Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L
I
P
E
P
T
I
D
I
Anche gli amminoacidi possono unirsi tra di loro per formare il
dipeptide e dei polipeptidi.
Due amminoacidi sono in grado di interagire tra di loro attraverso il
gruppo carbossilico di un amminoacido e il gruppo amminico
dell’amminoacido adiacente, e in seguito alla formazione di un legame
detto legame peptidico, si ha la formazione di una piccolissima proteina
formata da due amminoacidi, identificato come dipeptide.
Questo legame peptidico può ripetersi n volte e dunque creare delle
catene polipeptidiche costituite da numerosi amminoacidi.
Esistono tante possibili combinazioni di amminoacidi.
A
P
P
U N T
I 1 1 B I O
L
O
G
I A
C
O
N
F
O
R
M
A
Z
I
O
N
E T
R
I
D
I
M
E
N
S
I
O
N
A
L
E
Per svolgere le loro funzioni le proteine devono assumere una conformazione estremamente rigorosa, perché ad ogni
conformazione della proteina si associa una funzione specifica. Se questa conformazione viene persa la proteina risulta
denaturata e non ha più nessuna attività biologica.
Per raggiungere la conformazione finale esistono 4 diversi livelli di organizzazione delle catene polipeptidiche.
S
T
R
U T
T
U R
A P R
I M
A
R I
A
La struttura primaria è anche detta a filo di perle. Si ha una sequenza lineare di una serie di amminoacidi.
Questi amminoacidi possiedono dei gruppi R laterali, che possono interagire in questa struttura primaria per dare
origine alle conformazioni successive.
Esempio: Glucagone, composto da 29 amminoacidi.
S
T
R
U T
T
U R
A S
E C O
N D A
R
I A
Le strutture secondarie più rappresentate delle proteine sono la struttura α-
elica (a) e struttura a Foglietto β (b).
Nella struttura α-elica (a) la catena polipeptidica tende ad assumere una
conformazione ellissoidale altamente uniforme. Questa conformazione
ellissoidale nasce dalla formazione di legami a idrogeno, cioè da legami tra
atomi di idrogeno e quelli di ossigeno, tra i gruppi laterali R di amminoacidi
che compongono lo stesso polipeptide.
Questi legami a idrogeno si formano tra una amminoacido e l’amminoacido
localizzato in 4° posizione rispetto al primo. Questi legami sono interazioni
abbastanza forti tali da mantenere questa struttura uniforme.
Nella struttura del foglietto β (b) la struttura è determinata sempre
da legami ad idrogeno tra i gruppi R laterali, che però vanno a
formarsi tra catene polipeptidiche diverse oppure tra porzioni diverse
si una stessa catena polipeptidica avvolta su se stessa.
S
T
R
U T
T
U R
A T
E R Z
I
A R
I
A È un ulteriore livello di
organizzazione della catena
polipeptidica.
La struttura terziaria deriva da una serie di interazioni di tipo diverso, che
vengono sempre a formarsi tra i gruppi laterali R degli amminoacidi che
compongono la stessa catena.
Tipi di legami:
Legami a idrogeno, legami tra atomi di idrogeno e quelli di ossigeno
Legami ionici, si instaurano tra gli amminoacidi acidi, con carica positiva o
negativa)
Interazioni idrofobiche, interazioni tra gruppi R di amminoacidi idrofobici; sono
legami che si dispongono all’interno della proteina, lontano dagli ambienti
acquatosi
Formazioni di ponti di solfuro, si formano tra due atomi di zolfo presenti nei
gruppi laterali R degli amminoacidi cisteina. Si formano solo dall’interazioni tra
due amminoacidi cisteina.
A
P
P
U N T
I 1 2 B I O
L
O
G
I A
S
T
R
U T
T
U R
A Q U A
T
E R
N A
R I
A
Alcune proteine per esplicare un’attività biologica sono composte da più
catene polipeptidiche, da due o più catene polipeptidiche, uguali o
diverse. L’interazione tra queste catene polipeptidiche definisce la
struttura quaternaria di una proteina.
L’emoglobina ad esempio è formata da 4 catene polipeptidiche uguali
due a due, oppure il collagene formato da 3 catene polipeptidiche uguali. Giovedì 17 Ottobre 2013
A
C
I
D
I N
U
C
L
E
I
C
I
Gli acidi nucleici sono fondamentalmente due:
a. Acido ribonucleico, RNA, composto da ribosio
b. Acido Desossiribonucleico, DNA, composto da desossiribosio
Anche gli acidi nucleici sono delle macromolecole, cioè polimeri
formati da unita più semplici; in questo caso le unità più semplici
sono i nucleotidi.
I nucleotidi sono costituiti da un monosaccaride a cinque atomi di
carbonio, il ribosio o il desossiribosio, associato a una molecola
detta base azotata, che contiene azoto, e a uno o più gruppi fosfato.
Le basi azotate sono dei composti organici che contengono
generalmente almeno un atomo di azoto.
Queste basi si distinguono in:
Pirimidine, caratterizzate da un singolo anello.
Purine, caratterizzate da un doppio anello.
Nel DNA troviamo Citosina, Timina, Adenina e Guanina.
Nel RNA troviamo Citosina, Uracile, Adenina e Guanina.
I nucleotidi si assemblano tra di loro attraverso un legame detto
fosfo-diesterico che si forma tra un nucleotide e quello adiacente.
Il legame avviene tra un gruppo fosfato e la molecola di zucchero a cinque atomi di carbonio di due nucleotidi vicini.
Creando una sequenza di nucleotidi.
Il DNA e l’RNA sono molecole con una funzione informazionale, non svolgono funzioni di strutture o energetiche.
Contengono un informazione genetica. Alcuni nucleotidi possono pero fungere da molecole energetiche della cellula:
molecole come l'ATP, adenosintrifosfato.
A
P
P
U N T
I 1 3 B I O
L
O
G
I A
L A C
E
L
L
U
L A
La teoria cellulare si basa su due sunti:
1. Le cellule rappresentano l'unità funzionale di tutti gli essere viventi; unità fondamentale sia di funzione che di
organizzazione.
2. Tutte le cellule derivano da altre cellule, tutte le cellule sono in grado di riprodursi dando origine ad altre cellule
tramandando il materiale genico.
La cellula è composta dalla membrana esterna detta membrana plasmatica, la quale delimita un'area interna chiamata
citoplasma, ed è comune per tutte le cellule.
Contiene almeno una molecola di acido desossiribonucleico (DNA), che porta l’informazione genetica, e tutti gli enzimi
necessari alla replicazione del genoma e all’espressione dell’informazione genetica.
-6
La dimensione va da 1 a 100 μm “micron” (10 = 1 micron).
Un fattore limitante della cellula è il rapporto tra la superficie e volume (parte interna): sulla membrana plasmatica
avvengono una serie di funzioni cellulari che devono avvenire in tempi molto ristretti. Il fatto di essere costituito da
molte cellule piccole il rapporto tra superficie e volume è a favore della superficie, è quindi maggiore la superficie.
Se la cellula fosse molto grande i processi sarebbero rallentati.
La forma e la dimensione dipendono dalla funzione che svolgono. Hanno forme diverse perché svolgono funzioni
differenti; un neurone è diverso da un eritrocita.
Esistono due tipologie di cellule: procariotiche e eucariotiche.
Procariotiche: tipiche di organismi molto semplici batteri e archeobatteri.
Eucariote: organismi più complessi animali funghi piante e protisti.
C
E
L
L
U
L
E P
R
O
C
A
R
I
O
T
I
C
H
E
Sono cellule prive di nucleo.
Il materiale genetico si trova disperso all'interno del citoplasma senza essere
confinato in uno spazio ben definito. Si parla di nucleolide intendendo il
materiale genetico (cioè il DNA) disperso nel citoplasma.
Sono cellule molto piccole circa 1/20 di diametro rispetto al diametro della cellula eucariotica.
Caratterizzate dalla membrana plasmatica, che riveste la cellula.
È presente anche una parete cellulare che si pone esteriormente a membrana plasmatica.
C
E
L
L
U
L
A E
U
C
A
R
I
O
T
I
C
A
Sono più complesse delle cellule procariotiche.
Sono limitate da un involucro esterno detto
membrana plasmatica che delimita lo spazio
interno noto come citoplasma.
È presente una struttura centrale che è il nucleo,
dove è rinchiuso il materiale genetico della
cellula, DNA.
Nella cellula sono presenti organuli o organelli
citoplasmatici, che svolgono funzioni specifiche.
Tutte questi organuli sono circondati da un
involucro esterno, una membrana. Si parla di
membrana plasmatica quando si parla
dell'involucro di tutta la cellula, ma tutti gli
organuli citoplasmatici sono ricoperti da
membrana simile a quella plasmatica. La
presenza degli organelli determina il sistema di
endomembrane, all'interno del citoplasma tutte
le membrane che circondano i singoli organelli
rientrano in questo sistema di endomembrane
con funzioni importanti. A
P
P
U N T
I 1 4 B I O
L
O
G
I A
N
U
C
L
E
O
Caratterizzato da una doppia membrana, ovvero è circondato da due membrane una concentrica all'altra, in questo
modo si definisce uno spazio tra le due membrane detta cisterna perinucleare che si trova in continuità con un altro
organello citoplasmatico che è il reticolo endoplasmatico.
Queste due membrane in alcuni punti lungo la circonferenza del nucleo si fondono insieme creando delle aperture
chiamate pori nucleari. Questi pori nucleari hanno la funzione di consentire il passaggio di molecole dal nucleo verso il
citoplasma e viceversa. I pori strutturalmente sono complessi di proteine disposte in modo ottagonale a cui sono
associate delle fibre proteiche che si riflettono verso l'interno del nucleo attraverso il doppio strato di membrane.
Al di sotto della cisterna perinucleare, all'interna del nucleo è presente la lamina nucleare. Questa lamina è composta
da proteine laminine A, B e C che svolgono una funzione di struttura e sostegno verso il nucleo. Formano una fitta rete
sotto alla membrana interna conferendo sostegno e struttura al nucleo.
All'interno del nucleo troviamo la cromat