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Es. Postel
Cosa sono i copioni di fruizione?
Comportamenti di utilizzo che si formano negli ambienti (non luoghi, ambienti controllati) il cui scopo è far
agire senza pensare (velocemente e in modo automatico).
Quante e quali sono le regole/caratteristiche degli ambienti controllati?
1. ambiente circoscritto (libertà di ingresso e uscita limitata)
2. ambiente avulso e separato dal mondo circostante
3. permanenza prolungata
4. ambiente schematico e organizzato ma stimolante
5. appagare tutti i bisogni primari del fruitore
6. vario abbastanza da non permettere al fruitore di provare tutto Lezione 2
Cos’è l’attenzione?
È un processo che serve a limitare le informazioni, per concentrarsi su quelle di maggior valore (processo di
selezione). Risiede nel lobo frontale.
Come varia l’attenzione in base alla quantità di energie dedicate?
Quantità di energie dedicate (eccitazione):
-Bassa: sonno o pre-sonno
-Media: stato di veglia
-Alta/molto alta: situazioni con alto contenuto emotivo.
(Bassi e alti sono deleteri per attivazione e controllo dell’attenzione).
Come può essere l’attenzione?
-volontaria: rilevanza personale
-involontaria: salienza stimolo 3
Ergonomia cognitiva
Quante e quali sono le modalità dell’attenzione?
• STATI PRE-ATTENTIVI:
a basse risorse, automatizzato. Base dell’attenzione selettiva, dati legati alla memoria sensoriale.
• ATTENZIONE SELETTIVA:
selezione di elementi (sensoriali o depositati nella memoria) su cui compiere elaborazione.
Quali possono essere i rischi?
1)può essere troppo selettiva. Il soggetto si concentra troppo su un elemento secondario, trascurando
l’importanza del complesso e degli altri elementi. 2)distrazione.
• ATTENZIONE FOCALIZZATA:
involontaria, legata a stimoli ambientali troppo salienti che causano una tendenza alla distrazione.
(Stimolo saliente = si diversifica molto da quelli che lo circondano)
• ATTENZIONE DIVISA:
distribuire l’attenzione su più stimoli, ma senza riuscire a dividerla né a integrare correttamente tutte
le informazioni che dovremmo acquisire.
Riusciamo a fare attenzione a più stimoli soltanto se almeno uno è trattato in maniera automatica.
Due ipotesi che legano le funzioni attentive a quelle percettive
1_ Collo di bottiglia?
Svolgere un doppio compito.
Peggioramento nelle prestazioni in uno o in entrambi all’aumentare della difficoltà limitazione
delle risorse a livello di elaborazione centrale, nella selezione della risposta.
Essa deve avvenire in modalità “tutto o niente” per ogni singolo compito.
2_Risorse multiple?
Distinzione tra: -risorse dedicate alla percezione/elaborazione
-risorse relative alla selezione della risposta/delle azioni
Distribuzione di processi concorrenziali nei due raggruppamenti.
In entrambe, incidono sulla qualità della prestazione:
Domanda di risorse disponibili
(legata al soggetto ma soprattutto alla difficoltà del compito)
Strategia di allocazione delle risorse disponibili.
(legata soltanto all’abilità e all’esperienza del soggetto: prima si acquisiscono gli automatismi, poi la capacità
di allocazione delle risorse).
Cos’è l’Indice PRF? (Funzione Risorse/Prestazione)
Situazione ottimale: tutte le risorse dedicate ad un singolo compito.
Se un’elevata quantità di risorse viene trasferita su un altro compito,
la qualità della prestazione peggiora. Bisogna reinvestire le risorse
nel compito iniziale x arrivare al punto 3.
Cosa sono le strategie di allocazione delle risorse?
Capacità di indirizzare (in modo strategico) le risorse mentali verso i
compiti che le richiedono. Dipendono dall’abilità e dall’esperienza
del soggetto e creano gli automatismi. 4
Ergonomia cognitiva
Quali sono gli effetti che incidono sulle strategie di allocazione?
1_ effetto inerziale: spostare l’attenzione richiede sforzo energetico. Le persone tendono a continuare
lo stesso compito pur di non trasferire l’attenzione.
2_ interferenza: quando due compiti sono in relazione o molto simili, lo spostamento dell’attenzione
può causare interferenze. Tempo di spostamento simile tra compiti simili e compiti molto diversi.
3_ presenza di attivatori del ricordo (salienti) induce lo spostamento automatico dell’attenzione. Se lo
stimolo è poco saliente, si disperde l’attenzione.
4_ Le persone tendono ad essere più attive con carico di lavoro mentale modesto. Diventano reattive
quando il lavoro cresce eccessivamente.
Quali sono le variabili nella predizione del risultato attentivo? Che vuol dire?
-Automaticità: innescarsi di automatismi
-Domanda di risorse: quanto la progettazione di un compito richiede risorse mentali
-Abilità del soggetto: quanto il soggetto ha acquisito (tramite l’esperienza) automatismi o capacità di
allocazione delle risorse.
-Difficoltà del compito in sé: distribuzione azioni/funzioni mentali richieste in rapporto alle caratteristiche
specifiche del compito.
Cos’è la distrazione? Da quali variabili dipende?
È la perdita di vigilanza attentiva. Dipende da:
-Tempo: la vigilanza decade progressivamente entro la prima mezz’ora (vale sia x attenzione sensoriale che
cognitiva).
-Contesto: non deve contenere falsi allarmi attentivi (cioè dare risalto ad elementi importanti e non allo
stesso modo). Ciò produce confusione, causando errori di elaborazione, perdita di informazioni e carico di
lavoro eccessivo.
-Elevata richiesta di risorse mentali in elaborazione a causa di:
Stimolo a cui prestare attenzione difficilmente identificabile
Stimoli inattesi (incertezza su quando e dove)
Stimoli troppo frequenti
Ci si deve ricordare con quale format si presenterà lo stimolo
Stimolo o format non familiari per il soggetto.
Strategie nei processi pre-attentivi?
a) Stimolo rilevante: bisogni, obiettivi e valori del destinatario
similarità (individui simili al destinatario)
drammi e ministorie
b) Stimolo piacevole : immagini attraenti
musica
c) Stimoli sorprendenti: novità stimoli inattesi
d) Stimoli facili da elaborare: evidenti
concreti
in contrasto
e) Prossimità dello stimolo: sensoriale
temporale
spaziale
Come mantenere alta l’attenzione?
* vedi “cos’è la distrazione” 5
Ergonomia cognitiva
Qual è l’angolo visivo di piena attenzione?
2°. Aggiungendo la visione periferica può arrivare a 4°.
Campo visivo utile: area circolare attorno al punto di fissazione la cui dimensione è determinata da:
-quanto è densa l’informazione
-quanto spicca sullo sfondo/sul contesto. Lezione 3
Qual è la struttura della percezione visiva?
La luce passa attraverso il cristallino, arriva sulla fovea (parte della retina) e, attraverso i nervi ottici, giunge
alla corteccia visiva primaria (nel lobo occipitale). Reindirizzata in:
–corrente ventrale: “la via del cosa” identifica, dà un nome
–corrente dorsale: “la via del dove” localizza, crea mappe mentali
Arriva al sistema limbico
Qual è il ruolo del sistema limbico?
Dare una risposta emotiva agli stimoli percepiti. È la zona più interna e ancestrale del cervello.
Come avviene lo sviluppo della vista?
Come è strutturato l’occhio?
Cristallino: lente che può essere contratta
Retina: parete che contiene i recettori, fondo.
Fovea: area della retina dove l’immagine è più a fuoco.
Coni: si trovano nella fovea e servono a vedere i colori, contribuiscono alla Qualità della vista.
Bastoncelli: Nella periferia della retina, servono per la visione notturna. Vedono la forma. Quantità.
Disco ottico: posto dove c’è la macchia cieca (è un punto dove non ci sono recettori, contatto tra nervo ottico
e retina)
Quali sono i movimenti oculari?
convergenza: si muovono congiuntamente per mantenere l’immagine su entrambe le fovee
rotazione: attorno all’asse oculare
saccadi: movimento congiunto per portare sulla fovea diverse porzioni della scena visiva
movimenti di inseguimento lento: più lenti delle saccadi
microsaccadi: movimenti involontari, durante fissazione. Utili x correggere leggermente il campo visivo.
Cos’è l’ Eye Tracking?
Strumento che registra i movimenti degli occhi e le modalità di fissazione. Ad es. voltoocchi-naso-b.
Cos’è l’Occhio Ciclopico?
Rappresentazione mentale univoca delle singole informazioni oculari. Vede ciò che nessuno dei due occhi
vede singolarmente. Vede forme ed oggetti posti su uno sfondo. 6
Ergonomia cognitiva
Quali sono gli stadi della percezione visiva?
Primo stadio: la scena (ogg e contesto) viene rappresentata in termini di contorni, linee, macchie, ai quali
vengono associati lunghezza, orientamento, contrasto, posizione, ecc.
Secondo stadio: si individuano dati riguardanti la profondità delle diverse superfici e l’unificazione dei due
campi visivi, si crea un abbozzo di rappresentazione.
Terzo stadio: descrizione strutturale dell’oggetto in tre dimensioni, dimensioni spaziali, classificazione.
Quarto stadio: descrizione semantica dell’oggetto.
Quali e quante sono le leggi di Rubin?
Vengono percepite come figure:
1. una regione inclusa in un’altra
2. una regione convessa piuttosto che concava
3. l’area più piccola
4. figura disposta secondo gli assi verticale e orizzontale.
Cos’è la Gestalt? Quali sono le sue leggi?
La parola significa “forma”, Max Wertheimer, fine 1800, Germania. È una scuola di pensiero che si
concentra sullo studio della percezione e del pensiero. L’idea di fondo è che il tutto prevale sulla parte.
Leggi: vicinanza somiglianza
destino comune chiusura
pregnanza esperienza passata
continuità di direzione Lezione 4
Cosa sono le immagini mentali?
La menta umana ha la capacità di costruire immagini nella mente.
Pensare a un oggetto = vederlo con l’occhio della mente.
Non si tratta di riproduzioni fedeli, ma di astrazioni concettuali di esperienze percettive.
Nella rappresentazione mentale sono messi in luce gli aspetti salienti (diversi per ogni persona).
Quali sono le funzioni delle immagini mentali?
funzione descrittiva: rappresentazione di qualcosa che esiste
funzione prescrittiva: indicazione per costruire qualcosa che ancora non esiste.
Cos’è la simulazione mentale?
La capacità della mente di riprodurre non soltanto immagini, ma anche suoni, sequenze ed eventi.
Dove si formano le immagini mentali?