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Cosa vuol dire Analisi Funzionale?

Significa studiare l’evoluzione dinamica delle parti di una composizione musicale, attraverso il

Funzionamento (dal punto di vista tecnico), del Sistema struttura che la sottende (contiene in se).

E quindi possibile solamente se esiste un’organizzazione funzionale (cioè quando ciascun elemento è

funziona del Sistema e necessario al raggiungimento di una forma).

Nell’analisi funzionale non si mette in evidenzia l’aspetto temporale attraverso il racconto, ma il suo

aspetto strutturale (della composizione).

Calì (Musica nella Storia)

(dal 1000 al Rinascimento)

Già dal titolo capiamo attraverso quali fasce stilistiche ci troviamo e attraversa. Cioè attraversa un

cammino ininterrotto che ci porta a convergere e culmina nelle conquiste linguistico-espressive del

nostro tempo.

Questo lavoro è fatto per accompagnare il lettore (sia esso studente o un appassionato) ad acquistare

una libera mentalità analitica, con cui tramite le fonti musicali trarre i materiali sufficienti per risalire

alle vicende musicali.

Le musiche contemplate, vengono prese con intento esemplificativo, e sono semplici indicazioni per

accedere in maniera analitico-critica al decorso storico-artistico.

Pertanto non c’è nessuna elencazione di tipo cronologico-nozionistico, ne un trattato musicologico.

Perché in entrambi i casi si sarebbero solo ripetute cose già dette meglio da altri.

L’opera tende infatti verso posizioni didattiche, è un invito ad accostarsi alla musica in maniera

obiettiva. Il tutto per consentire al fruitore di musica, di comprendere e capire che ascolta.

Mazzoli

“Conoscenza globale, Analitica Sintetica”

La conoscenza si conquista attraverso stadi successivi: Il primo è il livello globale, nei quali si

percepiscono i singoli elementi della struttura cognitiva, fino ad una comprensione delle relazioni che

vi sono negli elementi interni alla struttura di apprendimento.

Questo avviene ogni volta che ci troviamo di fronte una struttura cognitiva nuova. All’inizio ce ne

facciamo un’idea globale e quindi superficiale; solamente dopo, se proseguiamo il percorso conosciuto

arriviamo a comprendere i suoi nessi interni. 15

Dopo la fase (STADIO) Globale ( i soggetti ne sono capaci dalla loro infanzia è il primo momento di ogni

apprendimento), troviamo un più approfondito stadio conoscitivo, di tipo analitico-sintetico,

distinguibile in una fase analitica e in una sintetica.

Baroni (Suoni)

Quando ci insegnano a parlare si fa riferimento a convenzioni fonetiche e sintattiche e semantiche. Per

il linguaggio musicale, queste non esistono. Non si può quindi insegnare ne a scegliere determinati

suoni, ne a collegarli fra loro in un modo prefissato, ne a stabilire corrispondenze prefissate fra certe

strutture sonore e certi significati.

Esistono però margini d’intervento per una didattica specifica, si tratta di individuare quei contenuti

dell’insegnamento che colgono il musicale nelle sue componenti meno trascendenti (destinate a

passare secondo le leggi del divenire) e il più possibile comuni a tutte le tradizioni culturali. Come la

percezione del Suono (fenomeno acustico complesso) e la percezione delle strutture (reti di rapporti

tra elementi sonori).

Bent e Drabkin

“Metodologia dell’Analisi”

L’elaborazione tematica di Rèti e L’analisi funzionale di Keller

Per Rèti la musica è un processo compositivo a evoluzione lineare. Lui ha una concezione più semplice

della musica (rispetto a Keller), ritiene infatti che la musica sia un processo unico, che potrebbe essere

paragonato ad una catena, se alcuni anelli non si sovrapponessero o non risulterebbero paralleli.

Per Keller, invece la Musica è si uno sviluppo lineare però controllato da un’idea base embrionale. E

più di “Sviluppo Lineare” si dovrebbe parlare di “Argomentazione”, in quanto Keller è convinto che la

musica si una Comunicazione e che l’ascoltatore ne comprenda il messaggio. Ritiene anche che il

pensiero musicale abbia 2 dimensioni:

 Livello fondamentale: in cui si conforma la legge d’indentità

 Livello esterno: a cui segue la legge di contraddizione

Keller concepisce quindi un pezzo di Musica in termini di unità nella diversità. 16

4 – Interdisciplinarità

 Unità del Sapere: Interdisciplinarità

Convergenza degli specifici linguaggi verso un unico obiettivo educativo: Sviluppo personale

1979 Programmi Scuola Media (interdisciplinarità come strumento metodologico per il

raggiungimento della “consapevolezza” e “autonomia” (obiettivi fondamentali in un percorso

pedagogico di Stampo formativo.

Differenza tra informazioni/apprendimento quantitativo e apprendimento qualitativo.

Transfer: Teoria intelligenza multipla di Howard Gardner. In campo educativo è importante il

rispetto/sviluppo delle “diverse” intelligenze, ma soprattutto della comprensione interdisciplinare tra

di esse.

Spiegazione: Trasferimenti di modelli mentali pre-appresi su un’altra materia.

 2° riquadro

Interesse come comprensione delle “strutture” profonde (aspetti psicologico funzionali comuni a tutti i

linguaggi).

Le 2 fondamentali categorie (psicologico-percettive) di “analogia” e “differenza” abbinate a “tensione-

distensione”, riscontrabili in ogni operazione di un linguaggio comunicativo (Analisi funzionale).

La “disposizione” delle parti (in diversi livelli macrostrutturali e microstrutturali), per la preposizione

di un punto “cardine” (climax), riscontrabile in ogni operazione linguistico-comunicativa.

 3° riquadro

In ambito scolastico quando sentiamo “Pluridisciplinarità”, esso indica relazioni superficiali tra varie

discipline e non strutturali.

Multidisciplinarità: offerta didattica con più discipline (attuale impianto scolastico italiano).

Trandisciplinarità: percorso didattico non più strutturato a compartimenti disciplinari, in cui tramite

diversi linguaggi/materiali, si realizza una “lezione” (oppure mediante l’impiego di discipline

multifunzionali).

 Fenomeno di Transfert come trasferimento

(Interdisciplinarità interna), trasferimento di modelli psicologico-strutturali, tra i diversi linguaggi,

uso modelli pre-imparati su altre discipline. (interdisciplinarità interna), trasferimento di modelli

17

psicolgioco-strutturali tra i diversi aspetti/attitudini della stessa disciplina. Il tutto per una conoscenza

interrelata che ha una relazione reciproca con altri elementi (anche trandisciplinarità).

 5° riquadro

Interdisciplinarità vista come dimensione “storico-culturale” (studiata e ricercata).

La produzione artistica (in campo interdisciplinare come supporto per la Didattica [educazione]).

Vengono usati materiali interdisciplinari (già strutturati).

Es. “Musica e parola” nella letteratura della “Musica Vocale”.

I rapporto “storico-interdisciplinari” tra la musica e altri linguaggi:

Musica-Poesia

Musica-Danza

Musica-Matematica

Musica-Architettura

Musica-Pittura

Musica-Immagine-Parola (nell’Opera e nel Cinema) 18

Leonardo e la Musica

Leonardo, fu sia un abile esecutore, che un abile maestro della musica.

La considerava seconda solamente alla Pittura e la chiamava/definiva “Figurazione delle cose

invisibili”.

Indago intorno all’origine del suono, ampliando le antiche nozioni pitagoriche. Studiò la propagazione

delle onde sonore, la riflessione e rifrazione e l’eco. E studiò i problemi dell’acustica in analogia con i

comportamenti della luce , della forza, del suono, del magnetismo e dell’odore.

Roberto Maragliano

“Il problema dell’interdisciplinarità”

Multidisciplinarità: Dipendenza strumentale di una disciplina da un’altra, oppure come

prestito/applicazione di leggi appartenenti all’una e trasferite all’altra (relazione lineare).

Pluridisciplinarità: Relazioni che si istaurano quando discipline partecipano ad un unico progetto

(pratico). Pratico, perché scaturisce dalla necessità di trovare una soluzione al problema. E tutte le

discipline collaborano alla soluzione del problema (andando a scindere il problema nelle sue

componenti).

Interdisciplinarità: Rapporto di interazione (vero o proprio), tra le varie discipline, che porta ad un

arricchimento reciproco (delle discipline).

Lo stimolo per le due precedenti era sempre dato da un problema di attuazione pratica. Mentre per

quest’ultimo è sempre un problema di spiegazioni.

Questo nuovo legame è quindi destinato a dar vita ad una nuova disciplina.

Trandisciplinarità: Le barriere tra i diversi ambiti scientifici sono destinati a cadere in base al

costruirsi di un sistema totale che supera il piano dei collegamenti e delle interazioni. (idee nuove;

avvenirismo).

Nilo Pucci

“L’espressione grafica della musica” in Kandinskij

Essa poggia sull’ipotesi che sussistono norme universali dell’attività del pensiero e che ogni forma sia

riconducibile a strutture intellettive. Queste strutture intellettuali sono una modalità temporale di

Leggi generali. 19

Spaccazocchi

“Uso dei linguaggi”

Una esperienza sonora, per essere compresa dalla nostra cultura, deve essere tradotta in altri

linguaggi. Permette all’individuo di creare un legame con l’elemento musicale e il linguaggio traduttore

usato.

Principali traduttori e linguaggi usati:

 Linguaggio verbale

o Un suono può essere tradotto con un aggettivo qualificativo

Alto/Basso: altezza suono

Liscio/Ruvido: timbro suono

Piano/Forte: dinamica suono

Corto/Lungo: durata suono

o Con un termine che evoca sentimento

Es. Felicità o Tristezza: Traducendo le caratteristiche globali del suono tenendo conto

delle conoscenze individuali e delle convenzioni culturali esistenti.

o Con una frase per descrivere una situazione

Es. Vedo tanti fiori e tanti bambini (conoscenze individuali e convenzioni sociali).

 Linguaggio grafico pittorico

o Con un segno

Lungo o Corto: durata suono

Tremante (lungo o corto): timbro e durata

Grosso o Fine (lungo o corto): Dinamica, massa e durata suono

o Con un colore

Bianco o nero, chiaro o scuro: timbro o altezza (in altri casi globalità suono)

o Immagine

Un paesaggio o una situazione (disegnati), traducendo in base a conoscenze proprie o

convezioni culturali.

 Linguaggio gestuale-corporeo

o Con un gesto

Pesante o Leggero: altezza, dinamica o massa suono

Lungo o Corto: durata suono

Brusco o Delicato: t

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Publisher
A.A. 2013-2014
31 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Muaty91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia musicale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Assorgia Mauro.