vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DELL’ENTE PER EVITARE LA RESPONSABILITA’. DEVE VIGILARE SU FUNZIONAMENTO DEL
MODELLO E CURARE L’AGGIORNAMENTO! SI DEVE INOLTRE PROVARE CHE CHI HA
COMMESSO REATO HA REALIZZATO UNA FRODE, HA ELUSO IL MODELLO: SOLO COSI’ SI
DA’ RESP A QUALCUNO!
Quando si adotta una spesa serve procedura che dica come si fa: tutti non possono fare tutto,
servono visti, ecc…
LEZIONE 04 OTTOBRE 2013
Ha senso immaginare che una impresa individuale abbia un modello di questo tipo?
Comma 4 art. 6 in enti di piccole dimensioni i compiti indicati nella lettera b del comma 1 (odv)
viene svolto dal dirigente.
Comma 3 i modelli di gestione possono essere adottati anche secondo dettami (codice di
comportamento) di associazioni di categoria (modello generale di apparato di 231). Modello 231
funziona se è calato nell’azienda.
E’ stato introdotto il comma 4 bis, nelle società di capitali il collegio sindacale, cons sorv possono
svolgere funzione di odv.
Gli enti sono responsabili se si viola la vigilanza!
Prima della riforma del 2003/2004 il 2409 si applicava a spa e a srl: era istituto molto applicato
quindi! In pochi casi venne applicato fuori da procura della repubblica. Si può chiedere ai tribunali
controlli esterni in determinati casi però oggi: nella srl pare che non ci sarebbe più (ma ciò è
dibattuto: teoria dominante dice che non esiste più il 2409 nella srl, perché il socio ha strumenti per
arrangiarsi, per poteri ispettivi, ecc…!).
Il pm ha una serie di competenze civili. Ma non viene considerata una competenza principale: è un
accessorio la competenza civile per il pm.
2409: “se vi è FONDATO SOSPETTO CHE AMMINISTRATORI IN VIOLAZIONE DEI DOVERI
ABBIANO COMPIUTO VIOLAZIONI CON DANNO A SOCIETA’ I SOCI (1/10) POSSONO
DENUNCIARE AL TRIBUNALE”.
Serve una POTENZIALITA’ DANNOSA. Molte irregolarità amministrative, magari indice di
infedeltà, non creano danno. Se vi è potenzialità dannosa, si nomina ISPETTORE GIUDIZIARIO,
che deve acquisire la prova. Se la situazione è degna di considerazione, il tribunale può adottare
provvedimenti più gravi. Può disporre anche provvedimenti provvisori, convocando l’assemblea per
provvedimenti conseguenti. La maggioranza è difficile che faccia azione di resp ai suoi uomini. Si
nomina amministratore giudiziario con POTERE AUTONOMO, AZIONE DI RESPONSABILITA’. E
rende conto al tribunale che lo ha nominato. Può anche arrivare ad ammissione concorsuale
oppure liquidazione.
Socio oltre il 10%, p.m quando società ha titoli quotati.
Se gli amministratori felloni si dimettono, ci sono nuovi amministratori e collaborano con il
tribunale, il tribunale sospende l’ispezione o rinvia l’udienza, convoca gli amministratori e chiede
loro di fare attività di accertamento, che possa produrre, in buona fede, una indagine seria.
LEZIONE 11 OTTOBRE 2013
Il bilancio ha una funzione di rendiconto dell’operato degli amministratori (che gestiscono soldi
altrui). Quando società è complessa, nessuno è in grado di sapere tutto. C’è chi è onerato di
elaborare le risposte per i quesiti dei soci.
Quando la maggioranza approva la delibera, non c’è più tanta discussione. Le decisioni degli
organi assembleari vengono quasi sempre prese fuori dall’organo.
Prima della riforma del 2003 i bilanci potevano essere impugnati da qualunque socio dissenziente,
astenuto o non presente.
Nonostante la legge dica che per impugnare serva un interesse, non basta essere socio!
La Cassazione in materia societaria cominciò a dire che non basta essere socio! Si voleva
stroncare la vita a chi voleva disturbare le assemblee.
Si rischia però di non prevenire gli abusi, magari non vengono ben sanzionati. E’ una cosa che può
capitare.
Comunque al di là di questo. Rispetto al sistema del 2003, si sceglie di spingere su limiti alla
possibilità di impugnare. per impugnare una delibera annullabile ci vuole il 5% del capitale sociale!
Questo vale comunque anche per i bilanci e non solo per le deliberazioni comuni! Ma per i bilanci
vi è una norma espressa. Art. 2434 bis. Le azioni previste da 2377-2379 non possono avvenire, se
viene approvato il bilancio dell’esercizio successivo. Legislatore ha voluto dare stabilità a bilanci
“vecchi”. Se il revisore non evidenzia pecche nella revisione del bilancio, i soci devono avere
almeno il 5%, ciò si riferisce alle delibere annullabili e nulle (tutte le forme di impugnazione del
bilancio)! Se viene annullato un bilancio, quando è in corso un esercizio successivo, il bilancio che
chiude l’esercizio successivo tiene conto delle ragioni di invalidità. Bisogna quindi rettificare anche
i bilanci intermedi? Non è facile rispondere perché il legislatore non dà grandi appigli; ma è meglio
rettificare. Le informazioni devono avere un senso: il bilancio di esercizio va nei registri delle
imprese.
Per quali motivi si impugna un bilancio?
- MANCANZE NEL PROCEDIMENTO, VIOLAZIONI DI NORME SU DI ESSO:
ANNULLABILITA’. 90 GG PER IMPUGNARE
- VIOLAZIONE NEL CONTENUTO DEL BILANCIO: NULLE. PERCHE’ VIOLANO LA
LEGGE, OGGETTO ILLECITO. Vedere delle voci tipo “altri debiti”, senza esplicazione, a
volte è molto rilevante avere delle informazioni qualitative sulle voci di bilancio: se i debiti
sono verso soci magari non c’è da preoccuparsi. Per capire se una società va bene o male
guardo il RISULTATO OPERATIVO: ricavi nella vendita di scarpe, quando spendo per fare,
il risultato è OPERATIVO E VEDO QUANTO VALE NEL SETTORE.
Può esservi un bilancio non chiaro, seppur non falso: non vengono date informazioni necessarie.
La delibera che approva il bilancio sarà nulla o annullabile?! Grande diatriba. Nonostante una
impostazione dottrinale, da anni ’60 (Colombo). Se il bilancio viene scritto in modo tale che non si
capisce si è bizzarri. Il bilancio DEVE ESSERE COMPRENSIBILE. QUELLO CHE SI VEDE IN
CAMERA DI COMMERCIO NON PIACE CERTO AGLI ESPERTI DI RAGIONERIA (RISPETTA LE
DIRETTIVE CEE). DI SOLITO SI VA DA COMMERCIALISTA PER CAPIRE IL PATRIMONIO
NETTO. Ma con direttive CEE ci si orienta agevolmente. Colombo affrontava questo tema del
bilancio non chiaro. Lui arriva a conclusione che, visto che sono in gioco valori fondamentali, non
vi può essere ambiguità, quindi la delibera è nulla perché ha oggetto illecito. La giurisprudenza
invece ha continuato a sostenere per decenni (la Cassazione) la tesi contraria, basta che il bilancio
sia VERO, la chiarezza attiene alle forme tecniche: fondamentale è la VERITA’, l’ordinamento dà
massima pena quando vi è FALSITA’. Quindi vi era l’annullabilità del deliberato. Però i tribunali
piano piano cambiano orientamento, si dice che il principio di CHIAREZZA E’ FONDAMENTALE.
LEZIONE 17-10-2013
Norma derogabile: recesso in caso di aumento di capitale.
Vediamo ed entriamo nell’argomento di diritto di recesso. E’ fondamentale per i conflitti.
Se c’è strumento che consente al socio di uscire è questo diritto. Secondo la dogmatica
tradizionale è un diritto potestativo.
Ogni socio può recedere quando società è a tempo indeterminato oppure per tutta la vita di uno
dei soci.
C’è il recesso “ad nutum”, si può esercitare anche con un cenno del capo. Dovrò però giustificare i
presupposti del diritto di recesso. Cosa si intende per giusta causa?
Giusta causa in senso soggettivo: integrata da un comportamento di una parte. In senso oggettivo
è quando si verificano mutamenti nell’ordinamento giuridico.
Il recesso ad nutum può essere anche sorprendente e sconvolgere i piani economici della società.
Chi se ne va, porta via una parte del patrimonio sociale. Attenzione! Ogni attività si basa sulla
programmazione di quello che sarà in futuro: legislatore prevede temperamento; cioè quando se
ne va il socio, deve dare un preavviso di almeno 3 mesi. Durante i 3 mesi il socio continua ad
essere socio, in società di persone i debiti degli amministratori gli vengono computati.
Il bilancio di esercizio non serve a valutare le imprese! Xk il legislatore faceva riferimento al
patrimonio netto?! Metteva il socio in condizione tale per cui doveva pensarci bene prima di
esercitare questo diritto.
Il legislatore ha fatto una scelta diversa. Il recesso ha ruolo centrale nel corso.
Ora la volontà del legislatore ha cambiato nel 2003: ha potenziato molto il diritto di recesso. E’
enormemente potenziato. Ha messo altre ipotesi di recesso. E’ cambiato in maniera radicale il
criterio di liquidazione. Esso fa riferimento in sostanza alla stima del capitale economico. Logica
sovrapponibile a quella del capitale di società di persone.
Prima della riforma, il socio doveva recedere inviando la dichiarazione di recesso per
raccomandata, entro tre giorni dalla delibera di autorizzazione di recesso.
DBR 8200
Olivi 7900
Dorigatti 4500
Pellegrini 3500
Zeni 3400
Olivieri 3200
Manica 2900
Maestri 2600
Ferrari 2400
Plotegher 2100
LEZIONE 18-10-2013
La riforma del 2004, nella spa, non è benevola con le minoranze.
Quando il privato abusa dei poteri, quando è in minoranza in società, va ad indebolire l’impresa,
c’è chi strumentalizza i propri diritti. Ci sono richieste che non sono tipiche dell’attività di impresa.
Poteri delle minoranze: due specie.
I poteri di voice e di exit.
I poteri di exit si spiegano da soli; quando vendono le azioni, nelle spa. La minoranza può vendere
le azioni se non condivide gestione, ma guadagna la liquidazione.
I poteri di voice vanno ad influire sui poteri di gestione. I poteri possono essere strutturati secondo
questa dicotomia. Il potere di recesso è un potere di exit, ma vi sono tanti correlati poteri di voice.
Una minoranza può essere dotata prevalentemente da poteri di exit o da voice. Nel 2003
prevalgono i poteri di exit, prima era il contrario. I classici poteri di voice sono ad esempio quelli di
intervento in assemblea. Nelle società quotate sono cose allucinanti.
Per influire sulle scelte dovrebbero essere sindacate. Ci vorrebbero strumenti di sindacato:
impugnazione delle deliberazioni della assemblea o del cda. Poteri che nella riforma del 2003 sono
stati fortemente compressi. Possono essere impugnate solo da chi ha il 5% del capitale sociale, in
società non quotata. L’azionista senza diritto di voto non può impugnare neanche se ha il 5%.
Sopra il 10% si può fare ricorso al 2409 cc al tribunale per gravi errori di gestione.
2437 Hanno diritto