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ARTI SUNTUARIE ED OREFICERIA
Quasi tutte le chiese episcopali e monastiche erano provviste di un gran numero di suppellettile sacra.
L’oreficeria si avvale di motivi animali e vegetali, che vengono utilizzati anche nelle miniature. Molto diffusa
era la lavorazione degli avori composti da 2 valve con scene evangeliche ad intaglio perfetto con panneggi
morbidi.
CALICE DI TASSILONE: 777 circa. Il nome Tassilone appare alla base del calice, forse è colui che lo
commissionò, un duca bavarese. Lo stile è uno “stile animalista”. Anche i vari Evangelari hanno copertine
con lo stesso stile in cui molto utilizzato è l’oro.
RELIQUIARIO DI EGINARDO: è particolare poiché è a forma di arco, come l’Arco di Tito. Doveva un tempo
essere d’argento.
ALTARE DI VUOLVINIO:si trova in Sant’Ambrogio a Milano. E’ dell’840 circa, è tipo un baldacchino con sotto
l’altare. Lo commissionò il vescovo Agilberto. E’ decorato su tutti e quattro i lati: contornato 22 scene
evangeliche su un lato c’è la figura di Cristo in trono centrale; sul lato opposto ci sono 22 scene ambrosiane
con al centro immagini del committente e il nome dell’artista. Sono state eseguite da VUOLVINIO, di
probabile formazione italiana: le gestualità sono pacate, lo sbalzo è più morbido. Le cornici sono realizzate
con la tecnica del cloisonné. Il committente ha il nimbo quadrato, quindi era vivo. Un lato più corto è
sicuramente stato eseguito da un aiutante e lo si denota dall’accentuato linearismo e dallo stile più mosso
e drammatico.
PITTURA
SAINT GERMAIN ad Auxerre: Qui troviamo affreschi del 857, anno di morte del committente il Vescovo
ERIBALDO. Le pitture sono bellissime, esplicite. Nella scena della Cattura di Santo Stefano il personaggio è
centrale in posizione orante. Ai lati vi sono 9 figure che incedono verso il santo ma sembrano retrocedere
vedendolo imperturbabile.
SAN VINCENZO AL VOLTURNO: gli affreschi si trovano nella Cripta dell’Abate EPIFANIO. Datata grazie al
nimbo quadrato di Epifanio e quindi tra 826-843.
LA MINIATURA CAROLINGIA
E’ considerata arte di corte in quanto promossa dal sovrano o da personaggi vicini alla corte. I centri di
produzione sono gli SCRIPTORIA. I modelli sono molteplici come le diversità che ne conseguono. E’possibile
classificare la miniatura carolingia, in ordine cronologico, in 5 SCUOLE:
1)SCUOLA DELLA CORTE DI PIPINO IL BREVE di cui fanno parte i VANGELI DI GUNDOHINO del 754.
Gundohino è il nome dell’artista. Fa parte dei doni che il Papa scambia con Pipino. Al centro,
particolarmente stilizzato c’è Cristo, su un suppedaneo, affiancato da due angeli. Nei clipei ai 4 angoli, vi
sono un evangelista (Matteo) e 3 simboli apocalittici degli altri. La veste del Cristo è movimentata da pieghe
simili a cuori rovesciati.
2)SCUOLA DI AQUISGRANA della corte di Carlo Magno di cui fa parte l’EVANGELARIO DI GODESCALCO
dal nome del suo scriba, per commemorare la visita di Carlo Magno a Roma nella Pasqua del 781. È scritto
in lettere d’argento a significare lo splendore del cielo. Raffigura SAN LUCA, c’è pure il toro, intento a
scrivere il suo Vangelo. I colori sono vivaci. Cornice vegetale, aureola molto grande. Committente è Carlo
Magno.
EVANGELI DI ADA:Ada è la sorella di Carlo Magno. I colori sono vivaci, forti sul rosso e il blu sulle
sfumature. Luca ha la testa molto piccola rispetto al corpo, inserito in un’architettura composta da un arco
a tutto tondo sorretto da due colonnine con capitelli corinzi. Fitto panneggio.
EVANGELI DI SAINT-MEDARD a Soissous:datati prima del 814. La prima pagina raffigura la Gerusalemme
celeste, che è un’immagine simbolica ispirata all’Apocalisse. Vi è un cornicione che poggia su 4 alte colonne
tortili con capitelli corinzi (2 rosse-2 blu). Un drappo rosso le incornicia e raggruppa. Entro il cornicione vi
sono i 4 Evangelisti. Al di sopra c’è l’agnello entro un clipeo che sprigiona luce e vi sono i 24 seniori.
Un’altra bella immagine è la “Fonte della Vita” dove animali come oche, cervi, daini si abbeverano a questa
fonte circondata da colonne che descrivono l’andamento esagonale. I colori sono tenui sul pastello.
3)SCUOLA DI REIMS dell’Età di Ludovico il Pio Reims era un centro vescovile dotato di scriptoria.
Il SALTERIO DI UTRECHT datato 820-30. Le immagini non sono a piena pagina ma si alternano al testo
scritto illustrando il testo dei Salmi facilitandone la lettura. Le immagini sono in bianco e nero, molte figure
sono allungate, c’è una ricca gestualità ed espressioni dei volti dei personaggi, tratto rapido e leggero.
4)SCUOLA DI TOURS dell’Età di Carlo il Calvo Tours era un centro monastico retto dal Vescovo ALDUINO.
Fa parte di questa scuola la PRIMA BIBBIA DI CARLO IL CALVO, eseguita dal cd “Remsese”, datato 845. Gli
episodi si svolgono in orizzontale su 3 registri diversi. Presenta delle scene della vita di San Girolamo da
Roma a Gerusalemme. Vivacità dei colori rosso, giallo e blu. Le architetture inquadrano o dividono le scene.
5)SCUOLA DI DROGONE a Metz di quest’ultima scuola fa parte il SACRAMENTARIO DI DROGONE (826-
855). Le iniziali diventano giganti e spesso all’interno si sviluppa la miniatura. Le iniziali vengono decorate
con motivi vegetali e floreali. Un D diventa il luogo del sepolcro di Cristo e le donne lo vanno a trovare.
CAPITOLO IV. L’ARTE IN EUROPA INTORNO AL MILLE. L’ARTE OTTONIANA.
La deposizione di CARLO III nell’887 ci fa comprendere quando l’Impero Carolingio avesse perso potere.
Dopo aver dovuto combattere contro numerosi attacchi nemici, i Barbari vengono finalmente sconfitti da
OTTONE I che nel 936 sarà eletto “Re di Aquisgrana” e nel 962 “Imperatore a Roma”. Tutti gli atti del
potere imperiale si circondano di un qualcosa di sacralizzato, ogni cerimonia diventa un evento. L’immagine
stessa dell’Imperatore assume una forte carica sacrale, egli è venuto per liberare il popolo dalle guerre,
come la seconda venuta del figlio di Dio. L’” ARTE OTTONIANA” si sviluppa tra IX e XI secolo, questo
periodo prende il nome di “RINASCENZA OTTONIANA”, che è un fenomeno aristocratico o di corte legato ai
personaggi politici più importanti, che sono gli imperatori OTTONE I IL GRANDE, OTTONE II, OTTONE III.
La Rinascenza Ottoniana, rispetto a quella Carolingia, fu più circoscritta (comprese solo Germania e Italia),
guarda direttamente all’antico, anche bizantino, in quanto Ottone II sposerà TEOFANE, principessa greca.
ARCHITETTURA OTTONIANA
Concepisce strutture grandiose e magnifiche che si avvalgono dell’aggiunta di muratura o nuove strutture
annesse.
-CATTEDRALE DI MAGDEBURGO: centro del potere imperiale, fu iniziata nel 955, ma venne distrutta da
due incendi. Ha un impianto basilicale a doppio coro, doppio transetto, atrio e battistero. Era dedicata a
SAN MAURIZIO, eletto patrono personale di Ottone I e di tutta la sua stirpe. Le reliquie di questo santo
furono traslate qui da Milano.
-SAN GIORGIO DI OBERZELL: nell’Isola di Reichenau (Svizzera): all’interno di questa abbazia si trovava uno
dei più importanti scriptorium che produceva codici di altissima qualità. L’abbazia era sul Lago di Costanza,
in un crocevia tra Germania e Italia. All’interno vi sono degli affreschi che riportano scene della Vita di
Cristo con figure enormi, molto schematizzate.
-CIBORIO DI SANT’AMBROGIO a Milano: sono stucchi di fine X secolo. Presenta 4 facce trapezoidali con 4
scene e sono: Cristo consegna la legge a Pietro e Paolo; la Vergine con due figure femminili (forse Adelaide
e Teofane)una coronata e l’altra velata; Elezione di Ambrogio Vescovo; Ambrogio omaggiato da due figure
(forse Ottone I e II).
-SITULA DI GOTOFREDO: Gotofredo era il committente ed è databile grazie a un’iscrizione nella quale si
dichiara che egli fece dono della “situla” alla Basilica Ambrosiana in quanto passava di lì l’Imperatore dopo
essersi fatto incoronare a Roma (quindi 980 quando Ottone II passa e sosta a Milano assieme al figlio
Ottone III) ma non è sicuro poiché Gotofredo muore nel 979. E’ un secchiello liturgico decorato
dall’immagine della Vergine con il Bambino e verso di lei giungono di profilo gli Evangelisti (figure
massicce).
PITTURA
-CODEX EGBERTI: del 983, è un libro di brani evangelici relativi alle messe. Ritrovati due fogli.L’Arcivescovo
di Treviri, EGBERTO, è raffigurato nella pagina iniziale in trono, con il nimbo quadrato, fiancheggiato da due
monaci “KERALDUS” e “HERIBERTUS” di Augia Faudi (in latino Reichenau). Uno dei 3 miniatori è chiamato
“Maestro del Registrum Gregori”, caratterizzato dalla delicatezza e trasparenza delle tinte, richiamo al
mondo classico.
CAPITOLO V. LA NASCITA DEL ROMANICO NELL’OCCIDENTE EUROPEO
Per ROMANICO si intende quel movimento artistico dei secoli XI-XIII di portata europea che ha recepito e
rielaborato l’eredità classica del passato e i recenti stili dell’Età Carolingia e Ottoniana. Nasce intorno
all’anno Mille e si tramuterà nel XIII secolo nell’Arte Gotica.
I fatti storici che diedero vita o si intrecciarono a questo periodo sono:
-Rinascita demografica ed economica
-Comparsa della cavalleria (feudalesimo)
-Espansione Normanna
-Concordato di Worms 1122 per risanare il contrasto tra Papato e Impero
-Riforma della Chiesa (Gregoriana o Cluniacense)
-Nascita delle Repubbliche Marinare (Pisa, Amalfi, Venezia e Genova)
-Le Crociate (pellegrinaggio armato o Guerra Santa 1095/1099/1204/1228-9/)
-Formazione della nuova classe sociale: la BORGHESIA
-Nascita dei Comuni
Il Romanico è l’epoca delle grandi cattedrali e abbazie. Le soluzioni architettoniche diventano in alcuni casi
ardite e suggestive.
CARATTERISTICHE ARCHITETTURA ROMANICA:
1)Esaltazione dei volumi e delle masse murarie concepiti a dimensione umana
2)Articolazione e movimentazione delle superfici esterne tramite l’uso di archetti pensili, lesene, loggette
cieche
3)Diffusione della cripta ad oratorio (con presbiterio rialzato con funzione liturgica)
4)Uso dell’arco a tutto sesto
5)Uso delle volte in muratura
IN FRANCIA
-SAINT-ETIENNE: sorta per volere di GUGLIELMO IL CONQUISTATORE e di sua moglie MATILDE, per
ingraziarsi la Chiesa a causa del loro matrimonio tra consanguinei. Vi sono volte a crociera nelle navate
minori e la navata centrale è coperta da un tetto a capriate.
-ABBAZIA DI CLUNY II: Costruita a causa del grande aumento dei visitatori e dei monaci che osservavano la
Regola Cluniacense. Il committente fu il Re di Spagna, ALFONSO IV, che invi