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OTTAVA LEZIONE APPROCCIO DELLO SVILUPPO

Inciso: Ognuno di questi approcci prende in considerazione una variabile o macrostrutturale o microstrutturale, ciascuna è come se evitasse mettesse da parte certi tipi di variabili dure o flessibili strutturali o relazionali, ciascuno si concentra su una specifica unità di analisi e questo fa si che l'impalcatura dell'analisi della famiglia regga solo da un lato. All'interno di ogni approccio noi troviamo una serie di studiosi i quali, pur condividendo le linee generali, ciascuno poi se ne distacca, per esempio come vedremo oggi per l'approccio dello sviluppo i due maggiori esponenti che lo sono due studiosi che in linea generale condividono l'idea della famiglia esemplificano Hill e Olson ma poi ciascuno esplora strade diverse perché praticamente uno si interessa della teoria degli stress l'altro... quindi anche all'interno dello stesso approccio possono variare. Condividono l'idea

diaspetti oppure l'unofondo magari consideriamo la stessa variabile ma divergiamo per certiaggiunge qualcosa in più rispetto all'altro. L'approccio dello sviluppo è uno dei pochi forse l'unico che è nato precipuamente per lo studiodella famiglia è il più recente dal punto di vista cronologico ed è anche il più eclettico eterogeneorispetto agli altri (vario perché prende in considerazione più categorie di analisi della famiglia ecioè:
  1. coppia preconiugale
  2. coppia coniugale senza figli
  3. coppia coniugale con figli
  4. coppia coniugale con figli adulti
  5. coppia coniugale adulto-anziana (senza figli)
secondo il ciclo di vita classico standardizzato quello che determina ed è determinato dai cosiddettiriti di passaggio ed ha come variabile di base il ciclo di vita familiare. Il ciclo di vita familiare lastudiosa Tamara Aren se ne è occupata dei tempi individuali e familiari che sirifanno al ciclo di vita familiare. Queste più categorie di analisi familiare non sono più oggi assimilabili al ciclo di vita familiare, tanto è vero che Donati dice che più che parlare di ciclo di vita familiare parlerei di corsi di vita familiare perché queste categorie di analisi che sono state fino a vent'anni fa standardizzate erano la regola, oggi non lo è più, perché partiamo dalla prima categoria di analisi, la coppia preconiugale. In un ciclo di vita ritualizzato come lo era fino a venti anni fa, erano i fidanzati che dopo poco si sarebbero sposati. Oggi questa coppia potrebbe restare tale senza arrivare al matrimonio, per una nuova scelta di vita, di progetti di vita legati a nuove tipologie culturali di organizzazioni familiari, per esempio una convivenza. La coppia coniugale con figli non necessariamente mi deve sposare per avere figli, li posso avere anche fuori dal vincolo del matrimonio. Poi continuano le conseguenze.anche per le altre categorie fino ad arrivare alla coppia adulto anziana senza figli non necessariamente il vedovo o la vedova restano soli si può scegliere un nuovo compagno/a. Il fatto che molti anziani soprattutto maschi sposino la propria badante o che pensino a trovarsi una compagna anche questo è determinato dal fatto che i figli oggi non riescono a prendersi cura dei loro genitori rimasti da soli e quindi accettano anche di buon grado che il proprio genitore si risposi diventa quasi una sorta di politica sociale, perché quando le donne non lavoravano di sicuro si prendevano cura dei loro genitori e suoceri oggi tutti lavoriamo e c'è sempre meno tempo da dedicare agli anziani e da qui è nato questo grosso fenomeno delle badanti perché queste sopperiscono ad una mancanza del Welfare State ad una mancanza praticamente dello Stato dei servizi sociali di prendersi cura della famiglia. Questo approccio considera la famiglia come l'essenza.l'applicazione di due concetti: 1) il sistema adattivo complesso, di questo approccio è il ciclo di vita familiare che è la variabile di base di questo approccio 2) il compito di sviluppo in quanto la famiglia ha una storia di trasformazioni e di processi. Il ciclo di vita coincide con una visione della famiglia come sistema vivente, cioè praticamente come un sistema che cambia, che si trasforma. Si parlerà poi di corso di vita intendendo per ciò reti familiari intese come incroci di percorsi di vita individuali. Con il compito di sviluppo ci si riferisce al processo di differenziazione e trasformazione strutturale della famiglia. Il concetto più importante è quello di tempo familiare inteso come una sequenza di stadi o fasi determinati dalle domande dei singoli membri e dalla società. Ricapitolando: la variabile di base è il ciclo di vita familiare, questo approccio è considerato il più precipuo.

Importante nella sociologia della famiglia prende in considerazione la variabile del ciclo di vita anche se è l'approccio più eclettico perché prende in considerazione più categorie di analisi della famiglia. La famiglia viene considerata da questo approccio come sistema adattivo di quest'approccio pensano alla famiglia come complesso significa che gli studiosi che si occupano un sistema vivente significa che è in grado di gestire ed adeguarsi ai cambiamenti che avvengono all'interno della famiglia l'essenza di questo approccio è l'applicazione dei due concetti il ciclo di vita familiare poiché la famiglia ha una storia di processi e di trasformazioni quindi la capacità della famiglia è quella di adattarsi alle richieste della società che vengono poi portate all'interno quindi la società richiede che la famiglia sappia poi adattarsi ad un cambiamento anche di ruoli e relazioni.

Siparla più di cicli ma di corsi di vita oggi non è più pensabile di avere un ciclo di vita standardizzato ma cambia sempre incroci di percorsi di vita individuale perché è probabile che non mi sposo e che non vivrò per sempre nel mio paese di origine che ho un altro uomo. Quando diciamo che il compito di sviluppo un concetto importante ed è l'essenza stessa di questo approccio ci si riferisce alla capacità della famiglia di cambiare di trasformarsi e di adeguarsi al cambiamento dei tempi. In realtà gli studiosi di questo approccio voglio valutare questo l'efficienza della famiglia la sua riuscita sulla base delle competenze che questa ha di adattarsi ai cambiamenti. Il concetto più importante è quello di tempo familiare inteso come sequenza di stadi o fasi determinati dalle domande dei singoli membri. Vede come fanno questi studiosi a decidere sulla base della loro teoria qual è la famiglia.

Che funziona come fa la famiglia ad avere successo a riuscire, allora dicono questa famiglia che funziona è quella che è in grado di fronteggiare quattro requisiti o prerequisiti e quella che consente di assicurare:

  1. Interdipendenza dei membri laddove c'è una surroga o una sostituzione
  2. Il mantenimento selettivo dei confini dei ruoli e non ci sono confini netti anche questo fa male per la crescita dei figli confini non solo intesi all'interno della famiglia ma anche tra famiglia e società
  3. La capacità di adattarsi al cambiamento
  4. Di espletare i compiti di ruolo

Questa famiglia è governata dal principio di adattabilità e che si basa su due pilastri:

  1. Caratterizzare il sistema come insieme interdipendente di relazioni complesse
  2. Focalizzare ogni attività (che accade nella famiglia) come lavoro quindi come compito di sviluppo

Nota memorizzare pag 117 77 differenza tra ruolo norme comportamenti a proposito del ruolo

La famiglia è un'entità complessa e dinamica, in cui ogni membro ha un ruolo specifico da svolgere. L'approccio dello sviluppo mette in evidenza come, di fronte ai cambiamenti sociali, non si verifichi una corrispondente specializzazione dei ruoli familiari. A differenza delle famiglie tradizionali degli anni '50, in cui i ruoli erano ben definiti e separati, l'approccio dello sviluppo ci fa capire che la famiglia non è qualcosa di uniforme e routinario. Ogni membro della famiglia ha la possibilità di svolgere diverse attività e di adattarsi ai cambiamenti che si verificano nel contesto sociale.

è un compito di sviluppo diverso in ogni momento

non esistono momenti istituzionalizzati di passaggio da un’età all’altra (concetto chiave), ma3. vi sono crisi paragonabili a momenti scanditi da eventi critici che si distinguono in :

  1. normativi: prevedibili legati alla biologia ed alle norme di vita sociale
  2. non normativiimprevedibili come la morte e la disoccupazione

Pensate ad una famiglia con due figli dove lavorava solo il papà questo viene meno è un eventoelaborare il lutto la perdita dell’affetto sostegnocritico molto importante chi resterà dovrà non soloemotivo ma anche sostegno economico la donna dovrà attivarsi a cercare un lavoro.

(Primaparlavamo del fatto che oggi abbiamo perso i valori ma Bueb dice non è una perdita di valoripiuttosto si è persa la convinzione che possiamo fare con responsabilità le stesse cose che facevamoprima non siamo più disposti a farlo e ci trinceriamo

dietro la perdita di valori che non è generalizzato come fenomeno perché ci sono ancora famiglie che riescono a vivere seguendo quei valori). A questo punto molto dipende dalla famiglia come saprà risolvere approcciarsi a questo problema. Lo studio di questi eventi critici ha portato ad una teoria più generale La teoria degli all'interno L'approccio dello sviluppo sul Stressor (indica i fattori di stress) della famiglia. criterio degli eventi critici oggi vengono ripensate le fasi di sviluppo del ciclo familiare le fasi sono intese come scansione di momenti stressanti ai quali gli individui reagiscono in modo diverso. Quali sono gli eventi critici fondamentali o comunque gli Stressor:
  1. formazione della famiglia
  2. nascita del primo figlio
  3. scontro genitori-figli
  4. uscita dei figli dal nucleo familiare e conseguente riduzione della famiglia
sull'evento critico sul fatto che le fasi di vita familiare La teoria degli stressor è quella che sii una società moderna sono spesso sottoposti a molteplici fonti di stress. Dal lavoro e dagli studi, alle relazioni personali e alle responsabilità familiari, ci sono molte situazioni che possono mettere a dura prova la nostra capacità di far fronte allo stress. Per affrontare queste situazioni stressanti, è importante adottare strategie efficaci. Una delle prime cose da fare è prendersi cura di sé stessi. Ciò significa fare attività fisica regolarmente, mangiare in modo sano ed equilibrato e dormire a sufficienza. Queste azioni possono aiutare a ridurre lo stress e a migliorare il benessere generale. Inoltre, è importante cercare di gestire il proprio tempo in modo efficace. Questo può significare pianificare le proprie attività in anticipo, stabilire delle priorità e imparare a dire di no quando si è già troppo impegnati. Organizzare il proprio tempo in modo efficiente può aiutare a ridurre lo stress e a sentirsi più in controllo delle proprie responsabilità. Altre strategie utili per gestire lo stress includono la pratica di tecniche di rilassamento, come la meditazione o lo yoga, e la ricerca di supporto sociale. Parlare con amici o familiari di ciò che si sta vivendo può essere molto utile per condividere le proprie preoccupazioni e trovare soluzioni insieme. Infine, è importante ricordare che ogni individuo è diverso e che ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un'altra. È quindi importante sperimentare diverse strategie e trovare quelle che funzionano meglio per sé stessi. In conclusione, lo stress è una parte inevitabile della vita moderna, ma ci sono molte strategie che possono aiutare a farvi fronte in modo efficace. Prendersi cura di sé stessi, gestire il proprio tempo, praticare tecniche di rilassamento e cercare supporto sociale sono solo alcune delle strategie che possono aiutare a ridurre lo stress e a migliorare il benessere generale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
29 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ninja13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della famiglia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof D'Alessandro Lucio.