma
Istituti dell’assetto sciale della Roma primitiva.
Gli abitanti dei colli erano organizzati in gruppi di famiglie che ruotavano attorno al Pater Famiglia, che
aveva potere di vita e di morte su i suoi famigliari e su i clienti (posizione di inferiorità bisognosi di
protezione. Un individuo. Il patrono accettava di raccogliere in fides un cliente. Questo comportava
degli obblighi da parte di entrambi, il patrono lo sosteneva legalmente e economicamente, mentre il
cliente combatteva per lui e lo riscattava ne caso di prigionia e addirittura lo sosteneva
economicamente a sua volta nel caso fosse caduto in disgrazia!--> mobilità sociale). Questo rapporto è
molto simile al rapporto padre-figlio. Tutte le famiglie che riconoscevano di avere un antenato comune
costituivano la Gens, un gruppo organizzato religiosamente. I membri erano i gentiles e forse si
sposavano all’interno del gruppo perché il matrimonio fra gens diverse comportava la richiesta di una
certa autorizzazione e la procedura della detestatio patrorum (ripudio delle divinità protettrici della
famiglia per passare a quelli del consorte). La gens si organizzava anche con un esercito gentilizio che la
proteggeva, questo va oltre all’esercito ufficiale romano. (es sappiamo che dopo il 400, e quindi
l’esistenza di un organismo statale di difesa, l’ esercito gentilizio dei Fabi fu sterminato dagli etruschi) ,
la gens resisteva bene e non apprezzava l’inserimento di istituzioni monarchiche e statali.
La Curia: raggruppamento religioso e militare, comprendeva tutti gli abitanti di un territorio, esclusi gli
schiavi (riunione di uomini), ma è anche il luogo stesso della riunione, avevano un proprio presidente,
un luogo. A 4 curie fu concesso di restare sul palatino mentre le altre furono spostate, non sappiamo se
sono ordinate su base territoriale o su base gentilizia. Testimonianze: feste a cui le curie erano legate
“fornacalia” (festa