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PAGAMENTO COUPON
Tasso fisso
• Sempre uguale (BTP);
-‐ Crescente (Obbligazioni step up);
-‐ Decrescente (Obbligazioni step down).
-‐
Tasso variabile
• 1. Scelta parametro: finanziario, reale, valutario;
2. Direzione legame (Reserve Flooter).
MODALITÀ DI COLLOCAMENTO
Private Placement: l’emittente contatta gli eventuali investitori;
• A Fermo: volumi e prezzi stabiliti dall’emittente (obbligazioni societarie e bancarie);
• Per ridurre il rischio l’emittente si può avvalere dell’aiuto di un intermediario, Investment Bank, che
• organizza il collocamento con o senza garanzia. Emittente decide quantità e prezzo.
Domanda < Offerta titoli si assicura i fondi dell’investimento solo tramite garanzia;
!
Domanda > Offerta titoli emittente non soddisfatto, ha sbagliato il prezzo.
!
A Rubinetto: prezzo definito dall’emittente (buoni postali e certificati di deposito);
• Con Asta: quantità definita dall’emittente:
• Marginale (BTP, CCT, CTZ, BTP€);
-‐ Competitiva (BOT);
-‐ Con prezzo prefissato (BTPItalia).
-‐
Es. Asta marginale BTP a 3 anni. Q=3.500, tassi 0,75%
Q P Q. Aggiudicata
Unicredit 300 100,30 300
San Paolo 1.000 100,29 1.000
Monte Paschi 500 100,25 500
San Paolo 500 100,20 500
Unicredit 700 100,19 700
UBI 1.000 100,17 500
Monte Paschi 300 100,16 --
Tutti coloro che si sono aggiudicati i titoli pagheranno 100,17.
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VALORE DI RIMBORSO
Entità prefissata;
• Indicizzato:
• Valore nominale + premio alla pari + 50% incremento paniere titoli;
-‐ Rimborso minimo non prefissato;
-‐ Event linked (condizionato da un evento esterno).
-‐
METODO DI AMMORTAMENTO
Bullet bonds (tutte le obbligazioni che scadono quel giorno vengono rimborsate quel giorno);
• Piano di rimborso:
• Pro quota;
-‐ Estrazione a sorte;
-‐ Acquisti sul mercato;
-‐
Buy-back (riacquisto da parte della società dei titoli al prezzo di mercato).
•
OBBLIGAZIONI CORPORATE
Nessun limite:
Banche;
• Società (S.p.A., S.r.l. con azioni quotate);
•
Altre società: limite all’emissione pari a 2 volte i mezzi propri (capitale sociali + riserva).
Minibond (PMI anche non quotate, escluse micro imprese e banche);
Nessun limite all’emissione (se vengono quotate);
Deducibilità interessi (fino al 30% ROL) e spese di emissione a condizione che siano collocate ad
investitori istituzionali.
PRESENZA O MENO DI CLAUSOLE E GARANZIE
Clausole che tutelano l’investitore:
Presenza di garanzie (covered bond);
-‐ Clausole restrittive (divieto di contrarre nuovi debiti/di investire in certi settori, politica dei
-‐ dividendi);
Presenza di facoltà: obbligazioni convertibili e obbligazioni cum warrant.
-‐
OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI
Possono essere convertite in azioni ordinarie;
• Conversione diretta (conversione delle obbligazioni in azioni della società emittente) o indiretta
• (convertire obbligazioni in azioni di una società diversa da quella emittente);
All’investitore, oltre ai tradizionali diritti economici, ulteriori opzioni/facoltà;
• Titoli più appetibili e ciò consente di ridurre il rendimento che deve essere riconosciuto
• all’investitore;
Rapporto di conversione;
• Periodo di conversione: normalmente è previsto uno spazio di tempo entro il quale effettuare la
• conversione.
Premio o Sconto: PoS% = [(PCVtq*(VNCV/100)*RC)/PA *100] – 100
• Se avrà valore positivo (premio) non è conveniente convertire; se avrà valore negativo (sconto)
conviene convertire.
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OBBLIGAZIONI CUM-WARRANT (warrant = buono d’acquisto)
Sottoscrizione di due strumenti: obbligazione tradizionale (titolo principale) e un warrant;
• Warrant: contenuto opzionale e consente all’investitore di sottoscrivere in tempi, modi e condizioni
• prestabilite titoli azionari dell’impresa emittente;
Il warrant ha una vita autonoma rispetto al titolo obbligazionario principale, può essere alienato e
• negoziato separatamente.
OBBLIGAZIONI GARANTITE
Definite covered bond, hanno un’affidabilità rafforzata da una garanzia implicita. Poiché questi titoli
hanno proprietà specifiche impegnate come garanzie, sono meno rischiosi di obbligazioni non garantite
paragonabili e dunque avranno un tasso di interesse più basso.
OBBLIGAZIONI NON GARANTITE
Sono obbligazioni a lungo termine supportate soltanto dalla solvibilità generale dell’emittente. Nessuna
garanzia specifica viene impegnata per rimborsare il debito.
Obbligazioni subordinate: non garantite con priorità di rimborso ancora più bassa.
-‐
GARANZIE FINANZIARIE ALLE OBBLIGAZIONI
Garanzie finanziarie: riducono il rischio delle obbligazioni;
• Assicurano che il prestatore sarà ripagato sia del capitale sia dell’interesse in caso di insolvenza
• dell’emittente;
Acquistate spesso da emittenti di titoli finanziariamente deboli;
• Fornite dalle compagnie di assicurazione.
•
OBBLIGAZIONI ENTI PUBBLICI TERRITORIALI
BOC, BOP, BOR;
• Finanziano progetti di interesse collettivo (no spese correnti), ma non c’è legame diretta con la
• redditività dell’investimento finanziato;
Durata non inferiore a 5 anni;
• Interesse a tasso fisso o variabile;
• Rendimento non superiore a rendimento titoli di Stato di pari durata +1%.
•
CERTIFICATO DEL TESORO ZERO COUPON (CTZ)
Titolo dematerializzato, al portatore;
• Emissione con asta marginale;
• Emissione “a sconto”;
• Durata: 24 mesi con riaperture;
• Ritenuta fiscale 12,5% sulla differenza tra prezzo di rimborso e prezzo di emissione applicata al
• momento del rimborso.
CERTIFICATI DI CREDITI DEL TESORO (CCT)
Titoli a tasso variabile, con interessi indicizzati al rendimento lordo dei BOT semestrali (dell’ultima
• asta) + spread;
Emissione mediante asta marginale;
• Durata 7 anni;
• Regime fiscali come BTP (12,5%).
•
21
CCTeu
Titoli a tasso variabile, con interessi indicizzati al tasso EURIBOR + spread determinato di volta in
• volta;
Fino a giugno 2010 emissioni con interessi indicizzati al rendimento lordo dei BOT semestrali +
• spread;
Emissione mediante asta marginale;
• Durata 7 anni;
• Regime fiscale come BTP.
•
BUONI DEL TESORO PLURIENNALI (BTP)
Emissione mediante asta marginale;
• Interessi fissi, in via posticipata, con cedola semestrale;
• Durata 3,5,10,15 e 30 anni;
• Rimborso unica soluzione a scadenza;
• Aliquota 12,5% su cedola e, al momento del rimborso, sullo scarto di emissione.
•
BUONI DEL TESORO POLIENNALI indicizzati all’inflazione Europea (BTP€)
Cedole semestrali variabili posticipate, indicizzate all’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo
• Europeo;
Valore rimborso pari al valore nominale del titolo per il coefficiente di indicizzazione del giorno di
• scadenza;
Emissione mediante asta marginale;
• Durata 5,10 e 30 anni.
•
BTPItalia, indicizzati all’inflazione italiana
Tasso cedolare (reale) minimo garantito fissato al termine del collocamento;
• Cedole semestrali variabili, posticipate, indicizzate all’indice FOI, tasso cedolare semestrale reale
• fisso per il capitale rivalutato;
Rivalutazione del capitale corrisposto unitamente alla cedola;
• Emissione alla pari sul MOT;
• Premio fedeltà (4% lordo sull’importo nominale acquistato).
•
Esercizio
Tempo Duration BTP TRES BTP Prezzo BTP Rendimento Spread BTP-
decennale decennale decennale BUND decennale BUND
T(0) 8,7 6% 85 1% 500 punti
T(1) 8,7 ? ? 0,8% 540 punti
Calcolare in maniera approssimata, utilizzando la relazione basata sulla duration modificata, il prezzo e
il TRES BTP decennale in T(1). Che cosa può motivare un aumento dello spread BTP-BUND?
TRES BTP T(1) = 5,40 (spread) + 0,80 (rendim. BUND) = 6,2%
– D/(1+TRES) * ΔTRES = - 8,7/(1+0,062) * (0,002) = - 0,0016384
- 0,0016384 * 85 = - 1,392
85 – 1,392 = 83,6
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MERCATO AZIONARIO (luogo, non necessariamente fisico, dove sono negoziati i titoli azionari)
Dimensioni:
• Capitalizzazione di borsa (misura della dimensione delle società quotate in quel mercato,
-‐ quotazione titolo * n° azioni in circolazione);
Numero società quotate;
-‐ Controvalore scambi (misura le azioni, che in un dato periodo, sono state scambiate per il loro
-‐ prezzo).
Criteri di quotazione: per potersi quotare in borsa, determinati dalle singole borse, riguardano le
• società in termini di dimensioni, informativa e titoli (flottante);
Negoziazione:
• Conferimento ordini;
-‐ Esecuzione ordini;
-‐ Compensazione;
-‐ Liquidazione.
-‐
Informativa
• Sorveglianza
•
Perché quotarsi in borsa?
Necessità di trovare nuovo capitale, che vuole essere più stabile;
-‐ Passaggio generazionale;
-‐ Maggiore visibilità;
-‐ Valore società dipende dal mercato.
-‐
Imprenditori italiani difficilmente quotano in borsa le loro società, perché generalmente sono imprese
piccole e quotarsi costa.
MERCATO AZIONARIO ITALIANO
Il mercato azionario italiano, privatizzato per un mercato più efficiente nel 1998, è gestito da Borsa
Italiana S.p.A. e vigilato dalla Consob.
Sistema misto: asta a chiamata e negoziazione continua.
Nel 2007 la Borsa Italiana si è fusa con il London Stock Exchange.
MTA = Mercato telematico azionario (regolamentato).
MTF = Multilateral Trading Facilities (non regolamentato).
Internalizzatori di ordini: intermediari che scambiano ordini relativi ai propri clienti.
Segmento STAR: per dare maggiore visibilità a imprese medio-grandi, richiedendo maggiori
informazioni.
AZIONI
Rappresentano una quota parte del capitale di imprese costituite in S.p.A., S.a.p.a. e S.c.a.
Tutte uguale valore nominale e non possono essere emesse sotto la pari. Si possono avere azioni prive di
valore nominale.
Titoli a reddito variabile: remunerazione deriva da un dividendo variabile frutto di un utile e della
politica di divisione del C.d.A.
Non hanno scadenza, no obbligo rimborso del capitale. Possono essere vendute.
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