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PARLAMENTO E BICAMERALISMO PERFETTO

Il Parlamento è l’organo costituzionale rappresentativo dei cittadini, ha il compito di indirizzare e

controllare l’attività del Governo. E’ formato da due Camere, in carica per 5 anni: Camera dei

deputati e Senato della Repubblica. E’ un sistema bicamerale perfetto: bicamerale perchè le due

camere sono organi distinti, perfetto perchè hanno gli stessi poteri per un reciproco controllo.

Senato: 315 membri eletti dai cittadini con alcuni senatori a vita(over 50)

Camera dei deputati: 630 membri eletti dai cittadini.

L’organizzazione e il funzionamento delle due Camere:

- ciascuna camera elegge presidente (rappresenta la camera all’esterno e ne assicura il corretto

svolgimento dei lavori facendo osservare il regolamento) e ufficio di presidenza.

- ciascuna camera adotta il proprio REGOLAMENTO e lo fa a maggioranza assoluta: si garantisce

così l’autonomia reciproca delle due camere.

Di regola le camere svolgono le funzioni separatamente, per alcuni casi previsti dalla legge, il

Parlamento si riunisce in seduta comune: per l’elezione del capo dello Stato o per l’ accusa di alto

tradimento dello stesso Presidente della Repubblica.

Le decisioni sono di norma assunte con voto favorevole della maggioranza dei presenti purchè sia

presente la maggioranza dei componenti di ciascuna assemblea (numero legale o Quorum).

Lo status giuridico dei parlamentari: (diritti e doveri)

- Non si può appartenere ad entrambe le Camere

- Le stesse camere devono giudicare ineleggibilità e incompatibilità (es. essere diventato Sindaco

di un comune con più di 20k abitanti)

- Ogni parlamentare riceve una indennità stabilita per legge, mentre lo Statuto Albertino prevedeva

la gratuità del mandato.

- Ogni parlamentare gode di una serie di immunità come insindacabilità per ciò che votano e ciò

che dicono nell’esercizio delle loro funzioni; e per l’inviolabilità non possono subire alcuna

limitazione della libertà personale (perquisizioni, intercettazioni) a meno che la stessa camera di

appartenenza non la autorizzi oppure in caso di arresto in flagranza.

IL PROCEDIMENTO LEGISLATIVO ORDINARIO

- Fase iniziativa: vengono presentati progetti di legge dal governo , dal popolo mediante proposta

firmata da almeno 50k elettori o dai membri del Parlamento.

- Fase istruttoria: i progetti vengono affidati e discussi in commissioni specifiche, non può essere

evitata, agisce da filtro.

- Fase deliberativa: si svolge con 3 procedure diverse. (A) Procedimento ordinario: il Presidente

illustra il progetto, la commissione lo esamina articolo per articolo e poi crea un testo che invia

all’assemblea. (B) Procedimento misto: alla commissione può essere dato il compito di formulare

un testo semi-definitivo che, approvato, l’aula voterà come tale senza modifiche.

(C) Procedimento in sede legislativa: si può far passare un progetto senza passare dalle

assemblee. a meno che il Governo si opponga.

- Comunicazione all’altra Camera: in caso di approvazione viene mandato un messaggio all’altra

camera che dovrà approvare il progetto così com’è, perchè in caso di modifica dovrebbe essere

rivotato dall’altra camera

- Promulgazione da parte del Presidente della Repubblica che dovrà firmare o meno il progetto

Dopo la promulgazione, vi è l’inserimento nella Gazzetta Ufficiale e deve entrare in vigore 15 giorni

dopo questo atto.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Il Capo dello Stato è il garante della costituzione e infatti ha il compito di controllare che non ci

siano abusi compiuti dagli altri organi e, in caso, attivarsi per eliminarli.

Non deve parteggiare per nessuno ma deve restare imparziale (super partes), è un simbolo che

impersonifica il popolo italiano come unità. Viene eletto dal parlamento in seduta comune e

qualsiasi uomo o donna può essere eletto purchè abbia compiuto 50 anni e goda di diritti civili e

politici.

Prima di assumere le sue funzioni il presidente neo-eletto presta giuramento di fedeltà alla

repubblica. Dura in carica 7 anni ed è rieleggibile, alla scadenza del suo mandato diventa per

diritto senatore a vita.

Il Presidente della Repubblica può essere perseguito penalmente se firma una legge non

costituzionale -> reato di attentato alla costituzione.

REVISIONE COSTITUZIONALE

E’ una procedura per modificare la Costituzione, prevista dalla Costituzione. Si parla di procedura

aggravata ossia più complessa rispetto a quella prevista per le leggi ordinarie, perchè la

Costituzione è gerachicamente più importante nelle fonti del diritto.

- Sia in Senato che alla Camera ci sono 2 votazioni a distanza minima di 15 giorni

- Per la seconda votazione, in entrambe le camere è richiesta la maggioranza assoluta. Se viene

raggiunta, i soggetti possono richiedere un referendum.

REFERENDUM ABROGATIVO

Strumento di democrazia diretta perchè il popolo manifesta direttamente la volontà di abrogare

una legge.

ART. 75 Costituzione: mi dice che il Referendum popolare è previsto quando lo richiedono 500k

elettori, non è ammesso, ad esempio, per le leggi di amnistia e indulto.

La proposta del referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli

aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti.

GOVERNO

Il (esecutivo) è un organo complesso che comprende: organi monocratici (Presidente

del Consiglio e Ministri) e un organo collegiale (Consiglio dei ministri).

- Come nasce?

In Italia, il Presidente del Consiglio non è eletto direttamente dal popolo, ma è nominato dal

Presidente della Repubblica insieme alla nomina dei Ministri.

Il nome dell’eventuale Presidente del Consiglio è scelto dalla coalizione che ha vinto le elezioni.

il Governo deve godere della fiducia di entrambe le camere, altrimenti non può esercitare i suoi

poteri.

In 2 casi, il Governo oltre al potere esecutivo, ha anche il potere legislativo:

DECRETO LEGISLATIVO

: Il Parlamento può con una legge delegare l’esercizio della funzione

legislativa al governo. La legge delega è fatta dal Parlamento e il decreto legislativo dal Governo.

Al Parlamento rimane la titolarità di funzione legislativa per la separazione dei poteri: in ogni

momento il parlamento può abrogare una legge delega, perchè è TITOLARE del potere legislativo.

- Cosa può spingere il Parlamento a delegare le funzioni legislative? se il Parlamento teme di non

riuscire ad arrivare a una soluzione, essendo diviso, non volendosi assumere la responsabilità

politica, delega la funzione legislativa al governo che è considerato più competente.

ART.76: l’esercizio della funzione legislativa NON può essere delegato al governo se non con

determinazione di principi e criteri direttivi (norme fondamentali e finalità da perseguire) e soltanto

per tempo limitato e oggetti definiti). Il Governo viola l’ART.76 della Costituzione: è in contrasto

con i principi e i criteri direttivi e viola il criterio gerarchico.

DECRETO LEGGE

.

Ipotizziamo un attentato terroristico che obbliga il Governo a fare nuove leggi sui controlli.

In ‘’casi straordinari di necessità e urgenza’’, il governo può adottare un DECRETO LEGGE.

La Costituzione ci dice il Governo può sostituirsi al Parlamento se c’è una situazione imprevedibile

per cui il potere legislativo del Parlamento è inefficace.

Il Presidente del consiglio convoca il Consiglio dei ministri: si presenta il Decreto legge e il lo

votano. Successivamente il Presidente della Repubblica esamina la costituzionalità (quindi se c’è

la necessità e l’urgenza) e lo emana, quindi viene inserito nella Gazzetta Ufficiale ed entra subito

in vigore.

Entro 60 giorni dalla pubblicazione deve essere convertito in legge dal Parlamento, che può non

convertire i decreti legge (lasciandoli ‘’senza disciplina’’) se la maggioranza non è sufficiente.

ABUSI DELLA DECRETAZIONE D’URGENZA

REITERAZIONE: nel caso di mancata conversione del decreto legge, esso viene ripresentato.

Il Parlamento può effettuare modifiche alla legge delega, nuove norme vengono aggiunte al

decreto originale.

La Corte Costituzionale con una sentenza del 2012 ha messo fine alle disposizioni eccentriche:

quelle modifiche al decreto egge che non c’entrano nulla con l’oggetto originale.

LA MANOVRA DI BILANCIO TRA PARLAMENTO E GOVERNO (e istituzioni europee)

Ogni anno il Parlamento (su predisposizione del Governo) approva con legge il:

- bilancio preventivo che indica le uscite/entrate previste per l’anno successivo.

- rendiconto consuntivo indica le uscite/entrate registrate nell’anno precedente.

La legge di Bilancio è un atto di trasparenza nei confronti dei contribuenti, è uno strumento molto

rigido: infatti ogni spesa deve essere prevista dalla legge, come per le entrate, legate a tributi,

debito pubblico (indebitamento) e vendita di beni statali (carceri, palazzi antichi..).

La costituzione prevede una ‘’riserva di legge’’ : garantisce che decisioni delicate vengano prese

dall’organo più rappresentativo del potere del popolo, ovvero il Parlamento.

Senza questa riserva di legge, sarebbe solo la maggioranza a decidere sui tributi.

- Ogni contribuente deve pagare in base alla propria capacità contributiva

- Le aliquote (%) aumentano all’aumentare del reddito.

Mentre viene redatto il bilancio, nè il Governo nè il Parlamento potevano modificare le leggi in

vigore, che possono essere vecchie rispetto ai rapidi cambiamenti.

Per evitare di non realizzare i propri obiettivi, il Parlamento ha introdotto nel 1978 la legge

finanziaria che modifica leggi di uscite/entrate in vigore nel momento in modo coerente con gli

obiettivi programmati dal Governo. Ben presto, la legge finanziaria ha fatto aumentare a dismisura

il debito pubblico che ha indebolito l’economia italiana.

Trattato di Maastricht: l’UE obbliga gli Stati a tenere in ordine i conti al fine di non subire

conseguenze negative. in Particolare il disavanzo di bilancio non deve superare il 3% del PIL.

La legge finanziaria viene criticata e abolita, subentra il Fiscal compact per mantenere al

massimo al 3% il rapporto tra Deficit e PIL.

Il Fiscal compact prevede inoltre il pareggio di bilancio cioè equilibrio tra entrate ed uscite:

l’Italia si è adeguata al Fiscal Compact tenendo conto di fasi avverse/favorevoli del ciclo

economico, indebitamendosi solo in casi eccezionali (extrema ratio).

Siccome l’Italia ha finanziato per anni il Welfare state attraverso l’in

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Publisher
A.A. 2014-2015
21 pagine
6 download
SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ANDREAEVIL di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico dell'economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Camerlengo Quirino.