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PROGETTAZIONE X AZIONI SISMICHE 30/10
Abbiamo due elementi rosso e blu in serie, cioè lavorano tutti e due per rispondere alla forza applicata al sistema e pensiamo al sistema rosso come ad un elemento fragile, mentre il blu ad un sistema duttile. Il sistema rosso raggiunto il suo massimo muore, mentre il blu raggiunto un valore soglia di danneggiamento continua a danneggiarsi in maniera controllata se all'interno della struttura ci sono elementi fragili e duttili noi come dobbiamo progettare gli elementi fragili in maniera tale che vengano attivati solo quelli duttili? In questo modo la struttura avrà un comportamento dissipativo duttile e non fragile. Se io progetto un elemento fragile non per la forza che ci sto applicando quindi la forza che deriva dall'esterno, l'azione sismica, ma progetto, definisco qual è il valore di soglia per il quale questo meccanismo fragile si rompe. Potrei applicare al sistema le forze esterne e vedere quanto è il valore di soglia per cui il meccanismo fragile si rompe.ma in funzione della forza massima che può essere generata all'interno del sistema. In questo modo, garantisco che il meccanismo fragile si rompa prima dell'elemento duttile, preservando così l'integrità del sistema. Per fare ciò, devo considerare la forza massima che può essere generata all'interno del sistema e progettare il meccanismo fragile in modo che si rompa quando questa forza viene superata. Questo può essere fatto utilizzando materiali più fragili o dimensioni più ridotte per il meccanismo fragile rispetto all'elemento duttile. Inoltre, è importante considerare anche la deformazione plastica che può verificarsi nell'elemento duttile. Se l'elemento duttile può subire una deformazione plastica senza rompersi, posso progettare il meccanismo fragile in modo che si rompa prima che l'elemento duttile raggiunga la sua capacità massima di deformazione plastica. In conclusione, per progettare un sistema con un comportamento duttile dissipativo, devo considerare la forza massima generata all'interno del sistema e progettare il meccanismo fragile in modo che si rompa prima dell'elemento duttile, preservando così l'integrità del sistema.ma dalle forze max.che sono trasmesse dagli elementi duttili collegati a quelli fragili.Gli elementi fragili contenuti in una struttura sono i nodi del telaio e i pilastri rispetto alle travi. Tra questi il più fragile è il nodo, poi il pilastro e poi la trave. 3 tipi di comportamento: strutture disegnate con la stessa deformazione "delta", nel primo (trave forte, pilastro debole erano travi molto resistenti mentre i pilastri basse) caso abbiamo un piano soffice, in questo caso la duttilità globale sulla struttura si concentra sugli elementi dal 3 in poi, nel secondo caso la duttilità globale si distribuisce su tutte le travi, nel terzo caso si consegue la gerarchia delle resistenze i pilastri vengono progettati in base al collegamento delle travi, danneggiamento (deformazione) delle travi rispetto ai pilastri (trave debole, pilastro forte). Sono gli scenari che portano al collasso una struttura. A prescindere come sarà la risposta? a prescindere siromperanno prima le travi e poi i pilastri. Come definisco la sollecitazione di progetto? la trave in base alle sollecitazioni dell'analisi sismica e poi progetto la trave, il pilastro con delle forze maggiorate che derivano dalla trave, quindi si danneggia dopo la trave. Scopo della progettazione antisismica: Raggiungere un comportamento duttile tipo quello resistente Se devo verificare e progettare in termini di resistenza rigidezza e duttilità? Se progettiamo una struttura affinché questa abbia un comportamento di tipo non dissipativo quello che dobbiamo verificare sarà la struttura in termini di resistenza e rigidezza. Se progetto la struttura non accettando dei danneggiamenti affinché questa risponda alle azioni sismiche in campo elastico, dovrò verificare che abbia sufficiente resistenza e che non si danneggino troppo gli elementi che sono contenuti nel suo interno. Non verifico la duttilità perché non voglio entrare in campo plastico.sempre contenute entro limiti accettabili. La rigidezza della struttura è quindi fondamentale per garantire che le deformazioni siano limitate e controllate. La resistenza, invece, è la capacità della struttura di sopportare le sollecitazioni e le azioni esterne senza collassare. È importante verificare che la resistenza della struttura sia adeguata per garantire la sua stabilità e sicurezza. Infine, la duttilità è la capacità della struttura di deformarsi in modo plastico senza collassare improvvisamente. Se si accetta che la struttura possa subire danni plastici, è necessario che sia sufficientemente duttile per garantire il collasso controllato in caso di azioni sismiche. In sintesi, per progettare una struttura che si comporti bene in condizioni di esercizio e che non si deformi eccessivamente, è necessario verificare la rigidezza. Per garantire che la struttura non collassi in caso di carichi rari, è necessario verificare la resistenza. Se si accetta il comportamento plastico, è necessario garantire la duttilità della struttura.quel valore di smorzamento del sistema tale per cui se lodeformo e lo lascio andare non oscilla, ma