Anteprima
Vedrai una selezione di 18 pagine su 81
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 1 Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 2
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 6
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 11
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 16
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 21
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 26
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 31
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 36
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 41
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 46
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 51
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 56
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 61
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 66
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 71
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 76
Anteprima di 18 pagg. su 81.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezioni, Diritto Pubblico Pag. 81
1 su 81
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PRESIDENTE DELLA GIUNTA

GIUNTA REGIONALE

CONSIGLIO REGIONALE

SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO

Nomina e revoca

Si prevede, inoltre la possibilità di verificare il rapporto di fiducia tra la giunta e il consiglio, ma

solo nel caso in cui si voglia far cadere la giunta: il consiglio può chiedere una mozione di sfiducia

se crede che la giunta non stia seguendo il programma o se lavori male; ma se cade la giunta, a

differenza del rapporto di fiducia parlamento-governo, cade anche il consiglio, in questo modo si

vuole ridurre l’utilizzo di questa pratica, garantendo la governabilità ( ). Anche nel caso in cui

stabilità

si hanno dismissioni, morte, impedimento permanente del Presidente si scioglie sia la Giunta che il

Consiglio. Questa forma di governo, è detta “neo-parlamentare” ( non rientra nello schemino della forma di

64

).

governo in quanto ha una struttura un po’ anomala

COMUNI, PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE

I Comuni e le Province ( ) esistono prima della Costituzione

solamente enti di decentramento

repubblicana. Con la Costituzione, 1948, si afferma che Comuni e Province sono enti locali

autonomi. Nel 1990 con la legge 142 si ha un nuovo ordinamento per Comuni e Province, con

l’introduzione delle città metropolitane:

- Possibilità per comuni e province di darsi un proprio statuto votato dall’organo

rappresentativo

- Previsione che in alcune aree caratterizzate da un vasto territorio con un grande

sviluppo economico, le province vengono cancellate per far posto alle città metropolitane

( ).

art. 114 scritto nel 2001, attuazione recente

Nel 2000 si ha la raccolta delle leggi sugli enti locali in un Testo Unico degli Enti Locali,

contenente le funzioni, gli organi e la legge elettorale. Ma dato che nel 2001 si ha la revisione della

Costituzione, il TUEL si trova in disarmonia rispetto alla revisione ( ). La

soprattutto verso l’articolo 118

forma di governa degli enti locali è simile a quella delle Regioni:

- Sindaco per i Comuni e il Presidente della Provincia eletti direttamente, i quali

successivamente nominano i membri della Giunta. Per i comuni sotto i 10mila abitanti il

sindaco è sia presidente della Giunta che presidente del Consiglio. Inoltre, per i comuni

sopra i 15 mila abitanti è prevista l’opzione del ballottaggio ( non prevista per le Regioni e per le

).

Province

- Consiglio Comunale e Consiglio Provinciale eletti direttamente.

- Giunta comunale e Giunta provinciale.

Sfiducia verso il Sindaco / Presidente,

dimissioni contestuali della metà

più uno dei consiglieri

Dismissioni, morte, impedimento permanente,

rimozione Sindaco / Presidente

ELETTORI COMUNE e PROVINCIA

SINDACO / PRESIDENTE PROVINCIA

GIUNTA COMUNALE / PRONVICIALE

CONSIGLIO COMUNALE / PROVINCIALE

SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO

Nomina e revoca

Vale ancora lo stesso discorso di fiducia effettuato per le regioni, in quanto non vi è nessuna fiducia

iniziale al momento dell’insediamento; così come vale il medesimo discorso per lo scioglimento del

Consiglio e della Giunta.

Con l’art. 118 Cost. il Comune ha preso molti poteri, le sue principali funzioni possono essere

suddivise in tre aree:

- Governo del suo territorio: decide quale è l’utilizzo del suo territorio ( residenziale, per

, decide l’assetto delle comunicazioni…

attività commerciali, per attività industriali)

- Sviluppo economico del territorio: misure che aiutano il territorio a svilupparsi

economicamente a seconda delle attività

- Servizi alle persone: rifiuti, trasporto, acqua, elettricità – bisogni di base della

collettività.

Se lo Stato riduce la possibilità di spesa dei Comuni, i Comuni devono per forza eliminare servizi e

attività nei confronti dei suoi abitanti. La legge 56 del 2014 mette mano sulle province: Monti

voleva eliminarle, ma purtroppo essendo previste in Costituzione, sono state ritenute

incostituzionali dalla Corte costituzionale. Con la nuova legge costituzionale che si vuole proporre,

le province non vengono elette direttamente, ma vi rientrano i Sindaci e i consiglieri comunali in

modo da non pagare più le indennità del personale elettivo. Si vuole, inoltre, attuare la città

metropolitana, dove il sindaco di queste città metropolitane sarà anche il sindaco della città stessa.

La legge 56 del 2014 non sopprime le Province, ma dal prossimo anno esisteranno le Città

metropolitane in zone demografiche particolari; nelle altre parti del paese le Province avranno 65

compiti più organizzativi-coordinativi che amministrativi. Inoltre, la legge elimina l’elezione diretta

degli organi delle Province.

Le Province sono enti di governo intermedi dotati essenzialmente di funzione in materia di

ambiente, territorio, servizi sanitari, di igiene e profilassi... Le città metropolitane sorgeranno a

Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Bari e Napoli; saranno elette tramite un’elezione

di tipo secondario: i sindaci delle città sopra elencate saranno anche i sindaci delle città

metropolitane stesse.

Il d. lgs. 267/2000 afferma che “le comunità locali, ordinate in comuni e province, sono autonome”:

- Autonomia statutaria ( statuti comunali e provinciali: «norme fondamentali dell’organizzazione

)

dell’ente»

- Autonomia normativa ( )

regolamenti

- Autonomia organizzativa e amministrativa

- Autonomia impositiva e finanziaria

Gli aspetti più innovativi dell’organizzazione politica e amministrativa degli enti locali riguardano:

- Riparto di competenza e rapporto di controllo fra Consiglio e Giunta

- Ruolo dei Sindaci ( ) e dei Presidenti delle Province

l. 125/2008: sicurezza e rapporto con il Prefetto

- Ruolo delle Giunte

- Distinzione funzioni politiche da funzioni amministrative

- Segretario comunale ( ) e provinciale

dal 2010 torna sotto il controllo del Ministero dell’Interno

- Direttore generale degli enti locali

- Difensore civico

- Strumenti per la gestione dei servizi

Il principio di sussidiarietà fa riferimento all’articolo 118 Cost.:

- Funzioni proprie, conferite con legge statale o con legge regionale

- Funzioni esercitate per conto dello Stato ( ).

anagrafe, stato civile, liste elettorali, ecc. 66

DIRITTO DELL’ECONOMIA

CAPITOLO II – STATO E MERCATO NELL’ESPERIENZA ITALIANA:

Dall’Unità alla seconda guerra mondiale

Il diritto dell’economia focalizza i rapporti tra Stato ed economia ( essendo uno Stato capitalista: rapporto

), determinando in che misura lo Stato interviene nei rapporti economici.

Stato e mercato

CONCETTI BASE

I rapporti economici si svolgono senza alcun vincolo statale: lo Stato non effettua nessun intervento limitativo

Liberismo nei confronti dei singoli operatori. Ogni operatore persegue il proprio interesse personale, il proprio profitto.

I rapporti economici interni vengono “protetti” nei confronti di quelli esterni, attraverso l’imposizione di dazi, in

Protezionismo quanto si teme che gli operatori interni siano più deboli.

Lo Stato interviene nei rapporti pubblici, soprattutto laddove il mercato non riesca a risollevarsi da fallimenti ( es.

Interventismo ): il singolo operatore viene limitato per via dei pubblici poteri.

creazione dell’IRI nel periodo fascista

L’intervento dei pubblici poteri tende a dirigere ed indirizzare le attività economiche ( ). Il

salvataggi e linee guida

Dirigismo singolo operatore viene limitato per via dei pubblici poteri ( anche in Costituzione si trovano precisi limiti alle libertà

).

degli operatori

L’evoluzione del rapporto tra Stato e mercato nell’ordinamento italiano è un presupposto per

spiegare i caratteri fondamentali dell’anomalia del caso italiano: fin dall’Unificazione si ha una

massiccia presenza del settore pubblico nei rapporti economici.

OTTOCENTO: DESTRA STORICA, SINISTRA STORICA E LA FINE DEL SECOLO

L’unificazione italiana colloca nello scenario europeo un paese caratterizzato da forti arretratezze

culturali, prima che economiche: il tasso di analfabetismo è tra i più alti d’Europa; il ceto borghese

nel Sud si presenta come una classe “rentiers” non propensa agli investimenti nei settori produttivi

bensì ad investimenti in titoli di Stato e alla conversazione di un’economia di sussistenza con

tecnologie tradizionali. L’attività agricola si indirizza verso il consumo locale e nel Sud la struttura

latifondista della proprietà, la limitatezza delle opere di bonifica e dei trasporti genera

un’agricoltura povera e non in grado di produrre un’accumulazione capitalista. L’attività industriale

presenta una struttura artigianale con scarsa propensione all’ammodernamento tecnologico, a base

familiare e con una produzione destinata al consumo locale. A fronte di ciò, i primi Governi della

Destra Storica puntano su una politica sostanzialmente liberistica, coniugando dirigismo e

liberismo, con un tendenziale interventismo statale nell’economia coniugato all’adesione del libero

scambio internazionale:

- Favorire le esportazioni dei prodotti agricoli ed industriali italiani attraverso una minore

tassazione.

- Spesa pubblica costituita da spese militari e dalla realizzazione rete infrastrutturale adeguata

( .

ferrovie aiuta industrie)

- Realizzazione di opere pubbliche attraverso la legge di unificazione amministrativa del 20

marzo 1865, la quale ripartisce la loro realizzazione tra Stato, Province e Comuni.

Assegnazione ai Comuni del finanziamento dell’istruzione elementare.

Le politiche liberistiche della Destra sono caratterizzate contribuiscono al mantenimento

dell’equilibrio tra città e campagna, favoriscono gli investimenti stranieri e promuovono

esportazioni di agrumi dal Sud e dai prodotti tessili dal Nord.

La politica economica della Sinistra Storica ( ) si caratterizza per indirizzi significativamente

dal 1876

diversi nel rapporto tra Stato e mercato: graduale conversione alla chiusura protezionistica legata

alla crisi agricola e alle iniziative colonialiste.

- Avvio industria pesante attraverso sovvenzioni e concessioni. Utilizzo di alte tariffe doganali

per aiutare le merci interne.

- Aumento della spesa pubblica per lavori pubblici, volti soprattutto al risanamento urbano e alle

infrastrutture.

- Legislazione sulle opere pie: riconduzione statale a controllo patrimoniale, contabile e 67

finanziario di tutte le articolazioni del settore assistenziale e della beneficienza collegato al

fenomeno religioso.

- Sviluppo sistema bancario, sospinto da finanziamenti nel settore immobiliare in espansione

speculativa e dall’incremento della circol

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
81 pagine
16 download
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elaisa1993 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Buzzacchi Camilla.