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2. GESTIONE ORDINI A FORNITORI

a) Definizione dei fabbisogni

b) Controllo delle disponibilità in magazzino

c) Scelta del fornitore

d) Emissione e sollecito dell'ordine

e) Ricevimento delle materie e dei servizi

a) Definizione dei fabbisogni:

DISTINTA BASE

"Esplosione" fabbisogno da : documento emesso dal reparto produttivo,

si indica quanto materiale occorre per fare un determinato prodotto. Il documento

viene trasmesso ad altri uffici interni all'azienda.

esempio: per fare n°1 prodotto "A"

materia "1" 10 kg

Materia "2" 15 litri

Semilavorato "S" 3 pz.

per fare 100 prodotti "A"

Materia "1" = 10kg x 100 = 1.000 kg

Materia "2" = 15 L x 100 = 1.500 lt

Semilavorato "S" = 3 pz x 100 = 300 pz

b) Controllo delle disponibilità in magazzino

3. LOGISTICA IN ENTRATA

Comprende le attività che vannno dal ricevimento dei beni, al carico degli stessi in

magazzino, ai trasferimenti interni, ..

BUONO DI CARICO, bolla

Viene emesso un documento ‐‐> si verifica che ciò che è stato

indicato nel documento di trasporto coincida con quello che è stato effettivamente

ordinato. Dopo di che si compila il buono di presa di carico e si trasmette al magazzino,

dopo il materiale sarà trasferito internamente ai vari reparti, in particolare le operazioni

arriva fino allo scarico in produzione.

4. GESTIONE CONTABILE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI ‐‐> si esplicita attraverso le

seguenti attività:

a) Rilevazione del costo di acquisto fattura

( documento in base al quale viene annotato

il costo di acquisto e il debito verso il fornitore)

b) Rilevazione del debito verso fornitori ( sulla base della fattura che si riceve)

c) Rilevazione delle rettifiche di variazione

( documento:note sugli acquisti, rettifiche

del costo di acquisto)

5. GESTIONE DEBITI E PAGAMENTI A FORNITORI ‐‐> si esplicita attraverso le seguenti

attività:

Gestione del debito verso il fornitore

a) ‐‐> si va a vedere quali sono le condizioni di

pagamento verso il fornitore, contanti, 30 gg, attraverso il conto corrente bancario, ecc..

si va a stabili come procedere per il pagamento

b) Pagamento del debito verso i fornitori

ASPETTI CONTABILI

aspetti contabili degli acquisti e delle rimanenze

Prendiamo in considerazione il primo periodo di vita dell'azienda. 1° anno.

Flusso fisico‐tecnico ‐‐> stock‐‐> riguarda i beni e servizi acquistati, (il magazzino riceve

le unità che verranno traformate, utilizzate), beni e servizi utilizzati, beni e servizi da

utilizzare.

Flusso economico ‐‐> costi di acquisto per i beni o servizi acquistati, costo di utilizzo dei

beni e servizi ( valorizzazione delle quantità fisica in termini monetari), costo sospeso di

beni o servizi.

esempi: BENI

Nel corso del primo anno dell'azienda sono state acquistate 45 unità di merci al costo

unitario di 10 con pagamento dilazionato. In data 31.12.2015, nel magazzino risultano

15 unità di merci.

Flusso fisico‐ tecnico ‐‐> Stock ‐‐>

beni acquistati= 45 unità ,

beni da utilizzare = 15 unità(stock a disposizione per il prossimo anno)

merci utilizzate = 30 unità

Flusso economico ‐‐> Stock ‐‐> (si analizzano le unità fisiche in base ai prezzi)

costo di acquisto= 450 (variazione economica negativa, + costo, investimento di risorse

per l'acquisto di fattori correnti),

costo sospeso= 150 (stock) ,

costo di utilizzo= 300 (variazione economica negativa).

Lezione 15 21\10\16

METODI per determinare I PREZZI DI COSTO o di RICAVO o INTERMEDI da applicare

criterio dello storno dei costi ‐‐> valuta le rimanenze "AL COSTO"

esistono più METODI per quantificare il costo da stornare:

‐ METODO DELLA SPECIFICA IDENTIFICAZIONE (da preferire, se possibile)

‐ METODO LIFO (convenzionale)

‐ METODO FIFO (convenzionale)

1° metodo: LIFO Last in first out(gli ultimi entrati sono i primi ad uscire) , versione per

periodo detto anche ” scatti annuali.

NB. LIFO in versione continua

Fotocopia esempi

1.

Foto acquisti 2015 vendite

 

50x6=300 5,5x10=55 30x10=300

50x5=250

Con il lifo a scatti non andiamo a considerare i singoli cariche e scarichi di magazzino: la

valutazione è fatta su base totale annuale.

Al termine dell’anno 2015 le rimanenze di merci ammontano a 10 unità, da valorizzare al

costo medio ponderato di acquisto dell’anno.

((50x5)+(50x6))\(50+50)=5,5

2.

Acquisti: 2016 vendite:

30x8=240 10x5,5=55 20x12=240

90x6=540 50x6,5= 325 50x12=600

Al termine dell’anno le rimanenze di merci ammontano a 60 unità, di cui 10 in rimanenza

dell’anno precedente. Dovremmo valutare la 50 unità in incremento.

L’incremento delle rimanenze di merci 50 è valorizzato al costo medio ponderato di

acquisto dell’anno in cui si rileva tale incremento(2016).

((90x6)+(30x8))\ 90+30=6,5

3.10x6

Al termine dell’anno 2017 si rileva che le rimanenze di merci ammontano a 8 u. nella logica

lifo nel 2017, l’azienda ha venduto:

‐prima le 10 u acquistate nel 2017,

‐poi tutte le 50 u in rimanenza nel 2016,

‐poi due u del 2015

Quindi le 8 u rimaste sono da valorizzare al costo dell’anno 2015.

Quanto precede vale per tutte le rimanenze di materie e merci valorizzate al metodo lifo a

scatti.

Per le rimanenze di prodotti finiti, non si usa il costo medio ponderato d’acquisto ma il

costo di produzione.

DOMANDE:

1‐Cosa si intende per processo di approvvigionamento dei fattori correnti? Si descrivono

tutte le attività che lo compongono.

2‐ si definisca il concetto di “risconto attivo”.

3‐con quali criteri e quali metodi può essere determinato il valore delle rimanenze di beni?

I FATTORI PLURIENNALI O A FECONDITA’ RIPETUTA

I FATTORI PLURIENNALI

Caratteristiche

1.Sono strumentali al processo produttivo, infatti:

‐partecipano indirettamente al processo produttivo;

‐non subiscono trasformazioni tecnico‐economiche;

‐sono mezzo e non oggetto della produzione;

‐non sono destinati alla vendita;

la strumentalità è per destinazione e non per natura (ES si rifletta sulla pressa

acquistata da un rivenditore di una pressa.)

2.Sono ad uso durevole, infatti:

‐non sono soggetti a rapido consumo;

‐partecipano a più cicli produttivi;

‐cedono la propria utilità economica in più esercizi.

3. costituiscono la struttura aziendale e sono causa di rigidità, infatti:

‐sono gli elementi strutturali dell’azienda;

‐nel breve periodo, è difficile e sconveniente cambiare in modo rilevante il loro

utilizzo (sia in termini di volume produttivo, sia in termini di tipo prodotti

realizzati).

4. generano costi anticipati e comuni a più periodi, infatti:

‐ essendo acquisiti prima dello svolgimento del processo produttivo, il loro costo di

acquisto è anticipato rispetto al loro integrale utilizzo. Per questo danno vita a costi

anticipati comuni a più esercizi e sono definiti fattori ad utilizzo pluriennale.

5. generano costi tendenzialmente costanti, infatti:

‐ gravano in misura fissa sulle condizioni di economicità dell’azienda, i costi che generano

sono in gran parte indipendenti dal grado di utilizzo.

6. sono fattori a realizzo indiretto, infatti:

‐il ritorno in forma monetaria dell’investimento in essi fatto al momento dell’acquisto

avviene nel luogo periodo e in maniera indiretta, attraverso i ricavi delle vendite di beni e

servizi che concorrono a produrre.

Operazioni di investimento

Denarofattori produttivi

Operazioni di realizzo(il recupero dell’investimento):

denaro fattori produttivi

operazioni di realizzo possono essere:

realizzo diretto: il ritorno in forma monetaria avviene attraverso la vendita del fattore

produttivo, si pensi, ad esempio, alle merci.

Realizzo indiretto: il ritorno in forma monetaria avviene attraverso la vendita di beni e

servizi alla cui produzione il fattore produttivo ha partecipato. Si pensi, ad esempio, alle

materie prime, fattore pluriennale, costo del lavoro ecc..

Il prezzo di vendita di un prodotto può essere considerato come la somma dei costi dei

fattori produttivi consumati per la sua produzione più un margine di guadagno (logica

MARK‐UP)..

.. l’incasso del prezzo di vendita del prodotto è il ritorno in forma monetaria del capitale

investito nei fattori produttivi consumati (materie prime, lavoro, fattori pluriennali, ecc..).

CLASSIFICAZIONE DEI FATTORI PLURIENNALI

1‐Materiali:

‐beni immobili (terreni, fabbricati)

Fabbricati industriali: dove si svolge l’attività produttiva;

fabbricati amministrativi: dove ci sono gli organi direzionali

fabbricati commerciali: dove si svolge l’attività di distribuzione o commerciale

‐beni mobili durevoli(impianti, macchinari, attrezzature, ecc..)

2‐immateriali

‐beni immateriali(marchi, brevetti, concessioni, licenze, ecc..);

‐oneri pluriennali(spese di costituzione o impianto, costi di ricerca e sviluppo, ecc.. per

sostenere dei costi capitalizzati in quanto contribuiscono a creare utilità in più esercizi e

quindi concorrono a formare il reddito di più periodi).

Beni immateriali sono diritti, tutelati dalla legge o da contratti, dei quali l’azienda acquista

la piena titolarità legale. Occorre:

‐specifica l’identificabilità;

‐separabilità dal complesso aziendale;

‐valutabilità separata;

‐rilevanza giuridica propria.

Processi di acquisizione dei fattori pluriennali

ACQUISIZIONE DEI FATTORI PLURIENNALI: tendono ad assicurare all’azienda la potenzialità

produttiva di volta in volta richiesta.

Definizione del fabbisogno dei fattori pluriennali:

quantitativi

aspetti qualitativi

aspetti

Modalità di acquisizione:

da terzi

acquisto interna(o in economia)

produzione

leasing)

affitto(o

FABBISOGNO di f.f.r.

Ossia di quanti e quali fattori pluriennali l’azienda ha bisogno. Dipende da aspetti

quantitativi \qualitativi:

1‐ Dimensione o capacità produttiva;

2‐ Specializzazione \flessibilità produttiva;

3‐ Elasticità\rigidità produttiva;

SPIEGAZIONE

1.Dimensione o capacità produttiva;

è il volume potenziale di produzione ottenibile, in condizioni di uso normale degli f.f.r.

conta la capacità produttiva complessiva che non è la semplice somma delle capacità dei

singoli impianti bensì dipende dalla loro combinazione e risente degli impianti con più<

Dettagli
A.A. 2018-2019
100 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francesca.germani97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Scienze economiche Prof.