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RILIEVI CRITICI sull'approccio storico marxista

1. Non comprende che la famiglia è un fenomeno sociale sui generis ed è una relazione sociale irriducibile. L'errore, dicono i critici, sta nel considerare la famiglia come istituzione puramente storica.

2. È funzionale alla società in cui si iscrive.

3. Al contrario, la famiglia è un dialogo tra natura e cultura, come sostiene invece Levi Strauss.

Una critica importante è questa: la famiglia, diversamente da quanto pensano gli storici marxisti, non scompare e quindi non viene abolita con la proprietà privata e con il capitalismo. Anzi, sappiamo bene che la famiglia ancora esiste oggi come cellula fondamentale della società. Ci sono state delle trasformazioni, quelle stesse che oggi vedono non solo la famiglia nucleare, che si caratterizza per il vincolo giuridico del matrimonio, ma abbiamo tutta una serie di costellazioni familiari. Sono tutte progettualità familiari che piacciano o meno, ma comunque ci sono.

sono una madre ed un padre, ci sono i figli c'è comunque un progetto di vita che continuerà e quindi non scomparirà. Un'altra critica è che la società non può reggersi solo sull'amore sessuale individuale, in primo luogo ed era a questo che pensavano i marxisti: ENGELS E Marx quando sostenevano che la famiglia sarebbe scomparsa si diceva allora cosa ci sarà quale sarà il sostituto della famiglia questo è quello solo sull'amore sessuale individuale che predicava cioè una società retta che si potesse reggere, ognuno poteva sperimentare individualmente le proprie relazioni. In secondo luogo (è sempre una critica agli storici marxisti) anche quando lo stato si impegna a risolvere i problemi economici e assistenziali cioè anche quando esiste un Welfare= stato sociale uno stato del benessere che si prende cura dei cittadini e degli individui ad ogni modo non sembra esserci altro gruppo primario chepossa essere per l'individuo garanzia contro l'anomia sociale, la famiglia composta da maschio, donna e dai propri figli è la garanzia che sarà un contenitore di valori da trasmettere alle nuove generazioni e quindi una garanzia contro l'anomia sociale, contro la mancanza praticamente di amore, la passione, le regole. Benché la cultura moderna contemporanea enfatizzi l'amore individuale, l'amore come passione, la possibilità di poter sperimentare una serie di relazioni, le ricerche invece ci danno l'idea della società contemporanea, ci mostrano un altro aspetto non quello individualistico, economicistico che pure esiste, ci mostrano invece che le scelte.

Le relazioni e le passioni tra soggetti sono caratterizzate da donazioni di senso, quindi non solo scelta razionale ma anche scelta del cuore e dell'anima.

Un altro aspetto critico è che la teoria storico marxista non spiega il perché del persistere della divisione del lavoro intrafamiliare. Marx diceva che la famiglia riproduce le disuguaglianze sociali della società e che il lavoro intrafamiliare, soprattutto quello della donna, era particolarmente bistrattato. La donna era praticamente sottomessa e non solo, era anche sfruttata. Però i marxisti non spiegano perché questa divisione continua a persistere, anche se oggi si è trasformata ma continua a persistere il ruolo strumentale al maschio e il ruolo espressivo alla donna. Certo, oggi molto è cambiato perché il ruolo strumentale, cioè quello di portare di reperire all'esterno le risorse economiche, non è solo appannaggio del maschio ma anche della donna, così come il...

ruolo espressivo non è solo delle mamme e delle donne, tuttavia c'è ancora questa divisione che credo sia appannaggio importante per mantenere l'ordine sociale, per mantenere l'ordine familiare e dunque l'ordine sociale. Che il proprio compagno, il proprio marito, aiuti in casa nella gestione della famiglia è sicuramente un fatto positivo, è un atto di stima nei confronti della propria compagna e dei propri figli. Significa essere consapevoli della difficoltà che noi donne incontriamo fuori e dentro casa, significa alto senso di collaborazione. Ma la divisione dei ruoli intrafamiliari e dunque anche del lavoro familiare è fondamentale per stabilire che ciascuno ha il proprio posto e compito all'interno della famiglia e poi dunque nella società. Comunque la divisione non è netta come era nella gerarchia familiare Parsonsiana, un minimo di distinzione di ruoli è fondamentale proprio per il riconoscimento.l'identità personale. Un'altra critica è che la famiglia ha un suo codice simbolico e non può essere subordinata a codici economici e politici. Questo ci rimanda al modello di Scanzoni, una teoria nord americana. Mentre nella teoria storico marxista la famiglia era subordinata alla politica e quindi sarebbe poi scomparsa, nella teoria di Scanzoni e nelle teorie nord americane il successo e la riuscita della famiglia venivano spiegati sulla base di una variabile prettamente economica e utilitaristica. Il matrimonio veniva visto come un affare, ma noi non possiamo dirlo. La vita familiare non è un affare, almeno per la maggior parte delle persone. Non è solo politica o economica, ma è simbolica e culturale. Vengono in rilievo una serie di elementi e variabili che devono essere presenti all'interno di essa.

Un progetto di vita, salvo poi a verificare il fallimento di questo perché se mi sposo con una persona semplicemente per motivi economici non so fino a che punto il matrimonio durerà. Certamente l'aspetto economico è importante, ma deve esserci qualcosa di più. Deve esserci una donazione di se stessi, deve esserci un sentimento puro, rispetto e consapevolezza di credere in un progetto di vita con tutte le difficoltà che questo comporta, sia quando si è in coppia ma anche quando ci sono i figli. Certe regole servono a formare il futuro cittadino.

QUINTA LEZIONE

Perché approcci e non teorie.

L'approccio fondante la sociologia è l'approccio istituzionale, quello più antico perché si fonda nel XIX secolo, siamo quindi nel 1800. La domanda chiave è: chi sono i due autori principali che esemplificano questo tipo di approccio? Le Play e Murdok poi ci.

Qual è il principio chiave dell'istituzionalismo come

Considera la famiglia come un'istituzione sociale sanzionata pubblicamente universale e modificabile. Abbiamo visto che c'è uno studioso che è evoluzionista per certi versi ma fondamentalmente è un istituzionalista. Durkheim è istituzionalista perché considera la famiglia come un'istituzione socialmente determinata ed è un evoluzionista perché vede la famiglia come frutto di un cambiamento precedente, questa trasformazione da società semplici a società complesse (società organica e inorganica). Oltre all'approccio istituzionale poi siamo passati a quello storico marxista, un approccio che ha una importanza più storica che teorica. Marx non si è occupato di famiglia ma è Engels che prende i suoi appunti; come considerano i marxisti la famiglia? Una sovrastruttura della società, la famiglia è frutto del capitalismo.

Il frutto della proprietà privata è siccome la proprietà privata ed il capitalismo sono destinati a scomparire anche all'interno della famiglia viene riprodotta la lotta di classe. In particolare, la donna viene subordinata al marito, addirittura per quanto riguarda la questione lavorativa Marx e Engel dicono che la donna lavora all'interno della famiglia senza essere retribuita, viene sfruttata dal padrone che sarebbe il marito. È la variabile economica quella che viene presa in considerazione dagli storici, questo carattere economicistico molto spicciolo. Abbiamo detto poi che c'è una scuola che si chiama Scuola di Francoforte che nasce a Francoforte negli anni '20, in particolare nel 1923, che prende spunto dall'approccio storico marxista ma poi se ne distacca. Di questo istituto fanno parte una serie di studiosi, vari filosofi, psicologi, sociologi tra cui Durkeim e Adorno, i quali ritengono che la

famiglia. Secondo gli studiosi di Francoforte, la famiglia svolge un ruolo importante nella socializzazione e nell'educazione dei figli. Essi sostengono che la famiglia è un elemento fondamentale per mantenere l'ordine culturale e sociale. Inoltre, la famiglia viene considerata come un punto di riferimento educativo per le future generazioni. Oltre a ciò, vi sono anche aspetti affettivi e psicologici che vengono presi in considerazione come parte del prodotto culturale della famiglia.

La differenza tra l'approccio storico-marxista e la scuola di Francoforte è fondamentalmente la seguente: gli storici marxisti ritenevano che la famiglia fosse un prodotto sociale, mentre gli studiosi di Francoforte la consideravano un prodotto culturale. Spieghiamo ora perché si parla di approccio storico e approccio culturale.

Nell'approccio dello scambio, la famiglia in generale e le strutture parentali sono considerate espressione di scambio sociale. Questo concetto è alla base di una vera e propria teoria, infatti alcuni studiosi si sono interessati a questo argomento, come ad esempio Slau??? Gli studiosi che adottano questa teoria vogliono capire e considerano che gli individui cercano di ottenere piacere, interesse, gioia e bellezza con il minor dolore possibile, cercando quindi di massimizzare gli aspetti positivi e minimizzare la sofferenza.

Esistono due teorie principali:

  1. Teoria francese: (Mose e Strass)
che evidenzia gli aspetti collettivi e simbolici dello scambio, ritiene che il comportamento dell'uomo vada compreso in relazione ai suoi bisogni e alle sue esperienze culturali. In particolare, si concentra sull'analisi delle società nordamericane.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
29 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ninja13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della famiglia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof D'Alessandro Lucio.