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Manufatti per la mensa, la cottura e la conservazione degli alimenti nel mondo romano
Si parla di manufatti usati per la mensa, per la cottura degli alimenti e per la loro conservazione. Nel mondo romano (fino al VI secolo) nelle coste e nell'interno della penisola italiana si ha la sigillata africana (bacino di produzione in Tunisia ed Algeria, è origine a molte sottofasi locali, che sono riconosciute in base all'analisi della frattura fresca dei frammenti, si guarda l'impasto e, in base alle sue caratteristiche, si iniziano a distinguere le diverse nature e le diverse argille di partenza), decorata in vernice rossa e decorazioni a stampo con varia morfologia che è veramente caratteristica di una fase importante. Ci permette di ottenere i range cronologici delle produzioni in maniera abbastanza stretta, a differenza delle produzioni medievali, che si frammentano moltissimo.
A Roma, che è tesoro della ceramica di qualsiasi parte del mondo, si ha la ceramica sigillata e tutti gli altri stili che si sono sostituiti nel tempo.
ceramica longobarda ha delle caratteristiche decorative molto ben riconoscibili, sono state studiate in molte aree d'Europa con studi ad ampio raggio – è piuttosto ben nota. È una ceramica del VII secolo. Si può parlare di una ceramica che è stata trasportata dal nord Europa, o di una produzione locale di ceramica "alla moda" longobarda. È lucidata con l'utilizzo di panni o di steccature all'esterno, caratteristica che non esiste nel panorama toscano. Sono stati importati i ceramisti? O i ceramisti locali hanno deciso di riprodurre le ceramiche locali secondo le richieste del mercato? Nel XIII secolo, con la maiolica arcaica, si apre una produzione di alto livello da cui si origineranno tutte le produzioni di maioliche rinascimentali. Tutto questo processo di rilancio è parallelo ad un processo di aumento demografico e di riformazione della città, e saranno queste città (Pisa, Firenze,Milano…) dei vettori molto importanti con cui l’Europa torna a riconnettersi verso i contesti imperiali medievali, islamici e turchi ottomani (periodo di Lorenzo il Magnifico – periodo di esportazione di stoffe elaborate, velluti e produzioni di grande pregio verso Istanbul, il Cairo…). Tra il VI e VII secolo abbiamo la presenza della ceramica longobarda, dove si hanno delle forme chiuse ed alcuni frammenti. La caratteristica è quella di essere stampigliata con “stra lucido”, forme geometriche; è anche una ceramica a dove il vaso viene polimerizzato ed ottiene un rivestimento brillante. Molti si sono chiesti il motivo di questa decorazione; alcuni studiosi puntano l’attenzione su un’imitazione di stoviglieria metallica. La forum ware si tratta di una ceramica che ha avuto una lunghissima storia di studi. Si chiama così perché i primi ritrovamenti sono stati effettuati dal Boni nel Foro Romano, si trattava di una ceramica.rintracciabile nella capitale, come produttore e come centro di diffusione, invetriata e con delle decorazioni a rilievo. I periodi di massima diffusione sono l'VIII e il IX secolo in area laziale e campana, poi in area longobarda. È una ceramica importante per l'inquadramento tecnologico e cronologico delle stratificazioni. È un composto di silice che viene steso, in questo caso, e prevede un'unica cottura.
Da indicazioni precise sull'impegno economico per determinate ceramiche (anche solo per tenere accesa una fornace, momento più costoso e più pericoloso - quantità di combustibile e potenzialità di investimento). L'effetto dell'invetriatura viene da una vetrina posta sul corpo ceramico non ancora cotto: il vaso si cuoce dopo la vetrina e dopo la decorazione a rilievo.
L'anfora di Empoli rispecchia una tradizione di contenitori da trasporto del periodo classico. I centri produttivi sono quelli della valle dell'Arno.
Si conosce dal V secolo fino al VII – VIII secolo. Rappresenta un elemento importante per le informazioni di tipo commerciale ed economico: qual era la produzione della Valle dell’Arno e quale il mezzo di trasporto (Anfora di Empoli stessa). L’olla è una forma molto semplice e si trova come impasto grezzo (alla cui argilla non sia stata fatta alcuna azione di raffinamento – o con aggiunta di degrassante per il fondo, di modo che resistessero meglio al fuoco), ed era uno strumento usato per la cottura, o con impasto semi – depurato. Un problema, rispetto alla classificazione cronologica delle olle, è quella che difficilmente delle variazioni tipologiche portino a delle variazioni cronologiche: negli stessi contesti stratigrafici si trovano delle olle con diversità notevoli (orlo, bordo, piedi, anse…). È un tipo di lavoro che ci permette di arrivare a comprendere gli usi differenti delle stesse forme. Per quanto riguarda olle eTestelli vediamo che l'impasto ha determinate caratteristiche ed un certo numero di listelli. Guardando l'esterno del fondo si hanno tantissimi inclusi, se si trattasse di un manufatto ogni tanto si penserebbe alla "probabilità", ma qua se ne sono trovati tantissimi. Gli inclusi sono bianchi o trasparenti (calcite), si è poi capito che in realtà si tratta di un materiale che permette la migliore resistenza della forma al fuoco. Questi manufatti non si trovano né oltre Genova, né nella Pianura Padana.
I testelli potevano essere usati anche come piatti da portata (polifunzionalità), perché non esistevano altre forme con lo stesso uso nello stesso periodo. È uno strumento molto diffuso nell'areale tirrenico, con un'estensione cronologica molto più ampia (fino al XIV secolo in Toscana) e nella zona della Lunigiana fino ai giorni nostri, per cucinare delle tipiche focaccette - studio degli anni 60, ripreso
da Zanin e Giannichedda (videoetnografico sulle produzioni).01 – 04UTILIZZO DELLA STRATIGRAFIA PER STUDIO DI CONTESTI
Si tratta dello studio stratigrafico delle architetture; si sviluppa dalla fine degli anni ’70 (Tiziano Mannoni – uno dei migliori in archeologia medievale ed archeologia della produzione; scomparso attorno al 2006, dedicato anche alla cosiddetta archeologia teorica). Mannoni, nel ’74, convegno di Palermo, propone un utilizzo della stratigrafia per studiare l’arte murale in Liguria. Egli usa la Stratigrafia di Harrys in un contributo del ’74, si ha una ricezione molto rapida di uno studio che introduceva il concetto dell’unità stratigrafica rispetto a quello di Gli archeologi erano spinti a cercare un significato nella vicenda di un sito anche a partire dalle azioni di asportazione e di riorganizzazione nella formazione del deposito archeologico. Si tratta di una novità molto profonda.
Se osserviamo lo schema capiamo
che i resti materiali incidono in modo differenziale rispetto alla vita di ogni giorno delle società contemporanee. I diversi periodi emergono su un piano contemporaneo in modo poco differenziato: la preistoria non emerge, poco l'età classica (dati dalla ridefinizione del ruolo urbanistico e socio-economico delle strutture antiche durante l'età medievale - Pantheon) e l'età medievale è quasi al nostro livello. A Fiesole si ha una cinta muraria di età etrusca ed elementi che arrivano fino al Medioevo. Così come succede a Verona, a Treviri (Porta Nera di età tretarchica). Se leggiamo la biografia dei monumenti si legge che ci furono restauri medievali: ciò che emerge di epoca classica (tranne scavi molto estesi, che caratterizzano il centro di alcune città) deve essere studiato secondo la sua funzione in età medievale. Un edificio che aveva perso la sua funzione veniva trasformato in.Una cava di materiali lapidei e non mantenuto nel suo alzato. Il riutilizzo dei monumenti antichi a Roma come cave di materiali importanti per la realizzazione di chiese si trasforma in una vera e propria industria: esistevano degli specialisti che creavano dei depositi specializzati per la conservazione del materiale di recupero (conci, colonne, rivestimenti marmorei...), che poteva anche essere venduto. A Roma abbiamo una documentazione particolarmente importante, anche durante IX e X secolo per la conservazione degli elementi antichi, sulla soluzione di discernimento di discontinuità o riutilizzo delle architetture dei contesti urbani per architettura di pregio (classe dirigente o evergetismo, per costruzione di chiese e monasteri). Abbiamo perduto gli apparati decorativi del palazzo ravennate di Teodorico e dei mosaici di Sant'Apollinare Nuovo, cappella palatina del palazzo teodoriciano. Gran parte delle strutture di quell'architettura che, a sua volta, insisteva sul
palazzo imperiale romano d'Occidente (dopo la traslazione da Milano a Ravenna) sono state oggetto di spoglio e portate ad Aquisgrana.
Nel nordeuropa la pietra viene riservata alle grandi architetture monumentali. In Francia la metodologia si afferma molto più tardi, non prima del 2005 - 2006, perché era già dell'archeologia del costruito, presente la tradizione già ottocentesca, di studio tipologico delle architetture, che non utilizzava la stratigrafia, ma la tipologia (datazione assoluta basata sulla variazione nella produzione di elementi architettonici in pietra).
I Laterizi vengono formati a stampo e regolamentati da autorità comunali o corporazioni artigianali - se misuro un mattone ho la possibilità di indicare la posizione del mattone sulla base delle dimensioni e di capire, per i siti di cui è disponibile una curva metodologia, quando quel mattone è stato prodotto.
COME SI FA QUESTA ARCHEOLOGIA?
Vediamo
Un'illustrazione archeologica (3000E) per la mostra di Petra Shawbak che davaconto dei primi 25 anni di ricerche su Petra medievale e sulla Giordania. Si vede la rappresentazione del Gran Saladino su MontReal (Shawback), castello principesco della Giordania meridionale. Era uno dei più importanti castelli crociati, che resiste dopo la conquista di Gerusalemme. Il Gran Saladino decide di assediare il castello con un blocco e non con stragi fino a quando la popolazione non si arrese.
Tutte le strutture relative al Borgo nel XIII secolo sono state inglobate e modificate in grandi bastioni islamici sponsorizzati dall'allora sultano mamelucco del Cairo. L'illustrazione è stata creata attraverso lo studio stratigrafico degli elevati.
Stessa operazione della Chiesa di Santa Maria Maggiore di Firenze: facciata→ piuttosto brutta ma molto interessante perché conserva porzioni di paramenti di redizioni materiali precedenti alla fase attuale dell'edificio ecclesiastico.
La navatella si trova in posizione assiale rispetto all'ora.