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I TESTI SONO SEGNATI DALLE ESPERIENZE BELLICHE
CAPITOLO VII
Forme di socialità nelle serie animali (api)
Cosa è accaduto nella storia evolutiva del singolo?
L’individuo ha introiettato questa spinta aggressiva
La spinta ad aggredire (che generalmente è spinta verso altro) ciò che è fuori di me viene bloccata
È assunta dal Super-io che la disciplina
La coscienza morale provoca rimorso, colpa
Il super-io riprende la carica di aggressività e la converte in necessità di essere punito
(Metafora bellica guarnigione – città occupata) Lezione 31
Coscienza è il sapere di qualcosa
È impossibile prenderci per oggetto 32
L’io è il punto attivo, può scomporsi in parti di sé è sempre l’io che si scompone in alto
Nel momento in cui mi critico mi disunisco i due
È un atteggiamento che si riscontra nei pazzi: la schizofrenia
Per cogliere la normalità devo partire dalla patologia scissione: io diviso in due
Indica la via costitutiva
La coscienza morale è il giudice interno. Siamo istitutori di questo sguardo critico, giudicante
Tale coscienza ci dice come è stato il nostro comportamento
Contraddetta perché viene dalla voce interna.
Fuori dalle regole non si va. È il richiamo all’ordine (la coscienza morale sia una delle funzioni di questo super-
io)
Super-io: sovraintendere il comportamento dell’io
È difficile accettare la parola io come un io diviso in due (esperienza del risveglio)
La nostra identità non è mai composizione universale (non c’è specchio che tenga)
L’io è una congregazione (unità che si compone ogni volta) di parti
Separiamo noi stessi costantemente da noi stessi.
Melanconia o melanconico
È all’opera l’istanza punitiva, censoria
L’io si intristisce di tutta la sua essenza
Il Super-io deve giustiziare l’io
Melanconico scontento di sé, alla radice.
Non c’è espansione vitale, anzi questa è sottoposta ad una mancanza di consistenza
Voce onnipotente quella del Super-io
In nome di un criterio morale, di un comportamento che dovrebbe essere all’altezza, ma che poi non lo è. L’io
si sente in colpa
Si oppone alle pulsioni sessuali, al perverso polimorfo che ognuno di noi è stato.
Il Super-io è erede di questa prima autorità (coscienza morale)
Il tratto unico è quello severo
Freud vuole dare strutturalità all’istanza del Super io
Il Super-io è espressione di un’autorità
L’origine della coscienza è data dal rapporto con qualcuno che riconosciamo esterno a noi
Genitori sono caratterizza da un tratto accogliente, ma anche dalla minaccia dei castighi
Tale minaccia, nel bambino, equivale ad avvertire una perdita di tale bene
Angoscia reale nella minaccia del castigo non c’è Super-io, la coscienza morale, che si danno quando
questa viene introiettata. Nell’angoscia reale la minaccia diventa qualcosa di totalizzante.
Subentra, a questo punto, una figura impersonale che osserva, guida, minaccia l’io
Il giudice non è più fuori, ma si è posto nel proprio io
Il super-io scompone attitudini delle figure genitoriali
Accoglie solo l’istanza severa istituzione di un nemico interno
Il super-io è qualcosa che rinvia oltre o prima le figure parentali
33
C’è, quindi, una metamorfosi del tratto parentale che diventa super-io. Nella metamorfosi ha fondamento
l’identificazione Capitolo VII-Psicologia delle masse e analisi dell’io
Incorporazione orale (=prima fase delle pulsioni)
Introiezione ed espulsione = si e no.
Lo mangio, lo introduco in me
Identificazione
Si vuole ridurre l’alterità dell’altro a sé. L’altro non c’è più come altro
È un essere come l’altro, in quanto lo si assimila per prenderne le fattezze
Scelta oggettuale
L’io che si lega con un altro, che resta altro
È un avere l’altro
Essere e avere sono i due verbi fondamentali
Di tutte le identificazioni, una è più istruttiva: la perdita dell’oggetto o il suo abbandono
Vi è una relazione oggettuale regredisce all’identificazione
Lo introduco nel mio io e lo idealizzo (faccio un processo di idealizzazione della perdita: lutto)
Per non soccombere a tale dolore, mi identifico con l’oggetto, facendolo rivivere (=lo faccio diventare parte di
me, come parte dell’io) in me
Resta sempre un termine di paragone, di confronto.
Il passaggio da un’istanza esterna a una interna si ha con il superamento del complesso edipico
Il processo di formazione si ha se il bambino si è posto nell’essere e nell’avere costruisco una sorta di
autonomia
Mamma e babbo non sono più oggetti del mio desiderio, ma il ritiro dell’investimento emotivo
Al posto di questa scelta oggettuale, si ha un processo di identificazione con le figure
Il super-io ha una funzione regolatrice del flusso emotivo.
Tuttavia, il super-io è mondo, soprattutto se il superamento edipico riesce solo in parte
Il Super-io introietta la figura dell’autorità e dell’autorevolezza, che da forma all’autorità interna
p.25 fotocopie
impersonale proprio perché raccoglie più facce, più volti
Super-io è un trapasso di investimenti
La fase strutturale della storia di un apparato psichico si innerva nella formazione del processo psichico
Il super-io è anche, oltre che coscienza morale, l’esponente di un ideale dell’io, al quale non riuscirà ad
arrivare.
È preso a modello il comportamento genitoriale (=tentiamo di avvicinarci)
- Auto osservazione: si divide l’io
- Coscienza morale: voce che rimorde
- Funzione di ideale
Il Super-io è qualcosa che sta sopra l’io
Il Super io ha come premesse un fatto
1) Biologico: dipendenza della creatura umana dai suoi genitori
34
2) Psicologico: complesso edipico, vissuto di perdere l’amore (caos emotivo che prende forma)
I due fatti sono legati tra loro.
Elevati posizione eretta, in quanto la specie si allontana dalla terra e cerca di dominarla
Le tre caratteristiche sono tentativi di elevarsi dalla base pulsionale, elaborare la distanza dal caos, dalla
selvatichezza.
Ci riferiamo al super-io dei genitori, che a loro volta hanno inglobato il super-io dei nonni
La persona singola ha un super-io che si lega ai propri genitori
Non è un rappresentante storico, ma è un rappresentante arcaico (l’origine) eredità filogenetica che si
trasmette
Il Super-io è il veicolo della tradizione. (giudizi dati dai nostri predecessori). è ciò che è stato trasmesso
Super-io è ostacolo all’innovazione, in quanto riporta ad un passato che ritorna sempre nel presente.
L’ideologia è la falsa coscienza della realtà. (incameramento di costumi che non sono nostri)
Capitolo VII p.68
L’indivduo rispetto alla civiltà è un bambino in formazione
L’aggressività trapassa e si deposita in quella coscienza morale.
È la stessa che l’io voleva portare fuori
Il super-io non si accontenta solo che non fai un’azione, ma non si deve nemmeno pensare il male lo
possiede
Deve sorvegliare e punire l’io (=due compiti del Super-io); suscitando in lui il bisogno di punirsi o di essere
punito.
p.69
Fare del male e pensare di fare del male
Il male procura piacere, come il desiderio di onnipotenza.
Può essere fatto per l’autoconservazione
L’angoscia reale precedere quella morale
Verso l’esterno verso l’interno
Il criterio del bene/male è eteromostrato, esternalizzato
Il male coincide con la perdita dell’amore dell’altro o meglio con ciò che minaccia di farmi perdere l’amore
Faccio o penso il male sono risollevato se vedo un cambiamento nell’autorità (nel viso dei miei genitori)
Il problema sorge quando l’autorità viene interiorizzata (resta lì), Super-io, l’istanza che ha assunto solo la
parte severa
Modello dei santi, che più tendono alla santità e più si puniscono, perché vogliono raggiungere l’ideale di
santità (non sei realmente santo perché ti resta un residuo, cioè l’intenzione…il diavolo può tentare)
Paolo Vi portava il cilicio nella vita
Sentivano costantemente il senso di inadeguatezza
Non solo all’altezza di…/adeguato a…
La colpa non solo in pensieri, parolo, opere, ma anche in omissioni, perché anche in quello che non si fa ci
può essere il peccato, il senso di colpa
Bisogna andare fino al limite dell’intenzione 35
p.73
Il Super-io non ha una faccia precisa, è anonimo. Richiama continuamente ad essere bravi.
È un’autorità interna il cui volto non è precisabile
La 1°autorità ci invita a rinunciare ad un’azione cambia rapporto reale degli oggetti
La 2°autorità indica il bisogno di punizione. Continua ad insistere un soddisfacimento pulsionale, che pur
essendo bloccato nell’azione, mi perseguita nella mente
La funzione ideale o ideale dell’io è la più importante
Si costituisca all’interno della struttura dell’io un gradino. super-io
Ha un aspetto
1) Biologico: lunga permanenza nello stato d’infanzia
2) Psicologico: superamento del complesso edipico L’io e l’es (1923)
È spiegata la natura e la formazione dell’io
Nel costituirsi dell’io si produce un lascito delle identificazioni che sono state prodotte con le figure genitoriali
Il Super-io è un’alterazione interna all’io, che diventa un punto di osservazione dell’io
Il Super-io è la faccia severa del proprio io. È la voce critica istituzione del tribunale interiore.
Questo io super è colui che si pone di fronte all’io come un ideale, si contrappone ad esso come censore
Non è solo l’identificazione di questioni giuste
Il suo rapporto con l’io non si esaurisce nell’ammonizione, ma contiene anche il divieto, così come il padre non
devi essere
Delle cose sono di sua prerogativa e restano solo del padre non si può essere per intero come il padre,
altrimenti c’è un residuo di sostituzione al padre
Quindi abbiamo un doppio volto dell’ideale dell’io
1) Devi essere come papà
2) Devi essere come papà, ma non per intero
Il padre è visto come l’istanza della legge (=ostacolo maggiore)
La faccia paterna è introiettata e diventa