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FONDI PER RISCHI ED ONERI E TFR (OIC 31)
Fondi per rischi ed oneri: rappresentano passività di natura determinata, certe o probabili con data
di sopravvivenza od ammontare indeterminati.
Fondi per rischi: rappresentano passività di natura determinata ed esistenza probabile, i cui valori
sono stimati. Sono quindi eventi a manifestazione finanziaria futura.
Fondi per oneri : rappresentano passività di natura determinata ed esistenza certa, stimate
nell’importo o nella data di sopravvivenza, connesse a obbligazioni già assunte alla data di bilancio.
Un evento è probabile quando il suo accadimento è ritenuto verosimile piuttosto che il contrario, in
base a motivi oggettivi ma non certi.
Un evento è possibile quando il grado di accadimento futuro è inferiore al probabile, non va quindi
contabilizzato ma solo citato nella nota integrativa.
Un evento è remoto quando la probabilità di realizzazione è scarsa, questi eventi non vanno ne
contabilizzati ne inseriti in nota integrativa.
Gli accantonamenti sono destinati soltanto a coprire perdite o debiti di natura determinata, di
esistenza certa o probabile dei quali tuttavia alla chiusura sono indeterminati o l’ammontare o la
data di sopravvivenza. Gli accantonamenti devono avere le seguenti caratteristiche :
• Natura determinata
• Esistenza certa o probabile
• Ammontare o data di sopravvenienza delle passività indeterminati
• Ammontare delle passività attendibilmente stimabile
Un fondo non può iscriversi per :
rettificare valori dell’attivo
coprire rischi generici
effettuare accantonamenti per eventi avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio relativi a
situazioni non in essere alla data di chiusura
passività probabili ma di ammontare indeterminato
passività potenziali ritenute possibili o remote.
Alla chiusura di ogni esercizio i fondi per rischi ed oneri sono oggetti a riesame delle stime
effettuate, se si verificano successivamente condizioni che già esistevano alla data di bilancio
occorre apportare le modifiche.
Il trattamento di fine rapporto si distingue tra :
Imprese con meno di 50 dipendenti
1.
Vi è una facoltà e non un obbligo di aderire ai fondi di previdenza
Imprese con più di 50 dipendenti
2.
Il TFR non rimane in azienda ma deve essere trasferito a un ente terzo che cambia dal punto di vista
finanziario ma non economico, la società non contabilizza la rivalutazione del fondo che è a carico
dell’INPS, il Tfr viene sempre anticipato dalla società che poi vengono compensati con i debiti
verso l’INPS trasferendo il rischio.
DISPONIBILITA’ LIQUIDE (OIC 14)
Le disponibilità liquide sono rappresentate da depositi bancari e postali, assegni, denaro e valori in
cassa. Nei conti sono rilevati tutti i movimenti in entrata ed uscita avvenuti entro la data di bilancio.
I depositi bancari, postali e gli assegni sono valutati al presumibile valore di realizzo che coincide
normalmente col valore nominale. Il denaro e valori bollati sono valutati al valore nominale, le
disponibilità in valuta estera sono valutate al cambio in vigore alla data di chiusura dell’esercizio.
In alcuni gruppi di società al gestione della tesoreria è accentrata per ottimizzare l’utilizzo delle
risorse finanziarie (cash pooling) nella società capogruppo figurerà un debito nei confronti di tutte
le società partecipanti al cash pooling.
Alla data di bilancio può verificarsi che contabilmente appaiano fondi liquidi in realtà già utilizzati,
i sospesi di cassa vengono eliminati, effettuando le registrazioni contabili in contropartita.
PARTECIPAZIONI ED AZIONI PROPRIE (OIC 21)
La classificazione dipende dalla destinazione della partecipazione, quelle con permanenza durevole
si iscrivono tra le immobilizzazioni considerando la volontà della direzione aziendale e l’effettiva
capacità di detenere le partecipazioni per un periodo prolungato di tempo.
Le azioni proprie immobilizzate si iscrivono se si ha assunto la decisione di mantenere a lungo in
portafoglio o comunque per un periodo superiore all’esercizio al contrario vengono iscritte
nell’attivo circolante alla voce CIII5) quando queste siano rivendute entro l’esercizio. La
formazione della riserva per azioni proprie avviene contestualmente all’acquisto, se l’assemblea
delibera l’acquisto ma l’organo amministrativo non ne ha dato ancora l’esecuzione l’importo
destinato a tale operazione non può essere accantonato a riserva per azioni proprie ma deve essere
accantonato ad altre riserve. Per la rilevazione del provente della partecipazione non rileva il fatto
che derivi da un’immobilizzazione o attivo circolante.
Le partecipazioni immobilizzate sono iscritte al costo d’acquisto o di costituzione comprensivo dei
costi accessori, nel caso di aumento a pagamento la partecipazione aumenta dell’importo
sottoscritto, se gratuito non si procede ad alcuna variazione del valore della partecipazione in
quanto non comportano oneri e non modificano la quota.
I prestiti obbligazionari convertibili sono iscritti al valore del titolo convertito, nessun addebito o
accredito è effettuato nel conto economico.
La perdita durevole di valore deve rettificare il valore della partecipazione iniziale, viene
determinata confrontando il valore del costo iniziale con il valore recuperabile determinato in base
ai benefici futuri. Una perdita è durevole quando le cause non possono essere rimosse in un breve
arco temporale. Se la società partecipata redige invece un business plan fondato con il quale
vengono illustrate le modalità di recupero la perdita di valore si definisce contingente e non
durevole.
Per i titoli quotati non è necessariamente considerato motivo di abbattimento del costo un
improvviso e generalizzato ribasso del valore di mercato, questo può costituire un primo elemento
segnaletico di un’eventuale perdita durevole di valore.
Nel caso le partecipazioni riguardino start up non è necessario svalutare la partecipazione in quanto
la perdita non è da ritenere permanente.
Il valore di mercato è dato dal valore di quotazione per le partecipazioni quotate che possano
effettivamente esprimere quotazioni sufficientemente attendibili. L’andamento dl mercato rilevato
successivamente alla chiusura dell’esercizio è un elemento informativo che concorre insieme a tutti
gli altri alla stima del valore di realizzazione della partecipazione, che comunque deve riflettere la
situazione in essere alla data di riferimento del bilancio.
I dividendi sono rilevati nel momento in cui dopo la delibera dell’assemblea sorge il diritto alla
riscossione da parte della società.
Le azioni proprie sono iscritte al costo d’acquisto, non è applicabile il metodo del patrimonio netto
in quanto esso è previsto per società collegate e controllate.
TITOLI DI DEBITO (OIC 20)
I titoli di debito sono costituiti da titoli che attribuiscono al possessore il diritto di ricevere un flusso
determinato o determinabile di liquidità senza attribuire il diritto di partecipazione diretta o indiretta
alla gestione dell’entità che li ha emessi.
Il corso tel quel si compone di due parti, una rappresentata dal capitale investito con l’acquisto del
titolo, l’altra dal rateo interessi maturati dall’ultimo giorno di godimento.
Il corso secco indica il valore capitale, il corso ex-cedola si ha quando il titolo viene quotato con
staccata la cedola in corso di maturazione. Come per le partecipazioni la classificazione in bilancio
dipende dalla destinazione del titolo se durevole o meno.
I titoli immobilizzati sono iscritti al costo d’acquisto, comprensivo dei costi accessori; non si
comprende nel costo il rateo relativo alla cedola interessi maturata alla data d’acquisto, che deve
essere contabilizzato separatamente. Per i titoli non immobilizzati il costo è costituito dal prezzo
pagato, al quale sono aggiunti i costi accessori direttamente imputabili all’operazione d’acquisto.
PATRIMONIO NETTO (OIC 28)
Il patrimonio netto è la differenza tra le attività e passività di bilancio.
CONTI D’ORDINE (OIC 22)
Sono annotazioni di memoria a corredo della situazione patrimoniale e finanziaria esposta dallo
stato patrimoniale. Svolgono una funzione informativa e comprendono le garanzie, gli impegni e i
beni di terzi presso la società e i beni della società presso i terzi.
Queste vengono rappresentante in calce allo stato patrimoniale, non si procede alla rappresentazione
di quegli accadimenti che siano già stati oggetto di rilevazione nello stato patrimoniale, nel conto
economico e/o nella nota integrativa. Quindi non si iscrivono in calce nello stato patrimoniale le
garanzie ricevute, i beni della società presso terzi, vengono invece iscritti le garanzie prestate, gli
impegni e i beni di terzi presso la società.
CONTO ECONOMICO (OIC 12)
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
C) Proventi ed oneri finanziari
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
E) Proventi ed oneri straordinari
La revisione contabile può essere definita come un’ attività svolta da parte di soggetti indipendenti
che applicano statuite procedure al fine di accertare la conformità del bilancio alla legge,
interpretata ed integrata dai principi contabili di riferimento, tale attività conduce alla formazione e
all’espressione di un giudizio professionale in merito all’attendibilità sostanziale del bilancio.
Soggetti indipendenti
Società di revisione, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, albo dei revisori, assirevi,
organismo italiano di contabilità, Consob.
Principi di revisione
_ Generali
La revisione deve essere effettuata da un soggetto adeguato di formazione tecnica, il revisore deve
mantenere indipendenza e deve essere adottata un’adeguata diligenza professionale
_ Relativi al lavoro sul campo
Il lavoro deve essere pianificato, si deve avere una sufficiente comprensione del sistema di controllo
interno e deve essere ottenuta evidenza sufficiente e adeguata attraverso l’ispezione sul bilancio
_ Relativi alla predisposizione della relazione
La relazione deve affermare se il bilancio è conforme o meno ai principi contenendo un commento
al bilancio stesso nel suo complesso.
Gli amministratori che redigono un bilancio affermano (assertions) che :
• I valori contabilizzati si riferiscono ad operazioni realmente avvenute (esistenza)
• Tutte le operazioni avvenute sono contabilizzate (completezza)
• Le attività e passività sono rappresentative degli effettivi diritti (diritti ed obblighi)