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Estratto del documento

Oggetto ASTRAZIONE, MODELLO DI UNA POSSIBILE ESPERIENZA.

ESISTENZA DI UNA LEGGE. NON E’ UNA ‘COSA’, MA UNA REGOLA, LA

DESCRIZIONE OPERATIVA DI UNA CLASSE DI POSSIBILI ESPERIENZE.

Esistono due tipi di oggetti:

- Dinamico: motiva il segno, ma esso (attraverso il ground) istituisce

l’oggetto immediato, che è interno, un’idea, una rappresentazione

mentale.

- Immediato: oggetto come il segno stesso lo rappresenta e il cui Essere è

così dipendente dalla rappresentazione che se ne da nel segno.

Un’interpretazione – attraverso interpretanti – è il modo in cui il ground

come oggetto immediato si manifesta come significato.

Il lettore modello, il ruolo di Lettore e di Autore

Il testo è:

- incompleto e da attualizzare;

- intessuto di non-detto;

- richiede movimenti cooperativi attivi e coscienti da parte del lettore;

- operazione estensionale da parte del lettore;

- decide il proprio destinatario, viene emesso per qualcuno che lo

attualizzi.

Il testo ha dei spazi bianchi, nati per due motivi:

- il testo è pigro,

- passando dalla funzione didascalica a funzione estetica, lasciando al

lettore l’iniziativa interpretativa.

“Ogni testo implicitamente sceglie e seleziona il proprio lettore

modello” – strategia interpretativa. Un testo è un prodotto la cui

interpretazione deve far parte del proprio meccanismo generativo (generare

un testo significa attuare una strategia di cui fanno parte le previsioni

delle mosse altrui).

Per organizzare la propria strategia testuale un Autore deve rispondere ad una

serie di competenze, deve avere la consapevolezza che l’insieme di

competenze a cui risponde sia lo stesso del proprio lettore (= lettore modello),

capaci di cooperare alla creazione del testo.

L’Autore presuppone e istituisce la competenza del lettore modello. Produce

competenze.

Esistono testi aperti (strategia cooperativa non controllata) e testi chiusi

(strategia cooperativa controllata).

Uso ed interpretazione

- uso libero di un testo assunto quale stimolo immaginativo,

- interpretazione di un testo aperto

- uso/interpretazione come dialettica autore/lettore

- uso = godimento, estetico, piacere, deciso dal lettore, quasi sempre testo

aperto

l’Autore stesso è una strategia testuale, capace di stabilire relazioni

semantiche.

L’autore formula ipotesi di lettore modello, e così anche il lettore crea

un’ipotesi di autore.

Autore/lettore: empirico (reale) e modello (ideale)

Basandosi sui dati di strategia testuale. Per cooperazione testuale si

intendono le intenzioni virtualmente contenute dall’enunciato. Ossia: è il

testo che spiega tutte le strategie interpretative di Autore/Lettore.

Wolfang Iser (fenomenologo) – L’atto della

lettura parla de:

- piacere della lettura

- interazione fra testo e lettore (afferrare un testo)

- punto di vista errante/mobile/vagante

- correlati del punto di vista errante/mobile/vagante

- esperienza

Tutto il lavoro di Iser si concentra sulle operazioni svolte dal lettore per

afferrare il testo, comprenderlo e farci qualcosa.

Interazione fra testo e lettore

Il testo è guida riguardo a ciò che si deve produrre, e quindi non può esso

stesso essere il prodotto. Presenta dati e li usa con lo scopo di assicurarne la

comprensione (norme sociali, valori ecc..).

Il transfert dal testo al lettore dipende dalla capacità di attivare le facoltà

percettive individuali e di manipolazione del lettore (il testo come correlativo

nella coscienza del lettore).

Il modo in cui viene ricevuto dipende sia dal lettore che dal testo (processo di

lettura come interazione dinamica fra testo e lettore).

I segni linguistici e le strutture del testo sviluppano la comprensione, tali atti

sfuggono dal controllo totale da parte del testo e questa mancanza di controllo

forma la base della dimensione creativa della lettura = Tristram Shandy,

Laurence Sterne.

Autore e lettore devono condividere l’immaginazione. Il piacere del lettore

comincia quando egli è produttivo, cioè quando il testo gli consente di mettere

in gioco le sue facoltà.

Il punto di vista mobile/errante/vagante

Il testo intero non può essere percepito in un solo istante in maniera totale.

L’oggetto del testo può solo essere immaginato, grazie a diverse fasi

consecutive di lettura.

Noi siamo sempre al di fuori dell’oggetto dato, mentre siamo collocati

all’interno del testo letterario (Al di fuori dell’oggetto ma all’interno del

testo letterario, che funge da guida.)

Invece di una relazione osservatore-oggetto (con totalità) si da un punto di

vista mobile che viaggia lungo l’interno di ciò che deve cogliere.

Questo modo di afferrare un oggetto esiste solo in letteratura.

L’oggetto estetico sottoposto al pdv mobile, non può essere identificato con

nessuna delle sue manifestazioni durante il flusso temporale di lettura.

L’incompletezza di queste manifestazioni richiede delle sintesi che provocano il

trasferimento del testo nella coscienza del lettore.

Incompletezza = sintesi (oggetto) trasferimento del testo al lettore

= riorganizzazione continua. Ogni sintesi viene ripresa da quella successiva.

Husserl

Gli indici semantici delle frasi individuali implicano sempre delle aspettative =

protensioni.

Dato che questa struttura inerisce a tutti i correlati intenzionali di frasi, la loro

interazione porterà alla modificazione delle aspettative. Il lettore è fra

ritenzione e protensione. Ciascun nuovo correlato risponderà ad aspettative e

ne genererà di nuove.

Avviene una ristrutturazione delle sintesi passate. La memoria subisce una

trasformazione.

( ogni frase ha la sua fase di sintesi; quando leggi una frase ti crei

delle aspettative sulla successiva e contemporaneamente cambiano le

aspettative precedenti. La memoria è in continua trasformazione,

cambiano le aspettative precedenti. Il punto di vista mobile unisce la

dialettica tra l’orizzonte passato e l’orizzonte futuro.)

Il punto di vista si sposta costantemente tra le prospettive testuali e ciascuno

degli spostamenti rappresenta un momento di lettura articolato che oppone e

mette in rapporto le prospettive.

Non c’è una stretta sequenza temporale.

Correlati dal punto di vista mobile/vagante/errante

I - costruzione di coerenza come base per il coinvolgimento nel

testo in quanto evento

Il lettore è presente nel testo, nel punto in cui memoria e aspettativa

convergono.

Il PDV smembra il testo in strutture interattive, che danno origine a un

raggruppamento. L’interpretazione “coerente” = Gestalt ( è quello che fai

quando dai coerenza a quello che leggi. Se fra i segni non c’è già

correlazione non si può fare ), è il prodotto dell’interazione tra testo e

lettore.

L’apprendimento del testo dipende dai raggruppamenti di Gestalt.

Una Gestalt non è possibile se non c’è correlazione tra i segni. Il lettore quindi li

rende coerenti.

( il lavoro del lettore e della lettura quindi è di correlare i

segni/Gestalt e renderli coerenti. )

Gestalten = autocorrelazione di segni testuali.

II - il testo come evento

Le selezioni che noi operiamo leggendo producono delle possibilità che restano

virtuali in quanto opposte al reale. Queste incorporano quell’esperienza non

familiare che è delineata senza essere messa a fuoco.

Dalla loro presenza virtuale nascono le “associazioni estranee” che si

accumulano e bombardano le Gestalten formulate ( grazie agli schemi

familiari), che vengono a loro volta scalzate e causano un ri-orientamento dei

nostri atti di apprendimento.

III - il testo come evento vivente

Il conflitto può essere risolto con una terza dimensione, che viene alla luce con

le oscillazioni del lettore fra coinvolgimento e osservazione.

Il significato del testo è che quando leggiamo reagiamo a ciò che noi

stessi abbiamo prodotto ed è questo tipo di reazione che ci consente

di sperimentare il testo come evento reale.

Deve la sua presenza nelle nostre menti alle nostre stesse reazioni e sono

queste che ci fanno animare il significato del testo come una realtà.

SPIEGAZIONE:

Quando leggiamo nella nostra testa si formano delle associazioni che però non

addicendosi alla Gestalt che serve in quel momento non vi possono essere

integrate. Quindi selezionando solo le cose utili per la Gestalt (ricordati che la

Gestalt è quello che fai quando dai coerenza) necessariamente escludiamo

delle cose che però non se ne vanno via completamente e restano così ai

margini, proiettando continuamente la loro ombra. Quindi noi leggendo

formiamo un flusso di possibilità che oltre all’esperienza familiare incorporano

anche quella non familiare che è delineata senza però essere messa a fuoco.

Da questa presenza virtuale nascono così le “associazioni estranee” che via via

che leggiamo si accumuiano ai margini bombardando sempre più le geltant

“pulite” che noi formuliamo, che così vengono scalzate e causano un

riorientamento dei nostri atti di apprendimento. (Man mano vediamo “sotto

un'altra luce”, più leggiamo più ci rendiamo conto che quello che avevamo

organizzato si riorganizza facendoci sempre più chiarezza e cambiando anche

direzione).

Questo conflitto tra “familiare” e “non familiare”, tra Gestalt ed “elementi” ai

margini, può essere risolto con una terza dimensione, che emerge con le

oscillazioni che compie il lettore fra COINVOLGIMENTO (creare Geltalt) ed

OSSERVAZIONE (notare che ci sono altri elementi che fanno cambiare le nostre

gestalten) = IL TESTO COME EVENTO VIVENTE.

Il significato del testo dunque è che quando noi leggiamo reagiamo a quello

che noi stessi abbiamo prodotto ed è questo tipo di reazione che ci consente di

sperimentare il testo come evento reale. Questo deve la sua presenza nelle

nostre menti che creano e disfano, che formano ed interrompono illusioni, che

bilanciano, alle nostre stesse reazioni e sono queste che ci fanno animare il

significato del testo come una realtà.

IV - Il coinvolgimento come condizione dell’esperienza

Le discordanze prodotte dal lettore gli fanno contestare le sue stesse Gestalten.

Il lettore infatti, cerca di bilanciare queste discordanze e tutto questo processo

ha luogo nell’immaginazione del lettore. Questo coinvolgimento ci colloca nella

“presenzialità” del testo e traduce il testo in una presenza per noi.

Più il testo è prese

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
11 pagine
9 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/04 Estetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher noemi.grilli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Estetica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Montani Pietro.