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SECONDA CRATTERISTICA
Fino al tempo dei romani (prima della distruzione del Santuario di Gerusalemme) il
popolo ebraico aveva avuto un punto di riferimento: re, sommo sacerdote, sinedrio
come autorità centrali(anche per gli ebrei della diaspora)
Dopo la distruzione del santuario: progressiva scomparsa di un’autorità centrale,
perché i sacrifici potevano essere compiuti dal sommo sacerdote solo nel tempo. La
tribù dei sacerdoti si chiamava Levi; queste persone diventavano capaci di fare
sacrifici con un rito simile a quello dei nostri preti (un sacerdote impone le mani
sull’altro e trasmette la caratteristica). Quando è distrutto il tempo questa catena
sacerdotale è distrutta perché non c’è più il luogo in cui farlo. mentre in
precedenza vi era una piramide con al vertice il sommo sacerdote, poi le comunità
ebraiche iniziano a organizzarsi a rete (tante comunità locali,ciascuna delle quali ha
un proprio capo, il rabbino,eletto dalla comunità, che risolve i problemi legati a
quella comunità). Questa è la struttura che le comunità ebraiche hanno ancora oggi.
Non c’è una persona (come il papa) che possa porre una regola valida per tutti gli
ebrei. Manca un’autorità centrale.
Questa strutturazione della comunità ha delle conseguenze sul diritto
Conseguenze sul sistema giuridico:
a) Ruolo centrale dell’interprete(l’esperto del diritto: giudici o decisori,esperti
del diritto a cui gli stessi giudici si rivolgono per risolvere un caso
particolarmente difficile) anziché del legislatore.
b) Assenza di codificazione, perché nessuno è in grado di fare leggi. Non c’è un
processo analogo al diritto canonico.
c) Come si modifica allora il diritto ebraico? Cambiamento attraverso l’analogia e
il consenso(quando l’analogia non basta perché si tratta di qualcosa di nuovo)
cioè il consenso delle autorità religiose delle diverse comunità ebraiche,
Giulia Sangaletti,Beatrice Sambusiti (vietata la modifica,vendita,pubblicazione e circolazione)
questo consenso prende forma molto lentamente. E alla fine diventa accordo,
cioè norma.
d) Prima che il consenso sia raggiunto, è inevitabile che coesistano possibilità di
coesistenza di soluzioni giuridiche contraddittorie. A un certo punto una
prevale e diventa quella seguita dalla maggioranza delle comunità ebraiche.
Es. il divieto della poligamia si è sviluppato in un luogo preciso, inizia un
movimento per abolirla e questo movimento nel corso di secoli si afferma e fa
si che non vengano più celebrati in Europa matrimoni poligamici(un ebreo
marocchino invece può avere più mogli).
Diritto canonico
-diritto della chiesa cattolica romana (canone=misura)
-dove si sviluppa? Grosso modo dentro i confini dell’impero romano. Vi fu la
divisione dell’impero romano in oriente ed occidente(3-4 sec. Dopo cristo),
queste due parti hanno destini diversi. L’impero romano d’occidente crolla, i
barbari entrano nei confini dell’impero e la occupano. Nell’impero romano
d’oriente restano i romani(bizantini). Qui sta la radice della divisione fra i
cattolici e gli ortodossi(entrambi cristiani). L’impero romano d’oriente è il
territorio delle chiese cristiane ortodosse(dove non c’è una autorità centrale
ma ci sono tanti patriarchi).
A partire dal settimo secolo d.c., l’Islam conquista parte del territorio prima
cristiano, la sponda sud. Ma questa perdita viene bilanciata dall’espansione
del cristianesimo nell’Europa orientale. Nel 16 sec. Si verifica un’altra frattura
tra cattolici e protestanti(Inghilterra, paesi nordici, parte della Germania e
parte della svizzera). Il cristianesimo non resta limitato all’area mediterranea
ma va in altre parti del mondo, ad opera della Spagna, Francia che
diffonderanno la religione cattolica e dell’’Inghilterra e Germania che
diffonderanno il protestantesimo.
Fonti del diritto canonico
Diritto divino(come nel diritto ebraico questo è il nucleo centrale)
La struttura è simile a quella del diritto ebraico, anche qui c’è una struttura
bipartita ma la divisione è effettuata in maniera diversa.
a) Diritto divino rilevato (dato attraverso la rivelazione(di Gesù cristo, è un
diritto che prima di Lui gli uomini non conoscevano,); non conoscibile
Giulia Sangaletti,Beatrice Sambusiti (vietata la modifica,vendita,pubblicazione e circolazione)
attraverso la sola ragione; vincolante per i fedeli,i battezzati, coloro che
fanno parte della comunità cristiana,non è vincolante per chi non ha mai
conosciuto il vangelo perché è un diritto che non ha mai conosciuto)
b) Diritto divino naturale(dato attraverso la creazione; conoscibile
attraverso la retta ragione; vincolante per tutti gli uomini). L’uomo è
creato a immagine e somiglianza di Dio porta nella propria coscienza
un’istintiva capacità di distinguere il bene dal male. Però poi è entrato il
peccato originale, elemento che perturba la capacità di distinguere il bene
dal male, per cui questa capacità c’è ancora ma è più confusa. E’ vincolante
per tutti perché tutti sono creati a immagine e somiglianza di Dio tutti gli
uomini possono arrivare a individuare che cosa è bene e che cosa è male
attraverso il corretto uso della ragione.
Come per gli ebrei, abbiamo una legge più specifica e una più generale che
vale per tutti gli uomini. Questo è lo strumento col quale ebrei e cristiani
riescono a lavorare con i non battezzati, i non credenti.
Siccome la ragione è offuscata, solo la Chiesa cattolica può dare
l’interpretazione ultima. Ma così anche l’ebreo e l’ateo dovrebbe
rispettare le regole della Chiesa e non è disposto a farlo.
Diritto divino rivelato
a) Scritto: Antico (in parte) e Nuovo Testamento(vangeli, lettere, atti
apostoli, apocalisse)
L’antico testamento vale tranne che nei casi in cui il nuovo dica precetti
contrastanti.
b) Orale: Tradizione che parte dai tempi di Gesù.(apostolica ed
ecclesiastica).E’ parte del diritto divino rivelato. La fonte orale nel
cattolicesimo non è stata messa per iscritto.
Oltre al diritto divino rivelato e naturale, c’è il
Diritto umano
Fonti di produzione
- individuali: papa, vescovo(è legislatore solo per la sua diocesi), superiore
ordine monastico(non c’è divisione territoriale, tutti i francescani ad
esempio rispettano la stessa regola data da San Francesco).
Giulia Sangaletti,Beatrice Sambusiti (vietata la modifica,vendita,pubblicazione e circolazione)
-collegiali: concilio,riunione di tutti i vescovi (generale e locale)come il
papa ha potere legislativo, sinodo(diocesano, emana norme per la diocesi),
istanze collegiali degli ordini monastici.
Nel diritto canonico c’è sempre questa dialettica tra diritto individuale e
collegiale. Nella chiesa cattolica, titolari del potere supremo sono sia il
papa(che in quanto successore di Pietro può prendere decisioni senza
sentire nessun altro) che il concilio ecumenico(in quanto i vescovi sono
successori degli apostoli). Questa dialettica ha un fondamento nello stesso
vangelo: in un brano il potere viene conferito a Pietro e in un altro brano
agli apostoli.
Gli ortodossi giustificano il pezzo di vangelo in cui il potere viene conferito
a Pietro come un primato non giuridico ma di onore. Pietro è primus inter
pares.
Fonti di produzione
-universali(valgono in tutto il mondo): canoni concili universali e decretali
pontificie che sono gli atti normativi individuali dei pontefici.
-particolari: statuti episcopali e canoni concili particolari (territoriale);
regole monastiche(personale)
16 marzo
Diritto umano: Fonti di trasmissione: quei documenti attraverso cui il
diritto viene portato a conoscenza delle persone che sono toccate da
quelle norme. Le collezioni canoniche sono raccolte private di norme di
diritto canonico, non sono un codice ufficiale. Il diritto all’epoca non era
ancora ben diverso dalla teologia e dalla liturgia.
Collezioni canoniche
-didichè(I sec), didascalia degli apostoli(III sec)
- Hispana(4 sec); Dionisiana (5-6 sec): dionigi il piccolo lavorava nella
cancelleria del pontefice, ebbe successo perché raccolse prima tutti i
canoni dei concili e poi le decretali del pontefice. E’ la collezione più diffusa
in tutto il mondo cristiano del tempo. Raccoglie norme riconosciute da
tutti. Come nascono? Non sono destinate a studiosi ma sono manuali per
pratici. Limiti di queste collezioni: imprecisione, contradditorietà; non si
capisce ad esempio se una norma deriva da un vescovo, dal concilio, dal
Giulia Sangaletti,Beatrice Sambusiti (vietata la modifica,vendita,pubblicazione e circolazione)
papa etc.
-regole monastiche
Esempio norma della Regola di San Benedetto: da precetti di tipo morale
si ricavano conseguenze di tipo giuridico.
La tradizione apostolica(inizio del III sec): norme di tipo morale,
procedurale, liturgico(modo in cui si svolge una cerimonia) Diritto,
teologia e liturgia non sono distinti.
-penitenziali
Penitenziale di Teodoro
Significato della penitenza nella Chiesa dei primi secoli: la penitenza era
pubblica ma non privata. Vi si poteva accedere una sola volta nella vita.
Cancellava i peccati di queste persone. Vestivano in modo diverso in
periodo di penitenza e alla fine vi era l’assoluzione dei peccati. Poi questo
sistema viene sostituito con un sistema di penitenza privato. I penitenziali
sono i documenti che ci indicano questo passaggio, sono i manuali ei
confessori.
La nascita della scienza giuridica occidentale(11-12 sec)
Il diritto canonico è solo un pezzo di questo processo. Il diritto romano in
occidente era praticamente morto. In Europa nell’11 sec. viene riscoperto
il codice di Giustiniano(4 sec.)
-codex
-novellae
-digesta(pandectae)
-institutiones
Questo testo è fondamentale per l’impero romano d’oriente ma non viene
conosciuto in quello d’occidente, ma viene riscoperto negli undici sec;
viene visto non come un testo di legge storicamente determinato, ma
viene visto come un testo che contiene il diritto valido per sempre e in ogni
modo. L’approccio è simile a quello che i cristiani avevano per la bibbia o il
vangelo.
°la riscoperta del codice di Giustiniano.
°la nascita dell’Università nascono facoltà di giurisprudenza dunque i
nuovi testi vengono studiati, commentati, spiegati. 2 tipi di università:
quelle guidat