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VANTAGGI

 Avrà un vantaggio competitivo come fedeltà della marca

 Sarà leader tecnologico

 Diritto di locazione sulle risorse scarse

 Usufruire di concessioni governative e legislative

 Scelta dei migliori canali distributivi

 Scelta del personale e delle risorse migliori

 Ottengo dei rendimenti e dei tassi di sopravvivenza superiori

SVANTAGGI

 Avrà un ammontare di costi di esplorazione, colui che entra dopo invece (follower)

può basarsi su analisi già effettuate

 Costi di R&S superiori per ricercare idee innovative

 Avrà un’incertezza sulla domanda

3) Impegno strategico: Valutazione sulla dimensione che si vuole avere e quindi la quantità di risorse

da investire su di essa. Inoltre la possibilità di modificare nel tempo la posizione nel determinato

paese. Ad esempio inizio con esportare e poi decido successivamente di aprire uno stabilimento di

produzione.

3. Le principali fasi del processo di internazionalizzazione

Nella sua evoluzione internazionale l’impresa attraversa in genere un percorso composto da quattro

principali fasi:

1) Entrata nel mercato estero:

La prima fase del processo di internazionalizzazione di un’impresa consiste nella determinazione

del mercato target a cui rivolgersi e la modalità di entrata nel mercato estero. Occorre considerare

una serie di variabili tra le quali un ruolo di primo piano è giocato dalla scelta dell’area geografica

che l’impresa intende penetrare commercialmente

2) Assestamento della presenza sul mercato:

Consiste nel saper gestire gli effetti a livello economico, strategico e organizzativo che la nuova

situazione/dimensione geografica comporta. Occorre individuare con chiarezza la strategia da

seguire nel nuovo mercato e il coinvolgimento delle risorse necessarie

3) Sviluppo della posizione competitiva nel mercato target:

Le attività svolte dall’impresa nel mercato estero diventano parte integrande del suo piano

strategico globale (piani pluriennali). Si assiste a un completamento della fase di consolidamento

della posizione competitiva dell’impresa nella nuova area geografica

4) Razionalizzazione della propria posizione a livello internazionale:

l’impresa organizzerà a livello globale, ovvero tutti i Paesi dove l’impresa è presente, la propria

catena del valore. (quale attività svolgo in cina? In quale luogo in essa? Faccio altre attività?) questo

implica un elevato livello di complessità nelle relazioni intrattenute dalla casa madre con le

sussidiarie.

4. Le possibili strategie di entrata nei mercati esteri

“Come entro in un mercato estero e quali strategie adotto??”

“Caroli” individua un grafico aventi come ascisse e ordinate due criteri/dimensioni in base al quale è

possibile classificare le strategie di entrata in un nuovo paese.

1) Radicamento estero: si propone come sintesi di tre condizioni essenziali del processo di

internazionalizzazione dell’impresa:

a. Intensità degli attori che operano nel contesto geografico estero: quanti soggetti metto a

disposizione da inserire nel paese estero

b. Grado di controllo sulle variabili competitive nel mercato target: quanto l’impresa sarà in

grado di esercitare il controllo del mercato scelto

c. Appropriabilità dei risultati economici e strategici delle operazioni estere

2) Impegno finanziario e organizzativo: consiste nell’impegno di determinare risorse e investimenti

finanziari che un’operazione di questo tipo può comportare ( quantità di risorse da utilizzare per

adottare una determinata strategia)

Sulla base di questi due elementi le modalità di ingresso in un mercato estero possono essere ordinate su

una diagonale sulla quale a un più elevato impegno finanziario e organizzativo corrisponde un maggior

potenziale di radicamento nel mercato estero.

Potenziale

Radicamento

Nel mercato IDE

Estero joint ventures

accordi strategici

esport. Dirette – sede estera

esport. Indirette - rete commerciale

esport. Indirette - consorzi

esport. indirette- interm. Internazionale

impegno finanziario e organizzativo richiesto

5. Le esportazioni

Vantaggi: minori costi, possibilità di realizzare curve di esperienza

Svantaggi: a volte il trasporto dal paese d’origine al paese estero comporta spese più rilevanti rispetto a

soluzioni alternative

- Indirette: il produttore non gestisce direttamente le operazioni commerciali nel mercato ma si

avvale a tal fine di un operatore indipendente, collocato nel suo stesso paese.

Gli operatori indipendenti possono essere distinti in base:

o Alla complessità della loro organizzazione

o All’acquisizione della proprietà dei beni che vengono venduti all’estero

Modalità: Intermediari internazionali, Trading companies, Consorzi e altre forme operative (es

consorzi per esportazione)

Vantaggi: impegno minore, investimenti minori, nuove opportunità di business

Svantaggi: minor conoscenza dei trend di mercato

- Dirette: l’impresa vende nei mercati esteri direttamente attraverso una propria struttura

commerciale

2 principali scelte:

o Organizzazione del canale

o Distributori stranieri attraverso cui arrivare al compratore finale

Modalità: Rete vendita per l’estero, Ufficio di rappresentanza, Centrale logistica, Sussidiaria

commerciale estera, Commercio elettronico

Vantaggi: elevata flessibilità, maggior conoscenza delle esigenze dei consumatori

Svantaggi: maggior impegno imprenditoriale, maggior impegno finanziario, maggior impegno

organizzativo

6. Accordi strategici

Gli accordi strategici sono intese di medio-lungo termine tra 2 o più imprese, strutturate contrattualmente

per il raggiungimento di obiettivi ben determinati a cui sono interessati tutti i partner coinvolti (obiettivi

comuni).

Vantaggi: Condivisione investimenti necessari, Immediato accesso a risorse e competenze distintive

complementari, Possibilità di raggiungere più rapidamente la dimensione critica, Sviluppo di una migliore

conoscenza delle caratteristiche del mercato

- Licensing: è un contratto in base al quale un soggetto di un paese attribuisce ad un soggetto di un

altro paese il diritto di utilizzare e sfruttare economicamente in un determinato ambito territoriale

specificati prodotti o asset di sua proprietà

- Franchising: è una forma di intesa contrattuale ormai molto diffusa e per nulla specifica delle

strategie di espansione estera.

È una collaborazione continuativa tra 2 imprese. Il franchisor concede la collaborazione della

propria forma organizzativa e contrattuale al franchisy. Viene ceduta una forma organizzativa, e

viene corrisposta una somma chiamata royalty espressa come percentuale di vendite realizzate dal

franchisy.

- Accordi contrattuali tra imprese di paesi diversi:

o Contratto di produzione: l’impresa pur mantenendo una forma di controllo diretta sul

marketing e sulla distribuzione, affiderà la propria produzione ad un'altra impresa in un

paese estero

Vantaggi: meno rischi, impegno sostenibile e meno esoso

Svantaggi: comporta un non coinvolgimento

o Contratto di gestione: l’investitore locale del paese target fornirà finanziamenti per

l’attività produttiva, l’impresa avrà il compito di gestirli

o Alleanze commerciali: alleanze fra imprese facente parte dello stesso business

Vantaggio: miglior immagine del marchio

6. Le joint ventures internazionali

Una joint ventures internazionale è una nuova società costituita da 2 o più operatori di diversa nazionalità

per la realizzazione di attività chiaramente precisate e di interesse comune.

2 modelli:

- Equity joint ventures: l’impresa entrante costruisce con una o più imprese locali nel paese target

una nuova struttura aziendale. Quindi viene costituita una nuova società per svolgere attività di

interesse comune. Spesso sono srl, quindi ogni socio sarà responsabile limitatamente alla quota di

capitale che ha versato nella creazione della società

- Contractual joint ventures: 2 o più imprese di paesi diversi uniscono le forze in una certa area di

business. Vi è un accordo di cooperazione contrattuale. Non vi è la creazione di una nuova società.

Vantaggi:

- Possibilità di ingresso in un mercato estero senza una conoscenza specifica

- Investimento sicuro o comunque meno rischioso

- Ripartizione di costi e rischi

- Opportunità di sviluppo per le imprese

Svantaggi:

- maggior coinvolgimento finanziario e operativo

- rischio che il partner si appropri della tecnologia

- difficoltà di controllo sulle società costituite

7. Investimenti diretti esteri (IDE)

Gli IDE sono determinati dalla volontà dell’impresa di realizzare in paesi diversi da quello di origine attività

complesse in termini di risorse assorbite e di valore creato.

È possibile classificare gli IDE in base ad alcuni criteri fondamentali:

- Classificazione in base alla modalità d’ingresso:

o Investimento in un paese target, portando capitale ex novo e costruendo una società dal

nulla (nuovo sito produttivo) possiamo trovare 2 possibilità di ingresso:

 Investimento Greenfield: se la nuova struttura viene localizzata in un’area

precedentemente non utilizzata per attività economiche

 Investimento Brownfield: se la nuova struttura viene collocata in un sito gia adibito

in passato ad attività produttive

Vantaggi: impianti moderni e ben localizzati, ridotte assistenze organizzative e culturali

Svantaggi: costi elevati, tempi lunghi, rispetto di regole nazionali e sindacali del paese

target

o Oppure posso avere un investimento di acquisto di una società già esistente (compro una

società che opera già in un paese estero).

Vantaggi: rapidità di esecuzione, possibilità di acquisire un concorrente senza aggiungere

capacità produttiva al settore

Svantaggi: costi elevati

- Classificazione in base alla direzione dell’investimento:

o IDE Outflow: ovvero investimenti generati da aziende nazionali verso l’estero

o IDE Inflow: ovvero investimenti generati da aziende estere sul territorio nazionale

Noi ci troviamo già in un Paese estero e dobbiamo affrontare i problemi del rischio d’impresa, i rischi tipici a

livello internazionale sono: rischio di cambio, rischio del tasso interesse, rischio Paese.

RISCHIO

1. Definizione di rischio

Definiamo rischioso l’evento o l’attività i cui esiti possono essere di tipo dannoso o negativo. In campo

aziendale sono rischiose le attività i cui esiti possono ripercuotersi negativamente sulle dinamiche

gestionali,

Dettagli
A.A. 2013-2014
23 pagine
3 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrea.milone.14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Viassone Milena.