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LEZIONE 13: I CRESPI AL DAVIA BARGELLINI, RITRATTISTICALUIGI PROCACCIA E PORTALETTERE

dipinti degli anni 30, a metà strada tra ritratto e scena di genere, con una grandecaratterizzazione. Un procaccia l’aveva dipinto anche suo padre, ma il quadro si trova in Germania. La pittura è veloce e corsiva,ancora compendiare, notiamo però un minor grado di inventiva, specie nel porta lettere. È un dipinto in cui si sottolinea la vicinanzadei Crespi alla pittura fiamminga. Il giovane Luigi si muove sulle orme del padre, dipingono spesso a quattro mani, come nella paladi via Belmeloro, e anche altri due suoi figli si dedicano all’arte. Nel 1750 muore Giuseppe Maria, e Luigi inizierà allora ad affrancarsidal padre per i ritratti, ma lo ricalca nei soggetti religiosi, come la nella pala di borgo Panicale. Crespi mantiene forse il linguaggiopaterno per accondiscendere al gusto dominante nella committenza. Luigi Crespi diventa ecclesiastico, favorito

da Papa Lambertini, ma non è un ecclesiastico serio, è un libertino: fu infatti mandato a Cento perché pizzicato in compagnia femminile, e lasciò come eredi i figli della sua perpetua, forse suoi. Il genere del ritratto la pratica fino al periodo tardo, ritrarrà anche i capi degli studenti del collegio dei gesuiti. All'epoca fiorivano i trattati sull'arte della conversazione, che i gesuiti insegnavano, poiché i centri culturali iniziano ad essere salotti, dove si incontrano nobili e borghesi, uniti dal rispetto delle regole della conversazione e dalle convenzioni. La conversazione nei salotti è di impostazione progressista, e spesso si parlava in francese, all'epoca la lingua internazionale, inoltre la conversazione era paragonata ad una partita di pallacorda, tutti dovevano parlare e ribattere alle teorie e affermazioni, ma in modo rispettoso e razionale. La ritrattistica vuole tradurre questo cosmopolitismo, questa volontà.di basso livello, ma Crespi riesce a trasformarlo in un'opera di grande intensità. I giocatori di carte sono raffigurati in un'atmosfera cupa e malinconica, con una luce fioca che illumina appena i volti dei protagonisti. Le espressioni sulle loro facce sono intense e concentrate, mentre le mani si muovono con precisione e sicurezza. Crespi riesce a catturare l'essenza del momento, rendendo visibile la tensione e la competizione che si svolge tra i giocatori. La scelta dei colori è sobria e i dettagli sono resi con grande precisione. Questo dipinto è un esempio perfetto della maestria di Crespi nel ritratto, che lo ha reso uno dei pittori più apprezzati del suo tempo.

piacevole e ce ne parla Zanotti. Arcangeli commenta questo quadro dicendo che la pittura è magra, necessaria e tranquilla, si nota la Mestica e i pori della tela, il pittore va dritto al sodo. La luce è calma, le fronti sembrano lucide poiché sono fatte usando la biacca. È un Giuseppe artista anziano, che padroneggia però bene i toni e i temi espressivi. Si sottolinea il rapporto fra arte e scienza nello studio del comportamento della luce, determinato anche dall'interesse per la camera ottica, che entrambi i Crespi usavano molto. Caravaggio era anch'egli interessato al rapporto con la luce: dipingeva infatti in uno scantinato con le pareti tinte di nero, è una bottega-camera oscura la cui unica fonte di luce è esterna, una finestrella. Altri artisti che usano la camera ottica sono Vermeer, Canaletto, Vanvitelli. In Luigi notiamo il tono di sentimento, c'è una capacità di partecipare emotivamente al quadro, che

Il contemporaneo Ceruti non possedeva.

LUIGI RITRATTO FEMMINILE: è collocato nella sala del 1700 del museo, dove Malaguzzi Valeri raduna la carrozza e le tele del 18° secolo. Questo quadro è del periodo maturo di Luigi, dopo il viaggio a Dresda. Zanotti, nella "storia dell'Accademia Clementina" scrive che in questo periodo Luigi fa dei bellissimi ritratti in stile oltremontano, ovvero alla maniera cosmopolita. Vediamo che la donna cerca l'interlocutore con lo sguardo, è abbigliata riccamente, e segue la teoria del ritratto che Crespi aveva fatto nel suo trattato parlando del miniaturista Vandi. Dobbiamo scegliere l'inquadratura migliore, dice, che meglio calzi con la fisionomia a cui bisogna aderire, evitando la caricatura e dando una forte luce sul volto per poi degradare il colore via via che si va verso lo sfondo. È una pittura meno focosa di quella paterna, più fredda e analitica, con atmosfere più rarefatte.

Critico Roli sostiene che il volto della fanciulla sia aperto e intelligente e che Crespi raggiunga qua una metafisica dell'orpello. A Vienna, Luigi si confronta con il ritrattista di corte Van Meylus e ne parla a Bottari. Lo colpisce molto anche una testa di vecchio di Denner, ritratto molto veritiero e conturbante, quasi repellente, tanto che lo tenevano negli armadi e lo mostravano soltanto alcuni. La pittura di Luigi è meticolosa, ma informale, cordiale, sembra quasi un paradigma di come debba apparire la gentildonna nei salotti. Il tono è elegante e disinvolto, la ragazza è una donna di garbo, come si diceva allora, cioè colta e mondana. Notiamo il modo elegante di gestire il corpo pur nell'informalità. Viene restituito la vita della giovane, è un doppio ritratto in un certo senso della ragazza e del cagnolino. Nel 1700 cosmopolita gli accessori come ventaglio, bastoni e tabacchiere erano fondamentali, ma c'è un

pregiudizio verso questo secolo, ovvero che sia stato soltanto un secolo libertino. Tuttavia è il secolo dove si forma il concetto di libertà, e già Voltaire nella satira sui mondani riteneva che il superfluo fosse una cosa assolutamente necessaria poiché fa parte dei piaceri che portano alla felicità. Secondo il filosofo è la libertà che rende felici, ma chi è la persona felice? Rousseau direbbe il nativo, secondo Voltaire invece è felice chi vive nel lusso, e decide di rinunciarci, è uno storico, un austero.

DARDANI, BUSTO DI CARDINALE: è uno scultore in cera, lavora con Ercole Lelli, professore in Accademia. Lambertini è un Papa promotore delle scienze, lascerà la sua biblioteca all'Istituto, e gli farà acquistare le cere ginecologiche realizzate da un famoso medico, Galli. L'Accademia infatti era aperta anche alle ostetriche. Facciamo un parallelismo tra questo busto e la pittura

di Luigi neltaglio compositivo, nello sguardo rivolto verso lo spettatore. Come abbiamo sottolineato a Bologna c'è una stretta comunicazione fraarte e scienze, e lo stesso Algarotti venne a studiare a Bologna sotto la guida di Zanotti. A fine anni 20 a Bologna si cerca di riprodurrel'esperimento di Newton sulla rifrazione della luce, ovvero si cerca di dimostrare che la luce non è bianca, ma che il risultato di varicolori. Il settecento è un secolo molto interessato alla luce, c'è una nuova sensibilità al colore instillato dalla scienza (Canaletto parlainfatti di "pittura iridata"). Anche Celsius arrivò a Bologna per studiare la meridiana di San Petronio.

WILLIAM HOGARTH, RITRATTO FEMMINILE, 1740: è uno degli artisti inglesi più celebri, i ritratti sono il genere di successo nelregno unito, ma solitamente venivano fatti da artisti stranieri come Van Dyck. Questo pittore vuole dimostrare invece

l'importanza di un'indipendenza britannica nell'arte, e crea la famosa serie dei "modern moral subject", come il matrimonio alla moda o la campagna elettorale. È un artista ricco, ma quando il padre perderà tutto finirà in carcere per un periodo. Sposa la figlia di un pittore, e ricostruisce l'Accademia di San Martino, dove tutti i componenti pagano una tassa per il diritto di parola. È un pittore molto attivo nel sociale, dipinge infatti gratis per l'ospedale di San Bartolomeo e per il Fundling Hospital, l'orfanotrofio, che egli stesso dirigerà e renderà un luogo di promozione dell'arte con aste di beneficenza, banchetti e creando occasioni di incontro fra domanda e offerta. Nel mondo britannico l'arte ha una funzione utilitaristica, deve dimostrare come il vizio porti alla perdizione e la virtù porti alla gloria. La Londra del 1700 vede nascere anche il giornalismo, che si occupa.d’arte un’arte che, essendo moralista, dimostra come raggiungere la felicità, che per la cultura britannica è raggiungibile solo con l’integrità morale. La monarchia è già parlamentare e i valori borghesi sono già affermati nei primi romanzi, ad esempio quelli di Fielding, il quale è uomo di governo e ricerche sul vizio e la corruzione nelle classi disagiate. Nel 1751 William Hogarth pubblica due stampe, chiamate Gin street e Beer lane: la prima è il luogo dell’ubriachezza, la seconda invece virtuosa, perché la birra è un alcolico leggero, e il luogo della socialità. Il parlamentare e romanziere propose anche una legge per alzare i prezzi del gin, che veniva dato a pochi soldi ai poveri, i quali finivano alcolizzati. La signora ritratta è una ricca borghese, con un vestito argento scintillante, la pittura è veloce e risente di Van Dyck. Non troviamo l’intento adulatorio.

c'è invece una presa realistica sulla realtà. L'autore non venne mai in Italia, andò a Parigi nel 1743 e basta poirimase sempre in Inghilterra, una presa di posizione forte sull'autonomia dell'arte inglese. Sebbene rimase colpito da Chardin e Delatour, il modello con cui dialoga maggiormente è Carol e i ritratti ufficiali. Alla tate a Londra si conservano diversi ritratti di servitori, in attitudine giornalistica.

LEZIONE 14: L'argomento di oggi è la ritrattistica nell'età dei lumi: mettiamo a fuoco l'iconografia della presentazione del potere.

RIGAUD, RITRATTO DEL RE SOLE 1701: molto celebre, sarà un modello di riferimento per il ritratto ufficiale della monarchia europea. Il dipinto fu commissionato dal nipote di Luigi XIV, Filippo V che voleva portarlo con sé a Madrid, essendo stato nominato successore di Carlo II al trono di Spagna. Filippo ha 17 anni, abbandona la corte in cui è

cresciuto: viene proclamato sovrano il 16Novembre, e parte il 4 Dicembre, portandosi il ritratto del Re Sole, che però non è mai giunto a Madrid (si conserva a Versailles). Nel 1702 scoppia la guerra di successione spagnola, con l'uk e le fiandre che dichiarano guerra alla Spagna. L'immagine ha una funzione di dichiarazione politica, e iniziamo con l'osservare le caratteristiche del dipinto: il pittore è ritenuto
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
26 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Tardis di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di storia dell'arte moderna comparata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Graziani Irene.