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T P C
ENTATIVI E ROGETTI DI ODIFICAZIONE
Si sono messe in rilievo le principali caratteristiche degli ordinamenti giuridici dell'Europa continentale
all'inizio del sec. XVIII , in particolare le forze centrifughe del Particolarismo operanti vittoriosamente
sotto le formule astrattamente unificatrici ispirate dalle dottrine dell'Assolutismo Monarchico. Occorre ora
raccogliere qualche ulteriore informazione dei tentativi di riordinamento del diritto vigente, per osservarne
Codificazioni Moderne
le cause e i fini sotto il profilo della genesi delle . Raccolte Private
Nei primi decenni del secolo, in particolare nell'area Germanica, si svilupparono alcune ,
che tuttavia non ebbero un grosso successo, poiché risulteranno complessi organici di norme già esistenti e
Codex
non, piuttosto, nascita di nuove idee e tecniche di codificazione. L'esempio più famoso è quello del
Augusteus
: fu un'opera sollecitata dal sovrano, contenente tutti gli atti dal 1482 al 1724; il Codex è diviso
per materia, sezioni, libri e capitoli, ben confezionato, completo e utile alla raccolta destinata ad essere
aggiornata in seguito. Tutto questo ci permette una prima considerazione: anche se talvolta suggerite dal
sovrano, queste raccolte sono essenzialmente frutto di privata iniziativa di giuristi, che tendono a
soddisfare esigenze emerse nella pratica forense.
Riformulazioni Ufficiali non più private
Dopo il 1720, possiamo trovare alcune , cioè , nate nella prima
Particolarismo Giuridico
metà per fronteggiare al , e che si possono osservare in due stati diversissimi tra
loro, ma accomunati dalla presenza di rapporti simili tra diritto comune, organi giurisdizionali e politica
giuridica del sovrano:
Italia : Vittorio Amedeo II, divenuto re dopo una serie di guerre, intendeva procedere a una
riorganizzazione interna dello Stato attraverso :
Ammodernamento dell'amministrazione,
Asse riferimento delle magistrature,
Riduzione del potere politico e della forza economica della Nobiltà.
Occorreva dunque una riformulazione innovativa e, in un paese come il Piemonte, prevalentemente
Frantumazione del Feudo
agricolo, una tale politica giuridica non poteva esprimersi se non attraverso la ,
Certezza dei Trasferimenti della proprietà immobiliare l'Unificazione
la libera dai vincoli feudali e
Tributaria . Editto del 1445
Vittorio Amedeo II si riferisce nientemeno che ha un per portare al demanio feudi
1720
costituiti in modo che, secondo quello stesso editto era illegale: a partire dal , serve incominciò a
Catasto
devolvere al demanio i feudi e nello stesso periodo iniziarono i lavori per la formazione di un .
Ministro Platzaret ricompilazione delle vecchie leggi e una
Su proposta del , il sovrano ordinò una
loro Riforma . Nonostante consueti tentativi dei tecnici preposti all'impresa (tutti magistrati) di affossare
ogni riforma e di limitarsi a riscrivere le vecchie leggi, la tenace volontà e i non scarsi mezzi di pressione del
1723 1729
monarca prevalsero, e si pervenne nel alla promulgazione di una redazione, e nel di una
Costituzioni di S.M. Re di Sardegna
seconda redazione, delle .
sei libri Norme su
Le Costituzioni di S.M. sono divise in , che trattano di :
culto cattolico non cattolici
1. Osservanza del , sui e, in particolare, sulle limitazioni alle capacità
ebrei
giuridiche degli ;
Giurisdizione competenza degli organi giudiziari
2. e ;
Procedura civile
3. ;
Penali procedura penale
4. e di ;
successioni fedecommessi tutele atti notarili pubblicità esecuzioni
5. Materia di , per i , e , ,
forzate ;
Diritti del re feudi privilegi fiscali
6. , e .
Costituzioni Legge Speciale
Anche formalmente le erano nei confronti del diritto comune in rapporto di ,
tuttavia essere, nella sostanza, erodevano il diritto comune perché includevano un intervento massiccio in
materia di diritto privato.
vietavano agli avvocati di citare nelle difese le autorità dottrinali ai giudici di
Le Costituzioni ed
imponente isolamento dell'Interpretatio
motivare sulla base di esse , portando a un .
Procedura Civile
Le Costituzioni hanno una notevole importanza per quanto riguarda la , anche odierna: è
Principio di Trattazione Orale Disputa
fatto di rilievo l'introduzione di un , la " ", che conclude il
serve a chiarire i punti trattati dalle parti per iscritto
procedimento e .
L'indirizzo impresso dalle Costituzioni del 1723-1729 alla pratica giuridica ed anche alla cultura giuridica
inalterato Riformulazione del 1770 sotto Carlo Emanuele
piemontese, sarebbe rimasto , attraverso la
III , fino al periodo napoleonico. Ma, ciò che nel 1723 si presentava come una delle più moderne
realizzazioni nel campo della razionalizzazione delle fonti del diritto, nel 1770 era oramai una stanca
ripetizione, arretrata rispetto alle codificazioni di altri Stati e rispetto alle idee dell'ormai attuale
Illuminismo Giuridico.
Svezia
: aveva già attraversato un periodo di unificazione del diritto e anche l'attività dei magistrati si era
confusa tra diritto consuetudinario e diritto romano, recepito insensibilmente attraverso l'insegnamento
problema di riformulare le leggi vigenti
di giuristi tedeschi come Pufendorf. In questo quadro si pone il
in modo organico .
Riformulazione del Diritto Svedese 1686 da Carlo XI
L'Iniziativa della fu presa nel ; i lavori
proseguirono durante il regno di Carlo XII preparata e presentata al Parlamento
; la riforma fu o
Dieta del Regno
" " (un'assemblea dei 4 Ordini, Ceti o Stati, cioè nobili, clero, borghesi, contadini) (un
l'approvò dal 1731 al 1734
organo centrale con funzioni legislative e giudiziarie), che e, fu poi
Sveriges Rikes Lag
promulgata da Federico I nel 1736 con il titolo di . Tribunale
Dal punto di vista della storia politica svedese appare importante la costituzione di un
Supremo Corte Regia funzione di appello
( ) con rispetto ai tribunali cittadini: chiara espressione di
una tendenza verso l'unificazione e la compressione delle autonomie giuridiche cetuali.
Riforma Piemontese Svedese
La e quella segnano una transizione delle raccolte di legislazione
precedente alle riformulazioni tipiche della seconda metà del Settecento, caratterizzate non solo dal
tentativo di superare
desiderio di semplificazione e di rigorosa espressione delle norme, ma anche dal
gli inconvenienti del particolarismo fine dell'unificazione del diritto sulla
e dal perseguimento del
base della fonte di produzione . Francia Henri Francois
Nella prima metà del sec. XVIII l'idea di una codificazione è agitata in da
Daguessau vena di Volontarismo la
: nell'autore si vede una che lo porta a concepire
razionalizzazione del diritto , non tanto come un'operazione dottrinale compiuta sul materiale giuridico
il risultato di un intervento incisivo della volontà sovrana volto a ridurre ad
storico, quanto come
una unità nazionale il diritto . Le sue due opere più importanti sono:
Memoire necessaria volontà di riformare fare delle nuove leggi un unico corpo
: esplica la e
di legislazione affinché coloro che vogliono acquisire la scienza del diritto
, , abbiano una
specie di codice. Pertanto sottolinea un'idea per niente nuova.
Ordonnances parti coordinate di un piano di codificazione
: si presentano come
tendenzialmente totale ma rappresentano semplicemente uno dei tanti tentativi di
razionalizzazione parziale tramite l'intervento del sovrano .
Sino al periodo rivoluzionario, non si fecero in Francia tentativi di nuova codificazione di qualche
rilievo. Si fecero invece, molte raccolte di atti legislativi su materiali particolari, sovente intitolate
"Code".
PROGETTI ITALIANI due Tentativi Ufficiali di codificazione
Italia decennio dopo il 1740
In , nel , si ebbero (Napoli e
la più nitida espressione della ideologia della codificazione tipica del
Toscana) e
primo Settecento
, e cioè l'opera del Muratori. Esaminiamole:
Bernardo Tanucci ministro a Napoli
1. Napoli
Il primo progetto di codice generale è quello che siete a sotto Carlo di Borbone e il suo
ministro Bernardo Tanucci
grande .
Tra il 1734 e il 1740 si cercò di avviare una serie di riforme giudiziarie, volte sia a limitare
l'arbitrio delle magistrature, sia a istituirne di nuove: il primo scopo veniva perseguito con una
1738 Supremo
Prammatica del centri lagunari ordinari, il secondo veniva perseguito istituendo il
Magistrato del Commercio Consolati di Terra e del Mare 1739
e i nel .
Mentre si codificava per i nuovi tribunali, si progettava al contempo la codificazione generale nelle
se le idee del Tanucci erano sufficientemente chiare, la situazione
materie civili; tuttavia,
del regno e la carenza di potere del sovrano (annientato da persone e organi che esprimevano
votarono l'impresa all'insuccesso
gli interessi tradizionali) e, in successo, vi fù e di codificazione,
non si parlò per molti anni.
Pompeo Neri in Toscana
2. tentativo Toscano
Di ben maggiore importanza fu il secondo , quello . Sotto la dinastia di
1737
Francesco di Lorena, assunto il potere nel , l'organizzazione dello Stato era affidata a
Emanuele di Richecourt , statista. Questi tentava di verificare lo stato sotto il profilo
amministrativo e legislativo oltre che giurisdizionale.
1745 Pompeo Neri progetto di "rifusione generale"
Nel il sovrano incarica di fare un di tutte le
in "un Codice simile a quello dei Savoia" 1746
leggi dello Stato, ; nel veniva nominata una
Commissione , presieduta dallo statista, cui i progetti avrebbero dovuto essere sottoposti.
Neri era di formazione romanista
Il , la sua azione tende a lasciar inalterato il sistema delle
razionalizzazione delle fonti preesistenti, e non una codificazione
fonti. L'incarico era una .
La Toscana è circondata da territori dove vigeva il diritto comune giustinianeo, emerge così l'idea
ancillare delle altre fonti rispetto al diritto romano. Secondo Neri il codice doveva dividersi in
Giuspubblico Giusprivato modello delle Institutiones
e , sul (personae, res, actiones). In breve,
tale riforma avrebbe dovuto lasciare inalterato il sistema delle fonti e il rapporto diritto
statutario-diritto comune . Concezione Antirazionalistica del diritto
Così facendo, Neri dimostra una e, affonda il suo
Carattere Arbitrario Del progetto non si fece nulla, e dopo il 1748 il primo
pensiero nel .
processo di codificazione in Toscana si interruppe .
Ludovico Antonio Muratori - "Dei difetti della giurisprudenza"
3. 1726 quando lo studioso
I rapporti dell'autore con l'id