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RISULTATI
Se queste premesse superano la contraddizione diventano più forti, saranno davvero le motivazioni del consultante. Attraverso ciò si raggiungono 2 traguardi che permettono al consultante di effettuare una scelta autentica e libera:
- TRAGUARDO PARRESIASTICO
- TRAGUARDO PERSONALE
Il consultate dice la verità su di sé, grazie al perché consulente riflette sulla propria interiorità. Vagliare è l'elemento che consente all'interlocutore di la coerenza logico-linguistica su quanto dice sulla propria vita e quanto compie concretamente. Si relaziona ciò che si dice di essere con quello che si è davvero nella realtà quotidiana. Non solo nella fase linguistica, il consultante effettua una ricognizione dei suoi principi e vedere se concretamente guidano il suo agire. Se c'è questa coerenza allora il non influenzata consultante fa una scelta libera, da pretese esterne che gli dice come comportarsi.
Nel
Momento in cui il consultante fornisce il suo resoconto su di sé si rende conto di non essere solo il soggetto del suo racconto, ma anche il racconta. Ciò che consente più del dato narrativo: PERSONA = LA MANIFESTAZIONE DI OGNI CARATTERISTICA DELL'UOMO, ELEMENTO CHE NON SI PUÒ RIDURRE ALLA MANIFESTAZIONE DEGLI ELEMENTI NE' IN OGNUNO DI ESSI. (Manifestazioni razionali di sé).
PERSONA DA: PROSOPON = MASCHERA
Per l'antico greco non significava elemento che nasconde ma che manifesta l'interiorità che non si può ridurre ad un oggetto. Per fare questo il soggetto deve relazionarsi con l'altro. Questa relazione si realizza grazie all'ELEMENTO VISIVO = Ciò che mi permette di vedermi rispecchiato nell'altro. La mia interiorità si manifesta all'esterno e la vedo attraverso quanto l'interlocutore vede. Per questo è importante la relazionalità a livello psicologico.
solo il consultante non è in grado di percepire quell'insieme della sua persona, c'è bisogno della relazione con l'altro.PER - SONARE
Suonare attraverso. Sempre in relazione alla maschera:
Per la cultura latina essa non è ciò che consente allo strumento tecnico con psiche di manifestarsi, ma cui l'attore fa risuonare all'esterno la sua voce.
Focus sulla questione linguistica e dialogica, proprietà della consulenza psicologica.
Si ha bisogno di vedersi attraverso l'altro ma anche di comunicare con lui, attraverso il dialogo emerge la relazione.
LOGOS = Mettere in connessione.
FERSU
Riferimento alla figura di Perseo; Nel mito vi sono dei parallelismi con la consulenza genetica.
Il consultante, come Perseo, deve affrontare il rischio di rimanere PIETRIFICATO = Di essere oggettivizzato (STATUA OGGETTO INSIEME DEI SUOI GENI).
DI PIETRA – Il consultante, come Perseo, deve affrontare dei passaggi per evitare ciò: il 1-Superare le Graie
-> Che rappresentano il momento oppositivo, lo scontro da superare per rendere forti le premesse del proprio ragionamento. Il momento maieutico,
2-Le Ninfe rappresentano il momento positivo -> Il consulente fornisce al consultante i mezzi per prendere una decisione autentica e libera. Si supera dunque Medusa (il rischio di oggettivazione), non si guarda direttamente il mostro ma indirettamente attraverso lo scudo. Evito l'oggettivazione e capisco di non essere oggetto ma altro, immagine razionale ma anche qualcos'altro.
Il simbolo rappresenta da un lato ciò che da forma a quello che rappresenta, dall'altro rimanda ad altro. La MASCHERA per gli antichi greci è ciò che da forma a quello che si vede, ma da sola non basta, rimanda a qualcos'altro, così si porta all'esterno l'interiorità. Così nella consulenza psicologica si porta all'esterno l'interiorità del cliente, rimandando allo stesso.
tempoall'interiorità stessa.SUBSTANTIA nell'analisi si SPEAMAN.
LA DEFINIZIONE DI BOEZIO DI PERSONA = Sostanza individuata o individuabile razionale.
EMPIRISTI = Riferimento alla substantia come a una sostanza razionale, una delle tante caratteristiche empiricamente attestabili dell'Uomo. Si soffermano solo sulle caratteristiche empiricamente accertabili. Non cercano l'elemento unificante, le caratteristiche che loro dicono individuare l'Uomo, ma sulle singole caratteristiche. La sostanza razionale è una tra tante altre caratteristiche dell'essere umano.
SPEAMAN = Recuperando un concetto più classico si riferisce a substantia come a ciò che sta sotto, che unisce le caratteristiche dell'Uomo che si manifestano nel mondo concreto. L'elemento che unisce le differenze.
Intervento diretto per modificare il
Eugenica positiva = patrimonio genetico secondo un certo modello di criteri ideali. Es intervento in laboratorio sulle cellule.
TITOLO: ALL'ORIGINE DEL D, AL TRAMONTO DELLA LEGGE
A partire dall'880 si pensava che tutto il D fosse riducibile solo alla legge. All'origine invece, il diritto non si componeva non solamente del lato normativo. La scuola francese credeva che all'interno del codice potesse prevedere tutti i casi possibili, quindi bastava cercare le soluzioni ad essi all'interno del solo codice. Il giudice doveva limitarsi a ritrovare le disposizioni che disciplinassero il caso concreto.
Kelsen esponente del formalismo giuridico, dice che le norme sono giuridiche se prevedono al loro interno la sanzione per la violazione di quanto prescritto dalla norma stessa. Una norma per essere
giuridica doveva essere prodotta attraverso uno specifico iter normativo. Ad un primo livello ci sono le sentenze -> Legge del parlamento -> Legge costituzionale. Una Piramide.
In epoca post moderna si assiste alla frammentazione normativa. La stessa giurisprudenza non segue più comportamenti univoci. Assistiamo ad un panorama frammentato tipico dell'esperienza contemporanea.
Se si riduce tutto il D alla legge quale elemento fondamentale dell'esperienza giuridica resterà fuori?
Quello PROCESSUALE = Il luogo nel quale è possibile avere lo scontro tra leggi opposte. Cavalla intitola il suo testo così perché viene meno l'idea per cui la legge esprime il panorama giuridico, dall'altro Cavalla ritiene di poter rintracciare degli utili elementi nel pensiero classico greco. Compare per la prima volta l'esperienza processuale. Viene individuata come contesto all'interno del quale è possibile far emergere proprio
elemento unificante, comune alle parti e per questo esperienza giuridica sarà costituita da elementi quali la legge, la dottrina più qualcosa d'altro che si manifesterà nel momento processuale.
ORIGINE = Ciò che consente ogni inizio che noi viviamo. Dimensione antecedente che dischiude la possibilità di ogni inizio e che è definito come inizio. Principio che sta in ogni cosa e che non si esaurisce in nessuna di esse.
Il D può riconnettersi ad un insieme di leggi prodotte da un potere costituito oppure può avere un'origine più profonda legata ad un principio. Il pensiero classico è il primo pensiero che si è interrogato sul principio attraverso una ricerca incessante. Il pensiero classico in questo si distingue da quello moderno.
Le premesse del ragionamento sono assiomi indiscutibili.
L'Uomo moderno persegue la certezza che viene assicurata attraverso una forma d'ordine che diventa garanzia di verità.
Quel determinato metodo di ragionamento garantisce quella certezza insita in quelle conclusioni, un solo modello che sarà in grado di garantire certezza delle conclusioni. Ragionamento per cui se io ho delle premesse indiscutibili avrò delle conclusioni collegate. Secondo Cavalla il primo teorema della filosofia recita: "l'intero (elemento unificante di tutte le differenze) non può essere oggetto della filosofia". Tentare di volgere al negativo questa nozione -> Intero come oggetto del pensiero. Per oggetto si intende qualsiasi realtà circoscritta nello spazio e nel tempo posta come esterna e passiva rispetto ad una attività soggettiva che ne attesta la presenza e può conoscerla e manipolarla tutto ciò che è pensabile è oggetto. Dall'intero resterebbe fuori la realtà soggettiva. Dunque negare il teorema porta a oggettivizzare il tutto. Scientismo: Il tutto che esiste è quello che si manifesta.
Nella realtà. Il suffisso sta ad indicare l'esasperazione di un certo tipo di pensiero. L'oggettivizzazione dell'intero può condurre al dogmatismo tipico dell'epoca moderna e allo scetticismo tipico dell'età post-moderna in cui non si ritiene più la possibilità di trovare un elemento comune a tutte le cose. Intero è ciò che riguarda la realtà esistente e quel quid che consente di tenerle insieme.
Questo titolo al suo libro perché: Il tramonto dell'idea per cui il D LEGGE. Origine del D D in senso ampio, non solo la legge ma anche dottrina, consuetudine, e soprattutto processuale. È il processo il luogo in cui si scontrano in modo oppositivo pretese opposte, leggi opposte, è il luogo in cui si può vagliare la validità di una determinata norma.
Origine. Nozione che rimanda a quella di INTERO. Ciò che consente ogni origine. L'insieme di tutti gli.
oggetti piùqualcos’altro.
PRIMO TEOREMA DELLA FILOSOFIA: “L’intero non èoggetto del pensiero”
Se si prova questo teorema negandolo ci si contraddice;
OGGETTO = Ogni realtà circoscritta nello spazio e nel tempo posta comeesterna e passiva rispetto ad un’attività soggettiva che ne attesta la presenza,può conoscerla e manipolarla.
Negandolo si considera l’intero esclusivamente come un insieme di oggetti esi trascura l’attività soggettiva che ne deve attestare la presenza e che puòmanipolare quell’insieme. Non sarebbe più intero perché da esso rimarrebbe