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La responsabilità patrimoniale del debitore
La responsabilità patrimoniale del debitore poggia sulla previsione dell'articolo 2740 del Codice civile, a norma del quale il debitore risponde delle sue obbligazioni con tutti i suoi beni, presenti e futuri. Il suo patrimonio è in soggezione rispetto al diritto del creditore di soddisfare i suoi crediti a mezzo dell'esecuzione forzata. Il diritto del creditore sul patrimonio del debitore è un diritto potestativo espropriativo, di sottoporre tutto il patrimonio del debitore per far fronte ai propri crediti, insieme a tutti i creditori, verificando un concorso in esecuzione forzata sui beni, in parti uguali. Per ovviare all'esecuzione forzata il creditore deve munirsi di titolo esecutivo, di regola è la condanna, che è necessaria anche per iscrivere ipoteca, che dà anche diritto di prelazione, cioè rende il creditore più forte rispetto ad altri creditori. Con ipoteca, pegno, e privilegio la parità di
trattamento per sanare i propri crediti non vale.“Il pegno è costituito a garanzia dell'obbligazione dal debitore oArt. 2784, nozione,da un terzo per il debitore. Possono essere dati in pegno i beni mobili, le universalità dimobili, i crediti e altri diritti aventi per oggetto beni mobili.” Quindi il pegno si puòcostituire tramite un atto volontario da parte del debitore, con un atto di concessione,ma per equiparare il pegno a ipoteca o privilegi, sono necessaria altri adempimenti.“Il privilegio è accordato dalla legge inArt. 2745, fondamento del privilegio,considerazione della causa del credito. La costituzione del privilegio può tuttavia dallalegge essere subordinata alla convenzione delle parti.” Il privilegio è causa diprelazione che ha fonte direttamente nella legge, come l’ipoteca legale, cioè da unfatto diverso dalla volontà del titolare del bene, fatto per il quale la legge attribuisceprivilegio.
il complesso dei beni mobili del debitore.i privilegi possono essere classificati in base alla loro priorità. Ad esempio, il privilegio dello Stato ha la precedenza rispetto al privilegio dell'INPS e dell'INAIL. Inoltre, la legge regola anche il conflitto tra più privilegi sullo stesso bene, stabilendo una graduazione tra di essi. Pertanto, non tutti i privilegi hanno lo stesso grado di forza e prelazione.Diritto di soddisfarsi secondo la parità di trattamento
I creditori hanno diritto di soddisfarsi se non secondo la parità di trattamento, ma secondo un ordine di prelazione al loro interno.
“Se la legge non dispone altrimenti, il privilegio speciale sui beni mobili (Art. 2748) non può esercitarsi in pregiudizio del creditore pignoratizio. I creditori che hanno privilegio sui beni immobili sono preferiti ai creditori ipotecari se la legge non dispone diversamente”.
Quindi in sintesi:
- Pegno
- Privilegio speciale sui mobili
- Privilegio su immobili
- Ipoteca
Lezione 4
Il debitore potrebbe alienare il proprio bene, oppure se composto da un unico credito ma che non incassa e non esige, perché poi dovrebbe pagare i creditori, e se non riscatta il credito si prescrive il diritto di credito (Art. 2934), quindi il patrimonio si impoverisce, perché il debitore non esercita i suoi diritti nei confronti dei suoi debitori.
Questi atti impoveriscono il debitore ma di conseguenza anche il creditore, perché può rifarsi solo sui
beni futuri. Da un punto di vista economico rischia di più il creditore rispetto all'azionista, perché quest'ultimo gestisce direttamente o indirettamente ed ha un'aspettativa; invece, da un punto di vista giuridico rischia di più l'azionista rispetto al creditore.
Se l'ordinamento prevede un potere, di conseguenza, deve prevedere delle regole che presidiano e prevengono quel potere, gli strumenti preventivi forniti dall'ordinamento presuppongono che si avverta il pericolo, perché se non si prevede (non si odora) non si può prevenire, non si possono mettere in atto i meccanismi normativi di prevenzione, meccanismi molto forti. Quindi per prevedere si deve monitorare i propri debitori, con uffici preposti, come ad esempio l'Agenzia delle Entrate, che sono preposti al monitoraggio.
L'istanza di fallimento è sia un rimedio che uno strumento preventivo, è un istituto, cioè un insieme di norme, il
cui obbiettivo ultimo è ripagare tutti i creditori, ma nella realtà ciò non avviene perché non si monitora adeguatamente, e vengono posti in essere degli atti lesivi verso gli altri creditori, ad esempio un creditore prende in ipoteca un immobile. "Il creditore può chiedere il sequestro conservativo dei beni del debitore, secondo le regole stabilite dal Codice di procedura civile. Il sequestro può essere chiesto anche nei confronti del terzo acquirente dei beni del debitore, qualora sia stata proposta l'azione per far dichiarare l'inefficacia dell'alienazione." La richiesta di sequestro conservativo viene chiesta ad un giudice, e viene applicata tramite suo provvedimento, azionando l'art. 2906, Effetti del sequestro conservativo, "Non hanno effetto in pregiudizio del creditore sequestrante le alienazioni e gli altri atti che hanno per oggetto la cosa sequestrata.inconformità delle regole stabilite per il pignoramento. Non ha parimenti effetto inpregiudizio del creditore opponente il pagamento eseguito dal debitore, qualoral'opposizione sia stata proposta nei casi e con le forme stabilite dalla legge."
Di conseguenza viene precostituita l'inefficacia degli atti nei confronti di altri creditori.
Depositata la richiesta di sequestro conservativo, può essere approvata notte/tempo, ma il creditore deve dimostrare che il debitore può mettere in atto delle azioni lesive verso i propri beni oggetto di sequestro, in questo caso speciale si può predisporre il sequestro conservativo senza informare il debitore, inoltre il creditore deve dimostrare che il patrimonio del debitore sta diminuendo.
Tutti i beni possono essere fatti uscire dal patrimonio e quindi sottratti giuridicamente all'aggressione, perché l'aggressione può avere ad oggetto solo i beni del patrimonio del debitore e se il
debitore anzitempo trasferisce a terzi non sono più aggredibili.Il sequestro conservativo è uno strumento formidabile perché se il creditore ottiene il sequestro conservativo (esistono altri tipi di sequestro, penale o liberatorio) tende a conservare il potere di aggressione a garanzia patrimoniale. Se il creditore ottiene il sequestro, ottiene una protezione enorme sui beni che possono essere aggrediti.I mezzi conservativi servono a prevenire l'incapienza, che è la forma di crisi più grave.Il sequestro è applicabile se un terzo acquista un bene del debitore? Se il bene è sottoposto a sequestro gli atti di vendita successivi non sono sottoposti a sequestro perché in caso contrario tutti gli atti di vendita di un bene sarebbero complicati, perché si dovrebbe indagare a posteriori su ogni bene, invece se il sequestro è visibile l'alienazione del bene può avvenire.Gli atti costitutivi del sequestro sono
Il sequestro di un immobile comporta la trascrizione, rendendo tutti gli atti di vendita successivi inopponibili al sequestro (art. 2644). Pertanto, gli atti di vendita successivi alla trascrizione non hanno effetto sull'immobile. La trascrizione non disincentiva la vendita di beni immobili perché rende il sequestro visibile.
Per il sequestro di beni mobili, il bene viene spossessato dall'ufficiale giudiziario. Tuttavia, se il bene viene venduto prima dello spossessamento, chi se ne è impossessato per primo ne acquisisce la proprietà. Questo vale sempre e comunque se il terzo acquirente agisce in buona fede. Se il bene viene acquistato dopo lo spossessamento, si genera un pegno.
Il pegno di un bene mobile (art. 2784) può riguardare anche crediti e redditi (art. 2787). Un bene può essere dato in pegno solo con l'approvazione del proprietario, ma il pegno è nullo se viene dato da
colui che non ha più la proprietà. Per verificare ciò serve data certa anteriore, munita di prova particolarmente forte, ad esempio come la scrittura di pegno, scritta su un bene. La dichiarazione del notaio è data certa, di conseguenza la sua scrittura è valida dopo la validazione del notaio e la registrazione dell'Agenzia delle Entrate.
Il pignoramento sui beni immobili si esegue con la trascrizione nei Registri Immobiliari; quindi, c'è la pubblicità del pignoramento e se non c'è quella non c'è il pignoramento nei confronti dei terzi. Si tratta di un bene mobile non c'è il registro dei beni mobili, salvo per alcuni, e il pignoramento si esegue con lo spossessamento e l'ufficiale giudiziario toglie la cosa al debitore e la porta nei depositi giudiziari e la custodisce. Gli atti di disposizione compiuti dopo il pignoramento non hanno effetto nei confronti del creditore pignorante salvi gli
effetti dell'acquisto in buona fede dei beni mobili (Art. 1155). Se un soggetto compera