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SPANGLISH

Misto fra spagnolo e inglese. Esempio: “parqueando” (=parcheggiando) deriva dal verbo

“to park”

Historia de España

Epoca pre-romana

La penisola era abitata da numerose popolazioni. Fra queste ve ne sono alcune di

maggiore importanza che hanno lasciato tracce a livello di lingua. In particolare, nella

Spagna centrale erano stabiliti i Celtiberi popolazione che probabilmente nasce

dall’incontro dei Celti con gli Iberi. Questa popolazione aveva un proprio sistema di

scrittura, dunque era piuttosto evoluta ed è riuscita a lasciare tracce della sua esistenza.

Gli Iberi sono detti così in quanto molto probabilmente erano stanziati sulle rive del fiume

Ebro (da qui: penisola iberica). Nel sud della penisola erano invece stanziati i Turdetani,

una popolazione piuttosto ricca.

Arrivo dei Cartaginesi

Nel 1100 a.C. fondarono la città di Cadice (Cádiz). Il nome stesso della Spagna deriva

dalla linga punica significato: terra dei conigli. Anche altri termini e nomi di città

derivano dalla lingua punica, ad esempio Malaga e Ibiza.

Dopo la seconda guerra punica (218-202 a.C.), i romani, vincitori, cacciano i cartaginesi

dalla penisola iberica, che a poco a poco diventa di dominio romano. Inizialmente ogni

popolazione parlava la propria lingua; sotto il dominio dei romani si diffonde il latino, che

diventa poi la lingua di questi territori.

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Dopo l’Impero romano

• 476 d.C.: crolla l’Impero romano d’Occidente. Nel V secolo le popolazioni barbariche

iniziano a invadere la penisola iberica. In particolare, viene invasa da vandali, alani e

visigoti. La lingua rimane il latino e si crea un’uniformità tra conquistatori e conquistati. I

visigoti invadono la penisola iberica per due secoli e si stanziano; questa popolazione si

mostra un po’ restia nell’adattarsi alla civiltà romana, ma in seguito si crea uniformità.

• 711: durante la battaglia di Guadalete, Rodrigo, ultimo re visigoto, viene ucciso dagli

arabi. Nel 714 Toledo viene conquistata dagli arabi; questi entrano in Spagna e si

stabiliscono nella parte centro-meridionale. I visigoti, che non volevano sottostare al

dominio arabo e convertirsi alla religione musulmana, si rifugiano a nord. Qui creano una

serie di regni visigoti cattolici (verso la fine del I millennio). Il dominio arabo lascia molte

tracce a livello linguistico: per esempio, derivano dalla lingua araba parole come azúcar,

arroz, limón, naranja e molte parole che iniziano per al- (al è un articolo arabo).

• Dal nord (regni visigoti) partono numerose spedizioni con l’obiettivo di riconquistare le

terre invase dagli arabi. Nel 1252 viene riconquistata l’intera Andalusia occidentale. Pian

piano viene riconquistata l’intera penisola.

• 1492: data della fine dell’impero arabo i Re Cattolici Isabella di Castiglia e Fernando

d’Aragona conquistano Granada, mettendo fine al dominio arabo nella penisola iberica.

Inizia così l’era dell’Impero spagnolo arriva al proprio culmine con Carlo V.

• 1518-1556: Regno di Carlo V era nipote di cattolici, figlio di Giovanna di Castiglia

detta la Pazza (figlia di Isabella e Fernando) e Filippo d’Asburgo detto il Bello.

• 1605/1615: Cervantes pubblica il Don Quijote. →

• 1648: termina la guerra dei trent’anni (Spagna vs Province Unite) Pace di Westfalia:

la Spagna riconosce l’indipendenza dei Paesi Bassi (Province Unite).

• 1713: Trattato di Utrecht la Spagna perde i propri territori nel resto d’Europa.

• 1898: la Spagna perde le sue ultime tre colonie (Cuba, Filippine, Porto Rico).

• 1936-39: guerra civile spagnola da una parte: esercito con Francisco Franco,

dall’altra: governo socialista.

• 1939-75: dittatura del generale Francisco Franco. →

• 1978: viene approvata la costituzione democratica la Spagna diventa una

monarchia costituzionale.

• 1986: la Spagna entra nell’Unione Europea.

• 2004: attentato terroristico nella stazione di Atocha di Madrid (11 marzo).

Historia de la lengua Española

La lingua spagnola è una lingua neolatina o romanza. Si sviluppa in seguito alla caduta

dell’Impero romano e alla frammentazione dei suoi territori. Il passaggio da latino a

spagnolo è graduale. A partire dal V secolo, il latino convive con le lingue romanze che

iniziano a formarsi: il latino continua ad essere utilizzato come lingua di trasmissione del

sapere, mentre le lingue romanze vengono utilizzate in ambito quotidiano.

La lingua spagnola nasce nella zona di Castilla la Vieja. Castilla deriva dal latino

castella, plurale di castellum (neutro) e significa piccolo accampamento. Castilla la Vieja

sarà in seguito unita al Reino de León per formare la comunità autonoma Castilla y León

(León da legionem sempre area militare).

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L’attuale spagnolo, detto anche castigliano, si è originato a partire dal V secolo. Era una

lingua instabile, in continua evoluzione, che pian piano si è allontanata dal latino. I primi

documenti risalgono al X secolo:

> Glosas Emilianenses (de S. Millán de la Cogolla, actualmente en La Rioja): salmi e

preghiere

> Glosas Silenses (de S. Domingo de Silos, en la actual provincia de Burgos):

penitenze

Si tratta di annotazioni scritte da monaci ai margini del testo latino. Sono una sorta di

piccolo glossario volgare che facilita la comprensione dei testi latini.

Nella penisola iberica si parlavano anche altre lingue neolatine (lo spagnolo si parlava

solo nella zona di Castilla): gallego-portugués, leonese, navarro-aragonese, catalano,

dialetti mozárabes (aggettivo che fa riferimento a colore che rimasero nelle terre

conquistate dagli arabi). →

- 1252: sale al trono Alfonso X detto “el Sabio” ricordato per due motivi:

a) contribuisce allo sviluppo della scuola di traduttori di Toledo, fondata nel

1152 diventa un centro fondamentale di diffusione del sapere. Il sovrano

incentiva molto la traduzione di opere dalla lingua araba. In questo modo il sapere

di altri paesi civiltà diventa accessibile ai dotti spagnoli.

b) riforma ortografica che cerca di fissare le regole della lingua castigliana.

- 1492: viene pubblicata la Gramática de la lengua castellana di Nebrija testo in

volgare; primo testo della storia che si occupa di una grammatica volgare. →

- 1611: viene pubblicato Tesoro de la lengua castellana di Covarrubias Horozco è un

vocabolario, il primo d’Europa, nel quale le definizioni e i termini sono in lingua

spagnola (dizionario monolingue). →

- 1713: nasce la Real Academia de la Lengua Española voluta dal Marqués de

Villena.

Unidad de la lengua española:

fuerzas centrifugas (fragmentación) VS fuerzas centripetas (coesión)

Definizioni di castellano, español e hispano nel DRAE

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Nel 1925 viene inserita nel DRAE la voce español come lingua della Spagna e

dell’America Latina. Fino ad allora c’era la voce castellano.

El español y las instituciones

Constitución española, Título preliminar, art. 3:

1. El castellano es la lengua española oficial del Estado. Todos los españoles tienen el deber de

conocerla y el derecho a usarla.

2. Las demás lenguas españolas serán también oficiales en las respectivas Comunidades Autónomas de

acuerdo con sus Estatutos.

3. La riqueza de las distintas modalidades lingüísticas de España es un patrimonio cultural que será

objeto de especial respeto y protección.

Constitución española, Título preliminar, art. 2:

La Constitución se fondamenta en la indisoluble unidad de la Nación española, patria común e indivisible

de todos los españoles, y reconoce y garantiza el derecho a la autonomía de las nacionalidades y

regiones que la integran y la solidaridad entre todas ellas.

→ nonostante la pluralità linguistica, la Spagna rimane uno stato unito.

Esiste una pluralità linguistica e un bilinguismo regionale (nelle comunità autonome).

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Lingue co-ufficiali:

CATALÁN si parla in Catalunya (catalano)/Cataluña (spagnolo) e Illes Balears/Islas

Baleares →

VALENCIANO Comunitat Valenciana (valenziano)/ Comunidad Valenciana

GALLEGO Galicia

VASCO Euskadi/País Vasco

Nelle comunità in cui sono parlate esistono degli statuti di autonomia, dei documenti

ufficiali entrati in vigore nel 1931, con l’inizio della Repubblica Spagnola. Durante la

dittatura di Franco questi statuti di autonomia vengono eliminati e viene imposto il divieto

di usare una lingua diversa dal castigliano.

Gli statuti di autonomia seguono dei principi generali molto simili tra loro. Idea di base:

sono dei documenti che dichiarano il carattere di co-ufficialità della seconda lingua

parlata nelle varie zone. Altre caratteristiche comuni:

- uno studente, nel suo percorso scolastico, deve raggiungere una certa competenza in

entrambe le lingue

- possibilità di avere canali radio o televisivi sia in spagnolo che nella seconda lingua

- promozione dell’uso della seconda lingua attraverso manifestazioni culturali,

letteratura, ecc.

Nonostante le basi siano molto simili tra loro, nel concreto la situazione linguistica varia

da zona a zona:

- nelle università della Catalogna e delle Isole Baleari i docenti possono scegliere in

quale delle due lingue svolgere la lezione. Nell’ambito della segreteria e delle relazioni

viene usato il catalano;

- all’università di Santiago di Compostela viene frequentemente utilizzato il gallego;

- nei Paesi Baschi l’uso del basco è molto ridotto;

- in ambito politico: catalano utilizzato nel parlamento regionale della Catalogna e delle

Isole Baleari. Lo stesso per il gallego in Galizia. Basco e valenziano, invece, sono di

uso piuttosto raro.

Altre lingue non co-ufficiali:

BABLE/ASTURIANO è una lingua che veniva parlata nella penisola iberica durante il

Medioevo. Essa, nonostante la diffusione del castigliano, non si è estinta; ha

continuato ad evolversi ed il risultato di questa evoluzione è la attuale lingua

asturiana. Essa è diffusa nell’Asturia, una comunità autonoma della Spagna

settentrionale. Questa lingua ha una propria grammatica ed esiste un’accademia

della lingua asturiana. →

FABLA ARAGONESA/ARAGONÉS/ALTO ARAGONÉS anche questa si sviluppa nel

Medioevo. Secondo le stime è parlata da oltre 11.000 di persone.

ARANÉS lingua parlata in una valle dei Pirene

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
18 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/07 Lingua e traduzione - lingua spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher iilebb di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua spagnola 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Del Maso Elena.