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LE RIMANENZE

Le rimanenze sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, calcolato secondo il numero 1),

ovvero al valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato, se minore; tale minor

valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi. I costi di

distribuzione non possono essere computati nel costo di produzione.

Il costo dei beni fungibili può essere calcolato:

col metodo della media ponderata; (somma dei prezzi / somma quantità)= cmp;

Cmp*Rimanene=valore rimanenze.

"primo entrato, primo uscito" FIFO

"ultimo entrato, primo uscito" LIFO;

se il valore così ottenuto differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura

dell’esercizio, la differenza deve essere indicata, per categoria di beni, nella nota integrativa.

Ripartizione dei costi indiretti:

costi indiretti totali * incidenza percentuale del costo = costo indiretto riparitto.

Costo indiretto ripartito / quantità pordotte = costo indiretto unitario.

LAVORI IN CORSO

OIC 23 ­ obbligatorietà della percentuale di completamento per le commesse pluriennali.

­ Valutazione al costo, criterio comessa completat, si applicano i prinicpi per le rimanenze di

magazzino, i ricavi ed il margine della commessa sono ricconosciuti solotanto a contratto

completato.

­ Confronto costo SAL ­ Criterio comessa completata:

X1. Semplicemente anno 1 costo anno 1, (SP: Lavori in corso; CE: Lavoro in corso, Costi della

produzione)

X2. anno 2, costi anno 2, senza tener conto del margine di commessa (che poi sarebbe il

guadagno)(SP: Crediti v/clienti; CE: Ricavi al netto d’iva, lavori in corsox2; costo produzione x2)

­ Confronto costo SAL ­ critero dello stato di avanzamento:

X1. nell’anno 1 non vanno i costi dell’anno 1 ma la percentuale di completamento dell’anno 1

tenendo in considerazione il margine della commessa.

Dunque si fa Costi anni1/margine commessa = %completamento, che a sua volta va moltplicato per

l’importo totale. Il risultato è il valore della commessa completata che iscritta nell’anno 1 nelle

relative voci di bilancio.(CE: A)Variazioni lavori in corso; e Costi di produzione; SP: C) lavori in

corso)

X2. Anno x2 (SP Crediti v/cienti; CE: Ricavi netti di vendita; lavori in corso, Costi di produzione) 15

CREDITI

Iscritti del valore di presumibile realizzo.

Esempio EX:

Svalutazione Crediti X

Fondo Svalutazione Crediti X

I riflessi sullo stato patrimoniale prevedono:

Riduzione del credito nello SP;

Costi per svalutazione nel CE

Eventuali differenze di credito sono perdite su credivi o altri proventi.

OPERAZIONI IN VALUTA

quotazione certo x incerto = importo valuta / tasso cambio)

quotazoine incerto x certo = importo valuta * tasso cambio.

In tema di poste in valuta, il codice civile (con la riformaapportata dal D.Lgs. 6/2003 e dal D.Lgs.

310/2004) regola:

a) il valore di iscrizione nelle scritture continuative;

L’art. 2425­bis, comma 2, c.c. stabilisce che i ricavi e i proventi, icosti e gli oneri relativi ad

operazioni in valuta sono determinati con riferimento al cambio corrente alla data nella quale la

relativa operazione è compiuta (cambio cronologico).

b) il valore da assegnare a fine esercizio;

La differenza presunta su cambi è calcolata contrapponendo:

o il controvalore in euro computato alla data di redazione del bilancio;

o il controvalore in euro computato al momento dell’iscrizione nel periodo in cui quelle differenze

maturano.

c) la rappresentazione nello stato patrimoniale e nel conto economico.

Per quanto riguarda lo stato patrimoniale civilistico, le poste in valuta non conoscono una specifica

esposizione.

Per quanto riguarda il conto economico civilistico, la voce C.17­bis) Utili e perdite su cambi, inserita

dal D.Lgs. 6/2003, accoglie tutti gli effetti reddituali delle oscillazioni dei tassi di cambio ovvero:

o gli utili su cambi realizzati;

o le perdite su cambi realizzate;

o gli utili presunti su cambi;

o le perdite presunte su cambi.

EX: 16

Il 12/11/X, la ADD S.p.A. vende una partita di merce alla Plus di NewYork (USA): valore della

cessione U$D 10.000; regolamento a 180 giorni. Al 12/11, il cambio euro-dollaro è pari a 1,25

(Certo x incerto).

Al 31/12/X1, la ADD S.p.A. viene a conoscere che la Plus è in seri problemi finanziari ed ha subito

alcune azioni giudiziarie di esecuzione forzosa per i propri debiti, il tutto documentato dalla SACE.

La ADD S.p.A. stima di poter incassare soltanto il 90% del proprio credito.

Al 31/12, il cambio euro-dollaro è pari a 1,3333.

Al 12/03/X2 si incassano U$D 9.000 che vengono convertiti al cambio euro-dollaro 1,2821.

Al 12/11/X 1il controvalore in euro è pari a: 10.000 /1,25 = 8.000,00

Al 31/12/X1, Il credito ancora non è stato incassato e deve essere valutato.

L’OIC 26, §5.1, suggerisce due soluzioni:

IP1– rilevazione omnicomprensiva della valutazione del credito;

IP2– rilevazione disgiunta della svalutazione del credito e della differenza su cambi.

IP1: alla prima rilevazione i crediti v/esteri sono pari a 10.000$/1,25= 8.000€.

Al 31-12 si stima che solo il 90% verrà incassato (cioè solo 9.000$) ed al 31-12 quei 9.000$ sono

pari a: 9000/1,33 = 6750. Dunque il nostro credito estero si è svalutato di 8000-6750= 1250.

31/12 Perdite presunte 1250

Crediti esteri 1250

IP 2. Svalutazione su crediti U$D 10.000 × 10% = U$D 1.000

Controvalore in euro al cambio cronologico: 1.000/1,25 = euro 800,00

Valore di presunto realizzo convertito in euro: 9.000 / 1,3333 = euro 6.750,00

Differenza su cambi: 6.750,00 – (8.000,00 – 800) = euro - 450

31/12 Svalutazione crediti 800

Fondo sval. crediti esteri 800

31/12 Perdite presunte su cambi 450

Crediti esteri 450

All’incasso nel caso IP1:

3/3/x2 banca 7020

crediti 6750

Utili su cambi 270

Per scopi operativi e fiscali si puossono creare i conti Clineti/adeguatamente e Fornitori 17

C/adeguatamenti per registrarvi dentro la perdita su cambi (che quindi non si porterà subito a

riduzione o aumento dei crediti v/clienti o debiti v/fonritori esteri.).

Al momento dell’incasso perciò la bacna sarà portata a clineti c/adeguatamente e crediti esteri

(quello origianle) e la diffefrenza sarà perdita o utile su cambi.

La riserva adeguamento cambi è prevista dall’art. 2426, comma

1, n. 8­bis, c.c.

Con tale riserva il legislatore intende impedire la distribuzione ai soci di un’aliquota di reddito

maturato, ma non ancora realizzato, aliquota che è posta in misura pari alla eccedenza degli utili

presunti su cambi sulle perdite presunte su cambi.

­ formata in sede di destinazione dell’utile netto, in fase di approvazione del bilancio dell’esercizio

precedente (il cui conto economico evidenzia l’eccedenza degli utili presunti su cambi sulle perdite

presunte su cambi).

La riserva adeguamento cambi è indistribuibile: essa, cioè, non può essere distribuita ai soci, “prima

del realizzo”.

Quindi partire dall’utile, 5% a riserva legale, il restanto a riserva per perdite su cambi. Il residuo ­

eventualmente ­ potrà essere distribuito!

ATTIVITA’ FINANZIARIE

Le partecipazioni collocate nell’attivo circolante, invece, devono essere valutate al minore fra il

costo e il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato. I Principi contabili chiariscono

che, al fine dell’iscrizione a bilancio nell’attivo circolante piuttosto che nelle immobilizzazioni

finanziarie ciò che conta è la facoltà che l’impresa si riserva di cogliere le opportunità del mercato o

di fronteggiare altre esigenze aziendali (non è necessario che lo smobilizzo avvenga nel breve

periodo). 18

DISPONIBILITA’ LIQUIDE

Depositi bancari e postali;

Assegni;

Denaro e valori in cassa;

il saldo di bilancio dee conicndiere sempre ocn il saldo effettivo, determinato meidante inventario di

fatto (o conta di cassa) che può essere fatto:

subito dopo la data di riferimento del bilancio, con un calcolo a ritroso (roll back);

oppure subito prima della data di riferimento (roll forward).

Le eventuali differenze devon essere corrette.

ROLL BACK:

La conta di cassa avviene dopo la data di riferimento.

Abbiamo:

Saldo iniziale + entrate ­ uscite = saldo finale;

Saldo iniziale = saldo finale ­ entrate + uscite; (poiche si va a ritroso! perciò si fa il contrario)

In data 5/1/12 si ha valore cassa pari a 3.000;

in data 2/1/12 si ha entrata 500;

in data 3/1/12 si ha uscita 400.

Saldo al 31/12/11 = 3000 ­ 500 + 400

ROLL FORWARD

La ocnta di cassa avviene prima della data di riferiemnto.

Nelle imprese gli ammanchi di cassa sono frequenti a causa di piccoli furti, errori di resto o altro,

gli ammanghi sono “oneri diversi di gestione” a cassa e sono perciò registrabili e deducibili

fiscalmente.

I sospesi di cassa sono uscite di cassa avveenute ma non ancora registarte. Consistono in anticipi

dati al dipendente.

Le rilevazioni prevedono:

Dipendenti c/anticipo a cassa;

Ed alla restituzione lo storno del conto con eventuali spese, da contabilizziare.

data1 Dipendenti C/anticipo 1.000

Cassa 1.000

Data2 Cassa 800

Spese di trasporto 200

dip/c anticipo 1.000 19

La Riconciliazione Bancaria, Prevede il confronto tra i movimenti e saldo contabile della banca e i

moviemnti e saldo contabilie dell’azienda, dal quale deriva una squadratura o differenza non

riconciliata. Lo schema è il seguente:

Saldo dell’estratto bancario x

+Operazioni non rilevate y

- operazoini non rilevate z

=Saldo di bilancio o riconciliato x-y-z

-saldo contabile -sc

= Differenza non riconciliata A

I riflessi di bilancio si hanno sulle voci delle disponibilità liquidi e dei depositi interessati.

C/c e depositi bancari e postali: precisazioni OIC

Nella voce B.7) Costi per servizi del conto economico civilistico

vanno rilevati anche i costi per i servizi eseguiti da banche ed imprese finanziarie, diversi dagli oneri

finanziari veri e propri, come: noleggio di cassette di sicurezza, servizi di pagamento di utenze, costi

per la custodia di titoli, commissioni per fidejussioni (purché non finalizzate all’ottenimento di

finanziamenti), spese e commissioni di factoring (ma non quelle aventi natura di oneri finanziari),

spese per valutazioni di immobili per la concessione di mutui, spese di istruttoria di mutui e

finanziamenti, ecc. (ingenerale tutti i costi diversi da interessi e sconti passivi, commissioni passive

su finanziamenti e spese bancarie ad essi accessorie).

Nella voce C.16.d) Proventi diversi dai precedenti del conto economico civilistico vanno iscritti gli

interessi attiv

Dettagli
A.A. 2014-2015
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher grossodavide77 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bilanci e principi Contabili e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Di Meo Walter.