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PRIMA METà DELL’OTTOCENTO.
caratteri linguistici complessivi: mescolanza, componente culta, influsso del parlato e
del dialetto, francesismo
È necessario dividere il secolo in due parti perché il 1861 funziona da spartiacque nel
quale il giornale diventa uno strumento importante di unificazione.
Prima parte: prima importante novità rispetto al 700: Con la Restaurazione, la forte
censura dopo il periodo rivoluzionario napoleonico. ciò ha delle conseguenze perché
grande evoluzione nel modo di scrivere e strutturare i giornali nel primo 800 non c’è.
Gazzetta: la gazzetta del primo 800 è simile a quella del 700 quindi continuiamo a
trovare:
- notizie estere mediate dal giornalismo francese e in parte austriaci.
-casualità della strutturazione delle notizie: Sono Notizie in molti casi irrilevanti da un
punto di vista dell'importanza dell'informazione: avvenimenti delle case reali:
compleanni matrimoni viaggi, le notizie meno importati sono anteposte agli
avvenimenti più importanti e le notizie più nuove si trovano in fondo: esattamente al
contrario dei quotidiani di oggi specie online.
La tipologia delle notizie non è assolutamente differenziata: le notizie di politica
vengono comprese in un pastone di notizie diverse, oppure le notizie vengono riunite
per luogo di trasmissione. C’è anche una mancanza di differenziazione tra
informazione pura e commento (cosa che resta nel giornalismo italiano).
-scarsità delle notizie interne: manca la cronaca della città, la cronaca nera. Perché
era poco gradita alle autorittà. Prima c’erano le notizie estere, poi quelle poche
interne seguite da spettacolo e pubblicità, elementi questi che aumenteranno nel
giornale di fine 800.
-mancanza di tempestività: I tempi sono sempre di settimane per i fatti europei, per
non parlare di quelli extrauropei per i quali passano mesi. Non c'è ancora il telegrafo
che poi sarà impo non solo per la velocità con cui veicolare le notizie ma cambierà
anche il modo con cui la lingua veicola la comunicazione ( lingua telegrafica).
Inoltre il numero delle testate si riduce. AMilano nel 1815 trovano posto solo due
gazzette: il corriere milanese e il giornale di Milano. 6
Giornali letterali:
Il giornalismo letterario assume un'importanza maggiore rispetto al 700. Ci sono
testate importantissime (La biblioteca italiana, veicolo del classicismo; il conciliatore
del romanticismo) .
Accanto a queste testate ci sono poi delle testate di cultura un po' meno
specialistiche che ospitano articoli alla portata non solo dei letterati, come
L'indicatore.
Ma la novità importante rispetto al giornalismo del 700 , è la nascita di generi nuovi.
Nascono le riviste medie, le riviste scientifiche anche di tipo divulgativo, e poi i
periodici popolari (almanacchi e strenne).
Le riviste medie ospitano articoli di moda, cucina, attualità, anche informazioni
politiche, spettacoli soprattutto di opera, letteratura e sono rivolte soprattutto alle
donne. Spesso sono fatte anche da donne, es. Il corriere delle dame di Carolina
Lattanzio. Sono giornali che si aprono a contenuti nuovi e ad un pubblico molto più
vario rispetto a quello che prima leggeva i giornali letterari. Contribuiscono ad
arricchire la lingua e il lessico, perché parlando di argomenti che non erano mai stati
trasmessi dal giornalismo, rendono necessaria la coniazione o la trasmissione di
parole esistenti.
Le riviste di divulgazione scientifica. Le riviste scientifiche già esistevano ma
erano testate più per gli addetti ai lavori, mentre ora si aprono ad un pubblico più
ampio. C’è una necessità di divulgazione ampia anche perché nel 800 ci sono
moltissime. Certo ve ne erano certe di tipo più alto: . Il politecnico di Carlo Cattaneo
che si pone come una testata seria ma in modo da essere capito. L'ape delle
cognizioni utili , di tipo più basso, che parla di cognizioni pratiche, prefiggendosi la
brevità, la chiarezza e la precisione per trasmettere quello che di questi ambiti
settoriali può essere compreso da tutti.
I periodici popolari sono una categoria molto più evanescente. La natura periodica
degli almanacchi è dubbia perché escono con una tale irregolarità che la loro
periodicità è quasi inesistente. Sono delle testate divertenti, molto ingenue, che sono
rivolte es. ai contadini, e che contengono notizie pratiche. Sono una categoria la cui
penetrazione nella società è forzatamente minima perché le persone che potevano
interessarsi a quel genere di riviste non sapevano leggere. Esisteva la pratica della
lettura da uno a molti. Questi almanacchi sono scritti in una lingua improbabile con
popolarismi e poi sono scritti da persone diverse.
Molti di questi giornali sia quelli tecnici sia quelli di varietà insistono sulla chiarezza
della comunicazione Si comincia a capire che il giornale ha un ruolo molto importante
e che la lingua in cui si scrivono i giornali deve essere molto più chiara e alla portata
di un pubblico più vasto.
Questa varietà dei tipi di giornali corrisponde a una varietà dei tipi di lingua?
Non c’è una fortissima differenza con il 700 in cui tutto era più o meno trattato
indistantamente. .Certo le differenziazioni ci sono ma non sono estese a tutti i livelli
della lingua. Più che altro sono sul piano lessicale anche solo per l’argomento
trattato: ovviamente parlare di moda non sarà lo stesso di parlare dell’elettricità. Però
potremmo trovare una sintassi involuta quanto nel primo che nel secondo caso,
oppure il cultismo.
Vi sono poi differenze riguardo la variabile diatopica:
il giornalismo 700esco aveva un fortissimo parametro regionale, non si era di fronte
ad un giornalismo nazionale. Nel primo 800 la componente regionale c'è sempre
però è molto meno pronunciata quel senso di parcellizzazione e divisione. (es. Il
politecnico, noi non ci accorgiamo che è stampato a Milano). Emerge un po' nel
lessico, ma quasi per nulla nella struttura fonomorfologica e sintattica. Quelli lessicali
spesso ci sono non per una funzione denotativa (un uso espressivo) ma connotativo
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perché materialmente mancano i termini in italiano per nominare certe cose
soprattutto la terminologia pratica. . Es la terminologia relativa alla pratica della
bachicoltura è molto regionale (il baco da seta si chiama vigatto da vigatt lombardo).
Dopo l'unità le cose cambiano, la circolazione aumenterà e i giornalisti si
muoveranno all'interno del paese.
Nel primo del 800 vi è poi ancora specie nella scrittura meno sorvegliata delle
gazzette una certa influenza del parlato sulla sintassi. Es. Staffetta di sciaffusa usa
una lingua un po' trascurata, incapace di tenere insieme il periodo, in quanto il
giornalista procede sulla falsariga del parlato. Es. manifestossi, il pronome atono si
viene attaccato al verbo. "Magazzeno" è una variante fonologica di magazzino
soprattutto settentrionale. Frase coordinativa, legata per asindeto: giustappone un
elemento dopo l'altro. Non ci sono degli errori nelle singole parole ma una tendenza
all’accumulo dei periodi che dimostra una mancanza di pianificazione logico-
sintattica. Questo è un esempio in cui la lingua mostra un influsso del parlato che
spinge a questo accumulo e avvicinamento non ben organizzato delle cose.
Esempi sintassi mutuata sul parlato su gazzetta primo ottocentesca.
(10 aprile) Ai 7 alle 2 del mattino manifestossi un terribile incendio nell'ala sinistra del
castello di Blankenberg abitato da un generale d'artiglieria e da un battaglione di
truppe. Il governatore, vice-governatore ed i membri della reggenza, ed i capi della
truppa mostrarono grandissimo zelo nel farlo estinguere; un magazzeno di polvere
ch'era nelle vicinanze fu felicemente votato, un gran muro arrestò per buona sorte i
progressi del fuoco. Alle 5 ore, mentre ognuno occupavasi ad arrestare le fiamme, si
vide nell'angolo, che univa la parte incendiata al corpo principale del castello del
fumo, portatisi colà si trovò in una piccola camera isolata un ammasso di legna sottili
con dei cenci accesi, il fuoco già prendeva le soffitta, e un momento più tardi
l'incendio era generale. Agli 8 si vide ancora del fumo negli appart. ora abitati dal
conte di Lilla, che sono nella parte del castello opposta a quella incendiata, ivi si
trovò un vaso di terra con de' carboni, e de' stracci consumati ed ivi pure il fuoco
cominciava a prendere le soffitta, felicemente tutto fu estinto. (Staffetta di Sciaffusa
1805)
La componente parlata ha quindi una sua presenza nel lessico, in alcuni tipo di
giornali, ma è sicuramente minoritaria rispetto alla componente culta. Il giornalismo
della prima metà dell'800 è molto più dedito alla lingua della tradizione letteraria che
alla lingua viva. Sono frequentissimi in tutti i tipi di giornali varianti fonetiche:
dimanda/demanda, voleva/volea. Su questo la forma etimologica era in -a, così come
voluto dalla tre corone Nel corso della storia della lingua si affianca la forma in -o a
partire dalla fine del 1300 (che ha un'origine fiorentina). I grammatici del cinquecento
sono conservativi e mantengono quella in -a, però convivono le due forme.
Grandissimo innovatore è il Manzoni che corregge nel suo romanzo le forme in -a
nelle forme in -o.) Altri cultismi: es. avrebbono per avrebbero, oppure molti altri nel
campo lessicale (soprattutto per inerzia).
Ancora la presenza del francesismo.
Influsso francese
Tuttora continua il partito dell'opposizione a rinfacciare in una maniera piccante ai
Ministri, che non si doveano rigettare le proposizioni di pace fatte dalla Francia. Pitt
crede appena necessario di replicare a simili obbiezioni. Ciocch'egli rispose di
rimarchevole nella sessione de' 17 del passato, è quanto segue: Egli è per la
sicurezza del mondo civilizzato che l'Inghilterra combatte. Dopochè la forza dei
principj giacobini si è concentrata, e per così dire realizzata (royalisée) in un sol
uomo, il loro effetto è ben più da temersi. L'unità d'azione riunita coll'unità di progetti,
faciliterà al giacobinismo tutti i delitti e renderà più possenti i suoi mezzi di
distruzione. Egli è per salvare la generazione attuale che bisogna combattere. Il
Giacobinismo è un vizio radicale, di cui le persone attaccate non guariscono
giammai.. Quanto alla partenza delle truppe Russe, quest'oggetto non ci deve punto
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inquietare: queste truppe non possono servire alla causa comun