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LA FORMAZIONE DELL’INGHILTERRA COME STATO MODERNO

Con la guerra dei 100 anni tra Francia e Inghilterra (1337- 1453), vinta dalla Francia nel 1453; l’Inghilterra

aveva dovuto rinunciare a tutti i possedimenti nel suolo francese, ad eccezione di Calais che rimane sotto

il dominio degli inglesi. Nei decenni successivi, quindi alla conclusione della guerra dei 100 anni, in

Inghilterra si verificarono una serie di conflitti interni animati da due casate contrapposte, ovvero la casata

York e la casata Lancaster, che si contendevano il diritto alla successione sul trono inglese, che si

contendevano il diritto alla successione sul trono inglese come eredi dell’estinta dinastia dei plantageneti.

Questa stagione di conflitti è nota come guerra delle rose (1405- 1509, guerra civile), cosi definita per le

insegne sugli scudi delle fazioni in lotta: infatti la casata degli York aveva come emblema la rosa bianca,

mentre la casata dei Lancaster aveva come emblema la rosa rossa. Inoltre la casata York era

maggiormente pacifista e comprendeva tutti i coloro che sostenevano che bisognava prendere atto di

questa sconfitta e volevano mantenere la pace e pensare ai problemi del paese; mentre sul versante

opposto, cioè la famiglia dei Lancaster, era maggiormente bellicosa in quanto voleva riprendere il potere

sulla Francia e riconquistare i territori. Pertanto l’Inghilterra lacerata da questa guerra che indebolisce

l’autonomia della corona e la rende fortemente dipendente dall’aristocrazia, nonché dal parlamento del

clero e dalle città; alla fine si giunge ad un accordo sancito tra il matrimonio di Enrico VII Tudor (erede dei

Lancaster) ed Elisabetta York, ponendo fine alla guerra, cosicché la monarchia inglese ritrova una propria

capacità di azione politica, mediante la riorganizzazione del sistema fiscale. Nel 1485 Enrico VII Tudor

sale al trono nel 1509. Egli rafforza il proprio potere, percorrendo la stessa strada di Luigi in Francia e

Ferdinando in Spagna. Egli cerca attraverso questo suo potere di aumentare la disponibilità finanziaria

(denaro). Il denaro proviene dalle confische dei beni della nobiltà che si era sterminata alla fine di questa

guerra. Enrico VII Tudor (re d’Inghilterra) riesce a non dipendere più dalla nobiltà che dominava il

parlamento inglese: riscuotere le imposte. (Organo che vede in rappresentanza borghesia, nobiltà e clero,

raggira quest’ostacolo attraverso le confische) Istituisce i tribunali regi e un organo supremo, corte di

cassazione e la camera stellata (starchamber), un tribunale di diretta dipendenza regia (dipendeva dal

sovrano) che consente al sovrano un’ampia giurisdizione su reati di natura politica (gestiva

l’amministrazione della giustizia). Inoltre con il suo regno, si riesce a sottomettere l’Irlanda e a rendere

dipendente il parlamento irlandese (Irlanda assoggettata all’Inghilterra); i rapporti rimangono tesi anche

con il regno di Scozia. Pertanto l’Inghilterra si estese fino all’Irlanda dopo la guerra dei 100 anni. Tutte

queste strategie attuate da Enrico VII Tudor, puntano anche su un’espansione commerciale e marittima

( per la sua posizione geografica) sostenuta da una robusta flotta militare ( navale). Perciò la flotta

mercantile servì ad incrementare il proprio commercio che si basava sull’esportazione della lana.

L’incremento dell’allevamento degli anni tra 400 e 500 diviene il settore principale per l’Inghilterra; in più

l’Inghilterra si avvia a fare concorrenza alle città italiane e fiamminghe (gruppo etnico storicamente legato

alla regione delle Fiandre _ Belgio settentrionale _ ) per diventare una potenza marittima. Tutto ciò verrà

continuato dal figlio Enrico VIII Tudor (1509- 1547), che mirerà a fare dell’Inghilterra una protagonista

dello scenario europeo e che separerà la Chiesa d’Inghilterra da quella di Roma, dando via attraverso il

protestantesimo ad una chiesa anglicana autonoma nei confronti del potere pontificio, posta sotto lo

stretto controllo della corona. Sul finire del ‘400 si verifica la formazione dello stato nazionale.

GLI ALTRI STATI EUROPEI TRA 400 E 500 5

La crescita delle “nuove” monarchie ( Francia, Inghilterra e Spagna) avviene in un continente europeo

dominato per gran parte da realtà territorialmente meno vaste: si tratta di una galassia composta da regni,

principati indipendenti, città autonome e repubbliche, ma anche da territori soggetti all’autorità del Sacro

Romano Impero della nazione germanica e di quelli dell’Italia centrale, che fanno parte dello stato della

chiesa.

LA GERMANIA

Tra 400 e 500 la Germania è sotto a sovranità nominale del Sacro Romano Impero che non costituisce

un’entità vera e propria ma è una confederazione di entità politico – territoriali (dalle piccole città- stato,

come Norimberga, ai grandi principati ecclesiastici come il Ducato di Sassonia e l’arcivescovo di Brema).

Il Sacro Romano Impero avrebbe dovuto comprendere tutti gli Stati Nazionali con una sola autorità

religiosa (il papa) e l’imperatore, un’autorità politica; ma vi successe un processo d’indebolimento

dell’autorità stessa dell’imperatore per l’incapacità di accentuare il suo potere.

Vi sono due principali differenze tra impero e una qualsiasi nuova monarchia.

La corona imperiale non era ereditaria ma la si otteneva mediante elezione, quindi era una corona

elettiva sulla base della procedura stabilita con la “ bolla d’oro” dell’imperatore Carlo IV di Lussemburgo

(1356), l’imperatore viene scelto da un corpo elettorale non modificabile composto da 7 grandi elettori di

cui 4 laici ( re di Boemia, duca di Sassonia, conte del Palatinato Renano e il margravio del Brandeburgo)

e 3 ecclesiastici (gli arcivescovi- principi di colonia, Magonza e Treviri); questi grandi elettori erano 7 e

decidevano quale imperatore sarebbe salito al trono (1456); pertanto non c’era la sicurezza per il figlio di

succedere al padre ma si doveva giungere a degli accordi. Nelle nuove monarchie invece vi è

l’esistenza in tutto l territorio dell’impero di poteri autonomi soggetti all’autorità imperiale, ma in sostanza

svincolati dal su potere che consisteva in una serie di attribuzioni simboliche di grande prestigio (ad es.

l’imperatore può “creare” feudi, titoli nobiliari e legittimare signori ecc.). A ogni modo, la tendenza del

“nuovo” modello regio si fa sentire anche nei territori in cui vi è un impero; infatti si ebbe una

trasformazione della carica imperiale da elettiva a quasi- ereditaria. Ciò è dimostrabile con il fatto che dal

1438 sino alla fine dell’impero Lussemburgo 1918 ( 5 secoli) sul trono imperiale vi sono stati solo

esponenti e membri di una sola dinastia, cioè quella degli Asburgo (signori dell’aria austriaca ed eredi del

ducato di Borgogna). Infatti l’imperatore Massimiliano I d’Asburgo (1493- 1519), grazie al matrimonio con

Maria di Borgogna figlia e unica erede del duca Carlo il Temerario riesce, in seguito alla dissoluzione del

ducato borgognone e alle lunghe guerre con la Francia, ad acquisire la sovranità sulla Franca Contea e

Paesi Bassi. Nel corso del 400 la politica degli Asburgo era duplice in quanto essi puntavano a

mantenere il titolo imperiale all’interno della famiglia con un meccanismo rimanente elettivo ; dall’altro

tendo ad accrescere il proprio potere per rafforzare l’autorità imperiale. Tale strategia fu sostenuta da

un’accorta politica di alleanze matrimoniali con lo scopo di acquisire le corone di Boemia e Ungheria.

Durante questo percorso, l’’imperatore poteva convocare delle assemblee definite diete dell’impero per

la quale parteciperanno i rappresentanti dell’impero degli stati (400) tedeschi. Il re non aveva un potere

assoluto ma condizionato. In Germania ci sono state delle notevoli rivoluzioni soprattutto economiche

nelle città che si trovano nel mare del nord (Amburgo o Strasburgo, Norimberga) e queste avevano

necessità di difendersi dai soprusi dei feudatari cosi si strinsero 2 leghe:

- Lega della città del Nord ( Ansa Tedesca )

- Lega della città del Sud ( Lega Sveva )

Esse avevano delle proprie forze armate, e un proprio statuto. La lega Sveva collaborava con gli Asburgo,

mentre la Lega Ansa Tedesca era del tutto indipendente. (Il potere degli Asburgo diviene limitato).

Inoltre vi erano i Lanzichenecchi, cioè una milizia molto agguerrita, poi vi erano i cavalieri (cadetti, parte

minore della nobiltà) dediti al mestiere delle armi, in più si verificarono delle rivolte da parte di contadini

che si trovavano ai limiti della sussistenza. La mancanza di evoluzione delle strutture dell’impero, portò

alla non formazione della Germania come stato moderno. 6

LA RUSSIA NEL 400

Agli inizi dell’età moderna, la Russia è il paese asiatico meno avanzato rispetto agli altri. In Russia

(estremo oriente) vi era la lingua slava e una religione ortodossa; nel corso del XIII secolo vi erano

insediati i tartari che dall’oriente si erano trasferiti poi in occidente (dalla Mongolia in Asia, entrarono in

Europa). Il Sacro Romano Impero non fu comunque l’unica entità a vantarsi del titolo imperiale. Ad

esempio i sovrani della Russia a partire dal 1493, in specie Ivan III (1462- 1505). Il Grande si proclamava

autocrate di tutte le Russie utilizzando il titolo di zar, derivato dalla parola latina di Cesare, ovvero

l’appellativo con cui ci si rivolgeva all’imperatore; Inoltre egli sposa l’ultima discendente dell’impero

romano d’Oriente, rivendicando così l’eredità. Perciò Ivan III il Grande ha sotto il proprio controllo quasi

tutta la Russia attuale grazie alla corruzione e imprese militari. Tuttavia si formo così il gran Ducato che

acquistò un prestigio maggiore quando il Patriarca Ortodosso trasferì la sua sede della chiesa da Kiew a

Mosca (1462) che divenne la terza Roma e fu protettrice degli ortodossi fino alla rivoluzione d’ottobre

(1917).

L’IMPERO OTTOMANO (I TURCHI) vedere cap. 6

Con la caduta dell’Impero Romano d’Oriente nel 1453, nella parte sud – est, nella Costantinopoli

ribattezzata Istanbul s’insediarono i turchi con il loro impero ottomano, edificando nel Mediterraneo

orientale e nei Balcani un vasto aggregato che faceva parte dell’attuale Turchia e comprendeva al suo

interno province e potentati (dominii) semiautonomi. Essi si espansero nel bacino del Mediterraneo (Siria,

Palestina ed Egitto furono conquistati nel 1516- 1517); inoltre ampliarono il loro dominio anche in Grecia,

Serbia e Danubio (Penisola Balcanica), Africa meridionale- settentrionale e Siria dirigendosi in più verso

l’Asia, continuando a

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
35 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariabetania di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Caridi Giuseppe.