Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Negli “staterelli” era impossibile ricondurre lo schema francese, quest‟operazione avverrà solo a di-
dipendevano dall‟aristocrazia. L‟Italia
stanza di mezzo secolo. I singoli sovrani in Italia rimase per
questo a lungo caratterizzata dalla presenza di stati deboli.
Le possibili risposte visto che lo stato non era in grado di offrirne vennero date dalla dottrina, si
tratta di risposte di 2 outsider ecclesiastici:
- Giovanni battista de Luca, avvocato romano di successo. Propose 2 opere: theatrum veritatis ac
iustitiae, per cui “teatro” nel senso di luogo in cui viene mostrato qualcosa. Si tratta di una rac-
colta di pronunce di tribunali organizzate per materia. La risposta di de Luca è duplice:
Guardiamo come concretamente decidono i tribunali e organizziamo le sentenze in mo-
do sistematico.
L‟unico modo per uscire da questa situazione di stallo del diritto è una responsabilizza-
zione del giurista, solo lui può decidere di accantonare la communis opinio e ripulire il
diritto. Risposta morale.
Scrisse poi un‟altra opera: il dottor volgare, si passa dall‟idea di un giurista tradizionale all‟idea di
un‟opera
un giurista che guarda verso il futuro. Si tratta di scritta in volgare e non in latino, de Luca
difende infatti l‟uso della lingua italiana anche negli atti da produrre in giudizio.
Le risposte di de Luca non furono comunque incisive. Venne notato per le sue opere un altro sog-
getto muratori, ecclesiastico, noto per 2 opere:
- “de codice carolino”, pubblicato poi nel „900.
- “dei difetti della giurisprudenza” tesi che inserisce in quest‟opera circolavano già in Francia.
Rispetto a de Luca presentano i 2 un punto di contatto: individuazione del problema, ma divergono
nella risposta al problema.
Muratori afferma che la giurisprudenza, come scienza giuridica presenta 2 tipi di difetti:
- Intrinseci, propri della giuri. E come tali impossibili da eliminare. Si tratta di difetti come: il fat-
to che qualsiasi espressione verbale possa lasciare margini d‟interpretazione e dubbio, il fatto
che una norma possa invecchiare e non rispondere alle esigenze attuali e il fatto che i giudici
sono uomini e come tali possono sbagliare ed essere corrotti.
- Estrinseci, legati al tempo, sono dati dal fatto che vi è un‟infinita confusione di norme e che
questa si accresciuta dai dibattiti infiniti dei giuristi. Soluzione: intervenire sui difetti estrinseci
attraverso un intervento dall‟alto (diversamente da de è necessaria un‟autorità‟ superiore
Luca),
che deve risolvere la questione.
i punti del corpus su cui vi sono opinioni contrastanti, l‟autorità deve in segui-
Si raccolgono quindi
to decidere quale sia quella giusta. Queste decisioni avrebbero dato vita ad una sorta di “codicetto”,
che col tempo sarebbe andato mutando con il mutare delle opinioni.
si poneva sull‟individuazione dell‟autorità. Inizialmente muratori si rivolse a
Il problema Carlo vi, il
quale non godeva di prestigio, in un secondo momento quindi decise di rivolgersi all‟autorità eccle-
siastica, papa benedetto XIV.
II Unità: L’empire Des Lumieres
Illuminismo
Nel 700 si afferma un nuovo tema, una nuova corrente di pensiero: l‟illuminismo.
pensiero medievale era estremamente legato all‟idea di universalità e autorità, per cui era necessa-
Il un‟intermediazione
ria tra il singolo e la realtà. Questa impostazione verrà superata con la riforma
di più avviene con l‟illuminismo: “osa sapere” (kant).
protestante e ancora
L‟illuminismo porta l‟uomo al centro della scena, già nel „500 un po‟ il principio dell‟autorità era
ma ancora l‟uomo del „500, in comune con l‟uomo medievale, vedeva la bellezza nel
stato superato,
passato; per gli illuministi la bellezza si ritrova nel futuro. Si afferma per questo l‟idea del progres-
so. il termine “illuminismo” deriva
Questo movimento di pensiero si fonda sulla ragione, infatti
dall‟idea per cui i lumi della ragione illuminino le tenebre. Per la maggior parte degli illuministi la
ragione è un parametro oggettivo e non è influenzata dalla soggettività, ed esiste un‟unica ragione
Questo costituisce una sorta di contraddizione col principio per cui l‟uomo viene
valida per tutti.
posto al centro della realtà, che viene letta con un‟unica chiave di lettura.
L‟illuminismo è quindi razionale, volto a superare il pensiero tradizionale. È fondamentalmente ot-
in quanto porta avanti l‟idea per cui si possa migliorare il mondo.
timista
Un pensiero che è ottimista e che pone al centro l‟indagine razionale incide di conseguenza
non solo sul pensiero ma anche sulla realtà, attraverso riforme. In ambito giuridico e istitu-
zionale e non solo.
Illuminismo giuridico
- Non si tratta di un‟etichetta francese come si può pensare, si tratta semplicemente
dell‟applicazione al diritto del pensiero illuminista.
Si parla di illuminismi giuridici, al plurale, in quanto vi possono essere diversi/distinti modi di leg-
gere e interpretare l‟illuminismo giuridico. In primo luogo l‟illuminismo giuridico può essere letto
che porta all‟affermazione di un diritto naturale ricavato in via razionale che poi
come quel percorso
viene filtrato in un testo normativo. Questo diritto ricavato in via razionale poi si esplicita in una se-
rie di diritti anche soggettivi/del singolo, diritti come la proprietà e la libertà.
Sembrerebbe questo far riferimento ad un unico blocco, un unico illuminismo giuridico, ma si può
notare come si siano affermati diversi approcci, i più importanti quello francese e quello tedesco.
Si tratta di 2 approcci ben distinti:
- In Francia si afferma una cultura molto più di contestazione e anche più astratta, che prende le
distanze dal potere e punta e si concentra sulla libertà. Non disdegna di riflessi anarchici e non è
molto disposta ad un rapporto col potere. Si tratta di un filone composto da intellettuali non alli-
neati, si concentrano sul ragionare.
- In Germania, si afferma un filone diverso. Si tratta di una cultura di funzionari e meno di intel-
lettuali liberi. Di conseguenza viene ricercato un rapporto col potere e non solo, vivono forte-
mente il rapporto col potere. In generale sono più portatori di un‟ottica riformista.
Illuminismo giuridico in Italia
In gran parte i lumi italiani vengono definiti “lunari”, ovvero non brillano di luce propria ma di una
luce riflessa, non sono per questo originali, ma percepiscono le idee dalla riflessione francese e te-
desca. Gli illuminismi giuridici italiani dal punto di vista dei contenuti riprendono molto dai france-
si, dal punto di vista dell‟atteggiamento si accostano di più ai tedeschi, quindi collaborare col potere
L‟illuminismo italiano non è particolarmente
per attuare riforme. creativo.
L‟illuminismo si porrà poi in un rapporto che diventerà presto problematico col potere, soprattutto
con lo stato assoluto. Già nel tardo „600 si era affermato in Europa lo stato assoluto come Austria,
Prussia, Russia, Portogallo, Danimarca ecc. Lo stato assoluto porta a compimento ciò che si prefig-
geva lo stato moderno:
- Monopolio della forza
- Controllo sulla leva fiscale
- Eliminazione dei poteri intermedi
Nasce la figura del despota illuminato, colui che può agire direttamente. Si parla contestualmente di
dispotismo illuminato per cui il despota non esercita il proprio potere per soddisfare i suoi bisogni
personali ma per realizzare il bene e migliorare le condizioni de popolo.
In alcuni di questi despoti l‟idea che emerse fu quella per cui il despota fungeva da servitore al pro-
prio popolo, esempio fu Federico II di Prussia.
“il identificare il popolo
re è come il servitore del suo popolo che è come un bambino malato”, co-
me un bambino malato voleva dire identificarlo come un individuo non dotato della forza di poter
fare da solo.
L‟idea degli intellettuali illuministi era di poter e dover guidare il sovrano. Si tratta della più grande
illusione degli illuministi. Solitamente infatti succedeva il contrario: il sovrano si circondava di in-
tellettuali, ma poi decideva sempre da solo, senza il loro ausilio e pareri. Il pensiero illuminista è un
un‟elite
pensiero aristocratico, si crea un mondo in cui v è che capisce e una massa invece che non è
in grado di capire. Facenti parte dell‟elite gli illuministi entravano in contrasto con le loro stesse i-
dee, e questo portava a 2 conseguenze:
- Facenti parte dell‟elite l‟unico possibile interlocutore poteva essere solo il sovrano, e non la so-
cietà.
- L‟idea di elite era collegata all‟idea di impostare un modello pedagogico che consisteva nel cer-
care di plasmare l‟uomo per migliorarlo. Si pensava di poter intervenire sui singoli per insegna-
re loro a ragionare nel modo giusto.
Temi caldi dell’illuminismo giuridico
- Critica al diritto romano
- all‟interpretazione giudiziale
Critica
- Ricerca di un modo nuovo di scrivere leggi
Al centro del pensiero illuminista vi è il concetto di legge, che consiste nella risposta al problema
del diritto, chi trova risposte al problema è invece il legislatore, intelligente e razionale agisce per il
bene comune.
La base riguardante le diverse critiche è il dato per cui il sistema vigente all‟epoca non funzionava
più:
- Fino ad allora non era stata operata una vera e propria critica diretta al diritto romano, ma si era
tratta di una critica più orientata verso i modi di ricezione del diritto romano, come questo era
stato recepito. Con l‟illuminismo il diritto romano non viene considerato più idoneo per l‟epoca,
in quanto nato in un contesto completamente diverso. Oltre a non essere più adatto era conside-
rato anche strutturato e rielaborato male, tanto che giustiniano venne profondamente criticato.
- Gli illuministi necessitano quindi di un diritto che dia risposte dirette. La critica
all‟interpretazione riguarda un duplice campo: si tratta di una critica all‟interpretazione del giu-
rista, che non è più necessaria. Il testo normativo deve essere tale per cui l‟uomo medio deve es-
sere in grado di capirlo. Si tratta inoltre di una critica all‟interpretazione del giudice, in partico-
lare all‟incertezza delle sentenze dei giudici.
Se il diritto romano non è più idoneo, se deve essere necessaria la figura di un mediatore e di
interpretazioni e se viene data vita sentenze imprevedibili allora è necessario individuare:
- Un nuovo modo di scrivere leggi, per poi seguirle.
Pensiero giuridico nell’illuminismo francese
Sintesi del pensiero illuminista in materia giuridic