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STORIA DELL'ARTE DEI PAESI EUROPEI
FOINTENBLEAU: passaggio della cultura umanistica proveniente dall'Italia e si instaura in Francia
e per un breve periodo riforma in Italia. Ecouen (castello) architettura rinascimentale francese. Sulla
facciata (1560) sistema a colonne tipo arco (questa tipologia Michelangelo, Bramante) e questi tetti
svettanti.
FOINTENBLEAU: sistema di ordini sovrapposti, prevalgono delle cosein F. è stata radicalmente
trasformata , prima abbandonata per Versailles poi trasformata in età Napoleonica. Era stata voluta
da Francesco I. In un capitello c'è la “F” di François. Questa reggia nasce come grande tenuta di
caccia. FoinTENBLEAU: bella fontana. Abbiamo elaborazione piuttosto complicata: decorazione
1533 – 40: Rosso Fiorentino.
Primaticcio: sono andati distrutti.
– Anche gli affreschi sono molto rovinati. Fontainbleu rappresenta, dopo le guerre in Italia,
– per trasformare lo stile di corte.
La prima scuola di Fontainbleu con gli artisti italiani fino a Niccolò dell'Abate.
– La seconda scuola di Fontainbleu rappresentata da artisti sconosciuti.
– Galleria di Francesco I affrescata ma non solo ci sono cariatidi, stucchi. Le fonti su F. sono
– Vasari, Cellini (che si trasferisce in Francia)
Rosso arriva a F. dopo il sacco di Roma, non torna subito a Firenze ma si aggira per il centro
– Italia (Città di Castello...) ma non torna a Firenze e gli si apre questa possibilità (come ad
altri) di lavorare in Francia. Primaticcio (bolognese) si forma con Giulio Romani a Mantova
e prende quel modo di lavorare della scuola raffaellesca. Galleria: allegoria della gesta di
Francesco, la lettura è molto difficoltosa. La morte del delfino vi si allude alla morte di
Adone. Qui c'è la fontana. Sembra una Leda con cigno ma che cavalca un asino. C'è un
interesse molto forte per la ideologia neoplatonica italiana, ma che tende verso un versante
ermetico. Vasari diceh che il Rosso aveva il gusto del contrario. Emerge una
caratterizzazione particolare già negli anni '30.
Primaticcio: stanza della duchessa di Estampe. Affreco e stucco. Fontainbleu forse anticipa
– gli affreschi del Pinturicchio di Castel Sant'Angelo (stucchi). Palazzo Branconio dell'Aquila:
Raffaello (distrutto). La scoperta della Domus Aurea è proprio qui che comincia la sua
influenza e poi ritorna in Italia. Disegno del Cerçeau.
Primaticcio: Grotta dei Pini, giganti che sorreggono le volte. Questa ricorda Giulio Romani,
– la finta natura, creare un rapporto ossimorico.
Bugnato fortissimo, citazione di Giulio Romano.
– Villa Madama: “Il manierismo è una camicia di forza ma non ne possimao fare a meno”.
– Manierismo che è uno stile di corte, questo di Villa Madama doveva essere aprte. In quesa
prima fase Romana la elemento antiquario stà alla base di tutto sia nella nicchia e nelle volte
del loggiato. Emblemi medicei e elemento archeologico di base, erudito invece a
Fontainbleau diventa un elemento per ricreare.
Mantova: bugnato, queste chiave di volta molto forte, Primaticcio.
– Palazzo Te: affreschi di Giulio Romano, sala di Psiche. Viene realizzato in vista della
– presenza di Carlo V, ci sono elementi sia rappresentativi sia intimi, erotici, per un ambiente
personale. Mantova diventerà un esempio per le relazioni europee. La cultura francese ha
degli elementi propri o comunque un modo particolare di assimilare degli elementi Italiani.
L'architettura italiana vi arriva in via teorica dal trattato del Serlio che era slunni del Peruzzi.
Il Serlio a Venezia anche con Aretino. Attraverso S. entra quel tipo di arte, serlio rimanendo
in Francia così a lungo si francesizza. Il linguaggio architettonico passa meno facilemnte
della pittura e scultura, perché se i progetti italiani non vengono capiti dalla Frania non si
fanno e allora si francesizza.
Struttura doppia: corinzio con metope e dorico.
– Tour d'auvre 1571: frontale del castello. Timpano, struttura di arco trionfale. Capitelli ionici
– a fregio sotto, ordine inferiore. Una prima presenza del Vignola deve riprodurre in bronzo le
sculture del Belvedere per la corte Francese. Contributo francese nasce dalle incisioni del
Roso: danza delle Driadi. Disegni per le maschere e per le feste.
Rosso: Pandora che apre il vaso (disegno).
– Segno drammatico del Rosso.
– Cellini: saliera di Francesco I. Elemento mitologico che dà il senso della miscroscultura,
– Nettuno, mare, sale. Cenere, terra, pepe.
Seconda metà del sec. (1566) Venere lasciva che arriva da Enea Vulcano per farsi fare le
– armi per “Fucina di Vulcano” Vasari
“I bagni di Pozzuoli” studiolo di F. I Medici. Viene realizzata la Villa Pratolino, statua che
– sembra prodotta dalla natura: studi alchemici......automi delle grotte che si muove per
l'energia dell'acqua.
Bartolomeo Sprengher, Corneljs Van Harlem, Martee Van Hesmerkerk.
– “Sussana ed i vecchioni” deformazione delle figure trasversali.
– Modo di rappresentare le figure in contrapposto scorci. Tema pagano “Nozze di Peleo e
– Teti”. 1585 – 90: elemento della deformazione dei corpi, scorci molto forti. Capacità di
inserire le figure nella natura puramente fiamminga. La fonte della deformazione dei corpi è
Parmigianino: la bellezza è l'elemento di distorzione, forzare la regola. La decorazione di
Caprarola da parte di questo.
Elemento dell'ambiguità dei significati: Parmigianino che è puramente manieristico.
– Corneljs: temi di origine tardo medioevale: “Giardini di amore” Motivo del giardino è
– diverso da quello italiano.
Noël Jalliel: Episodio della guerra di Troia. Quadro Metropolitan di N.Y. Forse di Felix
– Cretién ma era solo un canonico è anonimo, era in pendenti con un altro quadro. Ci sono
elementi italiani ma sembra che si un artista più fiammingo che francese, questo senso +
claustrofobico delle figure.
Felix Cretién: scena quotidiana, questo ha a che fare col mondo Raffaellesco, doppio taglio
– prospettico. Non può essere dello stesso artista.
Charles Daubigny: “Compianto”.
– La figura di S. Giuseppe di Arimatea ritratto di Enrico II. Rapporti con arte Italiana, forse
– con Salviati e Michelangelo. Elemento lineare, flusso lineare che si appesantisce perché i
francesi cercano sempre la concretezza.
“Eva prima Pandora” Jan Cousin il Vecchio. Mostra questa acquisizione degli elementi
– italianeggiante della donna distesa ma c'è anche un teschio e poi dei Vasi messi in bella
vista, paesaggio all'antica, antiquario (Parmigianino con colonna) qua obelischi, anche
influenze con Niccolò dell'Abate. Tema della grotta (Leonardo è morto in Francia) motivo
dell'albero (incisioni di Dürer)
Arazzi “Storie di S. Mameo” serie di cartigli palese integrazione di Rosso. Ripresa di scenari
– all'antica. Arco trionfale che costituisce lo sfondo. Peruzzi (Farnesina) a Serlio riemergono
qua.
“Diana cacciatrice” (anonimo) 1545 italianizzante con attenzione a Cellini. La torsione del
– corpo non è conveniente e poi discrepanza tra stasi e moto non si capisce che sta
camminando o no.
“Allegorie, trionfo di Flora” (maestro di Flora) orror vaqui.
– “trionfo di Amore” boschetti con 3 grazie, emerge la cultura elitaria.
– “toilette di Venere” (si può pensare a Tiziano) tema mitologico ma lascivioso.
– “Toilette di donne” allusione, anello, fiori in primo piano, specchio in cui ci si raffigura,
– gioielli.
Jaques Callot “Ritratto di Gabriel da Strae e della Sorella” serve, i ritratti delle belle. Gabriel
– de Strai doveva partorire un bastardo di Luigi XIV, donna che prepara il corredo, sorella che
tocca il capezzolo. Carattere aristocratico, ritratti che possono stare negli studioli.
1594 – 1622/25→ prima scuola di Fontainbleau: Primaticcio “Ulisse e Penelope”
– “Mascherata persiana” (Caronne: gusto stravagante).
Niccolò dell'Abate: Paesaggio Fantastico, antichizza. “La storia di Euridice”, radice romana,
– punto di partenza Polidoro da Caravaggio, sopr. Roma Antica.
“Ritrovamente di Mosè”colori freddi. Radice italiana molto forte che caratterizza la prima
– scuola.
Quando si può parlare di scuola francese? La guerra di religione hanno portato alla
– obliterazione di buona parte delle immagini dell'arte francese.
seconda scuola di Fontainbleau enrico II, è una fase poco definita. Abbiamo a che fare con
– artisti che vanno in Italia ma riemerge un confronto che va in Italia ma riemerge un
confronto fra le varie scuole locali. Fase rigenerativa della Francia.
La Lorena si è salvata dalle guerre (perché non fa parte della Francia).
– Jacques Bellanche: tecnica dell'acquaforte, Manierismo e Barocco “Rissa di mendicanti”
– forme che tendono alla deformità.
“Pietà” di Rosso, uso del chiaroscuro che sembrerebbe caravaggesco ma non è, figura di
– madonna profilo aspro.
Callot: “Il ventaglio” , in realtà era un copriventaglio che si dava alle signore. Ambiguità tra
– contorno della cornice. Veduta della Lorena (1610).
“Inferno” influenze di Bosh, Corone (prospettive fantastiche) Monson Desiderio.
– “Battaglia delle amazzoni” Claude Deronet (Lorenese) gusto paesistico ha lavorato in Italia
– ed ha conosciuto Antonio Tempesta.
Seconda scuola di Fontainbleau: Poussin Ducret “Cere che sveglia il sonno” serie di
– riferimenti di carattere manieristico ma un po' michelangiolesco, solo la figura a sinistra.
Ambroise Dubois (Anversa) paesaggio che passa attraverso Niccolò dell'Abate e fiamminga
– “Tema della Gerusalemme liberata”.
Martin Freminet: lavora in Italia nel '600 torna in Francia “Adorazione dei pastori”
– michelangiolismo di seconda mano, estrema deformazione prospettica. Recupero di
Correggio, Italia settentrionale (lombardo – emiliane).
Fontainbleau: cappella della Trinità. Elementi michelangioleschi. Uso molto calibrato della
– prospettiva.
Effetti del romanismo in Francia “Adorazione dei Magi”. Incontro tra maniera romani e
– sostrato francese. Deformazione prospettiva.
Quentin Varin: “Cristo che risana il paralitico” matassa michelangiolesca che si sovrappone
– alle figure.
Quentin Verin Chiesa di S. Nicola “Presentazione al Tempio” sfondato architettonico.
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