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D C
ISCIPLINA DELLA ONCORRENZA
Una pluralità di operatori economici in competizione fra loro, con conseguente frazionamento dell'offerta
fra più imprese nessuna delle quali singolarmente in grado di condizionare il prezzo delle merci vendute,
piena mobilità dei fattori produttivi, piena mobilità della domanda da parte dei consumatori, assenza di
ostacoli all'ingresso di nuovi operatori: questo è il modello ideale di funzionamento del mercato teorizzato
Concorrenza Perfetta
dagli economisti, .
modello ideale e teorico la realtà è radicalmente diversa
La concorrenza perfetta è appunto solo , . Le
imprese dedite alla produzione industriale di massa diventano sempre meno numerose e sempre più grandi
Oligopolio patti volti a limitare la
dando così vita in taluni settori a situazioni di . Essi stipulano
reciproca concorrenza; intese , con le quali si dividono i mercati di sbocco, predeterminano i prezzi da
praticare, le quantità da produrre globalmente e la quota spettante a ciascuno di essi. Il regime
Monopolio di Fatto L'articolo 2595
concorrenziale del mercato è così profondamente alterato ( ). del
codice civile la concorrenza deve svolgersi in modo da non ledere gli interessi
dispone che "
dell'economia nazionale l'articolo 41 Costituzione l'iniziativa economica
" e della ribadisce che
privata è libera, ma "non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale ".
normativa antimonopolistica
Per lungo tempo nel sistema italiano, c'è stata la mancanza di una ,
controllo dei fenomeni che possono determinare posizione di prepotere economico
finalizzata al
sul mercato ed alla repressione degli abusi che possono generare . Il vuoto è stato colmato dalla
legge n. 287/1990. Tale legge ha introdotto una disciplina antimonopolistica a carattere generale; disciplina
che si affianca a quella comunitaria e nel contempo integra la normativa specifica precedentemente
emanata per i settori dell'editoria e per quello radiotelevisivo.
La libertà di iniziativa economica e la competizione fra imprese non possono tradursi in atti e
"
comportamenti che pregiudicano in modo rilevante e durevole la struttura concorrenziale del
Legislazione Antimonopolistica dell'Unione
mercato ": è questo il principio cardine della
Europea (trattato Ce e regolamenti Ce). La relativa disciplina, direttamente applicabile alle imprese
volta preservare il regime concorrenziale del mercato comunitario e a reprimere le
italiane, è
pratiche anticoncorrenziali Commissione della Comunità Europea
. La vigila sul rispetto di tali
normative, adotta i provvedimenti necessari e irroga le sanzioni pecuniarie previste dalla legislazione
l'Autorità garante
comunitaria. La legge ha istituito un apposito organo pubblico indipendente, della
investita di ampi poteri di indagine ed ispettivi, adotta i provvedimenti
concorrenza e del mercato,
antimonopolistici necessari ed irroga le sanzioni amministrative pecuniarie previste per legge .
ricorso giudiziario
Contro tali provvedimenti può essere proposto , per il quale è competente
esclusivamente il Tar Lazio. Le azioni di nullità e di risarcimento dei danni, nonché i ricorsi diretti ad
ottenere provvedimenti di urgenza, vanno invece promossi dinanzi alla Corte di Appello competente per
territorio. Disciplina Antimonopolistica Nazionale e Comunitaria
I Fenomeni rilevanti per la sono tre:
Imprese Restrittive della Concorrenza comportamenti concordati fra imprese
: sono
volti a limitare la propria libertà di azione sul mercato , ad esempio, accordi con cui fissano
Intese
prezzi uniformi ossi contingenza la produzione. In particolare, sono considerati :
o accordi fra imprese
Gli ;
o deliberazioni di consorzi
Le , di associazioni di imprese e di altri organismi similari.
o pratiche concordate fra imprese
Le . Figura residuale volta ad evitare che sfuggano al
divieto i comportamenti concentrati che non derivano da accordi espressi.
vietate le imprese che
Non tutte le imprese anticoncorrenziali sono vietate: sono infatti solo
"abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare in maniera consistente il
gioco della concorrenza all'interno del mercato illecite le Intese Minori
". Sono quindi , quelle che
per la struttura del mercato interessato, le caratteristiche delle imprese operanti e gli effetti
Le intese vietate
sull'andamento dell'offerta non incidono sull'assetto concorrenziale del mercato.
sono NULLE ad ogni effetto . Chiunque può agire in giudizio per far accertare la nullità delle imprese.
Abuso di Posizione Dominante : eccezione fatta per il settore dei mezzi di comunicazione di
massa e purché sia rispettata la normativa sulle concentrazioni, vietato non è il fatto in sé
dell'acquisizione di una posizione dominante sul mercato o in una parte rilevante dello stesso;
vietato è solo "lo sfruttamento abusivo di tale posizione dominante, individuale o
collettiva, con comportamenti lesivi dei concorrenti e dei consumatori, capaci di
Mercato Rilevante
pregiudicare la concorrenza effettiva” . La definizione di "comprende
tutti i prodotti e/o servizi che sono considerati intercambiabili o sostituibili dal consumatore, in
ragione delle caratteristiche dei prodotti, dei loro prezzi e dell'uso al quale sono destinati”.
I comportamenti tipici che possono dar luogo ad abuso di posizione dominante sono identificati
stessi comportamenti che possono formare oggetto di imprese vietate
negli ; pertanto, ad
un'impresa in posizione dominante è in particolare vietato di:
o Imporre prezzi ho altre condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose.
o Impedire o limitare la produzione, gli sbocchi o gli accessi al mercato, lo sviluppo tecnico a
danno dei consumatori.
o Applicare nei rapporti commerciali condizioni oggettivamente diverse per prestazioni
equivalenti.
o Subordinare la conclusione di contratti all'accettazione di prestazioni supplementari che
non abbiano alcuna connessione con l'oggetto del contratto stesso.
'Autorità Italiana può disporre la sospensione dell'attività dell'impresa fino a 30
L
giorni .
Abuso di Dipendenza Economica vietato l'abuso dello stato di
: è oggi al contempo
dipendenza economica nella quale si trova un'impresa rispetto ad una o più altre imprese
dipendenza economica
anche in posizione non dominante sul mercato. Si intende per "la
situazione in cui un'impresa sia in grado di determinare, nei rapporti commerciali con un'altra
impresa, un eccessivo squilibrio di diritti e di obblighi". Il patto attraverso il quale si realizza
l'abuso di dipendenza economica è nullo ed espone alle risarcimento dei danni nei confronti
dell'impresa che ha subito l'abuso.
Le Concentrazioni in base alla normativa nazionale generale
: , che ricalca con marginali differenze
si ha concentrazione quando
il Regolamento Ce, :
Concentrazione Giuridica : due o più imprese si fondono dando così luogo ad un'unica impresa.
Concentrazione Economica : due o più imprese (giuridicamente distinte) diventano un'unica
entità economica, rimanendo giuridicamente distinte.
Impresa Societaria Comune : si costituisce con l'unione di due o più imprese indipendenti.
Le imprese comuni sono però sottratte alla disciplina della concentrazione quando abbiano come scopo
Strumenti
principale il coordinamento dei comportamenti concorrenziali delle imprese partecipanti. Gli
Giuridici che possono dar luogo ad un'operazione di concentrazione sono quindi:
Fusione
- ,
Scissione
- ,
Acquisto di un'azienda
- ,
Acquisto di una partecipazione azionaria di controllo
- , ecc.
È da escludersi che la disciplina delle concentrazioni trovi dunque applicazione quando le imprese
partecipanti fanno già parte di uno stesso gruppo.
Concentrazioni Illecite e Vietate
Le diventano quando diano luogo a gravi alterazioni del regime
concorrenziale del mercato (pericolo che ovviamente sussiste solo per le concentrazioni di maggior
dimensione). È stabilito che le operazioni di concentrazione che superano determinate soglie di fatturato, a
livello nazionale o comunitario, devono essere preventivamente comunicate rispettivamente all'Autorità
Italiana o alla Commissione Ce, al fine di valutare se è si comporta la costituzione o il rafforzamento di
una posizione dominante che elimina un riduce in modo sostanziale e durevole la concorrenza sul
Terminata l'istruttoria, l'Autorità
mercato nazionale o comunitario o in una parte rilevante degli stessi.
può senz'altro:
Vietare la concentrazione , si ritiene che la stessa comporta la costituzione o il rafforzamento di
una posizione dominante con effetti distorsivi per la concorrenza stabili e durevoli;
Autorizzarla prescrivendo le misure necessarie per impedire tali conseguenze;
misure necessarie a ripristinare
Se la concentrazione è già stata realizzata, prescrivere le
condizioni di concorrenza effettiva e eliminare gli effetti distorsivi ;
eccezionalmente autorizzare anche concentrazioni altrimenti vietate
Può tuttavia, .
Molteplici ed articolate sono le forme di regolamentazione pubblicistica dell'iniziativa economica privata
Limitazioni della Libertà di Concorrenza
che si risolvono, direttamente o di riflesso, in .
Il legislatore si preoccupa però di tutelare gli utenti contro possibili comportamenti arbitrari del
derogando al principio generale della libertà di contrarre
monopolista, , infatti, l'Art. 2597 pone un
duplice obbligo a carico di chi opera in regime di monopolio :
L'obbligo di Contrarre
: con chiunque richiede prestazioni che formano oggetto dell'impresa;
L'obbligo di Parità di Trattamento : fra i diversi richiedenti.
Identici obblighi sono previsti dall'art. 1679 a carico di chi eserciti in regime di concessione
Pubblici Servizi di linea per il Trasporto di Persone o Cose
amministrativa, ; diritti soggettivi
dell'utente sussistono perciò per le richieste che siano compatibili con i mezzi ordinari dell'impresa. Il
predeterminare e
rispetto del principio della parità di trattamento comporta che il monopolista debba
rendere note al pubblico le proprie condizioni contrattuali La parità di trattamento non implica
.
però che le condizioni contrattuali debbano essere necessariamente le stesse per tutti gli utenti
(1a e 2a classe nei treni). Monopolio Legale Presupposto
La disciplina fin qui esposta espressamente