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M ODELLO INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI VERTICALI

IDEV → delocalizzo parte del processo produttivo in funzione dei costi di trasporto e di

assemblaggio, ma più in generale ai costi produttivi di quella specifica fase del processo. Si vanno

a sfruttare i vantaggi comperati di ogni singolo paese.

Il modello si basa sulla frammentazione dell'attività produttiva in 2 fasi:

Fase A → produzione di componenti

B. Fase B → assemblaggio

C.

c = costo unitario dei componenti ; A = costo unitario di assemblaggio.

Serve un'unità di C per produrre 1 unità di prodotto assemblato.

Assumiamo che il mercato sia perfettamente concorrenziale, che le imprese siano price taker.

Quindi sul mercato il prezzo sarà definito e pari a p e le quantità venute saranno costi pari a 1.

Ipotizziamo, inoltre, che le imprese sono identiche (no differenza in produttività marginale), ma

cambia solo il costi di assemblaggio.

Esistono due mercati: (i) domestico e (ii) estero. L'impresa si pone il problema se svolgere l'intero

ciclo produttivo nel paese 1 oppure frammentare geograficamente la produzione e svolgere una

fase produttiva nel paese 2 (ipotizziamo quella di assemblaggio). Questa scelta si basa sulla

comparazione dei profitti delle due alternative, dove avrà più profitti farà la sua scelta. Semplice

comparazione di costi e ricavi. 13

L'impresa nazionale (IN), svolge internamente tutte le attività della produzione e

dell'assemblaggio, sostenendo costi dei fattori del paese 1. Quindi, imballerà ad un costo pari ad a

e sostenendo costi di produzione pari a c. Ipotizziamo che non ci siano costi fissi d'impianto, ma

solo costi fissi d'impresa H.

L'impresa multinazionale, invece, produrrà c in H, poi spedisce i componenti in a* sostenendo dei

τc

costi , nel paese 2 dove i costi di assemblaggio saranno inferiori. E poi rispedisce nel paese

τa

di origine sostenendo dei costi .

Quindi l'impresa multinazionale ha dei costi fissi di impresa; produce in 1 e assembla in 2. Si

sceglie il paese 2 perché l'assemblaggio é fatto ad alta intensità di lavoro e inoltre il paese 2 ha

una dotazione relativa di L, quindi i salari saranno più bassi.

Se a* < a, vuol dire che i costi di assemblaggio sono minori nel paese 2 che localmente.

0 ≤ α ≤1

Inoltre a* = a, con → ciò vuol dire che tanto minore é alfa tanto è maggiore il

vantaggio di assemblare in 2. τc τa

Esistono costi di trasporti sia per spedire che per ricevere, rispettivamente e . Tutto

questo dipende dal fatto che esiste una componente gamma nel prezzo di vendita che riduce i

0 ≤ γ ≤ 1

ricavi dell'impresa di un fattore . Spedendo un bene ci guadagno di meno, e lo

rappresento come una riduzione dei ricavi (inteso come guadagno netto). Il costo di trasporto

, γp ≤ p γ

viene modelizzato come una riduzione del prezzo di vendita. Quindi e è tanto

maggiore quanto minori sono in costi di trasporto; viceversa, più alti sono i costi di trasporto più

piccolo è gamma e meno è il prezzo di vendita, quindi minori sono i ricavi. Costi di trasporto =

riduzione dei ricavi.

Se gamma diminuisce aumentano i costi di trasporto, quindi diminuisce il prezzo è ciò scoraggia

l'investimento verticale. (contrario a ciò che succede in IDEO)

Nel modello IDEO è diverso perché all'aumentare dei costi di trasporto rendeva più conveniente

effettuare investimenti orizzontali, perché si trattava di spedire il prodotto finito mentre in IDEV

l'idea è quella di assemblare in un paese diverso da quello di origine.

NB. Gli IDEV generano flussi commerciali perché c'è la spedizione di merci e assemblaggio in

paesi diversi, mentre gli IDEO eliminato i flussi commerciali perché l'impresa produce la merce

direttamente in loco e la vende direttamente.

Possiamo ora scrivere i profitti dell'impresa nelle due alternative:

Profitti dell'impresa internazionale sono uguali al prezzo (moltiplicato per un coefficiente gamma

che sia inferiore a 1) - costo della componente - costo dell'assemblaggio nel paese 2 - costi fissi.

Dove Alfa di a < a*

Per l'impresa nazione i profitto sono uguali = prezzi - costi di produzione della singola unità - costi

di assemblaggio in home - costi fissi. Dove a > a*

Quindi l'impresa fa un semplice paragone tra le due funzioni di profitto 14

L'impresa diventerà multinazionale se:

cioè se:

Se il primo termine è maggiore del secondo, allora all'impresa converrà

diventare multinazionale.

α

Più è piccolo maggiore è la mia riduzione dei costi, questo lo confronto con i minori ricavi

dovuti alle spese dei costi di trasporto (modellizzati rispetto a gamma).

Se assemblo all'estero ho costi di assemblaggio minore perché in 2 coste meno, ma ho costi di

trasporto maggiori che influiscono sul prezzo..

Si investe verticalmente se il vantaggio di costo (1-Alfa)a derivante dal produrre in 2 più che

compensa i costi di trasporto (1-gamma)p che devono essere sostenuti per frammentare

geograficamente la produzione.

Effetti IDEV sul paese di origine:

Ricorda: IDEV molto più diffusi di IDEO. Infatti la maggior parte delle aziende delocalizzano solo

parte del processo produttivo. È la realtà moderna che incentiva gli IDEV.

Sulla base di quali caratteristiche del paese di origine e del paese di destinazione avviene/non

avviene una scelta di delocalizzazione?

Effetti sulla distribuzione dell'attività economica

• Effetti sulla distribuzione del reddito

Infatti, le paese di origine si teme che il trasferimento di parte del processo produttivo porti ad una

perdita e ad una riduzione di attività economica in senso lato (lavoro, valore aggiunto etc.). In

entrambi i paesi invece, si teme che la specializzazione in fasi produttive con una diversa intensità

fattoriale possa modificare la remunerazione dei fattori quindi determinare processi distributivi

rilevanti.

Questo serve per spiegarci quali effetti le decisioni di delocalizzazione hanno, non solo sull'attività

economica dei due paesi, ma anche sul reddito.

Per capire quali siano effettivamente gli effetti abbiamo bisogno di una cosa cd EEG (equilibrio

economico generale) più semplice é l'equilibrio economico parziale ed è quello che vedremo noi.

Hp:

- Esiste un impresa rappresentativa (impresa uguale per tutti - tutte l imprese si comporteranno

allo stesso modo)

- 2 stati produttivi:

1. C = costo di produzione

c = costo unitario di produzione

2. A = assemblaggio

a = Costo unitario di assemblaggio

Problema: Un'impresa deve sciogliere un paese dove svolgere queste due fasi in modo da

massimizzare il profitto. 15

- Assumiamo anche che le imprese operino in concorrenza perfetta

- Mercato di destinazione é lo stesso di quello di produzione

- Scelta fatta in base ai costi dei fattori produttivi (capitale, lavoro) → questo già ci fa capire che

un elemento rilevante per le imprese che valutano quanto tipo di investimento è il costo dei

fattori produttivi

- Costo di trasporto dei componenti influenza la decisione di investire, in 2 scenari:

Costi alti → non c'è frammentazione

• Costi nulli → massimizza la possibilità di frammentazione

- Costi di trasporti delle parti assemblate sono nulli. (È una semplificazione)

Quindi abbiamo due input in ogni fase produttiva cioè K e L, dove i costi sono rispettivamente

w e r (dove i = 1 e 2).

i i

Abbiamo rendimenti di scala costanti nella produzione di C e A.

Produrre un'unità di A (assemblare) richiede un'unità di C, quindi i costi complessivi per produrre

g w , r , r

( )

=c +a(w )

un'unità sono rappresentati da → i i i i i

Isocosto: rappresentazione nel piano (r-w) delle combinazioni dei prezzi dei

fattori per cui il costo unitario di svolgere una data attività non varia. Quindi

l'isocosto è determinato dal costo dei due fattori produttivi.

Sopra l'isocosto il costo è più alto, sotto è più basso. Nei punti A e B, anche se

sono posizionati diversamente, il costo finale non cambia perché sono entrambi

sulla retta di isocosto.

1° situazione: costi di trasporto elevati.

Se i costi di trasporto sono troppo elevati sappiamo che non è possibile frammentare, quindi

1(w , r

faccio produzione integrata, quindi produco-assemblo nello stesso paese. Il punto è il

)

1 1

punto che rappresenta la combinazione dei prezzi dei fattori produttivi nel paese 1. Pero una

situazione del genere potrebbe spingere le imprese del paese 1 a spostare l'intera produzione in

un paese estero (IDEO) perché, nonostante tutto, risulta più conveniente trasferire tutto lì piuttosto

che produrre tutto nel paese 1.

Ricordiamo che essendo in una situazione di perfetta

concorrenza, le imprese del paese 1 non fanno profitti. Il prezzo

sarà quindi uguale al costo di assemblaggio e al costo di

produzione nel paese 1. Ciò vuol dire che la linea di isocosto

con produzione integrata

sarà:

Quindi, se abbiamo costi di

trasporto elevanti non ci

conviene frammentare,

quindi anche linee di isocosto integrate. Però notiamo che la produzione integrata rimane nel

paese 1 (Italia) se nel paese 2 la combinazioni di costo dei fattori produttivi è uguale o addirittura

maggiore (es vaticano); viceversa si sposterà in un paese estero nel quale la combinazione dei

costi dei fattori è inferiore (es. Cina) 16

2° situazione: costi di trasporto nulli.

Se invece i costi di trasporto della componenti sono nulle è possibile la frammentazione. Ho quindi

2 rette di isocosto e posso valutare dove mi conviene spostare parte del fattore produttivo, quindi:

(i) isocosto dell'assemblaggio A - A e (ii) isocosto delle componenti C - C.

Quindi, se l'assemblaggio fosse fatto con una combinazione di prezzo dei fattori lungo A-A,

mentre i componenti fossero cmq prodotti nel paese

1, il costo unitario totale (quindi del prodotto finito)

sarebbe pari a quello della produzione integrate in 1

o on qualunque punto lungo I-I

L'inclinazione dell'isocosto C-C è dato dal rapporto

K/L: più l'isocosto è inclinato, tanto maggiore è

l'intensità relativa alla remunerazione di capitale.

Ecco spiegato perché la retta di isocosto

dell'assemblaggio è quasi piatta (è un alta intensità

di lavoro)

Il punto di intersezione é il punto di indifferenza.

Isocosto di ass

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
21 pagine
8 download
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chicca191192 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Internazionalizzazione dei mercati e delle imprese internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Deana Gabriele.