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B
Ordinando quindi le sigma dalla più grande alla più piccola, per
trovare le tensioni principali, si ottiene:
__ 182Mt -42Mt
« Mpa 5
F- 30
; ;
Si ricavano quindi le direzioni principali...
%
:#
(120-182)%+100 to Ppz o
=
pay
:
:
:-. ⇐ .
.ua#:.=o
£ ;
(120-182)%+100 "
Ry "
"
o *
= ;)
:-p
: ,
Paz 0
= :-|
:}
Avendo scelto Z come direzione principale: e
pzy
By
Bz
%
(30+42)
£
(20+42)
( ) 100
42
120 t
100.13
t O
t O
=
=p
!
z
, + 0 .
t .
.
×
o.pt pgt
o o
. =
. .
3
3 X
By O
% -1,62
By
= 13
(20+42) =
£100.13 . × }
(120+42)%+100 o
t = §
.
× 3
o
=
Per lo stato di deformazione piana: In questo caso, "z" è la direzione
principale, ed epsilon_zz è la
deformazione principale: "
Ezz poi
-5.375 .
Applicato al caso in particolare:
^ .
=E« =Centro del cerchio di Mohr
C 7,265.10-45=1,4395210-3
{98--6,6925-10-4}=(6×{442+18})
? ( )2t(
. = Raggio del cerchio
1,24275 po
, di Mohr
Le intersezioni con l'asse si trovano sommando e sottraendo il valore
del raggio al valore del centro del cerchio di Mohr
}
Ea pò
3,10277
Eqb - .
( R
±
= -7,7-0274.10-4
Ebi
Si definiscono quindi i tre dilatazioni nel sistema principale:
3,1028
[ EE
10.3 E
5,375.10-4 3=-7,703.10-4
;
= -
;
- ; E
Ez
3 E
Si calcola quindi il tensore della tensione...
In terna principale:
Scrivendolo in termini di sistema di equazioni:
! N
Nik
E 9-
= a
.
1 . Essendo noti "E","epsilon","ni", si ha
÷
: un sistema a tre incognite e tre
equazioni.
E = .
Risolvendo il sistema si ottiene: Mpa
MR =
I 140,34 140
=
←
Mpa Mpa
=
0,02 o
= Mpa
H 10,27 E -10
= - Br I
= •
tensore delle tensioni
Per il carico unitario di snervamento è necessario portarsi in coordinate
cartesiane (i criteri di Von Mises e Tresca usano questo riferimento).
Portandolo in forma di sistema di equazioni (due sistemi da tre
equazioni indipendenti tra loro):
fcqj
N
Neo
E o 10-3 MPA
= O .gr
. O
. . 130
.
yy
ety §
xx
Negi
W ti
a- -5,735.10-4 Mpa
o
- . Mt
W
E ^ -5,735.64
T Mpa
= o
. O
- . =
Essendo noto G
8g
gty MR
Tg 38
{ MR
GT
8 T
-
8g
Ty Tg
g
Quindi il tensore delle tensioni risulta:
#
K .
MI
W
Calcolo del carico unitario di snervamento minimo del materiale:
RPR :
Rpz Cs O
= e
.
÷
Da Von Mises:
VM Mpa
'
(
302T ) 145,41
-3
3.
Rpz CS it Mpa
2,5 E
= 145,41=364,28
. .
.
Calcolo del diametro medio minimo:
365Mt
VM
Sempre partendo da Von mises
si ricorda la definizione di tensione e taglio in funzione dei rispettivi
momenti flettenti e torcenti
VM :3
?_ .tt
=) I
:p
:] mèta .ME
) .
%
" mèta .ME
ti
. 153
24,51 111
= -
%
t . :
)q.
la
, E :{
) Va
^ E
Vatvb .
-
a E
) Vbel ¥
F. Vb
.
- -
-
Va
Riguardo il taglio quindi:
19965 N 19965N
: 3 399230
19965 N
Riguardo il momento flettente:
B
- Va g -586000/111111=7986 Nam
? ?
Mq .
Mp Ne manca un pezzetto.
La sezione più sollecitata è quella di periferica (mezzeria della girante), dove
è applicato il momento flettente massimo, il taglio massimo ed il momento
di taglio (costante) 7) Ti
7 P
Dove: P è il punto più sollecitato
stira
Bg
µ 0 0
sai
MEHARG
was
0 0 .
0
Mass
faggi
33% M
0
,
Dall'ipotesi di Von Mises, facendo un pò di passaggi, si ricava il
diametro dell'albero: Mf
Mf Mf 32 -
of ⇐ d3
§ I
Wq
Ipqz Ti
dove: .
VM cs
: " ! ! !
:
:*
.
}
! :3 :#
:
't
⇐
% ;
)
"
[
;!
§
013 ( MÀT 3Mt
; 2.
. 125,84mm
O Inax
% Gts
Y Za .
.
a
M ?} MR
:3
*
; 6 ?
: "
affar
F- ;
Modulo di resistenza a flessione= [cm^3]
I ! / 57
% Mi
. .
Quindi: °
70 75%30
Fax =
= = te
Essendo lo stato di tensione, monodimensionale: i F 0
=
Quindi: % a
=
In questo caso, TRESCA=VON MISES
RPR ?
; " 4¥
+57
75%3
se e
% MPA
È
156 ,
è
156,6 500 750000 > O
a
. - -
.
Questa equazione si deve risolvere o in forma esatta (tramite una
equazione di 3°) oppure tramite un metodo iterativo:
Ùmin 1%7.9 =3
715%7
min Ctm
t 4787,234T
= Amin
3,1915
in .
Si parte con un valore di tentativo, lo si sostituisce a 2° membro e si
calcola come primo membro un nuovo valore di a_min;
Si arriva a convergenza in poche iterazioni:
iterazione a_min 3 4787,234 Amin
3,1915
t .
0
0 0
16,8537
1 16,8537
16,9166
2 16,9166
16,9168
3 16,9168
Stop
I 16,92
Amin 111111
Rm In In
Cs t.pt.pt#Ms
P gmf
Inax t.p.tptkt.me of
tot . . e
, Me ti ha
:
b base = t
: h altezza= h fondointaglio
!
[ % ? ___
{ ?}
tkem
Kt tm 4,57mm
=
; ;n=
;
h
,
,
-Cedimento a primo snervamento:
Rpz RPR 500 1,43
349,96
t.pt?htKt,mj6?h
:
Fahd
.
-Cedimento per completa plasticizzazione: l'intaglio NON conta!
Rpz .su
Rpz 500 3.81
31,234
t.pt?htkt,mj6?h
;
Fax Poichè l'intaglio non conta
-Cedimento per rottura duttile: l'intaglio NON conta!
Rm
Rm
.su 700 5.33
31,234
Fax t.pt?htKt,mj6?h7z
Poichè l'intaglio non conta
Es boh, forse 13 :
:
)
,
a) Nei materiali fragili, il fattore di forma K è da considerare, perciò,
dalle tabelle relative al materiale in figura, si ricava in funzione delle
dimensioni caratteristiche del pezzo. 1,9
=
.
[ MR
Rm In
CS dove
Inax kf
% 1,9 152
1,9
= . =
ai
: = .
=
.
. Mt da
A 4
Rm 456
3 152
= =
.
b) Nei materiali fragili, bisogna distinguere i due casi di rottura.
Nella rottura a primo snervamento, il fattore di forma conta (ed è
identico al precedente), nel caso di completa plasticizzazione
invece non conta, e lo si pone pari ad 1. OÌÌ [
) )
Rea
152=228
-1,5 MR
MPA Rea
P Cs
C Cs
= 20
=
. =
.
. .
. %
Cosa bisogna capire dal testo
dell'esercizio:
•Essendo una torsione pura, lo stato di tensione è da
considerare in 2D, perciò una delle sigma sarà pari a
zero e due uguali ed opposte tra loro.
•Avendo un allungamento a rottura del 5%, si sta
considerando un materiale fragile
•Essendo un materiale fragile, il fattore di forma
dev'essere preso in considerazione
1,4
it
!!
%Ì
Tmax Mpa
Kt 1,4-218,3=305,6
Kt
= =
. . ;
,
caso a) %
; dove
CS 305,6Mt 1^50
% Tm [ 5
: 3,77
= = =
.
. 305,6
,
caso b) ?
Tm dove
?} Mpa
Tmax
-4,2
Cs
= 273,8
-
:
, ,
.
da cui: sv
Tmax kt.T.sn
= 1,25
=
it
infine, dal diagramma: !
? ( ↳ In
0,22 7,92mm
E ;n=
, , ,
FATICA MONOASSIALE E CON SOLLECITAZIONI DI
AMPIEZZA COSTANTE
La fatica, è un problema molto articolato e ampio.
Essa spazia da componenti che lavorano a temperatura ambiente per
6'000'000 di cicli a componenti che resistono a 100 cicli, poichè sottoposti
a carichi termici più pesanti.
Ipotesi iniziali:
•Stato di tensione monoassiale (trazione, flessione ecc)
•NO intaglio
•Ampiezza del ciclo a fatica costante
•Alti numeri di cicli (maggiori di 10^3)
•sigma_media=0 (estendendo l'osservazione di fatica al diagramma di
carico)
Fino a pochi anni fa (a cavallo delle due guerre mondiali), la fatica era un
fenomeno sconosciuto (i dimensionamenti venivano unicamente in
maniera statica).
La prima osservazione da fare è che l'applicazione di sollecitazioni
variabili, possono rompere il componente anche quando sono più basse
del limite del materiale. Quindi un elemento chiave dell'analisi è il tempo.
La fatica è un fenomeno:
•Permanente (non è reversibile).
•Progressivo (ogni applicazione di carico induce un danno)
•Localizzato (non si parla di fenomeni che coinvolgono il degrado delle
caratteristiche generali del componente, ma riguarda solo una zona
limitata di quest'ultimo)
La presenza di intagli influenza fortemente la resistenza a fatica.
Il parametro tempo di solito è esplicitato in numero di cicli, non in
secondi
Il fenomeno della fatica, dal punto di vista generale (su un componente
qualsiasi) si riferisce alla quantità di cicli sopportati (calibrati su un ciclo
completo di fatica).
Per individuare un ciclo sono necessari un parametro relativo al tempo e
2 parametri relativi alla tensione.
In totale ci sono quindi 3 parametri, questo significa che studiare il
fenomeno senza semplificazioni, implica lavorare nello spazio, sulle
superfici, cosa da evitare quando possibile. Solitamente si lavora
proiettando il fenomeno spaziale su due piani utili di lavoro, uno è un
piano dove la SIGMA MEDIA rimane costante e l'altro un piano di lavoro
su cui il NUMERO DI CICLI sarà costante.
I valori di sigma possono essere rappresentati da massimi, da minimi, da
una sigma "alterna" o dalla somma delle sigme alterne in modulo.
Questi parametri sono tra loro legati (come si capisce dalla figura
precedente):
. man
thmynypn
Il ciclo di tensione può essere:
Vi possono esser diversi tipi di cicli (ripetuto di compressione, alternato
simmetrico, ripetuto di trazione e pulsante di trazione).
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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