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I COMPONENTI e LA STRUTTURA DEGLI

ORDINAMENTI

Componenti di un Ordinamento Giuridico Norme

Ovviamente i , va da sé, sono le ! Tuttavia,

occorre ricordare le tre distinzioni previamente analizzate ed inoltre, introdurne una quarta:

Norme Originarie

1. : o “sovrane”, le norme la cui appartenenza all’ordinamento non dipende

dall’esistenza di altre norme.

Norme Derivate

2. : o “dipendenti”, le norme la cui appartenenza all’ordinamento dipende dalla

previa esistenza di altre norme.

Norme Formulate

3. : le norme che trovano espressa enunciazione in una qualche disposizione

normativa.

Norme Inespresse

4. : le norme che i giuristi ricavano mediante procedimenti argomentativi, logici o

pseudo-logici.

Norme Valide

5. : ogni norma che sia conforme e compatibile materialmente con le norme e

metanorme che sono ad essa superiori.

Norme Invalide

6. : ogni norma che sia osservata e applicata, ma che a un certo punto risulta

invalida, e quindi annullata.

Regole

7. : un enunciato condizionale che connette una conseguenza giuridica a d una classe di fatti.

Principi

8. : questi possono definirsi come:

a. Norme fondamentali: privi di fondamento, che danno fondamento.

b. Norme Indeterminate: defettibili e generiche.

Insieme di Norme Strutturato

Un Ordinamento è considerato come un . La struttura a cui si allude

prende in considerazione tute le relazioni che intercorrono tra le norme, richiamandone due rilevanti:

Relazione di Fondazione

1. Duplice Relazione Gerarchica

2. Molteplice

Relazione di Fondazione

Fondamento Dinamico

 : fa riferimento alle norme Formulate o Espresse. È il caso in cui una

norma N1 dà fondamento “dinamico” a una norma N2 creta da un’autorità A istituita da N1.

Tale Norma N2, abrogata e/o sostituita N1 non cessa di appartenere all’ordinamento.

Fondamento Statico

 : fa riferimento alle norme Inespresse. È il caso in cui una norma N1 dà

fondamento statico a una norma N2, e questa è derivabile con strumenti logici e argomentativi da

N1.

In tal caso, tale Norma N2, abrogata e/o sostituita N1 cessa di appartenere all’ordinamento.

Relazione Gerarchica

Bisogna qui, semplicemente richiamare le quattro strutture gerarchiche precedentemente viste:

Gerarchia Formale

1. o Strutturale,

Gerarchia Materiale

2. o Sostanziale,

Gerarchia Logica

3. ,

Gerarchia Assiologica

4. .

Introduciamo però, una classificazione degli ordinamenti in base a diversi criteri. Esaminiamo qui la

Complessità

classificazione per :

 Ordinamento Semplice Unica Autorità Normativa Unica Fonte Normativa

: (sovrano) +

(legge).

 Ordinamento Relativamente Complesso Pluralità di Autorità Normative più

: (esecutivo) +

fonti gerarchicamente eguali (leggi).

 Ordinamento Altamente Complesso Pluralità di Autorità Normative gerarchicamente

:

diseguali più fonti gerarchicamente diseguali

(esecutivo) + (leggi) . [ITALIA, es. Stato/Regioni]

insieme mutevole di norme

Qui, la classificazione dal punto di vista di ordinamento come , analizzandolo

da due punti di vista:

 Punto di Vista Sincronico statico

: ovvero , in un istante determinato della storia.

Sotto questo punto di vista si presenta come un insieme statico di norme, ma è destinato a mutare

nel tempo.

 Punto di Vista Diacronico dinamico

: ovvero , in una sequenza dinamica di insiemi di norme.

Sotto questo punto di vista appare come una sequenza dinamica di atti normativi.

Gli Ordinamenti Giuridici Moderni appaiono né esclusivamente dinamici, né esclusivamente statici,

Ordinamenti Misti

ma anzi, come .

all’accentramento

Qui, la classificazione in base :

 Ordinamento Accentrato : che istituisce organi specializzati per la produzione e l’applicazione

delle sue stesse norme.

 Ordinamento Decentrato : affida interamente la produzione e l’applicazione delle sue norme ai

destinatari delle norme stesse (es. gli Stati nel caso di Ordinamento Internazionale).

concezioni di Subordinazione

A tali concetti si legano le :

 Ordinamento Indipendente – Ordinamento Indipendente

 Ordinamento “Indipendente” – Ordinamento Subordinato (stato/regione).

PARTE IV – CAP. VI

CONFLITTI TRA NORME

Può accadere, anzi accade continuamente, che due norme costituiscano per una stessa fattispecie

Antimonie

singolare e concreta conseguenze incompatibili. Tali incompatibilità sono dette . Un

Coerente

ordinamento privo di antimonie si dice .

Possiamo distinguere due tipi di Antimonie:

 Antimonie in Astratto : due norme che connettono conseguenze giuridiche incompatibili a

fattispecie astratte.

 Antimonie in Concreto : due norme che connettono conseguenze giuridiche incompatibili a

fattispecie concrete.

Possiamo inoltre distinguere, in base al grado incompatibilità, le:

 Antimonie Totali (1 SI – 1 NO)

 Antimonie Parziali :

o Unilaterali (1 SI - 1 SI, ma questo no)

o Bilaterali (1 SI NO – 1 SI SI)

In questi sensi, l’antimonia è frutto dell’interpretazione. È però anche vero, che proprio grazie

all’interpretazione si possono evitare le antimonie. Pertanto, dobbiamo concludere, che ci sono i seguenti

Soluzione delle Antimonie

casi di :

Norme Provenienti da due fonti distinte, ma appartenenti alla

1. Antimonie tra

medesima classe di fonti CRITERIO CRONOLOGICO “Lex Posterior Derogat Legi

:

Priori” . Norme Provenienti da fonti di tipo diverso

2. Antimonie tra : distinguiamo:

Prevale la lex superior

a. Se sussiste una relazione gerarchica: prevale la norma che proviene da fonte

b. Se sussiste un grado di competenza:

competente . Criterio Cronologico

c. Se non vi sono i seguenti criteri, si applica il .

Norme Statali e Norme Comunitarie prevale la Norma Comunitari

3. Antimonia tra : , a

meno che non intacchi i principi supremi Costituzionali.

Principi Costituzionali Tecnica di Ponderazione

4. Antimonia tra : si applica la (o

dei Principi

bilanciamento) : essa consiste nell’istituire tra i due principi coinvolti una gerarchia

assiologica e mobile, di dare cioè un peso distinto a entrambi.

Criterio di Specialità Lex Speciali Derogat Lex Generali

5. : “ ”; distinguiamo due varianti:

norma più generale è derogata ad opera della speciale

a. La .

gerarchia assiologica

b. Ove non sia possibile, si determina una .

PARTE IV – CAP. VII

IL TEMPO DELLE NORME

5 Dimensioni Temporali

Ogni norma ha almeno :

Il Tempo dell’Appartenenza la norma acquista esistenza

1. : ha inizio nel momento in cui

giuridica .

Il Tempo della Vigenza la norma acquista esistenza giuridica

2. : ha inizio nel momento in cui

nell’ordinamento, e non viene abrogata .

Il Tempo della Validità la norma è valida

3. : ha inizio nel momento in cui , e quindi se è prodotta

conformemente alle norme che ne regolano la produzione ed è compatibile con le norme che ne

Il mutamento delle norma sovraordinate provoca l’invalidità della

limitano il contenuto.

norma

.

Il Tempo dell’Applicabilità la norma è assoggettata all’obbligo

4. : ha inizio nel momento in cui

di essere applicata dagli organi giurisdizionali e amministrativi . Questo inizio si usa chiamare

Entrata in Vigore Obbligatorietà

“ ” o “ ”.

NORMALMENTE : coincide con il tempo di vigenza, NON coincide con il tempo di validità.

Il Tempo dell’Efficacia la norma produce i suoi effetti giuridici

5. : ha inizio nel momento in cui .

Nozioni di Norme

Introduciamo le seguenti :

 Norme Retroattive: norme che connettono conseguenze giuridiche a fatti antecedenti la loro

entrata in vigore. Distinguiamo:

o Retroattive in senso debole: che determinano la soluzione di controversie non ancora

decise in sede giurisdizionale.

o Retroattive in senso forte: che determinano la soluzione di controversie ormai decise in

sede giurisdizionale.

 Norme Ultrattiva: norme che connettono conseguenze giuridiche a fatti successivi alla sua

abrogazione.

 Norme Transitorie: intese in senso:

o Funzionale: regolano il passaggio da una disciplina all’altra.

o Strutturale: hanno un’efficacia circoscritta nel tempo, soggette a termine di efficacia.

Norme Penali

Le , ovvero le norme del tipo “Se A, allora P” dove P è una conseguenza penale, si

quattro principi

fondano su :

 Principio di Irretroattività Sfavorevoli

delle norme penali ,

 Principio di Retroattività di Favore

delle norme penali ,

 Principio di Ultrattività di Favore

delle norme penali ,

 Principio di non - Ultrattività Sfavorevoli

delle norme penali .

Norme Penali Sfavorevoli introducono una pena nuova per una condotta in passato

: quelle che

irrilevante .

Norme Penali di Favore riducono o eliminano una pena preesistente

: quelle che .

PARTE V – CAP. I - II

STATO E POTERI Stato

Ogni Stato è/ha un Ordinamento Giuridico , non è vero il contrario. Si parla di in presenza di un

Ordinamento Giuridico:  Accentrato ,

 Indipendente ,

 Efficace ,

 Effettivo .

Ora, ogni ordinamento giuridico può essere riguardato da almeno tre punti di vista:

Modalità di Produzione e Formazione

1. : questo punto di vista ci aiuta a capire la differenza tra:

Stato Democratico

a. : uno Stato nel quale le norme sono create dai soggetti cui sono

rivolte, adottate da:

i. I loro stessi interessati

ii. Secondo il principio di maggioranza

E in aggiunta nella filosofia moderna:

iii. La protezione dei diritti fondamentali,

iv. La rigidità costituzionale,

v. La garanzia giurisdizionale della Costituzione.

Stato Autocratico

b. : uno Stato nel quale le norme sono create senza la partecipazione dei

soggetti cui sono rivolte.

Contenuto dell’Ordinamento

2. : questo punto di vista ci aiuta a capire la differenza tra:

Stato Costituzionale

a. : uno stato nel quale:

i. Il potere politico è distribuito a una pluralità di organi.

ii. Ai cittadini siano conferiti e garanti alcuni diritti di libertà.

Stato Assoluto

b. : dove mancano le precedenti condizioni.

L’Estensione dell’Ordinamento

3. : questo punto di vista ci aiuta a capire la differenza tra:

Stato Liberale

a. : nel quale solo un’area circoscritta sia disciplinata dall’ordinamento.

Stato Totalitario

b. : nel quale tutti i comportamenti umani sono soggetti a norme

giuridiche.

Stato di Diri

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A.A. 2012-2013
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SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher acca46 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Ratti Giovan Battista.