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VIZIO E L’IRRAZIONALITA’
Rappresenta il cuore del messaggio dell’Umanesimo
L’uomo è l’artefice del proprio destino
Muore a Firenze lasciando una scuola di allievi (Poggio Bracciolini, Roberto de Rossi, Leonardo
Bruni, Ambrogio Traversari)
LEONARDO BRUNI (detto Leonardo Aretino, da Arezzo)
Arezzo 1374 – 1444
Va presto a Firenze e matura alla scuola del Salutati (come suo miglior allievo) e alla scuola di
Emanuele Crisolora
Studia il greco e sa leggere i testi in greco originale (sogno di Petrarca e Boccaccio)
1405 va a Roma e diventa funzionario nella cancelleria pontificia
1415 torna a Firenze e diventa STORIOGRAFO UFFICIALE della Repubblica Fiorentina
1427 diventa CANCELLIERE della Repubblica Fiorentina (dopo il Salutati) fino al 1444, e sarà
l’ultimo grande cancelliere perché poi subentreranno i Medici
Scrive ORAZIONI di stampo ciceroniano
Laudatio Florentinae Urbis del 1403 – 04
Opuscolo di elogio
Firenze città ideale
Elogia il sito naturale della città, il clima, la sistemazione urbanistica, città di sintesi
di tutte le virtù, elogio al suo perfetto congegno istituzionale
Modello x gli umanisti
Propaganda
La situazione politica ora è cambiata rispetta al Salutati
Morto l’ultimo Visconti
Niente più minaccia milanese
Bruni può celebrare apertamente Firenze
Traduzioni dal greco
Traduce testi filosofici (Platone e Aristotele)
Di Platone traduce dialoghi legati a Socrate e a temi umanistici
Fedone
Immortalità dell’anima
Gorgia
Tema della retorica
Fedro
Tema della poesia
Apologia di Socrate
Virtù più alte di Socrate
Di Aristotele traduce opere migliorandone l’immagine retorica (migliorie nelle traduzioni,
non molto fedeli a volte), quindi lavoro non molto filologico
Ethica Nicomachea
Oeconomica
Politica
Nella maturità compone opere storiografiche
Historia Florentini Populi (1415 – 1439)
12 libri
Dalla fondazione di Firenze fino al 1402 (l’anno della morte di Gian Galeazzi
Visconti, anno di vittoria x Firenze)
Rerum Suo Tempore Gestarum Commentarius
Periodo 1378 (tumulto dei Ciompi, lavoratori della lana) – 1440
Impostazione diversa (questo è un COMMENTARIUS, la precedente opera è un’
HISTORIA)
Questo è un resoconto di eventi contemporanei, che l’autore conosce direttamente o
attraverso testimonianze dirette
Ha una dimensione autobiografica
Modello: Cesare (De Bello Gallico e De Bello Civile)
È una sorta di memoriale, che si offre come una valida testimonianza ai futuri
storici
L’Historie è una rielaborazione e un’analisi, molto formale e canonizzata, non
come il commentario che è quasi informale
STAMPO RETORICO (“Opus Oratorie Maxime” = la storia è soprattutto un’opera
di arte oratoria)
Non ha a che fare con Erodoto (storiografia antropologica), Tucidide (storiografia
critica e analitica), ma ha a che fare con Isocrate (storiografia pedagogica e morale)
Dialogi ad Petrum Histrum
Opuscolo dei primi del ‘400, quindi della sua giovinezza
Ci introduce nel vivo del dibattito letterario che attraversava le nuove generazioni
umanistiche del primo ‘400
Provavano un crescente disagio nei confronti dei grandi autori del secolo
precedente, ossia Dante, Petrarca, Boccaccio
Datazione non certa si pensa sia cc. 1401-1405
2 libri = 2 giornate di dibattiti
Centralità della forma dialogica x la letteratura umanistico – rinascimentale,
preferita alla forma monologica
L’esposizione di argomenti si afferma attraverso il confronto fra più punti di
vista
Civiltà del DIALOGO
Il sapere nasce attraverso la discussione
Scelta influenzata da modelli antichi (Platone, Cicerone De Oratore e De
Disputatione)
Primo esempio di dialogo umanistico
Pier Paolo Vergerio è il dedicatario dell’operetta
Viene da Capo d’Istria (Histrum)
Lavorò vicino a Padova e studiò il Petrarca
L’opera è dedicata a lui anche perché si parlerà proprio di Petrarca
Personaggi
Giovani umanisti (Leonardo Bruni, Niccolò Niccoli, Roberto de Rossi)
Maestro Coluccio Salutati
All’inizio, nella prima giornata siamo a Firenze dove i 3 giovani vanno a trovare il
Salutati
Vengono accolti e iniziano a conversare fra di loro
Il Salutati li loda x i loro progressi negli studi ma richiama alla loro
attenzione qualcosa che hanno trascurato, cioè l’abitudine alla
DISCUSSIONE, al dibattito pubblico delle loro idee
Parlare in pubblico aiuta a capire se stessi e a essere più convinti delle
proprie idee
Gli risponde il Niccoli, dicendo che sarebbe utile seguire il suggerimento se
la loro situazione odierna fosse più propizia ad accettare un confronto di idee
Dice che ormai il presente è in decadenza, non ci sono modelli validi a cui
appoggiarsi, non ci sono libri, quindi di cosa si dovrebbe discutere
seriamente?
Quindi IMPOSSIBILITA’ OGGETTIVA
Il Salutati dice che l’immagine che dà il Niccoli è troppo cupa e che i
modelli ci sono (le 3 corone)
Il Niccoli reagisce con veemenza e inizia un’invettiva molto dura contro
Dante, Petrarca e Boccaccio
Accusa Dante di IGNORANZA
1. Errata interpretazione di un verso virgiliano del 3° libro vv. 56-57
dell’Eneide, con relativa sua errata traduzione e non comprensione da
parte di Dante (problema ancora odierno x gli studiosi della Divina
Commedia)
Infatti, Dante estrapola e decontestualizza palesemente il verso
FOTOCOPIA 10, 11, 12 (atteggiamento antifilologico, non sopportato dagli umanisti)
E 13 2. Catone l’Uticense, che compare nel I canto del Purgatorio, viene
dipinto non come un capitano dell’esercito romano ma quasi come un
druido gallo, vecchio e bianco
Essendo il custode del Purgatorio, Dante vuole darne un’immagine
che ispiri suggestione e rispetto, ma ne stravolge il vero personaggio,
il che fa rimanere interdetti gli umanisti
3. Bruto figlio adottivo di Cesare che lo assassina pugnalandolo
Dante lo pone in bocca a Lucifero (XXXIV canto), un mostro
enorme con 3 facce colorate (rossa = odio, gialla = ignoranza, nera =
impotenza; rappresentazione allegorica dell’opposto della Trinità,
onnipotenza – sapienza – amore) e ali di pipistrello che provocano un
vento gelido. In ciascuna delle sue bocche c’è un peccatore che
Lucifero mastica x l’eternità (Giuda, Bruto e Cassio)
Infatti, x Dante devono esserci 2 poteri, uno religioso, celestiale
(ecco perché Giuda) e quello dell’impero impersonato da Cesare come
strumento della volontà divina (ecco perché Bruto e Cassio, capi della
congiura contro Cesare)
La scelta di Dante è difficilmente comprensibile dagli umanisti x il
senso civico proprio dell’umanesimo civile (Cesare infatti, è il
distruttore della Repubblica alla fine)
4. Dante lesse opere della Scolastica e non testi classici che ignorò
(gli umanisti ripudiano la Scolastica)
5. “… gli mancò la latinità”, Dante manca di Latinitas, di purezza,
anche se scrisse alcune epistole in latino, le scrisse in un latino rozzo
adatto al popolo più basso secondo il Niccoli
Accusa Petrarca di aver fatto vane promesse
Aveva proclamato molto l’ Africa
Aveva scritto carmi bucolici senza esserne all’altezza come, invece,
era Virgilio (Petrarca aveva gusto medievale), stesso discorso vale x le
orazioni invettive
Stesse accuse contro Boccaccio, x il quale non spreca altre parole
Reazione del Salutati al tono provocatorio del Niccoli , il quale fa un
ELOGIO delle 3 corone che però rimanda al giorno dopo, e in più sottolinea
l’importanza dell’arte della discussione prima di concludere
2° giorno
Salutati aveva promesso di fare l’elogio ma non vuole più farlo perché ha
capito il tranello del discepolo
Il Niccoli, infatti, non crede veramente a quello che ha detto, ma ha fatto
l’invettiva x far fare l’elogio al maestro (visto che tutti e 3 gliela chiedevano
da tanto)
Quindi non vuole essere costretto a farlo controvoglia e invita il Niccoli a
fare l’elogio, il quale accetta un po’ rassegnato (fa una palinodia prima
invettiva poi elogio)
Problema interpretativo dell’opera
Il modello è già conosciuto (Repubblica di Platone)
Meccanismo retorico antidialogico
Dobbiamo interpretare l’invettiva contro le 3 corone veramente fittizia o
veritiera?
Diverse interpretazione dai critici
Dietro si cela un reale DISAGIO fra le giovani generazioni e i modelli
trecenteschi
Dante è riconosciuto x il suo talento ma è sempre meno compreso e Petrarca
e Boccaccio, anche se considerati grandi, vengono sempre più avvertiti come
superati, perché nel frattempo l’umanesimo ha fatto passi avanti
Quindi quest’opera è molto importante nel delineare i rapporti fra le 2
generazioni
UMANESIMO PEDAGOGICO
L’educazione sta molto a cuore agli umanisti
Permette di sviluppare la propria personalità in tutte le sue sfumature
VITTORINO DA FELTRE
Nasce a Feltre intorno al 1373/1378
Studia a Padova presso la scuola che ospitò Gasparino Barzizza, Pier Paolo Vergerio…
Insegna a Venezia e Padova
1423 il signore di Mantova, il Duca Gonzaga, gli affida l’educazione dei figli e la creazione di una
scuola convitto
Ca’ Zoiosa
RINNOVAMENTO metodi educativi
Si avvale di collaboratori
Arti dei TRIVIO (grammatica, retorica e dialettica) e del QUADRIVIO (aritmetica, geometria,
musica e astronomia)
Innovazioni
Studio del greco (Teodoro Gaza, Verduzio), della storia, della filosofia e pratica delle
attività sportive (corsa, scherma, danza)
SVILUPPO ARMONIOSO DELLA PERSONA (salute e benessere spirituale e del corpo)
Oltre ai figli del Duca ci sono altri rampolli più ragazzi che non possono permetterselo, che
vengono mantenuti dal Duca stesso
Ci ha lasciato pochi testi scolastici e qualche epistola, non opere ampie, perché il suo impegno era
totalmente dedicato alla scuola
Muore a Mantova nel 1446
GUARINO VERONESE (Guarino de Guarini)
Nas